Quante volte abbiamo parlato di Giorgia Meloni… E mai in maniera positiva. Allora com’è possibile che si parla di una possibilità in cui diviene Presidente del Consiglio? Omofobia, razzismo, viscide campagne elettorali basate su queste due cose, discorsi divenuti popolari in tutto il mondo perché colmi di odio e fake news, e comunque Fratelli d’Italia resta il primo partito della nostra nazione secondo gli ultimi sondaggi. Ma come siamo tornati così indietro?
In quest’articolo parleremo di Giorgia Meloni, della donna che potrebbe divenire la prima Presidente del Consiglio dei Ministri donna nella storia dell’Italia. Tuttavia, non è un vanto o una gioia, considerando l’ideologia della politica. Giorgia Meloni ritiene che l’omofobia sia un’opinione, e in diverse occasioni si è lamentata dello Stato dopo la morte di qualche cittadino LGBT, per poi votare contro il DDL Zan.
È stata una dei più ardui sostenitori della campagna fake di genitore 1 e genitore 2 (potrebbe interessarvi leggere nel dettaglio: La verità su genitore 1 e genitore 2: ennesimo fail della destra), tanto che divenne popolare grazie a un remix di un suo discorso (omofobico) in cui citava proprio queste parole. Ma, lo sappiamo, genitore 1 e genitore 2 non sono mai esistiti per motivi LGBT (in realtà non sono mai esistiti affatto in quanto si trova solo la dicitura “genitore“), ma per tutelare i bambini che non hanno entrambi i genitori (fu proprio il Garante della privacy a fare questa richiesta).
Lei non si definisce omofoba, addirittura in un’intervista disse che è falso e verificabile perché io faccio politica da trent’anni e in tutto il mio percorso non si trovano parole omofobe. Certe etichette si affibbiano alle persone per non doversi mettere a confronto», tuttavia, grazie a un articolo di Gay.it, è possibile confutare questa sua dichiarazione. L’omofobia non è solo dire “f-word” o qualsiasi insulto volgare. Ma è anche privare di diritti naturali delle persone per il proprio orientamento sessuale.
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Le dichiarazioni più omofobe di Giorgia Meloni
Qui troverete alcune delle citazioni e dei discorsi più omofobi di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che, come è stato ripetuto più volte da lei stessa, non è un posto per omofobi, ma che comunque ha fra i suoi diversi omofobi.
Contro il Pride
«Ho amici gay e non ho mai manifestato alcuna forma di repulsione o discriminazione verso il mondo omosessuale, mentre ho manifestato e continuo a manifestare una forma di disappunto verso il Gay Pride, una ostentazione che ho trovato fastidiosissima perché si sono viste scene sinceramente raccapriccianti, scene che fanno male anche ai gay.
Le persone omosessuali di buon senso se ne rendono conto meglio di me. Mi sembra che siamo di fronte a forme di privilegio, altro che discriminazione, considerato che, ad esempio, a me nessuna amministrazione locale ha mai dato dei soldi per andare a manifestare i miei gusti sessuali».
Citazione del 2008
Contro i figli gay
«Preferirei non avere un figlio gay».
Citazione del 2016
Contro il gender
«I generi non esistono, è ridicolo che un bambino si debba preoccupare di quello che è, perché ha paura che la società lo possa far soffrire.
Continua il tentativo di indottrinamento dei bambini sul tema del gender. Ma, stavolta, lo paghiamo tutti noi. Altro che libertà di educazione da parte delle famiglie: la Rai usa questo video, questo testo, per propagandare un programma su temi delicatissimi che va in onda in prima serata. Non se ne può più di questa dittatura. BASTA! Intervenga il nuovo cda della Rai. Per voi è normale che con i soldi del canone si faccia questo?».
Citazione del 2018
“Io sono Giorgia”
«Dio, Patria e famiglia. Chiedo qui davanti a 200.000 persone a Fi e alla Lega mai con il Pd e mai con i 5 Stelle. Vogliono farci diventare genitore 1 e genitore 2, genere Lgbt, cittadini x, dei codici, ma noi non siamo dei codici siamo persone, e difenderemo la nostra identità. Io sono Giorgia, sono donna, sono mamma, sono cristiana. Non me lo toglierete.
