La verità, probabilmente, la sapremo quando sarà troppo tardi. Gli americani hanno accusato i russi di avere una lista di persone ucraine da uccidere, una vera e propria kill list. In questa lista ci sarebbero persone gay, minoranze etniche o avversari politici. Diciamo che da un certo punto di vista non ci sembra troppo assurdo che un paese come la Russia, in cui ci sono leggi omofobe, in cui gli oppositori non vivono una bella vita, o non vivono affatto. Tuttavia, Mosca ha subito smentito questa notizia.
Partiamo con una premessa. Chi è Alexei Navalny? Navalny è un oppositore del regime di Vladimir Putin, anzi. È il principale oppositore del Presidente della Russia, che al momento affronta diversi processi, uno iniziato proprio la settimana scorsa. Dopo essere stato condannato a tre anni e mezzo di prigione per aver violato la libertà vigilata (potrebbe interessarvi: Alexei Navalny accusato di altri reati, rischia ancora 3 anni di carcere), adesso sarebbe accusato di aver sottratto 4,1 milioni di euro dalle donazioni alla sua fondazione che, tra l’altro, in Russia è illegale. Sia lui che i suoi difensori hanno sempre negato quest’accusa.
Navalny, tra l’altro, sta affrontando nello stesso processo un caso separato, quello in cui è accusato di aver insultato la giudice Vera Akimova dopo che a febbraio lo aveva condannato a pagare una multa di 50mila rubli (circa 9.400 euro) per aver diffamato sui social un veterano della Seconda guerra mondiale. Quando sentite qualche politico italiano o qualche complottista parlare di dittatura sanitaria, ditegli di andare in Russia, così davvero potranno non lamentarsi di quello che vivono.
Ma poi, pensate a Olga Misik, che sicuramente non è un Alexei Navalny ma che all’età di 17 anni si è seduta per strada, davanti ai poliziotti di Putin, e ha recitato la Costituzione. Che fine ha fatto oggi la giovanissima Olga, il simbolo delle proteste contro la dittatura di Vladimir Putin, colei che davanti a manganelli e pistole ha aperto la Costituzione per dimostrare che manifestare è un sacrosanto diritto del cittadino? Olga è stata condannata a due anni e due mesi di arresti domiciliari, accusata di vandalismo, per aver appeso un manifesto a sostegno dei prigionieri politici e degli attivisti di Nuova Grandezza.
Facciamo anche una breve digressione sulle leggi omofobe in Russia. Nel paese di Putin come in molti paesi vicini come l’europea Polonia, le persone LGBT non sono viste come delle persone normali, non hanno dei diritti e sono considerati come una mera ideologia. Nel 2020, dopo che nel 2013 era stata approvata una legge che proibisce la distribuzione di materiale propagandistico a sfondo omosessuale ai minori di 18 anni, Putin affermò che «finché ci sarò io, in Russia il matrimonio gay non sarà mai legale».
Nel 2021, poi, ha proprio modificato la Costituzione, vietando ufficialmente il matrimonio egualitario, le adozioni per le persone transgender e definendo la “fede in Dio” come valore fondamentale del Paese. Sempre lo scorso anno, i gruppi LGBT sono stati riconosciuti come estremisti, e poi hanno anche definito come “agenti stranieri” (in modo da averli più sotto il proprio controllo) Russian LGBT Network e cinque avvocati attivisti di Team 29.
Questi sono solo alcuni dettagli della vita delle persone LGBT in Russia, ma se volete saperne di più vi consigliamo un interessante quanto triste articolo di gay.it, che parla proprio delle tante violazioni russe nei confronti delle persone LGBT. Moltissimi russi LGBT sono stati costretti a scappare dalla propria patria, alcuni proprio in Ucraina e, adesso, continuano a rischiare la propria vita.
La Russia e l’ipotetica lista di persone da uccidere
Ho scritto ipotetica perché, come ho accennato nel primo paragrafo, Mosca ha già smentito l’esistenza di questa lista, tuttavia non sembra davvero una cosa distopica pensare che invece esista. Ma visto che non vogliamo riportare delle fake news, ci limiteremo a darvi la notizia ricordandovi che è stata già smentita dai diretti interessati.
La notizia della lista di persone da uccidere è stata riportata dal governo degli Stati Uniti d’America tramite una lettera al capo delle Nazioni Unite per i diritti umani a Ginevra, affermando di possedere delle «informazioni affidabili» sul fatto che la Russia avrebbe compilato una lista di cittadini ucraini da uccidere o inviare in campi di detenzione dopo aver invaso e occupato il paese. Una copia della lettera è stata ricevuta anche dal New York Times, che ha riportato la notizia.
