Tag: suicidio

Il cyberbullismo uccide: Inquisitor Ghost aveva solo 23 anni quando si è tolto la vita su TikTok
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Il cyberbullismo uccide: Inquisitor Ghost aveva solo 23 anni quando si è tolto la vita su TikTok

Il cyberbullismo uccide, dovremmo saperlo ormai, quanto le parole possono essere taglienti, quanto un commento possa arrecare sofferenza, quanto l'odio non sia mai buona cosa. Questo è il caso di Inquisitor Ghost, o meglio della sua tragica storia, la storia di un ragazzo di soli 23 anni che ha compiuto un gesto estremo, parso l'unica soluzione dopo la logorante trappola in cui era caduto. Inquisitor Ghost aveva solo 23 anni quando si è tolto la vita su TikTok TikTok dovrebbe essere una piattaforma volta a condividere la propria arte, la proprio conoscenza o anche solo ciò che ci piace fare durante le nostre aggiornate, qualcosa di importante o qualcosa di senza impegno. Questo dovrebbe essere lo scopo di tanti altri social network a cui dovremmo poter accedere liberamente. Ave...
La storia di Tommaso: vittima di bullismo, la madre gli dà voce in un post su Facebook
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La storia di Tommaso: vittima di bullismo, la madre gli dà voce in un post su Facebook

La scorsa settimana un ragazzo di 24 anni, di nome Tommaso, ha tentato il suicidio buttandosi dal terrazzo della palazzina in cui vive insieme al padre. Fortunatamente, è riuscito a sopravvivere, ma è in gravissime condizioni. Dietro il suo gesto, ovviamente, c'è tantissima sofferenza, come denuncia la madre, Valeria Greco, in un post su Facebook divenuto virale ma che è uno schiaffo in faccia a una società che ancora nel 2023 denigra e bullizza le persone per le proprie condizioni mediche: «Volevo solo dire che Tommy non ha tentato il suicidio ma, paradossalmente, voleva salvarsi». Non ci si rende conto di quanto il bullismo possa essere pericoloso, finché qualcuno non muore, o finché non ne sei vittima. Il bullismo ti segna, il bullismo ti lascia ferite indelebili sulla pelle anc...
Caltanissetta: 33enne si suicida perché l’ex che ha denunciato continua a perseguitarla
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Caltanissetta: 33enne si suicida perché l’ex che ha denunciato continua a perseguitarla

"Eh, ma non aveva denunciato!", "Perché non denunciate se vi maltrattano", leggiamo sotto i vari articoli di femminicidio. La polizia quando fa i vari report o va a parlare nelle scuole o in qualsiasi associazione, invita a denunciare. Ma poi? Cosa succede dopo la denuncia? Dopo la denuncia comunque veniamo uccise. L'ultimo caso è una 33enne che viveva a Caltanissetta, che aveva denunciato il 28 giugno l'ex fidanzato che già era stato condannato a 11 anni per violenza sessuale, lesioni e minacce di morte. Due giorni dopo la denuncia, lei si è tolta la vita, perché, riporta l'Ansa, non si sentiva al sicuro. Al 15 giugno, i femminicidi nel 2023 erano 43. Le donne uccise 54. Alcuni sono stati più sotto i riflettori di altri, come quello di Giulia Tramontano, uccisa a 29 anni dal suo ...
La lettera agli universitari di Skiantantonio: “Greta” è una meraviglia
Opinioni attuali, Università

La lettera agli universitari di Skiantantonio: “Greta” è una meraviglia

Stamattina una mia amica mi ha inviato una canzone. "Devi assolutamente ascoltare questa canzone", mi ha detto. Leggo il cantante: Skiantantonio. Titolo: Greta. Non so neanche come cominciare. Greta è una ragazza, fuorisede, che studia Giurisprudenza. Sin dall'adolescenza sognava Firenze, si trasferisce per studiare, ma non riesce né a fare amicizia con la coinquilina, tantomeno a rapportarsi bene con l'università e con gli esami. Greta si trova davanti a uno dei troppi articoli sugli studenti prodigio. Anche Greta, finisce sul giornale. Ma la sua è una tragedia. Non dirò di non aver pianto, e non dirò di non aver pianto perché anche io sono stata Greta. Perché ho conosciuto tante Greta, perché ancora oggi, nonostante da circa un'anno stiamo cercando di fare attivismo sulla salute men...
Un altro studente è stato ucciso dall’università e dalla pressione: il ministro della ricerca e dell’università deve svegliarsi
Opinioni attuali, Università

Un altro studente è stato ucciso dall’università e dalla pressione: il ministro della ricerca e dell’università deve svegliarsi

Siamo a quattro. Quattro vittime in a malapena quattro mesi. Non possiamo più liquidare i suicidi degli studenti universitari come "vabbè ma avevano anche altri problemi", non possiamo più accettare il silenzio di un ministero dell'Università e della Ricerca che si limita a rendere obbligatori gli sportelli psicologici come se non ci fosse un'attesa di settimane o mesi per fare semplicemente cinque incontri che non ti aiutano minimamente. Non possiamo più accettare un sistema che ci vede come semplici numeri di matricole e soprattutto non possiamo accettare una società che ci mette in costante competizione fra di noi. Non possiamo più accettare una singola vittima in più. Ogni volta è come la prima. Leggere di uno studente che si suicida distrugge una piccola parte di me, mi fa se...
Vicenza: morto un 16enne, si valuta il suicidio
News dal mondo

