La guerra in Ucraina sta distruggendo le vite di tantissime persone (ucraine come russe) da ormai una settimana. Più di un milione di persone sono scappate dal Paese, raggiungendo i confini più sicuri. Intanto, in Russia, ci sono manifestazioni contro Putin, tanti arresti ma anche tantissime aziende che hanno deciso di non continuare a lavorare nel Paese. Chi non apre i negozi (parliamo di grandi aziende, ovviamente), chi decide di escludere da competizioni o eventi, chi semplicemente elimina qualsiasi cosa russa.
Di recente si è parlato molto della storia che ha coinvolto l’università di Milano Bicocca, che aveva deciso di rinviare un corso su Dostoevskij, scrittore russo morto nell’Ottocento, tenuto dallo scritto Paolo Nori, che subito ha denunciato la situazione. «Ho ricevuto questa mail che dice: caro professore il pro rettore alla didattica mi ha comunicato la decisione presa con la rettrice di rimandare il percorso su Dostoevskij. Lo scopo è quello di evitare polemiche in questo momento di forte tensione», aveva detto il professor Nori, docente al Dipartimento di studi umanistici e insegnante di traduzione editoriale della saggistica russa.
L’università poi, scoppiata la polemica perché lo scrittore russo nulla ci colpa con questa tragedia che sta colpendo il popolo ucraino a causa di Vladimir Putin, ha fatto un passo indietro, affermando che l’ateneo è «aperto al dialogo e all’ascolto anche in questo periodo difficile che ci vede sgomenti di fronte all’escalation del conflitto». Subito il docente ha detto di non essere sicuro sul da farsi, se accettare o no di tenere il corso, poiché insicuro se «andare in una Università che ha immaginato che Dostoevskij sia qualcosa che genera tensione». Ma avrebbe deciso di no.
«Il prorettore di Bicocca Casiraghi racconta i motivi per cui hanno sospeso il mio corso. Per ‘ristrutturare il corso e ampliare il messaggio per aprire la mente degli studenti. Aggiungendo a Dostoevskij alcuni autori ucraini. Non condivido questa idea che se parli di un autore russo devi parlare anche di un autore ucraino, ma ognuno ha le proprie idee. Se la pensano così, fanno bene. Io purtroppo non conosco autori ucraini, per cui li libero dall’impegno che hanno preso e il corso che avrei dovuto fare in Bicocca lo farò altrove (ringrazio tutti quelli che si sono offerti, rispondo nel giro di pochi giorni)».
Post su Instagram di Paolo Nori
Tuttavia, oltre a questa università italiana che ha fatto davvero una brutta figura, ci sono aziende a livello mondiale che hanno deciso di prendere completamente la distanza dalla Russia di oggi, anche a discapito di artisti, musicisti, scrittori e atleti che, ahimè, in questa vicenda centrano poco e niente. Tuttavia per colpire Putin, sembra che bisogni colpire anche tutto il popolo.
