Simone Pillon, la Lega e i continui attacchi alla comunità LGBT

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Quando leggete da parte di un leghista che “non è vero che la Lega è omofoba“, voi fatevi una risata, oppure chiedetegli di andare a visitare la pagina Facebook di Simone Pillon, per fare un semplice esempio, che in questa campagna elettorale sta dando proprio il peggio di sé promettendo, a genitori ignoranti quanto lui, di difendere i loro figli dalla temibile ideologia gender (che poi chiedi loro cosa sia, e neanche ti sanno rispondere), con slogan tipo “mai più Bibbiano” o “i figli devono crescere con mamma e papà“.

Beh, no, se ad esempio i figli di eterosessuali vengono picchiati, abusati o persino abbandonati per una settimana, non devono crescere con mamma e papà. Devono crescere con chi può amarli.

Forse Simone Pillon è peggiore persino dello stesso Matteo Salvini, che almeno ogni tanto cerca di salvarsi la faccia. Ma no, il leghista Pillon, quello delle radici cristiane che però cristiane non sono, sia parlando dell’Italia che parlando del suo stesso partito, non ha proprio pudore, non ha un limite, per lui qualsiasi scusa è adatta per dimostrare ai suoi followers e a tutta Italia che è un grandissimo omofobo. Tuttavia, in un’Italia che combatte per i diritti, con giovani consapevoli e che cercano di migliorare il proprio futuro, i suoi discorsi riescono ad attecchire solo in chi è cresciuto nel secolo scorso, e talvolta neanche fra loro.

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Simone Pillon

La Lega come tutta la destra italiana, tuttavia, è abbastanza popolare per cercare qualsiasi modo possibile per attaccare la comunità LGBT. Ma ve lo ricordate genitore 1 e genitore 2? Sì, sicuramente sì, visto che su TikTok comincia a tornare di moda per fare ironia su quando e se Giorgia Meloni diventerà premier. Ma quanti di voi sanno la verità a riguardo?

Ad esempio, sapevate che in realtà non è mai esistito alcun documento ufficiale con genitore 1 e genitore 2, ma che è solo un’invenzione della destra che è incapace di fare un fact checking (controllare i fatti, per chi non sapesse il significato) prima di postare una notizia? O forse, semplicemente, di una destra che vuole, ancora e ancora, prendere i giro i suoi elettori.

Partiamo quindi dall’articolo de La Repubblica, dove leggiamo che «sulla carta di identità per i minori di 14 anni o sui moduli di iscrizione a scuola dei bambini si torna a “genitore 1” e “genitore 2”, una dicitura che da tempo ormai aveva sostituito il vecchio “madre” e “padre” e che Salvini ministro dell’Interno aveva invece recuperato», citando poi un intervento della Ministra Lamorgese che cita la «dicitura “genitore 1” e “genitore 2”». Ma ha davvero detto così? No, in realtà no. La ministra ha semplicemente detto “genitore”, e il giornale ha aggiunto “genitore 1” e “genitore 2”, come potete constatare voi stessi nel video:

Per saperne di più: La verità su genitore 1 e genitore 2: ennesimo fail della destra

Simone Pillon e i post omofobici e ignoranti

Il 20 agosto Simone Pillon scrive un post contro il programma elettorale di +Europa, che propone matrimonio egualitario, adozioni e riconoscimento dei figli di coppie LGBT, eutanasia legale, cannabis legale, immigrazione legale e controllata. Niente, di male, giusto? Alla fine perché due persone dello stesso sesso non possono sposarsi mentre due di sesso opposto sì? E perché due persone LGBT non possono adottare e amare il figlio di due eterosessuali che è stato abbandonato?

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Simone Pillon

Perché una persona non potrebbe scegliere sulla propria vita, mettendo fine alle sue sofferenze (per altre informazioni: Referendum Eutanasia Legale: in cosa consiste)? E perché non dovrebbe rendersi legale la cannabis, togliendo soldi alla mafia, smettendo di far sporcare la fedina penale di ragazzini e anche togliendo lavoro agli spacciatori pericolosi? Soprattutto, perché l’immigrazione controllata non dovrebbe andare bene per uno stato? Forse la preferisce illegale così può lamentarsene ogni giorno? Qual è il problema in tutte queste proposte?

