Gran Premio del Messico 2023: aumenta la sicurezza per Verstappen, ma non solo

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Finisco di parlarvi della mancanza di rispetto tenuta sotto al podio di Austin verso Max Verstappen, e il Gran Premio del Messico 2023 si apre già all’insegna del terrore.

Gran Premio del Messico 2023: aumenta la sicurezza per Verstappen, ma non solo

La Formula 1 torna all’Autodromo Hermanos Rodríguez, dove l’eroe nazionale è senza ombra di dubbio Sergio Perez, di cui si decantano le lodi in Texas all’insegna di “Checo, Checo, Checo!” mentre sul podio c’è il tre volte campione del mondo Max Verstappen a festeggiare la sua cinquantesima vittoria. Insomma, già le premesse non rassicurano.

Poi, la notizia che nessuno si immaginava di dover leggere: Verstappen sarà scortato in questo week-end di gara da due guardie del corpo, per scongiurare che qualsiasi danno possa essere arrecato al pilota olandese, in vista della foga dei tifosi messicani. Ad elaborare il fatto è stato Helmut Marko: “Max in realtà non lo vuole ed è molto tranquillo, ma noi abbiamo una responsabilità nei suoi confronti. Vogliamo solo che sia al sicuro“.

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Fonte: Getty Images

E di problemi di sicurezza ne abbiamo già avuto degli esempi lampanti in un sereno giovedì di attività con i media: il due volte campione del mondo Fernando Alonso è stato assalito sul palco e spintonato da un tifoso, mentre stava distribuendo cappellini alla folla. Magic Alonso ha reagito con un sorriso, continuando malgrado le spinte a regalare cappellini autografati, ma non rende il tutto sicuramente a norma. La sicurezza si è subito mossa per cercare di allontanare il fanatico dal pilota spagnolo.

Un’altra vicenda ha riguardato invece Charles Leclerc, rimasto circondato dai tifosi messicani nella hall dell’hotel in cui il pilota monegasco alloggerà in questi giorni.

Direi che la tifoseria di Perez ha seguito alla lettere l’invito degli organizzatori del GP del Messico, i quali hanno intimato di mantenere un comportamento rispettoso nei confronti dei piloti presenti in griglia, in particolare di Verstappen e degli altri membri della scuderia austriaca.

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Fonte: Motorsport.com

In realtà l’accanimento pericoloso del tifo nella massima categoria non dovrebbe essere una novità, e lo stesso Orange Army rientra tra i colpevoli, così come i Tifosi della Rossa di Maranello. Qui le cose però rischiano davvero di prendere un brutto risvolto: considerando il dominio mantenuto dal neo tre volte campione iridato, sarà plausibile scommettere più sul pilota olandese che sull’eroe nazionale. Perez non ha sicuramente brillato in questa stagione, mentre Verstappen è pronto a dare il massimo per vincere ancora, anche davanti alla coltre di messicani indignati. D’altronde non si tratterebbe della sua prima volta, né in Messico, né fischiato da tifosi irriverenti.

La necessità di due guardie del corpo non rassicura affatto, però.

Ma è stata la stessa Red Bull ad alimentare questo odio nazionale nei confronti di Verstappen. Girano voci che parlano già di un licenziamento anticipato per il pilota messicano, rimasto colpito da un ultimatum: se Perez non riuscirà a mantenere il secondo posto nel Mondiale Piloti, dovrà lasciare il team e cedere il suo sedile a qualcuno che questa scuderia la conosce bene, Daniel Ricciardo.

A maggio era stato firmato un contratto che avrebbe dovuto garantirgli un rinnovo fino al 2024, ma pare che le vecchie abitudini siano due a morire, tanto da far credere che il team sia disposto ancora una volta ad abbandonare un pilota per le sue prestazioni mediocri. Pilota che comunque si trova ancora davanti al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, l’unico candidato al titolo di vice-campione assieme a Perez. Sicuramente la squalifica ottenuta al Gran Premio degli Stati Uniti 2023 sarà stata accolta di buon grado dal pilota messicano.

Fonte: Formula Passion

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