Le aziende che si sono schierate contro la Russia
Poiché le aziende sono davvero tante, scriveremo un elenco in ordine alfabetico e quotidianamente aggiorneremo perché sembra che, da quanto dichiarato dal presidente Putin con il suo omologo francese, Emmanuel Macron, siamo solo all’inizio. Vi ricordiamo anche i nostri articoli (al momento) sulla crisi ucraina:
- Russia: è scoppiata la guerra contro l’Ucraina [aggiornamenti del 24 febbraio 2022]
- Russia: la guerra contro l’Ucraina [25 febbraio 2022]
- Russia: continua la guerra contro l’Ucraina [26 febbraio 2022]
- Russia: il quarto giorno di guerra contro l’Ucraina [27 febbraio 2022]
- Russia: siamo al quinto giorno di resistenza dell’Ucraina [28 febbraio 2022]
- Russia: sesto giorno di bombardamenti contro l’Ucraina [1 marzo 2022]
- Russia vs Ucraina: sette giorni dopo, la guerra non ha ancora fine [2 marzo 2022]
- Russia: la guerra continua dopo una settimana [3 marzo 2022]
- Russia: le ultime novità della guerra contro l’Ucraina [4 marzo 2022]
- Russia: 9 giorni dopo l’inizio della guerra in Ucraina [5 marzo 2022]
- Russia: siamo all’undicesimo giorno di guerra in Ucraina [6 marzo 2022]
- Russia: diretta della guerra in Ucraina dopo 12 giorni [7 marzo 2022]
- Russia: l’invasione in Ucraina, quasi una settimana dopo [8 marzo 2022]
- Russia: il cessate il fuoco in Ucraina sembra essere lontano [9 marzo 2022]
- Russia: la guerra in Ucraina continua dopo 15 giorni [10 marzo 2022]
Nella categoria Ucraina news invece trovate tutte le informazioni riguardanti questa guerra. Vediamo ora, tutte le aziende, le manifestazioni e le organizzazioni che hanno di non includere la Russia nei propri eventi:
- Apple
- Apple Pay
- App Store
- Adidas
- Adobe
- Azerbaijani airline
- Airbnb
- Activision Blizzard
- Amazon
- AMD
- AIIB
- Autodesk
- Airbus
- ASOS
- British Petroleum
- BMW
- Brown-Forman
- Bolt
- Binance
- Burger King
- Buta Airways
- Chevrolet
- Cannes Festival
- Cadillac
- Carlsberg
- Canon
- Colgate
- Continental
- CERN
- Commerzbank AG
- CEX IO
- Coca-Cola
- CNN
- Cisco
- Cinema 4D
- Coursera
- Danone
- Domino’s
- Dell
- Deere
- Dropbox
- Deezer
- DHL
- Discovery
- Disney
- Eurovision
- Ericsson
- Electra
- Estée Lauder
- EA
- eBay
- ExxonMobil
- Epic Games
- Etsy
- FedEx
- Formula 1
- Ford
- FIFA
- Figma
- Ferrari
- Finnish
- FIDAE
- FIA
- Federazione Internazionale dei Gatti
- Federazione Internazionale di Sollevamento Pesi
- Google pay
- Google maps
- Get contact
- Google Play
- General motors
- HP
- H&M
- Hermès
- Huaweii
- Heineken
- Hilton and Hyatt
- Honda
- Intel
- Imperial Brands
- IOC
- IKEA
- IBM
- Intel
- IVECO
- Jaguar
- Jooble
- JYSK
- KUNA
- KFC
- Kering
- LENOVO
- Lamborghini
- LINX
- Louis Vuitton
- Lumen Technologies
- Lufthansa
- Lush
- L’Oreal
- Levi’s
- LEGO
- Mastercard
- Mobile World Congress
- Microsoft Office
- Mars
- Mercedes
- Megogo
- McDonald’s
- Marriott
- Maersk
- Mitsubishi
- Mango
- Mark & Spencer
- Meduza
- Nike
- Nestle
- Nespresso
- Netflix
- Nintendo
- NFT
- NHL
- Nintendo
- OneWeb
- OBI
- OnlyFans
- Parimatch
- PayPal
- Pandora
- Panasonic
- Paysera
- Prada
- Procter & Gamble
- Pizza Hut
- Payoneer
- Puma
- PlayStation
- Pornhub
- Pepsi
- Premier League
- Porsche
- QAZAQ AIR
- Rolex
- Samsung Pay
- Snapchat
- Shell
- Scania
- Sony
- Spotify
- Sephora
- Shell
- Stellantis
- Samsung
- Sony
- Škoda
- Swiss
- Starbucks
- Shiseido
- Swarovski
- Storytel
- Twitch
- Toyota
- Toshiba
- TikTok
- Taco Bell
- The Habitat
- Ubisoft
- Upwork
- Unilever
- Universal Music Group
- VISA
- Volkswagen
- Victoria’s Secret
- YIT
- Yum!
- Warner Bros
- Warframe
- Zara
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty