Ormai tutti parlano di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. La prima, scomparsa; il secondo, indagato per il suo tentato omicidio. Da quando la notizia è stata diffusa, in molte hanno cominciato a scrivere che già sapevano come sarebbe finita la storia, come lo si sapeva anche con Giulia Tramontano; alcuni not all men invece hanno cominciato a difendere lui, addirittura dicendo che, chissà, magari era stata lei a uccidere lui. Intanto, però, lui è indagato per tentato omicidio, viene descritto come un bravo ragazzo geloso come qualsiasi ragazzo della sua età. E la settimana prossima li vedremo tutti con un fiocchetto rosso.
Nella giornata di oggi la Procura di Venezia ha comunicato che Filippo Turetta è indagato per tentato omicidio, e per lui è stata disposta «l’iscrizione di Filippo Turetta nel registro degli indagati in relazione al reato di tentato omicidio anche a sua garanzia al fine di consentire le necessarie attività irripetibili». Nella nota leggiamo anche che «al fine di non lasciare inesplorato alcuno spunto investigativo sono state disposte alcune perquisizioni che hanno avuto corso nella mattinata odierna».
In più, «al fine di evitare la pubblicazione di notizie incomplete o che possano creare intralcio alle indagini, rilevata l’attenzione e quindi l’interesse pubblico scaturito dalle prime informazioni sulla vicenda, ha deciso di predisporre questo comunicato anche con l’auspicio che gli organi di informazione tengano conto della difficoltà e della delicatezza degli accertamenti in corso nonché della sofferenza in cui versano le famiglie coinvolte». La procura ha infine sottolineato che «notizie imprecise variamente raccolte e divulgate rischiano di creare inutili aspettative e comunque aggravio del quadro fattuale con cui le indagini si devono confrontare».
Al momento le ricerche degli inquirenti si muovono in più direzioni, e si attendono le analisi del test del DNA delle tracce di sangue trovate a Fossò, per capire se coincidono con il DNA della sorella e del padre di Giulia Cecchettin. Ovviamente, si cerca sempre l’auto di Filippo Turetta, in particolare dopo che è stata condivisa la notizia di un video molto breve in cui si vede lui aggredire lei e caricarla, sanguinante, nel suo veicolo. Le immagini risalirebbero a sabato 11 e sono di una telecamera di sicurezza di Fossò.
Il filmato di Giulia Cecchettin aggredita
[LA DESCRIZIONE DELLA SCENA È MOLTO FORTE, EVITARE DI LEGGERE SE SI È SENSIBILI]
Nel video, i due giovani sono coinvolti in uno scontro durante il quale Giulia subisce ferite e perde sangue. Filippo, con cui Giulia aveva avuto in passato una relazione amorosa ma che era finita ormai da tempo (lui, però, questo non l’aveva mai accettato), secondo quanto riportato dagli inquirenti nelle carte giudiziarie consultate dall’Adnkronos, «poneva in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte colpendola nuovamente al fine di evitare che la stessa fuggisse».
Dopo aver calciato Giulia a terra, tanto da farle gridare “mi fai male” chiedendo aiuto, Filippo viene ripreso mentre si sposta con la sua auto insieme alla ex in un’altra zona. La 22enne riesce a fuggire. Inseguita, viene colpita alle spalle da Turetta, che la aggredisce violentemente, causandone la caduta e impedendole di allontanarsi. Le azioni di Turetta, riporta il documento, provocano ulteriori ferite e abbondante perdita di sangue, lasciando la vittima apparentemente inanimata a terra mentre Turetta carica il suo corpo in auto, allontanandosi rapidamente dalla scena del crimine e rendendosi immediatamente irreperibile.
Eppure “lui era un bravo ragazzo”
Esiste un video in cui lui aggredisce lei. Sin dal principio tutte hanno pensato male perché i dati parlano da soli. Da quando è uscita la notizia, a essere scomparsa è stata Giulia, ma comunque i media hanno sempre parlato di fidanzati, i due fidanzati, sottolineando in più occasioni come lui non l’abbia mai aggredita prima d’ora (come se questo dovesse essere un vanto e non, non lo so, la normalità). Per non parlare delle parole dei genitori di lui che, ahimè, si ostinano a non credere che lui l’abbia aggredita, nonostante tutto.
L’avvocato di Turetta ha affermato all’Adnkronos dopo la notizia delle indagini per tentato omicidio nei confronti del suo assistito che chissà se si farà mai più vivo: «Non sappiamo se sia un atto necessario per procedere con indagini più approfondite, certamente c’è molta apprensione da parte di tutta la famiglia», ha detto Emanuele Compagno, nominato d’ufficio legale di Filippo Turetta. «Dai racconti della sua famiglia Filippo è sempre stato un ragazzo modello, un ragazzo impegnato tra università e sport, che mai ha avuto screzi. Un ragazzo d’oro insomma e quindi li ha molto colpiti questa ipotesi (di reato ndr) che ad oggi è ancora tutta da confermare».
Un ragazzo modello, che però è indagato per tentato omicidio della sua ex fidanzata. Un ragazzo impegnato fra università e sport, che però a quanto pare era morboso ed è arrivato a seguire la sua ex fidanzata fin fuori dall’Italia. Un ragazzo che mai ha avuto screzi, se non per il fatto che ha picchiato e caricato in macchina una ragazza per il semplice fatto che non accettava che lei non lo volesse più. Un ragazzo d’oro, eppure adesso un’intera famiglia è distrutta per una figlia e una sorella non si trova da giorni.
Parlando a Storie Italiane su Rai1, Elena Cecchettin, sorella di Giulia, ha detto di aver parlato con «con persone vicine a Giulia ed essendoci anche confrontati su quello che Giulia ci diceva, è emerso che con loro aveva parlato di aver avuto paura di Filippo. Che dopo certi episodi aveva scritto ‘Non era mai successo, ma mi ha fatto veramente paura, sia per le parole che i gesti che ha usato’, per poi minimizzare sui gesti dicendo ‘ma no, non è niente’. Però in più occasioni ha detto di essere preoccupata, cosa che non mi aveva mai detto direttamente, forse perché pensava che potessi essere troppo protettiva nei suoi confronti».
Giulia Cecchettin non aveva motivo di scomparire, a maggior ragione prima della sua laurea. Chiunque frequenta l’università in Italia, chiunque sa le montagne russe che si devono fare per non solo superare tutti gli esami ma anche scrivere la tesi, non se ne scapperebbe poco prima di coronare l’obiettivo per cui ha tanto sudato, per cui ha sprecato tante energie, per cui ha lottato a lungo. Una fuga d’amore, per quanto puoi amare una persona, non varrà mai quanto la laurea. Una fuga d’amore puoi farla ancora dopo la tua laurea, se sei consenziente.
Basta parlare di fuga d’amore, basta chiamarli fidanzati, basta descrivere lui come un ragazzo d’oro. Basta sminuire la sua gelosia dicendo che è “come tutti i ragazzi a quell’età“, basta dire che non era morbosa. Possiamo sperare con tutto il cuore che Giulia Cecchettin sia ancora viva. Lo possiamo credere benissimo. Ma non possiamo pensare che si sia allontanata di sua spontanea volontà.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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