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Un pensiero uscito dal nulla, un flusso di pensieri, la rabbia e la tristezza ma anche la gioia e la felicità vomitate in su un foglio di Work. Se vuoi dire la tua, contattaci.

L’ipocrisia dello stato di Israele contro Gigi Hadid
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L’ipocrisia dello stato di Israele contro Gigi Hadid

Abbiamo subito letteralmente per settimane personaggi pubblici che, molti con una grande ignoranza, hanno ripubblicato o condiviso dei messaggi pro-Israele, senza sapere che da ormai decenni sta attuando un genocidio nei confronti della Palestina. Ma non Gigi Hadid. Gidi Hadid, dopo essersi schierata contro la guerra e dopo aver mandato solidarietà a tutte le vittime civili, ha condiviso un'immagine che non è molto piaciuta allo stato d'Israele: «Non c'è nulla di ebraico nel trattamento dei palestinesi da parte del governo israeliano. Condannare il governo israeliano non è antisemita e sostenere i palestinesi non significa sostenere Hamas». E lo stesso stato di Israele ha voluto rispondere. Cup of Green Tea è dalla parte delle vittime palestinesi che da anni vengono uccise, picch...
Matteo Salvini si scaglia sul passato del giudice di Catania: ma lui paragonava una donna a una bambola gonfiabile, cantava inni contro Napoli e stringeva mani a mafiosi
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Matteo Salvini si scaglia sul passato del giudice di Catania: ma lui paragonava una donna a una bambola gonfiabile, cantava inni contro Napoli e stringeva mani a mafiosi

«Preoccupa e sconcerta quanto sta emergendo», ha affermato Matteo Salvini in un video postato poi su Twitter. E ha ragione: siamo preoccupati e sconcertati del fatto che una donna non possa partecipare a una manifestazione senza essere letteralmente schedata, e che poi il video in cui si vede il suo volto venga mandato al Ministro dei Trasporti che lo pubblica su Twitter con l'intento di denigrarla per le sue idee politiche. Preoccupa e sconcerta questo. Così come un Ministro che stringe la mano a un mafioso, che indossa la maglia di Putin, che paragona una donna a una bambola gonfiabile, che canta inni contro Napoli... Ma di questo non parliamo, vero Ministro Salvini? Matteo Salvini ci ha imbarazzato così tante volte che trovare solo poche situazioni per poter iniziare l'articolo, è c...
Alessandra Matteuzzi: le dichiarazioni della madre del killer sono il risultato di una società maschilista
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Alessandra Matteuzzi: le dichiarazioni della madre del killer sono il risultato di una società maschilista

Tutti, ormai, stanno parlando delle dichiarazioni della madre di Giovanni Padovani, l'uomo che ha ucciso la sua ex compagna, Alessandra Matteuzzi. La donna è stata la testimone principale per la nuova udienza del processo, mentre il figlio, ex calciatore di Senigallia, è ormai in carcere dal 23 agosto 2022 accusato di femminicidio, in quanto ha ucciso Alessandra Matteuzzi, sua ex fidanzata di cui era molto geloso. La donna lo aveva anche denunciato, ma questo non è bastato per non ridurla all'ennesimo numero e l'ennesimo nome nella lista dei femminicidi in Italia. Alessandra Matteuzzi aveva 57 anni ed era appassionata di moda, tanto da lavorare nel settore da anni in qualità di rappresentante di vendita di uno showroom con sede anche a Milano. Sul suo profilo Instagram, infatti, si ved...
Ragazza suicida a 17 anni dopo violenza di gruppo: la rassegnazione di “non poterla avere vinta mai”
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Ragazza suicida a 17 anni dopo violenza di gruppo: la rassegnazione di “non poterla avere vinta mai”

