Autore: Giulia

Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty
Giulia Cecchettin non avrà giustizia finché l’educazione sentimentale non sarà a scuola
Opinioni attuali

Giulia Cecchettin non avrà giustizia finché l’educazione sentimentale non sarà a scuola

"Non siete felici della sentenza di Filippo Turetta?", "Ha ottenuto quello che si merita", "Giustizia è stata fatta" e qualcuno che invece avrebbe preferito la pena di morte. Questi sono i commenti generali sotto i post e gli articoli che raccontano della sentenza del ragazzo che ha ucciso Giulia Cecchettin più di un anno fa, con 75 coltellate e a cui è stata data l'aggravante di premeditazione, sequestro di persona e occultamento di cadavere, ma non quelle di crudeltà e stalking. Ma non siamo felici: non possiamo essere felici se dal femminicidio di Giulia altre donne sono state uccise; non possiamo essere soddisfatte finché non si cercheranno modi per prevenire e salvare le donne prima che vengano uccise. Non possiamo esserlo finché il governo italiano non riconoscerà l'esistenz...
Irma Testa risponde alle accuse di Angela Carini sulla nazionale
Sport

Irma Testa risponde alle accuse di Angela Carini sulla nazionale

Ricordate Angela Carini, la pugile che ha accusato Imane Khelif di essere un uomo e dopo appena 45 secondi si è ritirata dal match, cavalcando l'onda dei media e dei politici italiani di destra che non riconoscono come donna Imane Khelif solo in quanto persona intersessuale (che non è transgender, per cui le polemiche erano veramente inutili e senza senso)? Oggi alla cara Angela è stato affidato il compito di insegnare pugilato, lavoro annunciato fra due esponenti del centrodestra, e non perde l'occasione per ricordare la sua esperienza olimpica e soprattutto per criticare le compagne che, a detta sua, "non l'hanno sostenuta". Ma Irma Testa non ci sta, e le risponde. «Che un uomo combatta contro una donna mi sembra poco olimpico. Questo la prende a pugni, a botte, non giocano a sca...
Prima ‘All eyes on Rafah’ e poi l’Happy Meal dei Pokemon al McDonald’s: la boycott list va seguita sempre
News dal mondo, Nerd stuff

Prima ‘All eyes on Rafah’ e poi l’Happy Meal dei Pokemon al McDonald’s: la boycott list va seguita sempre

Quanto eravamo felici quando tutte le persone che prima di quel momento si erano completamente disinteressate alla questione israelo-palestinese hanno condiviso la storia 'All eyes on Rafah'? Le abbiamo viste condividere una storia, dedicare del tempo, provare a informarsi su qualcosa di estremamente importante e che concerne i diritti umani. Abbiamo pensato: ce l'abbiamo fatta, finalmente il mondo se n'è accorto. Peccato però che alla prima campagna Pokémon - e in realtà ancor prima con quella di Yu Gi Oh / Hello Kitty - ci si dimentica di tutte le morti, soprusi, boycott list, e del genocidio e di tutti i bambini palestinesi morti a causa di Israele. Ormai si sa, la Palestina interessa agli influencer o a chiunque abbia un minimo di seguito solo nel momento in cui può far prende...
La lista di Giulia Cecchettin con i motivi per lasciare Turetta ci fanno comprendere la pericolosità di alcune relazioni
Opinioni attuali

La lista di Giulia Cecchettin con i motivi per lasciare Turetta ci fanno comprendere la pericolosità di alcune relazioni

Ormai più di un anno fa Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin, e da quel momento la discussione sui femminicidi e sul patriarcato è stata alimentata dai familiari della giovanissima ragazza. Il papà Gino e la sorella Elena, in particolare, si sono più volte espresse a riguardo sui social e in programmi televisivi, cercando in qualche modo di dar voce alla loro Giulia. Proprio in questi giorni l'assassino è ascoltato dai giudici, che devono decidere se dare lui l'ergastolo, mentre la vittima ci lascia degli ultimi consigli: la lista dei motivi per non stare insieme a Filippo Turetta. «Se c'è uno che non sa premeditare alcunché è Filippo Turetta», ha detto l'avvocato Caruso, incaricato di difendere l'assassino e cercare di fargli evitare l'ergastolo negando le aggravanti di pre...
Verso il 25 novembre: le frasi che fanno male come uno schiaffo
Opinioni attuali

