Tag: polonia

Polonia e Israele in crisi politica per una legge sui discendenti degli ebrei
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Polonia e Israele in crisi politica per una legge sui discendenti degli ebrei

La Polonia e l'Israele sono ufficialmente in crisi politica a causa di una decisione presa dal presidente polacco Andrzej Duda che riguarda una legge che limita i diritti dei sopravvissuti all'Olocausto. La legge, firmata a Varsavia qualche giorno fa, prevede che i sopravvissuti o, più probabilmente, i loro discendenti, non potranno più reclamare le proprietà che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, furono sequestrate dal regime comunista. Israele ritiene che sia un insulto alla Shoah e per questo l'ambasciatore israeliano è stato invitato a tornare a casa. La Polonia non sta passando proprio un momento d'oro. Diciamo che è proprio il mondo a non star passando uno dei momenti migliori, tra incendi in tutta Italia e non solo appiccati da esseri "umani" e peggiorati dal cambiamento climatic...
Polonia in crisi di governo: il premier Morawiecki licenzia il vice
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Polonia in crisi di governo: il premier Morawiecki licenzia il vice

Sebbene il governo omofobo, sessista e maschilista polacco sembrasse tanto unito, in realtà non è così. A dividere la Polonia è infatti il recedente disegno di legge sulla proprietà dei media, tanto che il Premier Mateusz Morawiecki ha cacciato il vice e ministro dello sviluppo Jarosław Gowin, il cui partito Alleanza uscirà anche dall'esecutivo. Questo perché il partito di Gowin si era opposto, oltre che alla proposta di legge sui media, anche alla riforma fiscale, per cui Morawiecki ha deciso di farlo fuori. Fonte: Twitter La TVN è una rete televisiva generalista polacca che appartiene a Grupa ITI, che è stato integrato in Discovery, ed è quindi un programma statunitense. Quello che rende TVN nel mirino del governo Duda è il fatto che in diverse occasioni è stata molto critica nei ...
L’Atlante dell’odio polacco è in pericolo: associazione LGBT sotto attacco
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L’Atlante dell’odio polacco è in pericolo: associazione LGBT sotto attacco

Abbiamo parlato più volte delle LGBT Free Zone in Polonia, delle zone libere da persone LGBT, ovvero, in altre parole, zone dove essere omosessuale non è consentito. Dopo qualche avviso tramite i social, anche l'Unione Europea ha finalmente deciso di intervenire e di mandare un ultimatum. Tuttavia, prima dell'Unione Europea, a intervenire sono stati proprio gli attivisti polacchi che questa situazione la stanno vivendo sulla propria pelle, creando un Atlas of Hate. L'Atlas of Hate della Polonia Partiamo dal principio. Il problema omofobo in Polonia non è da sottovalutare e non lo è ormai da mesi, da più di un anno da quando è stata introdotta la Carta della Famiglia polacca che però prendeva in considerazione solo la famiglia eterosessuale. Si sono aggiunte poi tante situazioni, co...
Germania condanna prete polacco omofobo, Nuova Zelanda vieta le terapie riparative
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Germania condanna prete polacco omofobo, Nuova Zelanda vieta le terapie riparative

Due buone notizie per la comunità LGBT internazionale. Da una parte la comunità tedesca che condanna un sacerdote polacco, Dariusz Oko, che aveva definito di preti omosessuale una «ulcera cancerosa», dall'altra invece abbiamo la Nuova Zelanda che ha ufficialmente vietato le terapie di conversione e chi continuerà a praticarla rischierà fino a cinque anni di carcere. Vediamo nello specifico quel che è successo, ma prima un retroscena. Che la Polonia sia composta da fin troppi omofobi, soprattutto nella chiesa, non è una novità. Qualcuno di voi potrebbe ricordare i vescovi polacchi che con il  “Stanowisko Konferencji Episkopatu Polski w kwestii Lgbt+“, che tradotto in italiano significa “Posizione della Conferenza episcopale polacca sui temi LGBT+” ha affermato senza se e senza ma di "vo...
Katarzyna Zillmann: la medaglia d’argento polacca che dedica la vittoria alla compagna
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Katarzyna Zillmann: la medaglia d’argento polacca che dedica la vittoria alla compagna

