F1: il Gran Premio del Qatar non si dovrebbe più correre

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La Formula 1 aveva già corso sul Circuito di Losail nella stagione 2021, una novità già accolta con molte riserve. Poi, il Gran Premio del Qatar fa nuovamente capolino nel calendario della categoria regina, segnando in negativo quella che ieri è stata una delle gare più rischiose della stagione.

Il Gran Premio del Qatar non si dovrebbe più correre

Una gara assurda quella che si è disputata nella giornata di ieri, segnata dalla vittoria di Max Verstappen, seguito sul podio dalle due McLaren. Una follia, non solo per quel delicato tema che sono i diritti umani, di cui avevamo già avuto modo di discutere all’alba del primo Gran Premio sul Circuito di Losail.

Fonte: RaceFans

Provante sotto ogni punto di vista, questa tappa lascia agli occhi della massima categoria tanti interrogativi e tante preoccupazioni.

La prova più concreta arriva da Logan Sargeant, il rookie al volante della Williams costretto al ritiro per le sue condizioni di salute. Le parole rassicuranti del suo team, il rientro ai box, la frustrazione di non essere riuscito a continuare a correre. Il team principal della scuderia James Vowles non nega che il pilota non mostrasse alcun sintomo di malanno prima della partenza.

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Fonte: Williams Racing F1

Il team radio non trasmesso di Esteban Ocon, pilota dell’Alpine, non ha bisogno di commenti: “Non vi avevo detto di aver vomitato al 15° giro“.

Le immagini sconcertanti dei piloti costretti a staccare le mani dal volante per poterle raffreddare, più e più volte, specialmente George Russell, alla guida della Mercedes, il quale ha dovuto prontamente alzare la visiera – mossa rischiosissima – per incanalare più aria possibile. Ha riferito di aver provato più volte la sensazione di star per perdere i sensi. Come lui anche Lando Norris, uscito dalla sua McLaren visibilmente stanco e disidratato.

Alex Albon, anche lui pilota della Williams, ha dovuto aspettare l’aiuto di un meccanico della scuderia per uscire dall’abitacolo della sua monoposto, troppo provato dalla gara appena conclusa per farlo da solo.

Il due volte campione del mondo Fernando Alonso, con un filo di ironia (ma neanche troppa), ha richiesto una soluzione al problema dell’abitacolo, percependo il sedile troppo caldo. “Lanciatemi dell’acqua o qualcosa“, le sue parole, divertenti fino ad un certo punto.

Oscar Piastri, anche lui alla guida della McLaren e anche lui rookie, l’ha definito il Gran Premio più difficile che abbia mai corso. Plausibile, lui che ha iniziato a correre nella categoria regina solo quest’anno, ma neanche il tre volte campione del mondo Max Verstappen nega le problematiche di questa corsa. A dimostrarlo il fatto che non avessero le forze di reggersi in piedi prima di celebrare il podio conquistato, poi sdraiati a terra a chiedere una sedia a rotelle per spostarsi. Divertente, .

Fonte: SkySportF1

Lance Stroll, pilota dell’Aston Martin, ha faticato ad uscire dall’abitacolo, prima di dirigersi subito all’ambulanza più vicina. Tutti i medici dei diversi team erano già stati allertati delle condizioni in cui avrebbero potuto trovare i rispettivi piloti.

Altre lamentele sopraggiungono da Valtteri Bottas, con l’Alfa Romeo, e Yuki Tsunoda, con l’Alpha Tauri, i quali hanno descritto questo GP come una tortura.

Per non parlare del problema più discusso riscontrato dalla FIA: le imposizioni che hanno visto la modifica di alcuni track limits e l’obbligo di almeno tre pit stop (entro la datazione di 18 giri) sono arrivate a causa di alcune anomalie riscontrate sugli pneumatici nelle prove libere del venerdì. Carlos Sainz, pilota della Ferrari, non ha potuto prendere parte al Gran Premio per via di una fuoriuscita di carburante dal serbatoio della sua monoposto, si pensa, dovuta proprio ai cordoli del circuito.

Si trattano di condizioni che la Formula 1 non può permettersi di imporre ai suoi beniamini.

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