Denise Pipitone: la manifestazione a Roma contro l’archiviazione

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Delle persone nelle ultime settimane hanno deciso di non stare più in silenzio e di manifestare contro chi vuole archiviare, ancora una volta, il caso di Denise Pipitone, la bambina di 4 anni scomparsa da Mazara del Vallo 17 anni fa. Di Denise si è parlato tanto ultimamente, soprattutto dopo le intercettazioni in cui si sente la madre di Jessica Pulizzi, Anna Corona, confessare a sua madre e alla figlia minore, di essere stata lei. L’intercettazione è del 25 maggio, giornata mondiale dei bambini scomparsi. Insomma, sembrano delle strane coincidenze. Tuttavia, per la Procura questo non è mai abbastanza e chiederanno di archiviare, ancora una volta, Denise.

Prima di parlare delle intercettazioni, voglio ricordarvi che qualche settimana fa è stato pubblicato l’age progression di Denise Pipitone aggiornato al 2021, e potrebbe essere davvero utile per cercare l’oggi 21enne in quanto è diverso da come tutti ce la siamo sempre immaginata (molto simile alla mamma, invece nella locandina la vediamo anche molto simile al padre, Piero Pulizzi). Piera Maggio invita a condividerla quanto più possibile, senza ritagliarla o modificarla:

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Il caso di Denise Pipitone è tornato sulla bocca di tutti, dai social ai programmi televisivi, da quando Olesya, una ventenne russa alla ricerca della sua mamma, ha contattato un programma russo. E subito la ragazza ci è sembrata la nostra Denise, scomparsa da 17 anni. Tuttavia, il gruppo sanguigno non coincideva con quello della bambina, per cui la storia si è chiusa in quel momento. O così si pensava. Perché qualche settimana dopo siamo stati avvisati della riapertura delle indagini sulla scomparsa della bambina, anche in seguito a tutti gli errori che sono stati fatti nel primo periodo.

Le indagini sono state piene di depistaggi, di bugie, di cose che non tornano, di intercettazioni che non funzionano solo con le persone indagate e qualche mese fa durante una puntata di Chi l’ha visto ci abbiamo aggiunto anche la mafia. Ma la madre di Denise Pipitone, così come tantissime persone che da anni cercano giustizia, vorrebbero solo che la bambina tornasse finalmente fra le braccia della sua famiglia che, per tutti questi anni, non ha perso la speranza e continua ad aspettarla. Ogni giorno ci sembra di essere più vicini alla verità ma allo stesso tempo non ci vogliamo illudere, e quindi non ci resta che, ancora, inesorabilmente, aspettare.

Negli ultimi mesi abbiamo seguito con tanto interesse non solo le indagini riaperte di recente ma anche le vecchie intercettazioni che non sono minimamente state prese in considerazioni all’epoca dei fatti. Abbiamo visto come il signor Battista Della Chiave non è stato minimamente ascoltato, con un’interprete ancora troppo inesperta che non è riuscita a comprendere quello che l’uomo davvero volesse dire. Oggi Denise Pipitone non è ancora a casa, ma speriamo che questa sia solo una situazione temporanea. Intanto leggiamo le ultime dichiarazioni da chi non ha mai smesso di cercarla per un solo giorno.

La manifestazione contro l’archiviazione del caso di Denise

La manifestazione è ovviamente pacifica e non è stata organizzata da Piera Maggio, bensì da Valentina Vacca. Il giorno scelto è il 14 novembre alle ore 14, a Piazza Santi Apostoli e tantissime persone da tutta l’Italia si sono recate nella città eterna per protestare contro quest’ingiustizia. Perché una bambina non può scomparire nel nulla. A qualcuno piace dire che Denise Pipitone non è più fra noi, ma chiediamo a queste persone: anche se Denise fosse morta, non merita giustizia? Lasciamo un assassino in giro dopo 17 anni? Ma che figura ne fa l’Italia intera?

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La manifestazioni, infatti, è contro l’archiviazione. Non è una manifestazione per far arrestare Anna Corona, non c’è alcun complotto dietro. Si chiede solamente che le forze dell’ordine si impegnino una volta per tutte per cercare la verità su quel che è successo quel primo settembre 2004, non sembra di chiedere troppo, in fin dei conti. La storia di Cleo Smith, la bambina che è stata rapita durante la notte e che poi è stata trovata 18 giorni dopo sana e salva, ci fa comprendere che se tutta la popolazione collabora e la polizia fa il suo mestiere, i bambini non scompaiono nel nulla.

«Denise va cercata, Non è giusto che la verità non emerga e che i colpevoli siano liberi di girare tranquillamente. Non ho mai perso la fiducia nella giustizia italiana, così come non ho perso la speranza di riabbracciare mia figlia. Denise non è un caso chiuso, non va archiviata e va cercata viva, almeno fino a quando non emergano elementi che facciano ritenere il contrario. Vanno individuati i responsabili della sua scomparsa, altrimenti sarebbe un vero fallimento per la giustizia italiana», ha detto Piera Maggio.

Noi purtroppo non potremo essere alla manifestazione, ma in qualche modo vogliamo dare un nostro contributo, condividendo le notizie come abbiamo fatto negli scorsi mesi e come continueremo a fare finché la verità su Denise Pipitone non sarà emersa. Per cui vi lasciamo delle foto e delle testimonianze su quello che è successo e sta succedendo alla manifestazione contro l’archiviazione di Denise:

La storia di Denise Pipitone

Vi invito a visitare il sito ufficiale creato dalla famiglia di Denise Pipitone per informarvi meglio su questa storia. Noi cercheremo di riassumere, toccando però tutti i punti fondamentali. Era il primo settembre 2004, una bella giornata in Sicilia e la piccola Denise di quattro anni giocava nel giardino con la sua cuginetta. In quella strada abita anche una zia, che la vede correre verso casa alle 11.45 circa. Ma Denise Pipitone a casa non è mai tornata. Da quel momento, iniziano le ricerche.

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Un mese e mezzo dopo la sua scomparsa, Denise Pipitone è avvistata a Milano con un gruppo di nomadi, un uomo, due donne e tre bambine. La donna parla una lingua straniera, mentre la bambina italiano, come si vede da un video registrato da una guardia giurata che intanto avverte le autorità che purtroppo arrivano troppo tardi. I carabinieri sono convinti che quella fosse proprio Denise Pipitone.

Da quell’ottobre 2004, nonostante i tanti appelli della madre, i presunti avvistamenti (insieme anche a molte persone che pensano di essere la piccola siciliana, tra cui Olesya) che non hanno mai portato a nulla, la mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, non ha mai perso le speranze, e noi ci auguriamo che prima o poi potrà abbracciare nuovamente sua figlia, e soprattutto avere la giustizia che merita.

A maggio 2021 la Procura di Marsala ha deciso di riaprire il caso di Denise Pipitone, scomparsa all’età di 4 anni proprio a causa degli ipotetici errori che ci sono stati nel corso degli anni, insieme a tutti gli ipotetici depistaggi. Al momento le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone sono ancora in corso e, dopo 17 anni, è stata perquisita la casa in cui un tempo abitava Anna Corona. Mercoledì 12 maggio l’avvocato Frazzitta, che si occupa del caso, riceve una lettera anonima in cui vengono svelati degli importanti dettagli per l’indagine.

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