Abbiamo parlato e siamo stati tanto fieri di Damiano e Thomas dei Maneskin quando, in un concerto in Polonia, si sono scambiati un bacio sulle labbra lanciando un messaggio di positività per la comunità LGBT polacca, per cui adesso dobbiamo parlare di Katarzyna Zillmann, l'atleta olimpica polacca che, insieme alle colleghe del 4 di coppia canottaggio, ha vinto la medaglia d'argento nella disciplina e che poi ha dedicato la vittoria alla sua compagna, facendo triggerare così tanto il Presidente Duda che ha dovuto aspettare un intero giorno per congratularsi con le atlete. Il team polacco che ha preso la medaglia d'argentoFonte: Twitter Più volte ci è capitato di parlare della tragica situazione della comunità LGBT in Polonia, un paese meraviglioso ma con un governo che accetta solo ...
Commissione europea avvia procedure contro Polonia e Ungheria per le politiche anti-LGBT
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Commissione europea avvia procedure contro Polonia e Ungheria per le politiche anti-LGBT

L'Unione Europea, dopo diversi solleciti avvenuti anche tramite la piattaforma social Twitter, ha deciso di intervenire ufficialmente contro l'Ungheria e la Polonia e, soprattutto, contro le loro politiche anti-LGBT che non tutelano tutti i cittadini allo stesso modo, privando alcuni dell'uguaglianza e dei diritti fondamentali. Sono diverse le procedure che l'esecutivo europeo ha avviato ieri, 15 luglio, per le violazioni dei diritti fondamentali delle persone LGBT, lasciando due mesi di tempo a Budapest e Varsavia per rispondere e intervenire. Matteo Salvini con Mateusz Moraviecki e Viktor Orbán, che hanno siglato la Carta dei Valori europei Abbiamo parlato più volte dei problemi che le persone LGBT vivono in Polonia e Ungheria, proprio la Polonia e l'Ungheria con cui Matteo Salvin...
Polonia: nuova legge sui media cerca di censurare TVN, rete critica nei confronti del governo Duda
News dal mondo

Polonia: nuova legge sui media cerca di censurare TVN, rete critica nei confronti del governo Duda

Qualche mese fa vi abbiamo parlato di come il governo Duda in Polonia stesse cercando di limitare il potere dei social network in modo che i polacchi omofobi potessero continuare a essere omofobi, ebbene il discorso inverso non funziona con i media, poiché la TVN è a rischio censura a causa di una legge che prevede il divieto di concessione agli organi di informazione in cui una quota delle azioni maggiore del 49% sia in mano a capitale extra UE, per cui vuole colpire direttamente il programma americano e che più volte è stato critico nei confronti del governo Duda. Mentre in Italia ci si lamenta di come un politico ospite in più trasmissioni televisive non sia stato invitato a una diretta live su Instagram da un influencer (che non ha alcun obbligo a livello politico o di informazion...
Perché il bacio tra Thomas e Damiano in Polonia è più di un bacio
Opinioni attuali, Vip news

Perché il bacio tra Thomas e Damiano in Polonia è più di un bacio

Nelle ultime ore tanto si è parlato del bacio fra Thomas e Damiano, il chitarrista e il cantante dei Maneskin, la band italiana del momento che sta scalando tutte le classifiche mondiali, tanto da fare concerti ed essere amati persino in America, che nulla ha a che fare con l'Eurovision. La band è famosa per il look eccentrico, per il make up sugli occhi e soprattutto perché non hanno paura di dire che love is love, e che l'amore è bello in ogni sua forma, che sia fra due persone di sesso opposto o da due persone dello stesso sesso. Ed è importante che abbiamo trasmesso questo messaggio proprio nella Polonia omofoba di Duda. Fonte: Twitter Da quando hanno vinto l'Eurovision i Maneskin ne hanno passate davvero tante. Dai media francesi che accusano il cantante di aver pippato in dir...
Ungheria: la legge anti-LGBT è una tragica realtà
News dal mondo

