Tag: dittatura

Iran: le autorità iraniane hanno emesso un mandato contro Sara Khadim
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Iran: le autorità iraniane hanno emesso un mandato contro Sara Khadim

Sara Khadim è una coraggiosa giocatrice di scacchi iraniana, contro cui l'Iran ha emesso un mandato di arresto per aver partecipato a un torneo internazionale senza indossare il velo a dicembre 2022. La venticinquenne, conosciuta anche come Sarasadat Khademalsharieh, ha fatto notizia in tutto il mondo quando le sue foto senza hijab durante i campionati Fide World Rapid e Blitz Chess ad Almaty, Kazakistan, sono divenute virali in tutto il mondo. E, da quel momento, è iniziata la battaglia di Sara Khadim per sopravvivere. Sara Khadim Di Sara Khadim avevamo parlato qualche mese fa. La ragazza ha solo 25 anni e ha partecipato al Campionato mondiale 2022 di scacchi in Kazakistan, e ha deciso di farlo senza indossare l’hijab obbligatorio. Il suo gesto è uno di quelli fatti dalle sportive ...
Marina Ovsyannikova: la giornalista che ha osato andare contro la guerra, adesso rischia fino a 10 anni di reclusione
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Marina Ovsyannikova: la giornalista che ha osato andare contro la guerra, adesso rischia fino a 10 anni di reclusione

Quando leggiamo le persone lodare la Russia di Putin, dire che è il politico migliore fra tutti, raccontiamogli la storia di Marina Ovsyannikova, una giornalista russa che lo scorso marzo era stata arrestata e poi rilasciata per aver esposto un cartello in diretta televisiva semplicemente dicendo di essere contraria alla guerra e di non credere a tutta la propaganda che la Russia sta propinando da mesi a tutti i cittadini. Adesso la donna rischia ben 10 anni di carcere a causa di una legge che mira a far stare in silenzio chiunque voglia raccontare una verità diversa da quella del regime.e Marina Ovsyannikova Oltre alla storia di Marina Ovsyannikova, potremmo raccontare anche quella di Roman Anin, giornalista, che rischia il carcere per essere andato contro un amico di Putin, o semp...
Nel 2021 sono stati arrestati 26 scrittori in Myanmar
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Nel 2021 sono stati arrestati 26 scrittori in Myanmar

Cosa sta succedendo a Myanmar? La situazione è più tragica di quel che si pensa, e soprattutto se ne parla troppo poco. Avete mai sentito parlare in tv della situazione? Se sì, è stata una situazione rara, ma considerando che secondo la ong PEN America, che ha pubblicato il Freedom to Write Index, è il Myanmar lo stato dove sono stati arrestati più scrittori (e non sono neanche i soli, basta andare contro il governo per finire in cella), la situazione dovrebbe essere più grave di quanto si pensa. Cercheremo di riassumere in breve quello che vi abbiamo spiegato già lo scorso anno e, per questo, vi invito a leggere l'articolo: Cosa sta succedendo a Myanmar?. A febbraio 2021 c'è stato un colpo di stato, in cui è stato ribaltato il risultato della Lega Nazionale Democratica alle elezioni s...
Americani accusano i russi di avere una lista di persone da uccidere: Mosca smentisce
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Americani accusano i russi di avere una lista di persone da uccidere: Mosca smentisce

La verità, probabilmente, la sapremo quando sarà troppo tardi. Gli americani hanno accusato i russi di avere una lista di persone ucraine da uccidere, una vera e propria kill list. In questa lista ci sarebbero persone gay, minoranze etniche o avversari politici. Diciamo che da un certo punto di vista non ci sembra troppo assurdo che un paese come la Russia, in cui ci sono leggi omofobe, in cui gli oppositori non vivono una bella vita, o non vivono affatto. Tuttavia, Mosca ha subito smentito questa notizia. Partiamo con una premessa. Chi è Alexei Navalny? Navalny è un oppositore del regime di Vladimir Putin, anzi. È il principale oppositore del Presidente della Russia, che al momento affronta diversi processi, uno iniziato proprio la settimana scorsa. Dopo essere stato condannato a tr...
Afghanistan: quattro donne sono state uccise con una trappola, tra cui anche l’attivista Frozan Safi
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Afghanistan: quattro donne sono state uccise con una trappola, tra cui anche l’attivista Frozan Safi