Ovviamente Simone Pillon scrive che questo programma vuole «cancellare la famiglia, togliere di mezzo mamma e papà e offrire droga, suicidio di stato e deportazione economica», ma ci chiediamo se abbiamo davvero letto lo stesso programma. Non si cerca di cancellare la famiglia, ma di aggiungerne altre con gli stessi diritti. Non si chiede di eliminare mamma e papà, chi vorrà potrà comunque continuare ad avere figli. Soprattutto, non si offre la droga, ma la si vuole controllare. Il suicidio di stato è incommentabile, considerando considerando che lui stesso è favore “della libertà di scelta terapeutica”. L’unica sua coerenza è restare incoerente.

Cinque giorni dopo, poi, scrive che «SE TUTTO DIVENTA FAMIGLIA, NULLA PIÙ SARÀ FAMIGLIA. DIFENDIAMO LA FAMIGLIA NATURALE». Ma non ho compreso il problema. Non è meglio se tutto è famiglia? Famiglia dovrebbe essere sicurezza, affetto, abbracci, amore, qual è il problema che i bambini trovano affetto su più fronti? Qual è il problema se dei bambini ricevono affetto, amore e biscotti da persone omosessuali? Non è la felicità di un bambino l’obiettivo principale?

Il problema è forse che verrebbe bullizzato dai suoi compagni? Allora c’è solo una soluzione: far di tutto per normalizzare qualsiasi tipo di famiglia. Quella composta da un uomo e una donna, da due donne, da due uomini, da una mamma e una nonna, da un padre e una nonno, da un padre e una zia. Perché famiglia, caro Simone Pillon, non è dove ci sono una mamma e un papà. Ma è dove ci sono amore e rispetto, forse però questo concetto è troppo difficile per chi continua a condividere solamente odio.

Il 29 agosto riprende il famoso Bibbiano, altra situazione che la Lega ha estremizzato fino allo sfinimento. A questo, ci accosta il «i bambini devono crescere con mamma e papà». Poi aggiunge di votare Lega per «riconoscere e difendere il valore della mamma e del papà, non di genitore 1 e 2» (di cui abbiamo già parlato sopra). No, scusate, mi trovo in disaccordo anche su questo punto, è più forte di me.

Un bambino non deve crescere con mamma e papà. Deve crescere con due persone capaci di amarlo, di prendersi cura di lui e di trasmettergli i valori di uguaglianza e rispetto. Dobbiamo per caso ricordare la storia della piccola Diana, che cresceva con la sua mamma? Diana è stata abbandonata per un’intera settimana da chi avrebbe dovuto amarla. Oppure la storia di Elena Del Pozzo? La piccola bambina, anche lei uccisa dalla sua stessa madre? Una madre e un padre non sono per forza dei bravi genitori, per questo i figli devono crescere con chi può amarli e rispettarli.

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Il 30 agosto, poi, un altro post: «PROTEGGIAMO I NOSTRI FIGLI DALLA FOLLE IDEOLOGIA GENDER!». «Credo negli italiani e nel loro buonsenso: il 25 settembre saremo in tantissimi a votare #Lega per eliminare definitivamente l’ideologia gender dalla vita dei nostri bambini». Null’altro. Solo questo. Ma qualcuno gli ha mai chiesto cosa sia quest’ideologia gender? E lui ha provato a comprendere che quando si vuole parlare di sessualità e orientamenti sessuali a scuola lo si vuole fare solo per educare al rispetto, visto che nel 2022 leggere di attacchi omofobici è più che scandaloso?

Nessuno vuole far diventare i bambini omosessuali, anche perché gay non ci diventi, ma lo sei sin dalla nascita. Se fosse così semplice, allora le terapie di conversione (che tra l’altro in Italia sono ancora legali) dove ti fanno un vero e proprio lavaggio del cervello funzionerebbero, giusto? Ma poi sarei curiosa di sapere cosa ne pensi il signor Simone Pillon di quest’ultime. Da omosessuale a eterosessuale gli va bene? O è solamente l’essere omosessuale un problema? Vabbè, sappiamo già la risposta.

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