Verso il 25 novembre: le frasi che fanno male come uno schiaffo

Il 25 novembre è alle porte e quindi il web e le strade cominciano a riempirsi di articoli e poster sulla violenza di genere, le sale si riempiono di persone e attivisti che parlano durante eventi che vogliono sottolineare l'importanza della prevenzione e di chiedere aiuto, e chiaramente i social network fanno uscire il peggio che esiste dalle fogne, come chi davanti a un articolo di un femminicidio o di stalking o di violenza commenta con un not all men, o con un io non lo farei mai, o peggio con persone che fanno victim blaming e non si rendono conto che le singole parole possono essere pericolose tanto quanto uno schiaffo. Nello specifico, sono capitata di fronte a un post in cui si andava contro una campagna anti violenza di genere in cui si denunciava come anche la frase "Perc...
L’Italia è il primo Paese al mondo a rendere la GPA reato universale
News dal mondo

L’Italia è il primo Paese al mondo a rendere la GPA reato universale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge che rende la gestazione per altri (GPA) un reato universale per i cittadini italiani. Questa normativa, fortemente sostenuta dalla Premier Giorgia Meloni, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 18 novembre 2024 ed entrerà in vigore il 2 dicembre 2024. Sebbene Mattarella abbia dichiarato in passato di firmare anche leggi che non condivide pienamente, il suo avallo sancisce la costituzionalità del provvedimento. «Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni è punito con la reclusione da tre a cinque anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di materni...
Cosa diresti a qualcuno che ti chiede di descrivere il periodo universitario?
Università

Cosa diresti a qualcuno che ti chiede di descrivere il periodo universitario?

Se qualcuno dovesse chiedermi come sia stato il periodo universitario per me, risponderei che è stato stressante, ansioso e mi ha fatto più volte dubitare delle mie capacità. Ma se me lo chiedesse in un momento di debolezza, risponderei che è stato il periodo che mi ha fatta crescere di più come persona. Ieri mi sono laureata in Studi Italiani ed è ufficialmente finito il capitolo della mia vita in cui considero me stessa una studentessa (nonostante stia già frequentando un master per l'insegnamento, è diverso dal dover andare a lezione e presentarmi agli esami). Per cui, visto che sono una persona poco drammatica (letteralmente sulla mia torta di laurea c'era scritto "Laureata in drammi e tisanine"), condivido sul mio amato blog - che spero di poter riprendere a utilizzare alla fi...
Qui non è Hollywood: il protagonista della miniserie è il mostro del giornalismo
Opinioni attuali, Nerd stuff

Qui non è Hollywood: il protagonista della miniserie è il mostro del giornalismo

Quando Sarah Scazzi è scomparsa avevo 11 anni, quasi 12, ma ricordo chiaramente ancora tutta la vicenda. Ricordo come se ne parlava in qualsiasi programma, come ogni pagina dei giornali fosse dedicata alla scomparsa della ragazza... O meglio alla sua vita e a quella dei suoi familiari. Ricordo come persino a scuola se ne parlava, nonostante fossimo praticamente dei bambini. Sarà che Avetrana non è poi così lontana dalla città in cui sono cresciuta, ma vedere la serie Qui non è Hollywood non mi ha fatto ripercorrere quel periodo. Perché il vero protagonista della serie non è Sarah Scazzi, né Sabrina Misseri, bensì il mostruoso giornalismo che spettacolarizza la scomparsa e la morte di un'adolescente. Il 26 agosto 2010, la madre di Sarah Scazzi denunciò la scomparsa della figlia quin...
“Un amico vero”, il film breve che racconta come vincere la paura di crescere
Nerd stuff

