La Lega si preoccupa degli studenti solo quando sono dei bulli transfobici

Condividi

È successo che tre bulletti transfobici hanno ben pensato di commentare in modo offensivo, con i propri profili personali, la decisione dell’Università Bocconi di implementare dei bagni unisex, quindi accessibili a uomini, donne, a chi si identifica con entrambi o con nessuno dei due. Questo risolve anche un problema di uno studente come Samuele Appignanesi che, ha spiegato, di aver avuto diversi problemi dopo il coming out come persona trans, in quanto «nei bagni degli uomini venivo guardato male e a volte anche deriso. Nei bagni delle donne mi sentivo fuori posto e anche lì ricevevo qualche sguardo». La Lega, che non ha mai espresso mezza parola per la comunità studentesca in difficoltà, difende i bulleti.

lega-bocconi-transfobia

Se il nome Samuele Appignanesi non vi è nuovo, è perché abbiamo già parlato di lui in un’altra occasione, ovvero quando si è candidato al Consiglio nazionale degli studenti universitari nella lista Team ed è stato costretto a utilizzare il suo deadname, ovvero il nome del sesso in cui non si riconosce, a causa della lunga burocrazia italia di cui la Lega non parla quando fa commenti omofobici dicendo che “un giorno un uomo si sveglia e diventa donna“. Anche in quel caso, il Ministero non è stato dalla parte di Samuele, in quanto avrebbe rischiato di venir denunciato per falso in atto pubblico.

Oltre al Ministero, questa volta si trova contro anche dei colleghi, transfobici e ignoranti che nel 2024 riconoscono le persone transgender solo a livello sessuale, e non come persone che effettivamente posseggono dei diritti, come quello di sentirsi tranquilli andando in bagno. Uno dei commenti, quello più transfobico, recitava: «Ma non diciamo pagliacciate. Può piacerti chiunque, ma sei hai il… resti un maschio e se hai la… resti femmina. E vai nel bagno adatto». Gli altri due invece miravano alla questione sessuale: «Li puoi letteralmente usare per andare a trans». E ancora: «Li userò, ma non per andare in bagno».

Odiare, però, ti costa. E l’Ateneo si è mosso per proteggere Samuele Appignanesi. «La Commissione disciplinare su segnalazione del presidente di un’associazione studentesca ha aperto un’istruttoria che ha portato alla sospensione per 6 mesi di 3 studenti autori di messaggi e commenti contenenti pesanti allusioni sessuali e contenuti provocatori e offensivi nei confronti delle persone con disabilità. Tali messaggi violano il diritto al rispetto nei confronti di tutti gli appartenenti alla comunità accademica e sono inoltre lesivi dell’immagine e della reputazione della Bocconi. L’università ha quindi applicato quanto previsto dall’honor code, che tutti gli studenti sottoscrivono al momento dell’iscrizione, e dai suoi regolamenti».

lega-bocconi-transfobia

Ci teniamo a sottolineare, prima di passare ai messaggi d’odio della Lega, che uno dei tre studenti, come riporta il Corriere tramite un comunicato dell’università, si è pentito e ha chiesto scusa:

«Abbiamo condiviso preoccupazione per la divisione che si è creata all’interno del corpo studentesco… La realtà è che, nel momento in cui ha ricevuto la sanzione, lo studente si è messo in contatto con noi, dimostrando di aver compreso che i commenti lasciati erano offensivi. Nella conversazione è risultato chiaro che l’intento non era quello di attaccare o discriminare le persone transgender, ma si è trattato di un errore di giudizio. È  stato molto bello avere un dialogo pacato e costruttivo, che ci ha dato buone speranze per il futuro. Questi fatti che non rappresentano affatto la comunità vivace, stimolante e accogliente che è quella bocconiana».