Ci sono voluti otto anni per solo chiede il processo per i due ventiseienni che, da minorenni, hanno violentato una ragazza di 15 anni insieme a due amici maggiorenni, registrando tutto. La ragazza, due anni dopo, si è suicidata perché non riusciva più a reggere il peso dello stupro, lasciando una lunga lettere d'addio tramite un post su Facebook. Una lettera che dimostra come le donne in questo paese non siano protette e per quanto lottino, a volte non ci riescono. A volte, si trovano davanti delle battaglie che sono troppo difficili da combattere, e si trovano da sole... Abbandonate da chi dovrebbe dare loro la certezza di proteggerle. Ci dicono di denunciare. Denunciate, donne. Denunciate così gli uomini cattivi vengono puniti per quello che vi hanno fatto. Denunciate perché altrime...
Il lavoro gratuito non è un privilegio
Economia e finanza, Opinioni attuali

Il lavoro gratuito non è un privilegio

Lo chiamano "privilegio", ma altro non è che lavoro gratuito. Non è una distopia, ma una campagna realizzata dal Comune di Parma per reclutare volontari nel settore dei beni culturali, un settore che, lo sappiamo, è già in crisi perché non viene adeguatamente pagato, ma che è composto da persone che hanno a lungo studiato, che si sono formate e che meritano rispetto, e di certo il rispetto non lo si ottiene con qualcosa da inserire sul curriculum o con il vedere in anteprima una mostra, ma con uno stipendio dignitoso. D'altronde, siamo nell'epoca del governo che boccia il salario minimo, quindi questo comportamento è quasi normalità. L'anno scorso, la Germania ha deciso di aumentare il salario minimo a €12 all'ora, innescando una discussione anche in Italia. È importante notare che...
Le testate italiane non sanno parlare di parto in anonimato
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Le testate italiane non sanno parlare di parto in anonimato

È la seconda, forse la terza, volta che una donna nell'ultimo anno sceglie di affidare i propri figli a un ospedale scegliendo un parto in anonimato, e alla fine la sua storia finisce su tutte le più grandi testate italiane con il titolo "donna abbandona il figlio". Ripetiamolo tutto insieme: lo ha partito in ospedale e ha stabilito di non potersene prendere cura, e quindi lo ha affidato a qualcuno che potrà farlo. Quando si va contro l'aborto, si dice che si può partorire e poi dare in adozione. Quando si dà in adozione, si dice che si deve tenere i propri figli. Allora dite direttamente che volete che le donne siano madri, e la chiudiamo qui. Il caso più celebre è quello avvenuto lo scorso aprile, quando  bambino di nome Enea viene lasciato nella Culla per la vita, ovvero «una st...
Ministri della distopia: le soluzioni alla violenza di genere del governo Meloni
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Ministri della distopia: le soluzioni alla violenza di genere del governo Meloni

Secondo la Ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, per contrastare la violenza di genere, per evitare che degli adolescenti stuprino in gruppo una diciannovenne come è successo al Foro Italico di Palermo, bisogna limitare il porno quando sono ancora minorenni. Bisogna vietargli di vedere qualcosa che sicuramente influisce sulla loro concezione del sesso e della figura della donna, ma se c'è qualcosa che so è che più vieti una cosa a un adolescente, più troverà il modo per fruirne. Provo a fare un esempio: i canali Telegram. Puoi anche mettere i filtri famiglia sui siti pornografici (esistono già)... Ma Telegram come lo fermi? Forse bisognerebbe, semplicemente, educare? Sembra di vivere in una distopia in cui tutti i politici partecipano a una gara a chi dice la cosa più idiota. Il m...
Non una di meno – Palermo: “Non erano mostri, né cani, né un branco in movimento: erano ragazzi”
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Non una di meno – Palermo: “Non erano mostri, né cani, né un branco in movimento: erano ragazzi”

Da quando lo stupro di una diciannovenne di Palermo per mano di sette giovani uomini e un minorenne è divenuto pubblico e tutti i giornali hanno cominciato a parlarne, è divenuto evidente anche come le testate e le persone in generale siano inconsapevolmente figli del patriarcato. "Branco", "mostri", "bestie", sono i termini utilizzati per descrivere i sette, che però sono ragazzi. Sono quelli che vediamo a scuola, sono quelli che incontriamo al supermercato, i nostri colleghi di lavoro. Non sono tutti gli uomini, ma sono sempre uomini. Anche quelli che non ti aspetti. Per questo il comunicato di Non una di meno - Palermo è importante e tutti dovrebbero leggerlo. Fonte foto: Non una di meno - Palermo Lo abbiamo detto più volte, e lo ripeteremo altrettante volte: chiamandoli "branco"...
Stupro di gruppo: l’Italia che odia le donne
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Stupro di gruppo: l’Italia che odia le donne

