Intervistata su Fox News, il nostro presidente Giorgia Meloni ha affermato di esser presentata «come un mostro», ma «faccio quello che è giusto per la mia nazione». Ad esempio, e qui lo facciamo noi l’elenco di “cose giuste” per la nostra nazione, il divieto rave, il ripristino dei vitalizi, le donne in spiaggia con il burkini (e le feste private muslim-friendly), il nome umano ai cani, la carta da €1 al giorno per i più poveri, e come non parlare anche della targhetta degli hamburger vegetariani e chiaramente la maternità surrogata resa reato universale. E dimenticavo quasi il treno da una corsa al mese fra Roma e Pompei. Grazie, Presidente, era davvero quello di cui l’Italia aveva bisogno.
L’articolo è di stampo satirico, per quanto il governo Meloni da quando sia entrato in carica non si sia occupato di questioni così rilevanti, sicuramente si sarà occupato di qualcosa di un po’ più morale rispetto alle targhette sugli hamburger (ad esempio, la tampon tax).
Durante l’intervista con l’emittente statunitense, il presidente Meloni ha parlato del suo incontro con il Presidente Joe Biden: «Abbiamo avuto un incontro aperto e lungo. Abbiamo discusso a lungo in un momento in cui le cose intorno a noi sembrano cambiare. Ci sono stati temi bilaterali, ma si è parlato anche di crisi globali. La discussione è stata molto buona, sono contenta», sottolineando anche che se prima ci poteva essere uno “scetticismo” del Presidente nei suoi confronti, «sicuramente qualcosa è cambiato, è successo a molti leader in tutto il mondo». Non lo so Presidente Giorgia Meloni, sarà che in campagna elettorale letteralmente urlavi e basta e non parlavi civilmente? Per non dimenticare il comizio di Vox…
Parla anche di destra e sinistra in ambito italiano: «La grande differenza fra le forze conservatrici e quelle della sinistra è che noi ci preoccupiamo della realtà, loro vogliono un mondo che non è quello in cui vivono. Ma non se ne preoccupano. Questo è, secondo me, quello che avviene in Europa. Per questo hanno fatto molti errori tentando di seguire il loro approccio ideologico», e quindi molti cittadini avrebbero capito questa differenza e quindi «nei momenti difficili vogliono essere governati da qualcuno che non ha quell’approccio ideologico e utopico». Approccio utopico sarebbe sperare di avere un futuro e non vedere implodere il mondo a causa della crisi climatica? Chiedo per un’amica.
Le cose giuste che Giorgia Meloni e il suo governo hanno fatto per l’Italia
Il decreto rave
La prima cosa che il governo Meloni ha fatto appena entrato in carica, è stato il decreto rave. Oddio, non prima di aver provato a rendere implicitamente illegale l’aborto (ma forse Giorgia aveva dimenticato di parlare con i suoi che il suo governo non vuole abolire l’aborto, comprendiamola), senza riuscirci però. Il decreto anti-rave, dove però i rave non vengono minimamente citati nel testo, ed è anche questo che preoccupa, in quanto, scritto in quel modo, potrebbe effettivamente vietare qualsiasi raduno illegale che potrebbero essere delle proteste sul lavoro, un’occupazione scolastica o universitaria. E abbiamo visto come il vicepremier Matteo Salvini cerchi di togliere il diritto di scioperare ai lavoratori ferroviari.
Con il decreto rave, anche una semplice manifestazione studentesca, ad esempio quelle per le tende per protestare contro la crisi abitativa, contro i prezzi di una stanza troppo alti, contro semplicemente la mancanza di abitazioni adibite per gli studenti (ad esempio, i collegi Adisu che spesso sono in ristrutturazione da anni togliendo di fatti il tetto a tantissimi studenti che ne avrebbero bisogno per il diritto allo studio), potrebbe essere considerato illegale. Implicitamente, cercano di togliere il diritto di manifestare, e noi non siamo ancora scesi in piazza con i forconi.
Il ripristino dei vitalizi
Si sono aumentati lo stipendio, si sono fatti il regalo di Natale, hanno ripristinato i vitalizi, mentre mezza Italia se non di più è in ginocchio e chiede solamente il salario minimo per poter avere una dignità sul lavoro come la hanno anche in altri parti d’Europa. Mentre in Italia il nostro salario è fermo da ormai trent’anni, o meglio, più che fermo, è diminuito, il governo Meloni ripristina i vitalizi agli ex senatori, dopo che nel 2018 una delibera stabiliva l’applicazione retroattiva del metodo contributivo e lo stop a quello retributivo.