Come nelle fiabe ci sono gli orchi che rubavano i bambini per mangiarseli, a Bibbiano c’erano gli orchi che rubavano i bambini per mangiarsi sopra. Voglio dire che non credo in uno Stato che mette il desiderio legittimo di un omosessuale di adottare un bambino di fronte al diritto di quel bambino di avere un padre e una madre. Semplicemente perché l’omosessuale vota e il bambino no».
Citazione del 2019
I gay non sono discriminati
«Non possiamo dire che oggi, nella realtà italiana, gli omosessuali siano discriminati. Fatti di violenza, di odio. Guardo l’osservatorio preposto e mi dice che su 1500 casi segnalati negli ultimi 8 anni solo 200 riguardavano la discriminazione di genere. È una realtà ma non è un’escalation».
Citazione del 2020
Contro le drag queen
«Due drag queen parleranno di “inclusione” e “amicizia” a bambini dai 3 anni in su in una scuola di Roma. Il tutto pubblicizzato sul sito ufficiale del Campidoglio. Solo a me sembra una follia? Giù le mani dai bambini».
Citazione del 2020
Contro gli immigrati LGBT
«Per mesi ci hanno detto che il virus non correva sui barconi: la cronaca però ha raccontato che sui barconi oltre al virus correva anche il terrorismo islamico internazionale. Poi arriva l’emendamento Boldrini che dice che chi si dichiara omosessuale non può essere più rimpatriato. Al netto del fatto che vorrei domandare alla Boldrini come si possa verificare se qualcuno sia o no omosessuale, non ci vuole un genio per vedere che domani noi avremo flotte di barconi battenti bandiera arcobaleno.
Ma li avete letti o no gli articoli che raccontano dei pochi veri omosessuali immigrati che vanno nei circoli dell’Arcigay e che vengono derisi e insultati dai finti omosessuali immigrati? Per questo chiedo alla maggioranza: scrivete direttamente un emendamento per dire che i confini italiani sono aboliti, senza nasconderci dietro cose che non c’entrano niente. Non ci sono risposte sensate alle nostre domande. Perché l’unica risposta vera è che questa è una maggioranza di pazzi, cinici e irresponsabili. E la storia vi giudicherà per questo».
Contro il DDL Zan per l’utero in affitto
«Vengo definita omofoba decine di volte al giorno solo perché considero l’utero in affitto una pratica barbara. Questo non vuol dire che odi qualcuno ma che voglio soltanto difendere il sacrosanto diritto di un bambino ad avere un padre e una madre.
Per amore, e non per odio, conduco queste battaglie. Siamo davanti ad una proposta di legge profondamente sbagliata, che rischia di creare davvero delle discriminazioni e dei cortocircuiti incredibili.»
Citazione del 2020
Contro la lotta alla discriminazione LGBT
«Ma siete sicuri che gli omosessuali di questa nazione non avrebbero voluto vedervi al lavoro per difendere le loro attività, piuttosto che su questa roba qui [si riferisce al DDL Zan, ndr.]?».
Citazione del 2020
Giorgia Meloni: fomenta ignoranza e omofobia ed è apertamente contro la legge zan
— mirco (@jupitears) March 21, 2021
Giorgia Meloni quando avviene un’aggressione omofoba: oh no 😔😔 atti come questo sono da condannare 😠😠 tutta la mia solidarietà 😊😊
Contro le lobby LGBT
«Sì alla famiglia naturale, no alla lobby LGBT! Sì all’identità sessuale, no all’ideologia gender! Sì alla cultura della vita. No all’abisso della morte. Sì all’universalità della Croce. No alla violenza dell’Islamismo. Sì ai confini sicuri. No all’immigrazione di massa. Sì al lavoro della nostra gente. No alla grande finanza internazionale.
L’ideologia dominante del politicamente corretto sta distruggendo l’identità, la centralità della persona, le conquiste della nostra civiltà. Guardate l’ideologia gender. Se andate oltre gli slogan, vi accorgerete di come il vero obiettivo dell’ideologia gender non sia quello tanto decantato della lotta alle discriminazioni, e neanche quello del superamento delle differenze maschio-femmina.
Il vero obiettivo non dichiarato, ma tragicamente evidente, è la scomparsa della donna e soprattutto la fine della maternità. L’uomo oggi può essere tutto, padre e madre, in un’ampia gamma che va dal femminile al maschile, mentre le parole più censurate dal politicamente corretto sono madre e moglie».
Citazione del 2022
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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