Non è un'Italia fatta per le donne. È un'Italia che ci dice di denunciare, ma poi ci violenta di nuovo con domande e articoli in cui fanno sembrare noi le colpevoli. È un'Italia che cresce e difende uomini violenti, inclini allo stupro. È un'Italia in cui da una parte una ragazza di 20 anni viene stuprata da un gruppo di 7 amici che la fanno ubriacare proprio per abusare di lei, e dall'altra assolve dei ragazzi stupratori di una ragazza perché non avrebbero compreso il no della vittima mentre la stavano violentando senza il suo consenso. E poi ci chiedono perché ce ne vogliamo andare. Ci dicono di denunciare. Denunciate, donne. Denunciate così gli uomini cattivi vengono puniti per quello che vi hanno fatto. Denunciate perché altrimenti non siete poi così dispiaciute di quello che avete...
La storia di Tommaso: vittima di bullismo, la madre gli dà voce in un post su Facebook
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La storia di Tommaso: vittima di bullismo, la madre gli dà voce in un post su Facebook

La scorsa settimana un ragazzo di 24 anni, di nome Tommaso, ha tentato il suicidio buttandosi dal terrazzo della palazzina in cui vive insieme al padre. Fortunatamente, è riuscito a sopravvivere, ma è in gravissime condizioni. Dietro il suo gesto, ovviamente, c'è tantissima sofferenza, come denuncia la madre, Valeria Greco, in un post su Facebook divenuto virale ma che è uno schiaffo in faccia a una società che ancora nel 2023 denigra e bullizza le persone per le proprie condizioni mediche: «Volevo solo dire che Tommy non ha tentato il suicidio ma, paradossalmente, voleva salvarsi». Non ci si rende conto di quanto il bullismo possa essere pericoloso, finché qualcuno non muore, o finché non ne sei vittima. Il bullismo ti segna, il bullismo ti lascia ferite indelebili sulla pelle anc...
Eco ansia: parla il team di psicologi di Univox
Due chiacchiere con...

Eco ansia: parla il team di psicologi di Univox

Una ricerca dell’Università di Bath, pubblicata su The Lancet nel 2021, ha evidenziato che il cambiamento climatico e le insufficienti risposte da parte dei governi possono provocare ansia e angoscia climatica, come l’eco ansia. E in effetti basta parlare con i più giovani che ogni giorno cercano di lottare per il proprio futuro per constatare che questa ricerca non è poi così stupefacente. Viviamo in un’epoca in cui la classe politica ci dice di fare figli, ma poi non viene approvato un decreto per poter avere un salario minimo, e non si discute neanche abbastanza seriamente per quanto concerne il problema del riscaldamento globale, che in un’Italia con una delle sue regioni più grandi in fiamme, diventa più attuale e reale che mai. «Io adoro la montagna. E quando vai sull’Adam...
Meloni a Fox News: “Io presentata come un mostro, ma rispondo con i risultati”, ma vediamo i risultati
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Meloni a Fox News: “Io presentata come un mostro, ma rispondo con i risultati”, ma vediamo i risultati

Intervistata su Fox News, il nostro presidente Giorgia Meloni ha affermato di esser presentata «come un mostro», ma «faccio quello che è giusto per la mia nazione». Ad esempio, e qui lo facciamo noi l'elenco di "cose giuste" per la nostra nazione, il divieto rave, il ripristino dei vitalizi, le donne in spiaggia con il burkini (e le feste private muslim-friendly), il nome umano ai cani, la carta da €1 al giorno per i più poveri, e come non parlare anche della targhetta degli hamburger vegetariani e chiaramente la maternità surrogata resa reato universale. E dimenticavo quasi il treno da una corsa al mese fra Roma e Pompei. Grazie, Presidente, era davvero quello di cui l'Italia aveva bisogno. L'articolo è di stampo satirico, per quanto il governo Meloni da quando sia entrato in carica ...
Pensando ancora alla Barbie di Greta Gerwig
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Pensando ancora alla Barbie di Greta Gerwig