Abbiamo parlato diverse volte della tragica situazione che stanno vivendo le minoranze in Afghanistan da quando, lo scorso agosto, i talebani sono tornati al potere. In particolare, le persone più in pericolo solo la comunità LGBT e le donne, che dalla Sharia non sono visti di buon occhio. I primi non dovrebbero proprio esistere in quanto contro natura, le seconde invece dovrebbero semplicemente sottomettersi all'uomo, non lavorare, non studiare. Dovrebbero solo essere mogli e madri. Ma questo non va bene, non nel 2021. E purtroppo chi prova a lottare e a scappare, paga con la vita. Fonte: Twitter Abbiamo ascoltato con i brividi la conferenza stampa dei talebani pochi giorni dopo che sono saliti al potere. Una conferenza in cui dicono di essere cambiati, di voler rispettare i diritt...
No Green Pass Novara: l’organizzatrice Giusy Pace sospesa dal sindacato per aver «mistificato la tragedia di Auschwitz»
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No Green Pass Novara: l’organizzatrice Giusy Pace sospesa dal sindacato per aver «mistificato la tragedia di Auschwitz»

Siamo rimasti tutti sconvolti quando abbiamo visto quelle persone adulte no Green Pass di Novara, capaci di intere e comprendere, indossare delle tenute a righe con dei numeri, paragonandosi ai prigionieri, ai morti, alle vittime dei Lager nazisti, solo perché non hanno il Green Pass. Siamo rimasti sconvolti perché quella di Auschwitz è una tragedia che non si è più e non si dovrà mai e poi mai ripetere, dove delle persone sono state uccise solo in quanto ebree, o omosessuali. Non avevano scelta, era quello che erano e venivano uccisi per questo. Ecco il motivo fondamentale per cui i No-Green Pass che si paragonano a questa tragedia sono degli ignoranti, vergognosi che meritano una grande ripetizione di storia. In primis perché tutte quelle persone che sono morte non avevano neanc...
Péter Márki-Zay è il candidato che sfiderà Orbán nel 2022
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Péter Márki-Zay è il candidato che sfiderà Orbán nel 2022

Viktor Orbán potrebbe avere un vero e proprio rivale: Péter Márki-Zay è il primo cittadino di Hodmezovasarhely e anche unico candidato dell'opposizione per le elezioni parlamentari dell'Ungheria del prossimo anno, in cui sfiderà niente poco di meno che Orbán, amico e idolo di alcuni politici italiani di destra. Péter Márki-Zay potrebbe divenire il Primo Ministro e, chissà, magari riuscirà a essere la luce alla fine del tunnel di un periodo buio dell'Ungheria, in cui ha preso persino un richiamo da parte dell'Unione Europea (insieme alla Polonia). Fonte: Twitter Prima di parlare di Péter Márki-Zay, facciamo un breve riassunto di quel che sta vivendo l'Ungheria, perché parliamo tanto di Polonia come stato più omofobo dell’Europa, ma l’Ungheria non è poi così diversa. Voglio parlare so...
Patrick Zaki: oggi il processo dopo 584 giorni di detenzione
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Patrick Zaki: oggi il processo dopo 584 giorni di detenzione

Non si devono spegnere i riflettori sul caso di Patrick Zaki, soprattutto in questi giorni in cui lo studente dell'Università di Bologna che era tornato in Egitto per passare del tempo con la sua famiglia si prepara a essere processato dopo 584 giorni, dopo più di un anno e mezzo di detenzione. Negli scorsi mesi avevamo parlato di lui perché lo Stato italiano aveva deciso, con 208 voti favorevoli, nessun contrario e 33 astenuti (tutti di Fratelli d'Italia), di conferire al ragazzo la cittadinanza italiana. Al Senato si presentò anche la senatrice a vita Liliana Segre, felicissima di poter dare una mano al ragazzo che da più di un anno è prigioniero. Patrick Zaki Ormai non dovrebbe esserci nessuno che non conosce la storia di Patrick Zaki, ma per chi non lo sapesse riassumiamo in bre...
Prima conferenza stampa dei talebani: «non ci vendicheremo con nessuno. I diritti delle donne saranno tutelati dalla Sharia»
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Prima conferenza stampa dei talebani: «non ci vendicheremo con nessuno. I diritti delle donne saranno tutelati dalla Sharia»

I talebani hanno ufficialmente rilasciato la prima conferenza stampa, in cui cercano di rassicurare, di far capire che sono cambiati e non cercano vendetta né guerra, hanno persino citato i diritti delle donne, confermando quello che era stato affermato in precedenza: «non ci saranno discriminazioni». Tuttavia, come abbiamo già detto, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, per cui le varie nazioni devono prendere queste parole con le pinze e intervenire quanto prima per assicurarsi che tutte le persone che si trovano e si troveranno ancora in Afghanistan siano sane e salve. Non convincono molto il web o i politici. C'è chi si chiede, dopo questa conferenza stampa: «perché non possiamo fidarci di loro?», urlando persino al pregiudizio. Tuttavia, considerando quel che hanno fatto da...
Afghanistan: ultime news e i messaggi dalla politica italiana
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Afghanistan: ultime news e i messaggi dalla politica italiana

La situazione in Afghanistan è tragica e per questo ci rattrista vedere quanto molte persone continuino a ignorare quel che sta succedendo proprio in questo momento. Noi vi abbiamo già cercato di raccontare cosa stanno passando tutte quelle persone, così come abbiamo cercato di spiegarvi chi sono i talebani e soprattutto come aiutare le persone afghane in questa circostanza, tuttavia adesso vediamo anche le dichiarazioni dei nostri politici. Cosa stanno dicendo e soprattutto cosa stanno proponendo di fare per migliorare la situazione? Prima di ciò vi aggiorniamo sulle ultime news. Nell'articolo precedente ci siamo fermati a quando è stato proclamato Emirato islamico dell'Afghanistan, con la dichiarazione di un miliziano che ha affermato dal palazzo presidenziale che «il nostro Paese è ...
Alexei Navalny accusato di altri reati, rischia ancora 3 anni di carcere
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Alexei Navalny accusato di altri reati, rischia ancora 3 anni di carcere

Vi abbiamo già raccontato della triste storia di Alexei Navalny, che si trova a essere all'opposizione nella dittatura russa. Perché, se vivi in una dittatura non puoi neanche permetterti di dire qualcosa contro il tuo dittatore, non puoi esprimere la tua opinione in pubblico se non conforme a quella comune. E infatti la storia dell'unico leader anti-Putin non è finita, perché è stato accusato di aver fondato «un'organizzazione no-profit - ovvero la FBK o Fondazione Anti-Corruzione». Alexei NavalnyFonte: Twitter Alexei Navalny è un avvocato leader dell’opposizione contro Vladimir Putin (che potrebbe restare alla presidenza fino al 2036) e anche un attivista anti-corruzione che il Wall Street Journal descrive come «l’uomo che Vladimir Putin teme di più». E infatti, dopo essere stato ...
Bielorussia e il grave problema della libertà: attivista trovato morto, atleta olimpica ha paura di tornare
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Bielorussia e il grave problema della libertà: attivista trovato morto, atleta olimpica ha paura di tornare

Ve la ricordate lo splendido servizio sui Maneskin del programma bielorusso in cui si vantava della libertà e della superiorità della Bielorussia (e della sua dittatura)? Ebbene, quella stessa Bielorussia è di nuovo sotto i riflettori, o meglio, non lo è così tanto e dovrebbe esserlo ancor di più, perché il problema della libertà in quel Paese è di una gravità che non deve e non può essere sottovalutata. Un attivista bielorusso, Vitaly Shishow, è stato trovato morto in un parco in Ucraina. Krystsina Tsimanouskaya, velocista bielorussa rifugiatasi nell'ambasciata polacca in Giappone, teme per la sua sicurezza. Svetlana Tikhanouskaya, leader dell'opposizione, invita gli esiliati a star attenti alla propria vita. Scrivo queste parole con le lacrime agli occhi perché è assurdo che nel 202...
Ungheria: referendum sulla legge anti-LGBT
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Ungheria: referendum sulla legge anti-LGBT

