C’è chi festeggia il suo terzo mondiale e chi si colpevolizza per non averlo nemmeno sfiorato

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Se Max Verstappen è il pilota del momento, fresco del suo terzo titolo mondiale assolutamente meritato, c’è chi dietro le quinte, come Lando Norris, si prende la colpa per non aver raggiunto le aspettative troppo alte, in una stagione in cui soltanto la Red Bull ha saputo mantenere una costanza tale da potersi permettere critiche così amare.

Le critiche di Lando Norris che ci spezzano il cuore

È bastata una domanda e una risposta che di ironia ne ha ben poca a far capitolare l’immagine che Lando aveva costruito in questa seconda parte di stagione, con una McLaren tornata miracolosamente in vita, abbastanza da preoccupare persino i vertici della scuderia austriaca in vista del 2024.

Il potenziale non manca, con una line up che vede il pilota inglese affiancato dal rookie Oscar Piastri, dopo la dipartita non volontaria di Daniel Ricciardo, sotto contratto con l’Alpha Tauri anche per la prossima stagione. Zak Brown, CEO della McLaren, si è dimostrato fortemente fiducioso di questa scelta, che ha iniziato a fruttare anche in termini di risultati.

Nonostante Carlos Sainz, alla guida della Ferrari, sia ancora l’unico pilota ad aver sottratto la vittoria di un Gran Premio in questa stagione alla Red Bull, la McLaren è stata rivalutata nell’ultimo periodo dalla stessa scuderia austriaca, in particolare da Verstappen, il quale però non aveva mai dubitato delle prestazione del suo amico e collega Lando.

L’aveva promesso Andrea Stella, ora team principal della scuderia, che sarebbero arrivate anche per loro le luci della ribalta, bisognava soltanto aspettare.

Ma è stato Piastri a vincere la Sprint Race che sabato ha accompagnato il GP del Qatar 2023, ed è stato Ricciardo a portare la prima vittoria alla scuderia di Woking al Tempio della Velocità, in quel 2021 che ha visto la McLaren sul gradino più alto del podio dopo 170 gare di magra. A Norris quel gradino manca, ora più che mai.

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Fonte: TheSportsRush

Queste sono state le sue parole alla fine della Sprint Race: “È stata molto difficile. Ho sfruttato ogni chance di finire indietro. Ero dalla parte sbagliata della griglia, la migliore era la parte sinistra, ed ero sulla media, quindi sapevo che sarebbe stata difficile in partenza. Nei primi giri c’è stata la safety car, ho provato a passare le Ferrari, ma avevano il DRS“.

Ho cercato di tenere il ritmo per seguire Max, ma poi sono finito su una chiazza bagnata dopo l’incidente, quindi ho perso ancora posizioni. Non è stato il mio weekend fino ad ora, ho fatto troppi errori. Almeno è arrivato un doppio podio per McLaren e le mie congratulazioni vanno a Oscar“, riferendosi all’incidente che ha coinvolto Sergio Perez, Nico Hulkenberg ed Esteban Ocon.

Con me stesso non sono mai stato così frustrato. Il team ha fatto un ottimo lavoro, avrei dovuto essere in pole oggi e provarci ieri, ma ho fatto troppi errori che mi sono costate posizioni oggi e posizioni per domani quando abbiamo una vettura per concludere facilmente tra i primi tre. Ho reso la mia vita e quella del team difficile, quando dovrebbe essere l’opposto. Avremmo dovuto essere davanti, ma questo non è il mio weekend. È un peccato che succeda quando la macchina è così veloce, il che lo rende ancora più frustrante“.

Ai microfoni rivela ancora che “non sono contento” e che “spero di poter vincere anch’io la mia prima gara, ci sto provando da tanto tempo“.

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Fonte: F1

Ma ciò che forse colpisce di più è la breve intervista rilasciata alla fine delle qualifiche del venerdì, valide per stabilire la griglia di partenza della domenica. Alla domanda “quali sono i problemi della macchina che ti stanno mettendo in difficoltà?“, la sua risposta è stata: “Niente, solo la mancanza di talento“, con delusione e vergogna dipinte sul volto, riprese da tutte le telecamere accese. Non di certo quell’ironia di cui tutti parlano.

Poi, l’insulto che dovrei censurare rivolto a sé stesso, trasmesso dal suo team radio.

Lando Norris ha sofferto per anni di depressione: “Avere a che fare con questo genere di cose non è affatto facile, il dover essere all’altezza in un mondo estremamente competitivo. Se dovessi fallire, quali saranno le conseguenze? Se non rimarrò in Formula 1, dove andrò e cosa farò, dato che non sono bravo in molte altre cose della vita“, era ciò che ripeteva ogni giorno una volta debuttato nella massima categoria.

Fallire è umano, ma non può essere contemplato nel pinnacolo dell’automobilismo a ruote scoperte. Eppure non dovrebbe pesare sempre e soltanto sulle spalle del pilota.

Charles Leclerc lo sa, lui che è sempre stato il primo a mettere in discussione sé stesso, anche quando la colpa andava ricercata altrove, quando la gloria della vecchia Rossa non reggeva più il confronto.

Max Verstappen è un campione iridato, tre volte ha provato il brivido di tale emozione, ma dopo un processo di trial and error che la scuderia austriaca ha dovuto applicare non sempre seguendo la morale del buono e del giusto.

Lando Norris è una promessa della massima categoria, ma la strada non potrà mai essere tutta in discesa. Ieri si è dimostrato molto più fiducioso, sarebbe bastato qualche giro in più per raggiungere Piastri, nonostante la scuderia avesse già imposto di mantenere le posizioni, lasciando quest’ultimo a prendersi il secondo posto. La vittoria, senza discussioni, è stata del tre volte campione del mondo Max Verstappen. Chissà però cosa sarebbe uscito da quel confronto firmato papaya.

La critica di Lando Norris che ci spezza il cuore. "Mancanza di talento", lui dice, mentre aspetta la prima vittoria in carriera.
Fonte: Crash.Net

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