Ma il governo Meloni è quello che pensa ai cittadini, giusto? Quello che sta con i piedi per terra. Non quello che pensa letteralmente solo alla propria pancia, cercando di arricchirsi sulle macerie dei cittadini. Eppure il 5 luglio 2023 si sono ripristinati i vitalizi retributivi agli ex senatori che prima del 2012 hanno fatto almeno una legislatura, in quanto si ritiene che tagliare i vitalizi retroattivi è illegittimo e incostituzionale. Dare invece €1 al giorno a persone povere pretendendo che campino così, è legittimo e costituzionale. E lo è anche costringerli ad accettare un lavoro sottopagato e al limite dello sfruttamento. Grazie, Presidente Meloni. Lei pensa davvero al popolo.
Le donne in spiaggia con il burkini
Questo è il mio preferito, perché dimostra proprio la stramaledetta ignoranza del governo Meloni. Iniziamo dalla festa privata muslim friendly, festa di cui non si sarebbe dovuto minimamente parlare ma chiaramente nessun party può passare inosservato davanti al ministro del Papeete, e quindi eccolo che piagnucola per il Bahja pool party, che aveva semplicemente come regole niente foto e video e presenza solo femminile: questo ovviamente rendeva il party, muslim friendly, permettendo a una parte della popolazione di divertirsi rispettando la propria religione.
Forse la Lega o la destra preferisce un altro tipo di festini (ipotizzo!), come quelli che faceva l’idolo Silvio Berlusconi in compagnia di prostitute e minorenni. “In Italia l’espressione è diventata nota a partire dal 2010 per indicare i festini a sfondo erotico-sessuale che si svolgevano nelle ville di Silvio Berlusconi, allora Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana“, leggiamo addirittura su Wikipedia, sotto la voce “Bunga bunga“. È questo il tipo di festini che la destra preferisce, considerando che quando è morto Berlusconi è stato proclamato lutto nazionale?
Ma poi la storia islamofobica non è finita qui, perché la leghista sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint, si è lamentata del «comportamento degli stranieri musulmani che entrano abitualmente in acqua con i loro vestiti» (ovvero il burkini). Ma forse ai leghisti non hanno spiegato le basi della Costituzione, ad esempio quell’articolo molto carino che parla di libertà religiosa? Ma poi con che coraggio ti metti a parlare di costumi da bagno quando il leader del tuo partito letteralmente si faceva le foto con la lingua di fuori e un mojito in mano stile quindicenne che si sente un po’ ribelle?
Il nome umano ai cani
Non so neanche da dove iniziare, ma la ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità ci ha dato tantissimo di cui parlare. Dai giovani che preferiscono lo spritz a fare i figli (forse perché lo spritz costa massimo 10 euro se lo vai a prendere nel pub più costoso di Milano, un figlio circa €600 al mese e non abbiamo un salario minimo che ci permetta di poter permetterci un figlio), a tutta la battaglia contro le famiglie arcobaleno, scientificamente smentitati dagli stessi psicologi che, con tutto il rispetto, conoscono un po’ di più la psiche dei minori in relazione con la famiglia rispetto a una laureata in Lettere Moderne.
Il mio preferito però è il suo pensiero contro le persone che danno nomi umani ai cani, questo secondo la Ministra del governo Meloni, «sintomo di un desiderio che evidentemente c’è di affettività e famiglia, ma che viene trasferito sugli animali o sui cagnolini». Per sostenere la sua ipotesi ha ovviamente citato fonti molto attendibili, come Papa Francesco, che «ha ricordato che dentro passeggini trovi i cani oramai… Questa è una spia della situazione che stiamo vivendo». In effetti, sì. L’Italia non è che non vuole fare figli, è che abbiamo un governo che non si preoccupa del salario minimo, che non si preoccupa della disoccupazione giovanile, che non si preoccupa del cambiamento climatico.
La carta da €1 ai più poveri
Hanno tagliato il reddito di cittadinanza che per quanto avesse i suoi difetti aiutava tantissime famiglie a sopravvivere alla crisi economica che stiamo vivendo (noi cittadini, di certo non i politici), e hanno istituito la carta Dedicata A Te, che prevede un ISEE sotto i 15.000 euro e un nucleo familiare di minimo tre persone, per un totale di 382,50 euro una tantum che, diviso per 365 giorni all’anno, fanno circa €1,04 da dividere in tre persone. Allora dite direttamente che volete veder morire gli italiani poveri. In effetti Giorgia Meloni ha parlato di utopia per la sinistra, di conseguenza la destra è una distopia?
380 euro e per una volta sola. Non viene data neanche a tutti quelli che ne avrebbero diritto perché non hanno stanziato abbastanza soldi.
— Gianluca #iostoconMimmo (@Gianluc54410558) July 28, 2023
La targhetta sugli hamburger vegetariani
Eccola, eccola la famosa priorità di Giorgia Meloni e del suo governo. A inizio luglio, «la 9° Commissione del Senato ha approvato un emendamento della Lega, con le prime firme di Gian Marco Centinaio e Giorgio Maria Bergesio, che vieta l’utilizzo di nomi che fanno riferimento alla carne e ai suoi derivati per prodotti trasformati che invece contengono esclusivamente proteine vegetali», perché è chiaro che tengono molto ai loro elettori e sanno che chi li vota non sa evidentemente leggere una stramaledetta targhetta. Altrimenti non si spiega.
