Leggende nate per spaventare grandi e piccini, storie di spiriti a cui credere o meno è solo vostra prerogativa… Halloween è la festa perfetta per spolverare alcuni classici da brivido.
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Halloween 2024: storie di spiriti… da non dover disturbare
Spiriti affamati
Si narrava un poco per vero timore, un poco come furba strategia, di spiriti affamati, richiamati dalla vista di cucine e sale da pranzo. La presenza, e il profumo di cibo, attirava le loro anime perdute.
Converrete che forse questa diceria era un arcano per invogliare i più piccoli a prendere parte alle faccende domestiche. Infatti, piatti sporchi e avanzi del pasto appena consumato invoglierebbero questi spiriti a una spiacevole visita. L’invitante profumo sarebbe lo stimolo peggiore.
E così, gli spettri a digiuno chissà da quanti secoli, incapaci di nutrirsi come nel consumarsi della loro vita precedente, giungono in queste case dalle tavole ancora imbandite, ma con cattive intenzioni.
L’autostoppista fantasma
Un classico riprodotto spesso anche sul grande o piccolo schermo è la storia dell’autostoppista fantasma. Creature spiritiche, terrificanti, che si aggirano per strade durante le ore della Luna.
I viaggiatori notturni non possono evitarle. Di solito rappresentate da donne ormai decedute, in cerca di vendetta e dall’abito candido, si presentano al ciglio delle strade oscure per domandare un passaggio. Il conducente, se si fermasse, accoglierebbe a braccia aperte la morte. Se proseguisse, beh, il suo destino è già segnato, non c’è via di scampo.
Immagine riflessa
Gli spiriti si possono legare al mondo dei vivi in tanti modi, secondo i miti folkloristici. In particolare, sono richiamati agli oggetti un tempo loro appartenuti, oppure ciò che può ritrarre la loro immagine, che siano quadri o specchi.
Una leggenda ben nota è quella di Bloody Mary, lo spirito di una giovane donna che apparirebbe al suono del suo nome, ripetuto per tre volte, di fronte proprio a uno specchio allo scoccare della mezzanotte. In stato di gravidanza o con un bimbo tra le braccia, immancabili i vestiti insanguinati, ecco l’immagine di Bloody Mary. Le radici di questa storia sono remote, si pensava che questa usanza potesse rivelare allo specchio il volto del futuro sposo invece che la figura di questo fantasma. È diventato un gioco per i più temerari, e un espediente cinematografico molto apprezzato.
Superfici riflesse o ritratti possono incanalare l’anima di chi deve ancora passare oltre, addirittura intrappolarla.
Attenzione a incrociare gli occhi di Bloody Mary: le testimonianze pervenute riconoscono come lo spirito non apprezzi la sua evocazione, tormentando l’evocatore che pagherà con la vita.
L’ora delle streghe
Nel cuore della notte vige l’ora delle streghe. Infatti, le 03:00 per molti coinciderebbero con l’ora in cui gli spiriti si risvegliano, infastidendo così anche i vivi. Nell’immaginario cristiano, addirittura, si tratterebbe dell’ora del Diavolo, antagonista dell’ora indicata come la nascita di Cristo, le 15:00.
È capitato a tutti di svegliarsi all’improvviso, puntare lo sguardo sul comodino e cercare la sveglia che puntualmente indica le 03:00. Avvolti dal buio, con i brividi a fior di pelle, perché ci è stato insegnato che la notte è in mano agli spettri iracondi. A questo orario, infatti, si riconducano parecchi eventi sovrannaturali, anche se forse per pura suggestione.
Tavola Ouija
Concludiamo questo articolo con lo strumento d’evocazione degli spiriti più famoso, ben noto anche nel mondo del cinema: la Tavola Ouija. Questa tavoletta può sembrare per molti uno stupido scherzo, magari da sperimentare con gli amici per animare una noiosa serata. La Tavola Ouija viene impiegata nelle sedute spiritiche per mettere in contatto i vivi con gli spiriti. Le entità possono essere pacifiche o maligne, disposte a comunicare attraverso la tavoletta che permette diverse risposte, indicate grazie ad una placchetta da cui tutti i presenti non dovranno mai abbandonare: l’indice della mano destra dovrà rimanere sull’indicatore.
Inganno o strumento dell’occulto, è mal visto da molti, ma persino nella cultura di massa è il più celebre tra gli artifici del mondo del sovrannaturale. Il suo nome medesimo sarebbe stato deciso da uno spirito.
Giulia, Giu per chiunque. 20 anni. Studentessa di lettere e fonte di stress a tempo pieno. Mi diletto nello scrivere di ogni (ma soprattutto di F1) e amo imparare. Instagram: @ xoxgiu