Si può continuare a vivere dopo aver visto Barbie? È il terzo articolo che scrivo a riguardo e non sono neanche realmente sicura che sarà l'ultimo, ma sono stata colpita da tutti quei messaggi con un'intensità assurda e non riesco proprio a scrollarmeli di dosso. Mi sono rimasti appiccicati sulla pelle perché sono tremendamente la realtà. E quindi adesso provo a spiegarli alle persone che non sono riuscite, forse un po' per fortuna, un po' per orgoglio, a non percepirli. In un mondo di Ken, ci vorrebbero decisamente più Allan. [Nell'articolo sono presenti degli spoiler] La trama del film girà ovviamente intorno a Barbie, ma non è un film cartone come quelli che abbiamo amato e conosciuto (potrebbe interessarvi: Barbie: i film più belli della «bionda perfetta»), bensì è un...
Giulia De Lellis e il vergognoso viaggio in Israele
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Giulia De Lellis e il vergognoso viaggio in Israele

Stava passando un po' nell'ombra il vergognoso e terrificante viaggio di Giulia De Lellis con il suo compagno Carlo Beretta, vicedirettore dell'omonima casa di produzione di armi, in Israele, dove hanno avuto l'occasione non solo di incontrare il Presidente dello Stato ma anche di fare un vero e proprio addestramento con l'IDF (Israel Occupation Force), ovvero le forze armate israeliane che letteralmente hanno ucciso più di 40 minori solo nell'ultimo anno. Stava passando inosservato perché evidentemente i 5 milioni di followers dell'influencer non sono minimamente informati sulla questione palestinese, ma fortunatamente l'account @karem_from_haifa ha denunciato tutto tramite un video. Giulia De Lellis e Carlo Beretta In molti si son detti stupiti, che non se l'aspettavano. Ma davver...
A Salvini lo sciacallo questa volta non va bene!
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A Salvini lo sciacallo questa volta non va bene!

Si chiamava Feliciana Chimienti, aveva 44 anni ed è morta il 16 luglio scorso a causa di un tumore. Perché parliamo di lei? Perché la morte della commerciante, madre di due figli, è stata ripresa e ovviamente romanzata estremamente dai giornali italiani, e soprattutto strumentalizzata a livello politico dal vicepremier Matteo Salvini, che non perde l'occasione per fare lo sciacallo. Tuttavia, questa volta non gli è andata bene, perché Gabriele, marito di Feliciana, non è stato in silenzio e ha rivendicato i valori e l'onore della moglie, gli stessi che mancano a chi l'ha voluta "lodare". Feliciana Chimienti Sappiamo benissimo che Matteo Salvini non perde l'occasione per umiliare se stesso. Non parlerò di tutta la storia da fan di Putin - Putin non mi piace più (ricordate: La contest...
L’Italia non è una dittatura, ma la leghista Cisint forse non lo sa
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L’Italia non è una dittatura, ma la leghista Cisint forse non lo sa

Islamofobia a Monfalcone: la sindaca, la leghista Anna Maria Cisint, ha avuto il coraggio di lamentarsi delle persone che indossano il costume che vogliono a mare. O meglio, ha piagnucolato contro gli "stranieri musulmani" che fanno il bagno in acqua "con i loro vestiti". Secondo la sindaca, «chi viene da realtà diverse dalla nostra ha l’obbligo di rispettare le regole e i costumi che vigono nel contesto italiano e locale». Capito, capito. Quindi stiamo dicendo che in Iran si fa bene a costringere le donne a coprirsi obbligatoriamente con il velo? Perché alla fine sono le regole e i costumi, giusto? Ma la sindaca sa cosa sia la libertà? Posso dire che c'è un terribile aumento di islamofobia in Italia in questo periodo? Penso alla festa in piscina muslim friendly che la Lega ha cerc...
5 problemi di attualità per farti sentire un imbecille per piagnucolare per un remake della Disney
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5 problemi di attualità per farti sentire un imbecille per piagnucolare per un remake della Disney

