Giorgia Meloni a Verissimo: «non sono omofoba»

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Nella puntata di oggi di Verissimo alle 15:30, troveremo una Giorgia Meloni che non abbiamo mai vito: commossa e fragile, mentre parla del rapporto con la famiglia, del bullismo e delle accuse di omofobia, un’intervista che quindi si allontana dalla politica ma fa conoscere al pubblico a casa una Giorgia nuova che non avevano mai visto, e che probabilmente porterà molti spettatori ad apprezzarla di più come persona. La puntata di Verissimo, con l’intervista alla leader di Fratelli d’Italia gestita da Silvia Toffanin, andrà in onda nel primo pomeriggio, ma intanto abbiamo delle anticipazioni.

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Fonte: today.it

Mentre i giornali cominciano già a lucrare sulle sue parole (ci sono letteralmente dei titoli che fanno sembra che utilizzi il bullismo che ha subito come testimonianza del fatto che non può essere omofobia, ma questa volta dobbiamo dire la verità e difendere Giorgia: non ha detto nulla di tutto ciò), in molti sotto il post pubblicato da Verissimo su Instagram cominciano ad attaccare Giorgia Meloni per l’intervista che ha concesso al programma. Noi siamo lontanissimi dall’idee politiche di Giorgia Meloni e del suo partito, e proprio per questo sappiamo che insultare qualcuno non è maturo e rispettoso.

In ogni caso, lasciando da parte il bullismo che è sbagliato a prescindere da quale sia il partito politico di cui sei leader, vediamo quello che Giorgia Meloni ha confessato a Verissimo, anche come anticipazione del libro Io sono Giorgia (Rizzoli), dove si potrà leggere di più di questo lato della politica conosciuta per le sue urla e le sue idee molto conservatrici.

Giorgia Meloni: l’intervista a Verissimo

Giorgia Meloni ha parlato della sua famiglia e della sua infanzia, e dello splendido rapporto con la madre e la sorella, ma anche di questo più turbolento con il padre. Ha raccontato di come debba tutto a sua madre, di cui teme ancora il giudizio, che ha cresciuto lei e sua sorella da sola. A proposito di quest’ultima, la descrive come la sua guida: «ancora oggi è l’unica persona con la quale ho fisicamente bisogno di parlare al telefono per chiacchierare, per sfogarmi, non c’è nulla di me che lei non conosca».

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Fonte: il messaggero

Per quanto riguarda il padre, invece, Giorgia Meloni non ha dei bei ricordi, o in generale dei ricordi: «È andato via di casa quando avevo un anno. Lui viveva alle Canarie e noi andavamo da lui una, due settimane all’anno e basta. Quando avevo undici anni, lui fece un discorso che non si dovrebbe fare ad una ragazzina e io gli dissi ‘Non ti voglio vedere mai più’. Quando è morto non sono riuscita davvero a provare un’emozione, è come se fosse stato uno sconosciuto».

Ma dopo aver parlato della sua famiglia, si è spostata sul bullismo che ha subito durante la sua adolescenza, proprio come quei ragazzini che vengono additati con epiteti omofobi e razzisti e che hanno bisogno di protezione (e questa potrebbe esserci solo con l’educazione, se capite quel che intendo): «Mi chiamavano cicciona. I nemici hanno sempre un’utilità perché ti fanno crescere e mettere in discussione», ha detto Giorgia Meloni.

Ma, comunque, essendo una donna ed essendo una politica, per la leader di Fratelli d’Italia non è sempre stata semplice: «Non mi sono mai sentita discriminata per il fatto di essere una donna, ma magari a qualcuno non piaceva l’idea di avermi come condottiera. Ho reagito con la determinazione e il buon esempio», ha raccontato a Silvia Toffanin, per poi parlare delle critiche e degli insulti, anche di quelli molto seri che, personalmente, fanno rabbrividire anche le persone che non sopportano il personaggio di Giorgia Meloni:

«Le critiche sono la cosa più naturale per chi fa il mio lavoro. Gli insulti non li leggo e non mi fanno quasi più male. Però, ho sofferto quando annunciai di aspettare mia figlia Ginevra alFamily Day. Ci sono stati molti hater che mi hanno augurato di abortire. Questa cosa l’ho patita perché mi sono sentita in colpa, come se, alla prima prova di maternità, non l’avessi protetta».

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Fonte: today.it

Ha poi parlato dell’omofobia, o meglio, delle accuse che le vengono fatte a riguardo: «è falso e verificabile perché io faccio politica da trent’anni e in tutto il mio percorso non si trovano parole omofobe. Certe etichette si affibbiano alle persone per non doversi mettere a confronto». Insomma, forse sono punti di vista, poiché molte persone si sono sentite discriminate dalle parole di Giorgia Meloni. Voi seguirete l’intervista oggi, o preferite guardare altro?

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