“Un amico vero”, il film breve che racconta come vincere la paura di crescere

Nel mondo frenetico e complesso degli adulti, il desiderio di ritornare bambini, anche solo per un momento, è qualcosa che molti sentono profondamente. "Un amico vero", il nuovo cortometraggio di Giuseppe de Candia, esplora questo desiderio universale e la paura delle responsabilità, attraverso una storia che unisce l'intensità delle emozioni adulte alla magia e all’innocenza dell’infanzia. Fin dai primi istanti del trailer, disponibile da oggi online, si percepisce che il tema cardine della pellicola sarà proprio questo: il contrasto tra il peso delle responsabilità e la spensieratezza della giovinezza, espressi con la sensibilità e lo stile intimo che caratterizzano le opere del giovane regista e cantautore pugliese. Un amico vero Con "Un amico vero", de Candia ritorna al mondo d...
Donald Trump ha condiviso un post di Taylor Swift che lo sostiene… Ma è creato dall’AI
Vip news

Donald Trump ha condiviso un post di Taylor Swift che lo sostiene… Ma è creato dall’AI

La domanda del giorno è: Taylor Swift denuncerà o non denuncerà Donald Trump? L'ex Presidente degli Stati Uniti d'America, candidato ancora una volta ma al momento in svantaggio, sta cercando di prendere i voti dell'esercito delle swifties, ovvero le tantissime fan di Taylor Swift, e per farlo ha deciso di condividere un post con foto create con l'intelligenza artificiale dove si vede Taylor Swift con la scritta "Taylor wants you to vote for Donald Trump". Chiaramente, le immagini sono false, visto che già nel 2020 la cantante non lo aveva sostenuto contro l'attuale Presidente Joe Biden. È forse la cantante con al momento più influenza al mondo (e nonostante ciò, neanche una parola contro Israele che uccide e continua a uccidere bambine, donne e uomini palestinesi, ma non possono ...
I momenti che ricorderemo delle Olimpiadi 2024
Vip news, Sport

I momenti che ricorderemo delle Olimpiadi 2024

Non sono ancora finite del tutto, ma abbiamo già i nostri eroi. Non mi riferisco solo alle grandi vittorie ed emozioni che abbiamo provato grazie ai nostri atleti e soprattutto alle nostre atlete (proprio in questo momento sto assistendo alla premiazione delle pallavoliste), ma a quelli che possiamo chiamare meme, mood o vibes. Quelle che, effettivamente, ricorderemo fra qualche settimana o mese quando penseremo alle Olimpiadi 2024, quelli che ci hanno fatto ridere e sorridere, senza chiaramente togliere nulla ai nostri sportivi che ci hanno fatto anche sognare. Vi ricordo che come Cup of Green Tea abbiamo seguito le Olimpiadi e le abbiamo raccontate in un resoconto giornaliero, fino alla fine: stasera uscirà il nostro ultimo articolo a riguardo, in cui parleremo sicuramente della mer...
Come uccidono le brave ragazze: le differenze fra il libro e la serie
Nerd stuff

Come uccidono le brave ragazze: le differenze fra il libro e la serie

Come per Bridgerton, Netflix me lo ha fatto leggere. Appena ho finito di vedere la nuova serie Netflix "Come uccidono le brave ragazze", mi sono imbattuta in diversi commenti sui social che lodavano il libro e dicevano quante differenze ci fossero con la serie... E quindi sono andata in biblioteca e ho preso in prestito il libro - l'ho letteralmente divorato. Piacevole da leggere, avvincente, mi ha tenuta attaccata per ore e non vedo l'ora di leggere il secondo volume! Ma sì, confermo che ci sono un bel po' di modifiche apportate alla serie, e per questo mi sento quasi di consigliare prima di guardare la serie, e poi leggere il libro! Potrebbe interessarvi: Bridgerton: la differenza fra i primi due libri e le prime due stagioni "Come uccidono le brave ragazze" è un thriller avvince...
Quel monologo del film di Barbie… e le Olimpiadi 2024
Opinioni attuali

