Prima ‘All eyes on Rafah’ e poi l’Happy Meal dei Pokemon al McDonald’s: la boycott list va seguita sempre
Quanto eravamo felici quando tutte le persone che prima di quel momento si erano completamente disinteressate alla questione israelo-palestinese hanno condiviso la storia 'All eyes on Rafah'? Le abbiamo viste condividere una storia, dedicare del tempo, provare a informarsi su qualcosa di estremamente importante e che concerne i diritti umani. Abbiamo pensato: ce l'abbiamo fatta, finalmente il mondo se n'è accorto. Peccato però che alla prima campagna Pokémon - e in realtà ancor prima con quella di Yu Gi Oh / Hello Kitty - ci si dimentica di tutte le morti, soprusi, boycott list, e del genocidio e di tutti i bambini palestinesi morti a causa di Israele.
Ormai si sa, la Palestina interessa agli influencer o a chiunque abbia un minimo di seguito solo nel momento in cui può far prende...