Se però gli studenti hanno il coraggio di comprendere i propri errori e fare un passo indietro, lo stesso non vale per chi ci governa, che non perde chiaramente l’occasione per urlare alla “libertà di parola“. Si fossero indignati così tanto quando l’AD della Rai ha fatto pronunciare in diretta nazionale un comunicato stampa di censura nei confronti dei cantanti che hanno chiesto semplicemente di cessare il fuoco e di fermare il genocidio, forse sarebbe un mondo un pelino migliore.

La Lega contro la Bocconi

Avete mai visto un leghista pronunciarsi dopo il suicidio di uno studente universitario nel giorno della presunta laurea? Avete mai visto uno di loro fare qualche pensiero critico (e che quindi non fosse semplicemente “una preghiera“) nei confronti degli adolescenti che si suicidano a causa della pressione, dell’ansia, della depressione? Qualcuno della Lega si è detto contrario alle manganellate nei confronti degli studenti, in una qualsiasi manifestazione contro di loro? E perché hanno deciso che “non c’è abbastanza tempo” per consentire agli studenti fuorisede di votare alle prossime elezioni europee? Non gli importa di nessuno di noi. Non gli importa degli studenti, se non sono omofobi e transfobici e diffondo odio online, proprio come fanno loro. E questo è evidente.

Una ministra dell’Università che semplicemente non si esprime sulla proroga dell’anno accademico, ma che per qualsiasi sfilata nelle università è presente. Post per gli studenti che si laureano in tempi record (in università private, in genere, perché nelle pubbliche o sei ricco e quindi riesci a non dover lavorare per pagare affitto e tasse universitarie), ma nessuno per chi si toglie la vita a causa di un sistema che ci sfinisce giorno dopo giorno. Un sistema per diventare insegnanti che sta bloccando un’intera generazione, e neanche mezza notizia a riguardo. Però, quando tre omofobi vengono sospesi, tutti in prima fila.

lega-bocconi-transfobia

Rossano Sasso, leghista, ne ha parlato persino in aula. Nella stessa aula dove molti si sono rifiutati per mesi di pronunciare le parole Palestina e genocidio, e dove i nomi di tutti gli studenti che hanno perso la vita a causa dell’università marcia, non sono mai arrivati. Scrive su Twitter: «6 mesi di sospensione per 3 studenti per aver espresso un’opinione. Ironica, goliardica, politicamente non corretta sui bagni gender. Troppo per il Tribunale woke della Bocconi. Mi auguro che rivedano la loro decisione, nel frattempo interrogazione della Lega al Mur». Ma nessuno pensa a come può essersi sentito Samuele di fronte a quei commenti? Perché, per una volta, non pensano alla vittima della situazione?

E perché non interrogano il Mur sulla guerra agli studenti internazionali extra-EU che dovranno pagare €700 semplicemente per iscriversi (obbligatoriamente) al Sistema Sanitario Nazionale, quindi ben €500 in più di prima? Come si risolve questa situazione nei confronti di studenti, Erasmus e no, che vogliono semplicemente studiare in Italia? Perché non si interroga il Mur sul come intende far votare gli studenti fuorisede? E su come gli studenti che vogliono diventare insegnanti possano pagare cifre assurde semplicemente per conseguire un’abilitazione e accedere poi a dei concorsi? E ancora, sul perché la DIGOS ha trattenuto e identificato otto studenti a Firenze solo per dei cartelli sul diritto allo studio? Immagino cose troppo serie e complesse.

Il leghista Sasso chiede che «gli attivisti LGBT rispettino chi la pensa diversamente», ma fa parte di un partito che ha come segretario una persona che non ha mai rispettato che la pensa diversamente da lui, con una bestia che non ha avuto pena neanche nei confronti di adolescenti, pubblicando foto e nomi e scatenando l’odio. In più, nel 2024 non possiamo utilizzare ancora la scusa dell'”opinione” per giustificare odio omofobico e transfobico. Delegittimare l’esistenza di una parte di persone, è transfobia. Ridurre l’esistenza di tali persone al solo uso sessuale, è transfobia. E va punita.

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.