La lettera, che potete leggere in inglese nell’ultimo paragrafo ma che noi tradurremo per voi in italiano, è indirizzata a Michelle Bachelet, alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. A lei viene detto che la Russia avrebbe anche pianificato di violare i diritti umani con torture e rapimenti di cittadini, in particolare nei confronti di dissidenti russi e bielorussi che vivono in Ucraina, giornalisti, attivisti anti-corruzione, membri di minoranze etniche, religiose e, ovviamente, della comunità LGBT.
L’autenticità della lettera come del suo contenuto è stata confermata fra tre funzionari americani, ma, nonostante ciò, Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha smentito la notizia affermando che «è assolutamente inventato» e che «non esiste una lista del genere, è tutto falso». Gli attivisti ucraini hanno comunque detto che faranno del proprio meglio per combattere per i diritti LGBT che hanno conquistato con tanta fatica. Lenny Emson, direttore del Kyiv Pride, ha dichiarato a PinkNews che le persone LGBT+ sono pronte a «fare un passo avanti contro l’invasione. Su questo punto siamo uniti. Non importa quale sia la tua identità di genere, il tuo orientamento sessuale – combatteremo tutti insieme».
La lettera degli USA sulla lista di persone da uccidere
Caro Alto Commissario Bachelet,
Oggi vi scrivo con una certa urgenza per esprimere profonda preoccupazione per l’escalation della situazione in Ucraina. Gli Stati Uniti sono seriamente preoccupati che un’ulteriore invasione russa dell’Ucraina possa produrre una diffusa sofferenza umana. Alla luce dell’importante mandato dell’OHCHR e della sua presenza in Ucraina, desideriamo condividere queste informazioni con voi come un avvertimento precoce che un’ulteriore invasione russa dell’Ucraina potrebbe creare una catastrofe dei diritti umani.Siamo profondamente preoccupati per le continue violazioni dei diritti umani da parte della Russia nelle zone dell’Ucraina che già occupa e abbiamo tutte le ragioni di credere che tali preoccupazioni si moltiplicheranno a seguito di una nuova offensiva militare. Vorrei attirare la vostra attenzione su informazioni inquietanti recentemente ottenute dagli Stati Uniti che indicano che sono previste violazioni dei diritti umani e abusi a seguito di un’ulteriore invasione.
Questi atti, che in passato hanno incluso uccisioni mirate, rapimenti/sparizioni forzate, detenzioni ingiuste e l’uso della tortura, sarebbero probabilmente mirati a coloro che si oppongono alle azioni russe, compresi i dissidenti russi e bielorussi in esilio in Ucraina, giornalisti e attivisti anti-corruzione e popolazioni vulnerabili come le minoranze religiose ed etniche e le persone LGBTQI+.
Nello specifico, abbiamo informazioni credibili che indicano che le forze russe stanno creando liste di ucraini identificati da uccidere o mandare nei campi a seguito di un’occupazione militare. Abbiamo anche informazioni credibili che le forze russe probabilmente utilizzeranno misure letali per disperdere le proteste pacifiche o altrimenti contrastare le esercitazioni pacifiche di resistenza percepita dalle popolazioni civili.
Mentre gli Stati Uniti esplorano ogni opportunità per spingere la Russia verso la de-escalation e la diplomazia, il Segretario di Stato Antony Blinken ha sollevato queste preoccupazioni al Consiglio di Sicurezza il 17 febbraio 2022. In particolare, ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno informazioni che indicano che la Russia si rivolgerà a gruppi specifici di ucraini. Al Consiglio per i diritti umani, gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per i piani della Russia durante il dibattito sulla relazione periodica del suo Ufficio sulla situazione in Ucraina del 15 dicembre 2021.
Comprendiamo che nello svolgimento della sua missione di lavorare per la protezione di tutti i diritti umani per tutte le persone, l’OHCHR dà priorità all’affrontare le più pressanti violazioni e abusi dei diritti umani, in particolare quelle che mettono la vita in pericolo imminente. L’OHCHR svolge un ruolo di leadership nella comunità internazionale sulle crisi dei diritti umani, concentrando l’attenzione su coloro che sono più a rischio e vulnerabili. Condividiamo queste informazioni con voi a sostegno della missione importante di OHCHR. Non esitate a contattarmi per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti,
L’ambasciatore Bathsheba Nell Crocker
Rappresentate USA presso l’Ufficio delle Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali in Ginevra
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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