Ungheria: la legge anti-LGBT è una tragica realtà

Parliamo tanto di Polonia come stato più omofobo dell'Europa, ma l'Ungheria non è poi così diversa. In entrambi gli stati esiste una destra che è la peggiore di sempre (ricordiamo che anche Boris Johnson è di destra e sebbene anche lui abbia fatto cose discutibili è sempre stato dalla parte dei diritti LGBT). Al momento, l'Ungheria sta violando i diritti umani basilari della comunità LGBT, introducendo una legge anti propaganda LGBT, molto simile a quella Russa ma che ha un qualcosa di simile anche alla Carta della Famiglia polacca. Fonte: Twitter Dopo che Matteo Salvini ha incontrato sia Viktor Orbán, primo ministro dell'Ungheria di cui parleremo oggi, che Mateusz Moraviecki, primo ministro della Polonia dal 2017, decidendo di voler creare, loro tre insieme, un nuovo Rinascimento e...
Giornata mondiale contro l’omofobia: ne abbiamo ancora bisogno
Opinioni attuali

Giornata mondiale contro l’omofobia: ne abbiamo ancora bisogno

Sarebbe bello un giorno, magari un 17 maggio, svegliarsi e pensare che, anche se è la giornata contro l'omofobia, questa giornata non serve più, perché le persone hanno compreso che l'orientamento sessuale di una persona non deve essere usato come motivazione per insultare, picchiare o, in casi estremi, uccidere. Tuttavia, nel 2021, ancora c'è bisogno di ricordare questa giornata, di parlarne, di informarsi e di cercare di sensibilizzare quante più persone possibile, perché a volte le cattiverie si dicono inconsciamente, ma possono comunque ferire. Voglio aprire una piccola parentesi prima di iniziare: in questo articolo parliamo di discriminazioni per orientamento sessuale, che possono essere l'omofobia come la lesbofobia la bifobia ma anche l'afobia. Ci sono tantissimi orientamenti ...
Caro Matteo Salvini, parliamo del “Rinascimento” con la Polonia e l’Ungheria
Opinioni attuali, Vip news

Caro Matteo Salvini, parliamo del “Rinascimento” con la Polonia e l’Ungheria

Il primo a parlare di Rinascimento era stato Matteo Renzi con la Turchia di Erdogan, e noi ci eravamo scandalizzati perché Erdogan con la sua Turchia ci sembra tutto tranne che Rinascimento. Adesso, il suo omonimo Matteo Salvini vuole puntare al "Rinascimento europeo". Con l'Ungheria. E la Polonia. Non so se ci sia da piangere per come si ignori quello che avviene in quegli Stati (letteralmente i più omofobi dell'Europa) o da ridere perché da Matteo Salvini non potevamo aspettarci altro. Fonte: twitter «Salvini è nostro eroe perché da ministro ha fermato i migranti», ha detto Viktor Orbán, primo ministro dell'Ungheria dal 2010, proprio quell'Ungheria dove le persone transessuali non possono né fare transizioni né possono cambiare il proprio nome all'anagrafe. La stessa Ungheria che...
Amore al quadrato: recensione film polacco su Netflix, perfetto per San Valentino
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Amore al quadrato: recensione film polacco su Netflix, perfetto per San Valentino

Se ancora non sapete cosa guardare il giorno di San Valentino (e stay tuned perché, dopo avervi proposto i film da vedere da single o da soli, vi proporremo anche quelli da vedere in compagnia della vostra dolce metà), Amore al quadrato, film di origine polacca il cui titolo originale è Miłość do Kwadratu disponibile su Netflix, è perfetto per il 14 febbraio, poiché romantico, con una bella ma complicata storia d'amore. Ad alcuni Amore al quadrato potrebbe ricordare Hannah Montana, altri potrebbero ritenerlo molto scontato (lo è, ma è una commedia romantica, non ci aspettiamo di vedere nulla di originale), vi basti sapere che non è nulla di simile a 365 giorni (altro film polacco che, personalmente, mi ha lasciata interdetta non solo per quanto molte scene fossero esplicite ma anche...
Polonia, ci risiamo: il governo polacco approva la legge sull’illegalità dell’aborto
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Polonia, ci risiamo: il governo polacco approva la legge sull’illegalità dell’aborto