Quel monologo del film di Barbie… e le Olimpiadi 2024

Lo ricordate quel monologo nel film di Barbie in cui una delle protagoniste diceva che le donne non erano mai abbastanza? Se qualcuno avesse dei dubbi sulla veridicità di quelle parole, accenda la televisione e guardi le Olimpiadi, o segua i commenti sui social, per vedere come delle olimpioniche, che siano vincitrici di medaglia o no, si trovano ad aver critiche sulla loro acconciatura, su quanto il loro fisico sia poco "femminile" o addirittura se vincono, sono "accusate" di essere biologicamente uomini, come se una donna non potesse essere forte. Come se una donna non potesse vincere ottenendo dei risultati fenomenali. Il monologo di America Ferrera, che nel film interpreta una madre abbastanza triste perché vede la figlia adolescente allontanarsi sempre di più da lei e da tutti i r...
Kimia Yousofi e il messaggio per rivendicare i diritti delle donne Afghane
News dal mondo

Kimia Yousofi e il messaggio per rivendicare i diritti delle donne Afghane

C'è chi partecipa alle Olimpiadi con la speranza di vincere, c'è chi partecipa con la speranza di mandare un messaggio. Quest'ultimo è il caso di Kimia Yousofi, velocista afghana, una delle tre atlete dell'Afghanistan selezionate dal Comitato Olimpico che opera fuori dal Paese in cui al momento dominano i talebani, che ha lanciato una richiesta d'aiuto: educazione e sport, seguiti da "Our Rights" (i nostri diritti). Questo perché, nel suo Paese, alle bambine, alle ragazze e alle donne non sono riconosciuti questi diritti. Ormai sono passati circa tre anni da quando i talebani hanno preso, anzi ripreso, il poter in Afghanistan. Avevano detto, durante la prima conferenza stampa, di essere "cambiati", di voler rispettare i diritti delle donne di lavorare o essere indipendenti, come an...
Caso Imane Khelif e intersessualità: quando la scuola italiana ha fallito
Opinioni attuali

Caso Imane Khelif e intersessualità: quando la scuola italiana ha fallito

Mi sono diplomata al Liceo Classico nel 2017, e non ricordo nello specifico se nelle ore di scienza e biologia abbiamo mai trattato di intersessualità. Un po' perché non era esattamente la mia materia preferita, un po' perché sono passati un po' di anni. Quello che so, però, è che la scuola mi ha insegnato a non abboccare a qualsiasi notizia che io mi ritrovi davanti, a informarmi e a non dare sentenze se non sono informata per bene su quel che sto per dire. Ed è evidentemente quello che manca alla gran parte dei politici italiani che si sono espressi sul caso di Imane Khelif, la pugile tacciata di essere transgender. La prima volta che ho sentito parlare di intersessualità è stato grazie a una serie tv di MTV, "Faking It", che nel 2014 introduceva un personaggio intersessuale, e da l...
Quando l’unica democrazia del Medio Oriente vuole rendere legali gli stupri verso i prigionieri palestinesi
News dal mondo

Quando l’unica democrazia del Medio Oriente vuole rendere legali gli stupri verso i prigionieri palestinesi

Dicono di voler parlare con Hamas, di voler negoziare... Eppure uccidono la persona con cui è possibile contrattare. Dicono di essere l'unica democrazia del Medio Oriente... Eppure gli estremisti d'Israele stanno manifestando perché dei soldati dell'IDF sono stati incarcerati con l'accusa di aver stuprato un prigioniero palestinese che aveva delle ferite così gravi da dover essere ricoverato in ospedale. Vogliono, perciò, legittimare lo stupro degli ostaggi della Palestina. Voglio ricordare che secondo un report di qualche anno fa, «circa 700 bambini palestinesi di età inferiore ai 18 anni» vengono arrestati dall'IDF. Manifestanti di destra sventolano bandiere israeliane fuori dalla struttura di detenzione militare di Sde Teiman, dopo l’arrivo della polizia militare israeliana come par...
La Palestina è rappresentata solo da 15 atleti
Opinioni attuali