Le avete viste le testate nazionali parlare del Biancaneve politicamente corretto? Avete visto le testate internazionali piagnucolare perché hanno fatto qualche modifica a uno dei cartoni oggettivamente più sessisti e discriminatori della Disney? Ma con che coraggio in un momento storico in cui ci troviamo in crisi climatica, economica, inflazione, con studenti che si suicidano a causa dello stress e dell'ansia, con discriminazioni, violenze sessuali, con giornalisti che non sanno come scrivere e parlare di determinati argomenti... Parliamo di un cartone della Disney solo perché non ci sono i "sette nani" che vivono in una caverna e vengono descritti come dei bambini? «Biancaneve e i sette... Compagni politicamente corretti?» ha scritto come titolo il Daily Mail, condividendo quelle ch...
Carol Maltesi: solo 30 anni per Davide Fontana, “lui si sentì usato dalla giovane e disinibita Carol”
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Carol Maltesi: solo 30 anni per Davide Fontana, “lui si sentì usato dalla giovane e disinibita Carol”

Oltraggiosa, vergognosa, sessista e discriminante nei confronti non solo della categoria delle sex worker ma anche e soprattutto delle donne. Carol Maltesi aveva 29 anni, ed è stata brutalmente uccisa da un uomo (non bestia, non bruto, da un uomo!) di 43 anni ossessionato da lei che dopo averla uccisa ha diviso il suo corpo in quindici pezzi, l'ha congelato e poi l'ha gettato per strada dentro dei sacchi di spazzatura, come se non avesse alcun valore. Eppure, questo non è bastato per dargli l'ergastolo. Perché Carol Maltesi (e non Charlotte Angi) lavorava nel mondo del sex work, e quindi era «troppo disinibita». Lui, invece, «innamorato perdutamente». Carol Maltesi era una ragazza originaria di Sesto Calende, comune in provincia di Varese che a vent’anni si è trasferita a Milano. ...
Eugenia Roccella: dateci il salario minimo, e noi (forse) penseremo a fare figli
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Eugenia Roccella: dateci il salario minimo, e noi (forse) penseremo a fare figli

Problema culturale. Per la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, in Italia i giovani non fanno figli per un problema culturale. Non perché passiamo anni interi a buttare soldi per un'università che ormai non ci dà neanche la certezza di ottenere un lavoro ben pagato e nel settore in cui abbiamo studiato, non perché spesso siamo costretti ad accettare uno stage o un lavoro sottopagato, giusto per riuscire a pagare l'affitto, non perché non esiste una legge sul salario minimo e quindi spesso lavoriamo ore e ore per due spiccioli. Non facciamo figli perché preferiamo lo spritz. Ma mi faccia il piacere. Sempre che vogliono decidere perché noi non facciamo figli! Siamo viziati, non vogliamo rinunciare a niente, preferiamo i cani e i gatti, non vo...
Graduatorie Censis: aumenta la dispersione universitaria
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Graduatorie Censis: aumenta la dispersione universitaria

Sono state pubblicate nella giornata di ieri le graduatorie Censis delle università, e quello che ne emerge è che nell'anno accademico 2021/2022 abbiamo raggiunto la percentuale maggiore di abbandono degli immatricolati entro il loro primo anno di università, nonostante i dati provvisori degli anni 2021/2022 e 2022/2023 registrino anche una maggiore immatricolazione rispetto agli anni precedenti, dove invece c'era stato un brusco calo. Ma c'è ancora tanto lavoro da fare. Facciamo giusto qualche cenno sia al Centro Studi Investimenti Sociali che alle classifiche che principalmente sono più guardate dai futuri studenti, ovvero quelle riguardanti le classifiche delle università (e, in questo caso, è davvero eclatante come il sud sia tanto più indietro rispetto al nord). Il Censis è un...