Ogni tot settimane, il governo polacco ci riprova, ma questa volta sembra essere ufficiale: l'aborto è illegale. Non solo la Polonia è lo Stato più omofobo dell'Unione Europea, ma ha anche deciso di minare ai diritti delle donne. Abbiamo scritto più volte che la scorsa estate sono usciti dalla Convenzione che protegge le donne dalla violenza domestica. Dopo quella decisione, hanno cercato più volte di privare le donne della scelta dell'aborto, da una scelta sicura e che riguarda solo loro. Immagina essere un paese dell'Unione Europea, immagina approfittare di una pandemia per rendere illegale l'aborto, immagina essere anche un paese omofobo in cui molti vescovi cercano di curare gli omosessuali (e non dimentichiamo anche quelli che hanno bruciato i libri di Harry Potter perché blasf...
La Polonia vuole limitare il potere dei social network (solo per continuare a essere omofobi)
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La Polonia vuole limitare il potere dei social network (solo per continuare a essere omofobi)

Il 2021 è iniziato con il concetto di libertà di espressione. Anche noi ne abbiamo parlato in più occasioni, domandandoci se quello successo sui social network a Donald Trump e a tutti gli altri omofobi complottisti, fosse censura o semplicemente rispetto delle regole. In Polonia, lo Stato più omofobo di tutta l'Europa, non se lo domandano, ma cercano solo di limitare il potere dei social network per evitare che le loro campagne omofobe e piene di odio possano essere in qualche modo censurate. Sarò onesta, non sono rimasta minimamente stupita. Insomma, davvero possiamo stupirci in un periodo del genere? Il Presidente degli Stati Uniti d'America ha visto il suo profilo oscurato su più social perché spargeva fake news e odio online, per cui cosa dovrebbe fare un semplice Andrzej Duda,...
Polonia: rischiano il carcere per un’aureola arcobaleno
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Polonia: rischiano il carcere per un’aureola arcobaleno

Siamo nel 2021 ma la Polonia ancora non mette da parte il suo latente problema con l'omofobia. Lo scorso anno abbiamo scritto più volte riguardo ai problemi che coinvolgono questo stato dell'Unione Europea, tuttavia sembra che con l'anno nuovo la mentalità sia la stessa, sebbene l'UE abbia persino avvisato sia la Polonia che l'Ungheria che non avrebbero ottenuto i fondi regionali, in quanto stati omotransfobici. Riguardo quest'ultimo punto, un funzionario dell'Unione Europea ha affermato che «Quando si finanziano progetti con i fondi europei negli Stati membri, c’è l’obbligo – sia da parte dell’Ue, sia da parte degli Stati membri – di garantire che questi progetti siano in linea con la Carta dei diritti fondamentali. Nel contesto in cui ci troviamo in questo momento in Europa, stiam...
#15 – Impariamo il polacco: cultura e glossario di Natale
Impariamo il polacco

#15 – Impariamo il polacco: cultura e glossario di Natale

Bentornati nel 15esimo articolo dedicato a Impariamo il polacco! Come ogni multiplo di 5, oggi non ci soffermeremo sulle noiose regole grammaticali, ma neanche impareremo dei termini del glossario, o meglio, li impareremo ma in un contesto, quello natalizio! Vedremo le tradizioni della Polonia (e credetemi che sono davvero belle e particolari) e ci inseriremo qualche termine nel mezzo. Se avete la fortuna di avere qualche parente polacco, o di trovarvi in Polonia e trascorrere il Natale lì, ve ne renderete conto da soli: le loro tradizioni sono molto particolari e anche abbastanza legate alla religione cristiana, ma io ne sono rimasta davvero affascinata! In particolare, da persona golosa, sono molto curiosa di provare i tipici cibi natalizi, poiché la cucina polacca è buona già nei giorn...
David Manzheley: al “baccanale” gay anche sovranisti polacchi
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David Manzheley: al “baccanale” gay anche sovranisti polacchi

