Il pool party con le donne musulmane si farà… E anche con una grande pubblicità!

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In Italia, ma oserei dire anche in tutta Europa, c’è un grave problema di islamofobia, e non è assolutamente una novità. Ma quello che è successo nel cosiddetto caso della festa in piscina per sole donne e quindi muslim friendly, ha dello sconcertante. Dei ministri che letteralmente nel periodo storico che stiamo vivendo pensano a far cancellare una festa privata in cui le donne semplicemente avrebbero potuto divertirsi e rilassarsi, proprio come hanno fatto determinati ministri il luoghi come il Papeete.

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Facciamo un passo indietro. Il Bahja pool party si sarebbe dovuto svolgere a Limbiate, provincia di Monza e Brianza, questo sabato 8 luglio, con delle determinate regole. Ad esempio, niente foto e video, alcuna presenza di telecamere e, ovviamente, dedicato solo alle donne. Ma non per discriminazione, semplicemente per far sentire più libere e al sicuro le donne musulmane che per la loro religione non hanno la possibilità di mostrarsi in costume davanti a tutti gli uomini, in particolare sconosciuti. E per la Lega, un evento privato dove le partecipanti scelgono di andare o no, non va bene.

Forse la Lega o la destra preferisce un altro tipo di festini (ipotizzo!), come quelli che faceva l’idolo Silvio Berlusconi in compagnia di prostitute e minorenni. “In Italia l’espressione è diventata nota a partire dal 2010 per indicare i festini a sfondo erotico-sessuale che si svolgevano nelle ville di Silvio Berlusconi, allora Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana“, leggiamo addirittura su Wikipedia, sotto la voce “Bunga bunga“. È questo il tipo di festini che la destra preferisce, considerando che quando è morto Berlusconi è stato proclamato lutto nazionale?

Forse (sempre ipotesi!) i leghisti se la prendono per le feste a cui non vengono invitati. Pensiamo ad esempio il decreto anti-rave promosso dal ministro Piantedosi che vuole proprio vietare i raduni musicali o simili. Quindi, in altre parole, vietano gli eventi in cui si presentano 50 o più persone, in quanto «un pericolo per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica». Tuttavia, è evidente che ci sia sempre una grande ignoranza in tutto quello che fanno e dicono, in quanto anche per quanto riguarda il pool party, non era un evento per sole donne musulmane in cui indottrinare (solo loro possono farlo, a quanto pare) le bambine, ma solo una festa hijab friendly.

Il pool party muslim friendly non è annullato

Hanno festeggiato sui social i vari leghisti e fratellini d’Italia che avevano piagnucolato per una festa privata. Ad esempio, Riccardo De Corato di FdI, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e membro della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla sicurezza e sul degrado delle periferie italiane, aveva ringraziato per l’annullamento del party le Piscine al Gabbiano di Limbiate, in quanto «‘le restrizioni non erano in accordo con i nostri ideali che tengono, in primis, alla tutela ed emancipazione della donne‘ come avviene in Iran e nei Paesi islamici». E poi sono amiconi con Simone Pillon e Pro Vita e Famiglia che vogliono togliere alle donne il diritto di scegliere sul proprio corpo (femministi solo a convenienza!).

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Salvini sui suoi social: “Vittoria! Della Lega, di chi ha appoggiato la nostra battaglia di civiltà, e del buonsenso”

Isabella Tovaglieri, eurodeputata della Lega e membro della commissione Diritti delle donne e parità di genere del Parlamento europeo, è stata la prima a lamentarsi dell’evento, dicendo di non poter «più accettare l’alibi della discriminazione e dell’integrazione difficile, quando sono gli stessi immigrati musulmani a volersi isolare dalla società in cui hanno scelto di vivere, perpetuando usi e costumi incompatibili con i nostri, che stridono con le conquiste e con i diritti faticosamente raggiunti dalle donne in Occidente». Quando bastava informarsi per sapere che le donne italiane e cristiane possono benissimo partecipare all’evento.

L’eurodeputata aveva anche parlato di “indottrinamento” delle bambine: «A lasciare sgomenti è infine la possibilità di acquistare il biglietto ridotto per le bambine dai 5 ai 9 anni, che in questo modo vengono indottrinate prematuramente e in modo subdolo, anche attraverso un’occasione di svago, alla segregazione e alla sottomissione». In effetti qui in Italia non si studia religione cristiana sin dalle scuole elementari, che comunque dovrebbero essere laiche. Non si fa mica la preghierina prima di iniziare le lezioni!

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Quando la questione è divenuta politica, è intervenuta anche la consigliera comunale milanese Sumaya Abdel Qader: «Non so dove vedano la segregazione o altro. La maggior parte delle ragazze che si è iscritta sono lavoratrici e/o studentesse, molte delle quali frequentano regolarmente palestre e piscine pubbliche senza problemi (dove ci sono donne e uomini). Non c’è paese al mondo dove non esistano queste cose, in Italia ci sono anche palestre per sole donne che non sono di proprietà di musulmani ma di catene internazionali (chiediamoci il perché). Le partecipanti all’evento sono donne emancipate, autonome con la voglia di farsi i cavoli propri ogni tanto. Le donne non hanno diritto di stare tra donne? No? Da quando?».

Intervistata poi da Valigia Blu, in un’interessante articolo che vi invitiamo a leggere, aggiunge: «Nessuna donna vuole auto-segregarsi, anzi. Ma si vuole poter stare tra donne una volta all’anno spensierate senza pensare agli sguardi malevoli. Non dobbiamo sempre essere esposte – ed esposti – a tutti: si possono anche volere momenti privati. Qui è stato usato un potere pubblico per colpire deliberatamente delle libere cittadine usando il subdolo metodo della confusione dei piani. La segregazione è ben altra cosa».

Per sfortuna di Salvini e tutti i suoi amici islamofobici, però, la festa si farà. «Ringraziamo di cuore gli onorevoli leghisti per aver contribuito alla inaspettata impennata dei nostri partecipanti! Grazie a voi siamo vicini al sold out», scrivono sui loro social Bahja, che hanno organizzato la festa. «Complimenti per il grande spreco di risorse e per aver distolto l’opinione pubblica dai veri problemi del paese, per concentrarla su qualche decina di donne che andranno a nuotare».

Concludono il post invitando gratuitamente le esponenti femminili, proprio per ringraziare dell’impegno pubblicitario! Asfaltare con stile. L’evento si farà, in una location che è top secret così gli esponenti della destra non possono minacciare i proprietari delle piscine, e ci sarà tanto divertimento. Divertitevi, ragazze! Alla faccia di chi non accetta che anche l’Islam possa essere una scelta, e non un estremismo (proprio come lo può essere la religione cristiana o qualsiasi altra religione).

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