Abbiamo parlato a lungo della legge ungherese contro la comunità LGBT, proprio quella legge che ha costretto l'Unione Europea a intervenire per cercare di ristabilire i diritti e l'uguaglianza fra tutti i cittadini a prescindere dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere. Tuttavia, l'Ungheria governata da Orbán sembra non voler cedere e infatti ha deciso di creare un referendum per far decidere ai cittadini ungheresi cosa farne della legge anti-LGBT. Tuttavia, ha invitato il suo popolo a votare no. Fonte: Facebook Dopo mesi di attesa, finalmente l’Unione Europea ha alzato la voce contro gli stati più omofobi del nostro territorio: l'Ungheria e la Polonia. 14 paesi dell'UE hanno firmato un documento di condanna verso i popoli, per cui non c'era altro da fare. L’avviso pubbl...
Marocco: condannato dopo quasi un anno Omar Radi, giornalista e attivista della sinistra
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Marocco: condannato dopo quasi un anno Omar Radi, giornalista e attivista della sinistra

Avete presente che in Italia durante la discussione del DDL Zan molti esponenti della destra si sono lamentati delle discriminazioni che hanno ricevuto per la loro idea politica? Beh, pensate se vivessero in Marocco e fossero di sinistra. Immaginate se fossero dei giornalisti e degli attivisti della sinistra marocchina, come Omar Radi. Chi è Omar Radi? Omar Radi è il giornalista che è stato arrestato quasi un anno fa, il 29 luglio 2020, con accuse pretestuose. Il giornalista ha 33 anni, è un blogger e un militante dei diritti umani marocchino, co-fondatore del sito di informazione e di inchiesta "indipendente e interattivo" Le Desk. Quello che Omar Radi aveva fatto, che lo ha portato a essere arrestato dalle autorità marocchine, era averle denunciate, con la collaborazione di Amnesty ...
Bielorussia fa deviare un volo per arrestare un giornalista d’opposizione
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Bielorussia fa deviare un volo per arrestare un giornalista d’opposizione

La Bielorussia, o meglio, il regime di Lukashenko, continua con la sua dittatura: un aereo di Ryanair, partito da Atene, è stato fatto deviare e atterrare a Minsk in modo da arrestare Roman Protasevich, uno dei giornalisti più noti dell'opposizione che in quel momento si trovava a bordo dell'aereo. La scusa utilizzata è stata quella della presenza di una bomba, di terrorismo, notizia poi smentita. A esprimersi sulla deviazione dell'aereo è stata anche la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ma nessun commento sull'arresto. Fonte: Telegram Nexta Live Che in Bielorussia le cose siano messe male, non è una novità, purtroppo. Come succede anche in Russia, il regime è intoccabile. Non devono esserci oppositori, non devono esserci persone libere di potersi esprimere ...
«Navalny sta morendo»: l’appello di 70 artisti e premi Nobel a Putin
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«Navalny sta morendo»: l’appello di 70 artisti e premi Nobel a Putin

«Le persone di solito evitano la parola "morire". Ma ora Alexey sta morendo. Nelle sue condizioni è questione di giorni», ha scritto Kira Yarmysh, portavoce di Navalny, su Facebook e su Twitter, raccontando in che condizioni sta vivendo l'oppositore russo che si trova in carcere da febbraio e in sciopero della fame dalla fine di marzo. Insieme a lei, molti intellettuali e premi Nobel si sono uniti all'appello verso Putin, affinché non renda Navalny un'altra vittima dello stato. Fonte: twitter Alexei Navalny è un avvocato leader dell'opposizione contro Vladimir Putin (che potrebbe restare alla presidenza fino al 2036) e anche un attivista anti-corruzione che il Wall Street Journal descrive come «l'uomo che Vladimir Putin teme di più». E infatti, dopo essere stato avvelenato molto pro...
Cosa sta succedendo a Myanmar?
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Cosa sta succedendo a Myanmar?

Ne sentiamo parlare troppo poco. Noi stessi, che cerchiamo di tenerci aggiornati su ciò che succede nel mondo, ne siamo venuti a conoscenza da troppo poco, e questo perché non tutte le grandi testate ne stanno dando così importanza e, soprattutto, i TG nazionali non ne parlano. Ma la situazione in Myanmar è davvero seria e tragica, e bisogna puntare i riflettori e cercare di far sapere a tutti quello che sta succedendo in Birmania. Sì, abbiamo diversi problemi al momento in Europa o negli USA, l'omofobia, il razzismo, una possibile superdestra, il sessismo, ma nulla è tanto serio quanto quelli in Myanmar, in passato conosciuto come Birmania (fino all'ultimo colpo di Stato nel 1989), una nazione del sudest asiatico in cui si trovano tantissimi gruppi etnici. La situazione è critica da ...