Avrete sicuramente sentito parlare di Joszef Szajer, l'eurodeputato molto fedele all'omofobo Orbán che, sebbene siamo in una pandemia globale, ha preso la decisione di partecipare a un rapporto di gruppo gay con ben 25 uomini. Secondo David Manzheley, l'organizzatore di questo party, non ci sarebbe stato solo lui di persone importanti, ma anche dei politici polacchi del PiS, il partito di estrema destra apertamente omofobo. Facciamo un passo indietro. In primis, parliamo di Joszef Szajer, che nel 2010 ha partecipato, pensate un po', alla riscrittura della Costituzione ungherese in protezione «dell’istituzione del matrimonio come unione di uomo e donna», insomma una sorta di Carta della Famiglia (eterosessuale) polacca, stilata però la scorsa estate. Diciamo che Ungheria e Polonia, per q...
Polonia: Duda, preoccupato dalla sconfitta di Trump, continua con l’omotransfobia
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Polonia: Duda, preoccupato dalla sconfitta di Trump, continua con l’omotransfobia

Da quando Joe Biden ha pubblicamente condannato la Polonia, o meglio, l'omotransfobia di Andrzej Duda e del suo partito, il Presidente polacco ha sperato nella rielezione di Donald Trump, che però non è avvenuta e ora è decisamente preoccupato dai rapporti della Polonia con gli USA. Tuttavia, non ha smesso con la sua tortura verso la comunità lgbt. Andrzej Duda e Donald Trump andavano piuttosto d'accordo, d'altronde l'ideologia è quella, così come l'ex Presidente degli Stati Uniti era sostenuto dalla sua cheerleader italiana, è sostenuto anche dagli altri estremisti di destra che però hanno un po' più di dignità di quelli italiani. Trump era per Duda quel sostegno di cui aveva bisogno, poiché non era sostenuto dall'UE ma almeno lo era da una forte potenza come gli USA. Adesso però, seb...
Proteste in Polonia: «questa è guerra»
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Proteste in Polonia: «questa è guerra»

Da quando il Presidente Andrzej Duda ha deciso che le donne non avevano il diritto di abortire poiché è anticostituzionale e non protegge tutti gli individui, la Polonia è in una continua rivoluzione, con manifestazioni e proteste che, sui medie polacchi, hanno preso il nome di «la guerra delle donne e degli LGBT», poiché a essere discriminati continuamente dal PiS, dal governo e da tutti i nazionalisti polacchi, sono donne e LGBT. Facciamo un breve in previous episodes: negli scorsi mesi c'erano già state delle manifestazioni in Polonia, riguardanti entrambe le minoranze sopracitate. Il Presidente Duda è apertamente convinto che lgbt sia un'ideologia, ha firmato una Carta della Famiglia eterosessuale dove vieta di fare propaganda lgbt nelle scuole e dove, ovviamente, vieta qualsiasi diri...
Polka Dot: la drag queen polacca che denuncia l’omofobia
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Polka Dot: la drag queen polacca che denuncia l’omofobia

Abbiamo già ampiamente parlato del grande virus che vive in Polonia, l'omofobia, ma non abbiamo parlato di come i polacchi riescano a far sentire la propria voce non solo in Polonia ma anche nel resto del mondo. Polka Dot è una drag queen che si esibisce a Londra e che non ha paura di far sentire la propria voce riguardo ai problemi omofobi della sua patria. Polka Dot è una drag queen polacca che fa parte del terzetto chiamato Slav 4 U, di cui fanno parte anche Remove-Her e Alexis Saint Pete, che si esibisce nella capitale inglese, Londra ma che non sta neanche in silenzio davanti a tutto ciò che sta avvenendo in Polonia, sia per quanto riguarda gli attacchi alla comunità LGBT che quelli riguardanti le donne. Insomma, fanno un po' ciò che dovrebbe fare l'Unione Europea. Polka Dot, da pol...