Tra l’altro, qui ci sarebbe da aprire una grandissima parentesi su come bisognerebbe spronare le persone a mangiare meno carne e più prodotti vegetali, per salvare il nostro pianeta e l’Italia che, se i leghisti non se ne fossero accorti dato che spesso sotto il Po non guardano, nell’ultimo mese ha visto una delle sue regioni più grandi bruciare e continuare a bruciare, con uno dei cinque aeroporti più grandi d’Italia completamente fermo a causa di questi incendi, con una città intera senza acqua e luce. Però l’importante è «non trovare più sugli scaffali dei nostri supermercati etichette con nomi come ‘bistecca di soia’ o ‘di tofu’, ‘hamburger veg’, ‘mortadella vegana’ o altri». Grazie tante, Giorgia Meloni.
La maternità surrogata è reato universale
È evidente che se sei l’uomo più ricco del mondo, puoi ricorrere alla gestazione per altri e comunque fare l’occhiolino a Giorgia Meloni e al suo governo, altrimenti non si spiega perché i fan di Elon Musk (Meloni stessa) abbiano reso la gestazione per altri (che è completamente diverso dall’utero in affitto) reato universale in Italia pensando di fare una pernacchia alla comunità LGBT nonostante secondo i vari dati condivisi siano le coppie eterosessuali quelle a ricorrere più spesso a questa pratica. Tra l’altro, voglio anche sottolineare che in Italia la maternità surrogata era già vietata e punita con la reclusione da tre mesi a due anni, con una multa di un milione di euro.
Ma chiaramente, anche questa era una priorità della destra. Ovviamente cercano anche di distruggere tutte le famiglie omogenitoriali, perché devono proteggere i bambini. Li devono proteggere dall’amore, dall’affetto e dal calore che possono dare loro due genitori, quindi togliamo loro uno dei due, non creiamo mica loro un trauma, facendoli di fatto soffrire. Ma secondo Giorgia Meloni, la maternità surrogata è «una pratica che trasforma la vita in una merce e umilia la dignità delle donne». Sapete cos’è un’altra cosa che umilia le donne? Non poter abortire, venir molestata davanti alle cliniche abortive o doversi spostare dall’altra parte d’Italia per abortire. Ma non iniziamo anche questo discorso.
Il treno mensile da Roma a Pompei
Io vi giuro non so neanche cosa dire. Lascio la parola a Vincenzo De Luca:
@vincenzodelucaofficial Non possiamo non dedicare un pensiero preminente all’ultima straordinaria performance del ministro delle cerimonie Sangiuliano. Domenica mattina a Pompei, siamo stati convocati per l’inaugurazione dell’Alta Velocità Roma-Pompei, via Napoli, e via pullman dalla stazione di Pompei, una volta al mese (!!!). Quando si sono accorti del ridicolo. Hanno aumentato le corse una volta a settimana, senza sapere che Italo fa la tratta una volta al giorno. Veramente non c’è limite al ridicolo. Quando ho visto le immagini di quella domenica mattina, con un corteo che si era formato, sotto il sole, a 40 gradi…eravamo 300 squinternati, giovani e forti, e siamo morti di caldo, ma più ancora siamo morti di ridicolo! Cari concittadini campani, noi dobbiamo farci carico del benessere del ministro Sangiuliano, cerimoniere compulsivo. Quindi io chiedo a tutti quelli tra voi che stanno per organizzare un matrimonio, una prima comunione, un battesimo, di invitare il ministro delle cerimonie Sangiuliano. State certi che verrà, magari con un giglio bianco in mano a prendersi la bomboniera. Vi prego fate quest’opera di carità. #Andiamoavanti #DeLuca #VincenzoDeLuca #Meloni #Ministrodellecerimonie #Ridicoli #siamorovinati ♬ suono originale – Vincenzo De Luca
E sia chiaro che ho deciso di concludere qui. Ma potrei continuare a parlare dei fondi per gli universitari completamente inesistenti, di Open to Meraviglia, di Valditara e le umiliazioni, del divieto ai cellulari che però già esisteva, del ponte sullo Stretto, del liceo Made in Italy, dei forestierismi demonizzati… Però grazie, grazie destra italiana, perché adesso che ci sono di nuovo i vitalizi, che c’è la carta Dedicata a Te, il decreto rave, che la GPA è reato universale e soprattutto che nessuno rischierà più di comprare un hamburger di broccoli e soia, sono sicura che gli italiani avranno dei servizi pubblici, delle scuole, degli ospedali e soprattutto dei trasporti, moderni, efficienti, puliti e organizzati. Grazie, Giorgia Meloni.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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