Lega, Salvini: GPA punita con reclusione da tre a cinque anni, anche se fatta all’estero

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Matteo Salvini comincia a perdere consensi, i suoi stessi alleati cominciano a capire che allontanarsi da lui è scelta più giusta, e quindi lui deve trovare un modo per continuare a far parlar di sé e soprattutto per far sì che i suoi elettori, quelli rimasti, continuino ad aver fiducia in lui. Cos’ha pensato, per cui? Di attaccare la gestazione per altri, anche detta GPA o utero in affitto, che in realtà in Italia è già illegale. Tuttavia, ha deciso di proporre di punire i cittadini italiani che vanno all’estero per attuare la gpa con una reclusione da tre a cinque anni, perché in Italia, in questo momento, non ci sono altri problemi.

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Fonte: Frontiera Rieti

Il centrodestra, è evidente, non è più unito. Lo si vede anche dai post dei due principali leader, Salvini e Meloni. Intervistato da Maria Latella su Radio 24, il segretario della Lega ha anche rivelato che «qualcuno nel centrodestra ha tradito ed è sparito. Quello che è mancato in questi mesi è il gioco di squadra. Ieri c’è stato il derby Inter-Milan. Con i singoli l’Inter era più forte. Ha vinto il Milan avendo singoli probabilmente meno forti ma è perché ha giocato di squadra. Ecco, il centrodestra ha giocato con i singoli in questi mesi e ha perso, prima alle amministrative e poi non ha fatto bella figura con l’elezione del presidente della Repubblica».

Vediamo quindi come, nonostante nei mesi precedenti si parlasse tanto dell’unione del centrodestra, non è andata poi così bene. Riguardo la gestazione per altri, in Italia non se ne parla molto proprio perché è già illegale, tuttavia era stata tirata in gioco durante le discussioni contro il DDL Zan, sebbene con il DDL Zan non centrasse proprio nulla, tanto che non era neanche minimamente citata nel testo. Tuttavia la destra, che il decreto non l’ha neanche letto, continuava a metterla in mezzo. Insomma, l’ennesima fake news.

Salvini, in più, non è nuovo a parlare di gestazione per altri, proprio qualche settimana fa ha parlato di questa pratica paragonandola, pensate un po’, al nazismo. «Qualcuno ci aveva provato a selezionare la razza, i bambini biondi, l’occhio azzurro, a me certe pratiche ricordano il nazismo, sono 6 miliardi di business, bisogna avere il coraggio di dirlo», disse Matteo Salvini durante la presentazione del libro di Simona Baldassarre, eurodeputata della Lega, ‘Inchiesta di un politico. Il mondo di sotto. Donne sfruttate e bambini venduti’, a Palazzo Brancaccio, a Roma. Però non ha detto nulla su chi una sorta di totalitarismo lo sta vivendo davvero (Polonia: la Camera ha votato a favore di una legge anti-LGBT nelle scuole).

Salvini e la gestazione per altri

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«Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni è punito con la reclusione da tre a cinque anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 1,2 milioni a due milioni di euro. La surrogazione di maternità è vietata anche se commessa all’estero da cittadino italiano», queste le parole di Matteo Salvini riguardo una proposta di legge presentata alla Camera dalla Lega.

Tuttavia, c’è da sottolineare che in Italia la maternità surrogata è già vietata e punita con la reclusione da tre mesi a due anni, con una multa di un milione di euro. Tuttavia, come se non ci fossero problemi più gravi nel mondo, il Carroccio chiede un’ulteriore stretta. Già a gennaio Salvini e il suo partito avevano presentato una mozione «per chiedere al governo di impegnarsi per contrastare questa pratica, considerandola un vero e proprio reato da perseguire anche se commesso all’estero da cittadini italiani».

Secondo la proposta di legge della Lega, «le conseguenze sociali, economiche e giuridiche che derivano dal ricorso alla pratica della maternità surrogata da parte di un numero sempre maggiore di coppie sono numerose e di difficile gestione, anche in Italia dove tale pratica è vietata. È, pertanto, necessario attivarsi in tutte le sedi opportune per riconoscere e per tutelare in maniera omogenea negli ordinamenti nazionali e a livello internazionale i diritti delle donne e dei bambini oggetto di sfruttamento e di mercificazione e per porre fine a questa moderna forma di schiavitù».

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Ancora, leggiamo, che la loro proposta di legge ha come obiettivo quello di «ostacolare qualunque pratica che possa configurare il traffico commerciale di bambini e, a tal fine, l’articolo 1 introduce un esplicito divieto, inserendo un nuovo comma 5-bis all’articolo 12 della citata legge n. 40 del 2019». «L’articolo 2 modifica il comma 1 dell’articolo 9 del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 191, specificando che l’importazione di tessuti e cellule umane deve essere corredata della documentazione dei costi del materiale biologico importato, inclusa la dichiarazione di donazione volontaria e gratuita da parte del donatore, in conformità con quanto disposto all’articolo 12, comma 1, del medesimo decreto legislativo n. 191 del 2007», concludono.

Alla gestazione per altri si può essere contrari come a favore, così come con il sex work. Sono due pratiche che potrebbero andare di pari passo poiché la differenza sta sempre nel consenso, nella motivazione: se si viene spinti a prendere una tale decisione per povertà, perché ricattati, perché non ci sono alternative, è completamente sbagliato; se lo si fa invece perché lo si vuole, perché lo si decide, magari per fare un favore a degli amici, o, nel caso del sex work, perché si ha piacere nel mostrarsi, allora che si lasci fare alle persone quel che vogliono.

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