La Palestina è rappresentata solo da 15 atleti

Iera sera sono ufficialmente iniziate le Olimpiadi 2024. Circa 10.500 atleti provenienti da 206 Comitati Olimpici Nazionali gareggeranno per l'ambita medaglia d'oro, e fra questi 10.500 atleti ci sono 15 atleti della Palestina. Sono solo 15, perché Israele - che tra l'altro è in gara tranquillamente mentre gli atleti russi devono gareggiare sotto bandiera olimpica a causa di quello che Putin sta facendo all'Ucraina da ormai più di un anno - negli ultimi mesi ha ucciso 342 atleti palestinesi. Ma a quanto pare ci laviamo la coscienza con un'ipocrita sulla pace sotto le note di Imagine di John Lennon. Fonte foto: Twitter «L’attacco russo all’Ucraina è una violazione dell’ordine mondiale e Israele lo condanna. Israele ha conosciuto molte guerre. La guerra non è lo strumento per risolver...
L’aborto in Italia è legale, ma la maggioranza dei medici sono obiettori di coscienza
Opinioni attuali

L’aborto in Italia è legale, ma la maggioranza dei medici sono obiettori di coscienza

In questi giorni sui social sta girando la straziante esperienza di Linda Farak, conosciuta sui social come LNDFK, napoletana che si è trovata a dover affrontare un'interruzione di gravidanza che è risultata essere un'esperienza terrificante a causa della sanità italiana. Le parole che ha condiviso sui social sull'aborto, ci fanno tanto pensare a quando leggiamo che in Italia l'aborto è legale e che nessuno vuole toccare il diritto della donna di abortire... Ma poi vai a vedere i dati e noti che la gran parte dei medici sono obiettori di coscienza, e dalla storia condivisa, sembra che persino alcune infermiere decidano di non prendersi cura delle pazienti per questo motivo. Sono ormai anni che l'aborto e il diritto d'aborto sono sotto i riflettori. Sarà che, non appena Giorgia Melo...
Come si vota fuorisede per le elezioni europee
Consigli, News dal mondo

Come si vota fuorisede per le elezioni europee

Ce l'abbiamo fatta: anni di lotta, e finalmente possiamo votare fuorisede. Ma solo per le Elezioni Europee. È sicuramente un passo in più di cui non possiamo e dobbiamo lamentarci, ma è comunque una prima volta che potrebbe fungere da trampolino per le prossime. Chissà che l'Odissea dei fuorisede che devono affrontare lunghi e stancanti viaggi solo per poter accedere a un proprio diritto - e dovere - non finirà presto! Intanto, godiamoci questo primo successo, e non dimentichiamoci di andare a votare. Le elezioni si svolgeranno dal 6 al 9 giugno. La data ultima per presentare la documentazione per votare fuorisede è il 5 maggio. Votare anche a distanza è fondamentale per garantire la partecipazione democratica di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica....
3 aprile 1976: le donne del progresso in piazza per legalizzare l’aborto
Curiosità, Opinioni attuali

3 aprile 1976: le donne del progresso in piazza per legalizzare l’aborto

Quarantotto anni fa migliaia di donne scendevano in piazza per far sì che loro, le loro figlie e le loro nipoti un giorno avrebbero potuto ricorrere all'aborto non in clandestinità, ma in modo sicuro. Oggi la situazione in molti paesi europei è tragica, e l'Italia non si distingue, purtroppo. Abbiamo politici che cercano di portarci nel passato nascondendosi dietro la religione. Abbiamo politici a cui non importa minimamente della donna e dei suoi diritti. Politici che sono contro la gestazione per altri perché oggettifica la donna, ma che non si fanno scrupoli a considerarla solo come un grembo. Cosa penserebbero - e cosa pensano - le donne che quarantotto anni fa hanno fatto la storia? Foto di Piero Ravagli, su Herstory Il Presidente Giorgia Meloni all'inizio del suo mandato non a...