Vicenza: morto un 16enne, si valuta il suicidio

La procura di Vicenza ha aperto un fascicolo riguardo la tragica morte di uno studente vicentino di 16 anni, avvenuta nella serata di martedì. L'ipotesi è quella che si sia tolto la vita, infatti sono stati sequestrati cellulare e pc del giovanissimo ragazzo, ma non si esclude anche che sia potuto cadere e che quindi si tratti di un incidente. A fare la macabra scoperta è stato il padre del ragazzo, e da quanto è stato ricostruito intorno alle 20 il minorenne sarebbe precipitato da una finestra del settimo piano di un appartamento, situato in una strada laterale di viale Verona, morendo sul colpo. Incidente o suicidio? Non sappiamo ancora molto, non sappiamo se qualcuno abbia portato alla tragica scelta di metter fine alla propria vita il sedicenne, così come non sappiamo se è cad...
Uniba: vessazioni e maltrattamenti verso gli studenti
Opinioni attuali, Università

Uniba: vessazioni e maltrattamenti verso gli studenti

Da laureata al dipartimento DIRIUM dell'Università degli Studi di Bari meno di un anno fa, personalmente non sono stata minimamente sorpresa quando ho letto (parzialmente, dato che l'articolo è a pagamento) la notizia condivisa da La Repubblica che parlava di insulti, vessazioni e di esami superati da 2 studenti su 30 nella mia ex università, e nel mio ex dipartimento. Probabilmente perché io stessa ci sono passata. Io stessa ho vissuto sulla mia pelle gli insulti dei docenti, assistendo a quelli nei confronti degli altri colleghi. E parlandone con persone laureate anni e anni fa, la questione non è neanche nuova, per cui il fatto che finalmente si cerchi di fare qualcosa mi ha fatto tanto sorridere. Ti fanno pensare che se non superi un esame è sempre colpa tua. Non importa che tu...
Non si tratta di “regalare la laurea”, ma di rispettare i propri studenti
Opinioni attuali, Università

Non si tratta di “regalare la laurea”, ma di rispettare i propri studenti

Io forse lo ripeterò fino alla mia morte, ma a uccidere gli studenti non è il programma di studi troppo lungo con nozioni su nozioni che molto probabilmente dimenticheranno subito dopo l'esame, quanto più il sentirsi un fallimento, o ancora di più i docenti che finiscono per umiliare i propri studenti (e i casi non sono pochi, proprio qualche giorno fa abbiamo parlato di quello di Ester Barrale, siciliana in un'università del nord) portandoli a non voler più sostenere esami o che, comunque, scavano cicatrici profonde nella loro autostima creando anche dei veri e propri traumi. Purtroppo storie di docenti che vessano i propri studenti non sono per niente rare, solo che se n'è parlato sempre troppo poco. "È una vergogna per me interrogarti" o ancora "Ma gli altri esami come vanno? Male, ...
Nel 2023 si sono suicidati già due studenti a causa dell’università
News dal mondo, Università

Nel 2023 si sono suicidati già due studenti a causa dell’università

Siamo al 2 febbraio 2023, e già due studenti si sono suicidati a causa dell'università. Esatto, la giovane 19enne che si è suicidata in un bagno della IULM, non è stata la prima. Il 15 gennaio 2023 un ragazzo di 22 anni si è suicidato a Palermo, e in un bigliettino ha scritto: "Fallimento, università e politica". Per qualche motivo la notizia è stata condivisa solo nelle ultime ore da La Repubblica, che (finalmente!) ha denunciato il malessere degli universitari in Sicilia e anche nel resto d'Italia, senza romanticizzare in alcun modo la morte delle persone che vengono umiliate e demoralizzate fino al punto di ricorrere alla morte. Si parla tanto di fallimento nelle ultime ore, da quando la studentessa di 19 anni ha deciso di utilizzare proprio questo termine per descrivere la sua vita...
IULM: la 19enne suicidata si è definita un fallimento, ma il fallimento è dello Stato
Opinioni attuali, Università

IULM: la 19enne suicidata si è definita un fallimento, ma il fallimento è dello Stato

Fallimento. È così che la studentessa di 19 anni (inizialmente si pensava ne avesse 25) che nelle ultime ore si è suicidata impiccandosi nel bagno della sua università, la IULM di Milano, ha definito la sua vita e il suo percorso di studi. Un fallimento perché aveva 19 anni e frequentava l'università, davanti a tutte quelle eccellenze di cui costantemente e imperturbabilmente i tantissimi giornali ci parlano ogni giorno, davanti ai coetanei che hanno già più lauree, davanti a studenti di medicina che pur di laurearsi in tempi record rinunciano al sonno. Ma il fallimento è dello Stato, il fallimento è di un Paese che ci fa credere che l'università sia un obbligo per essere realizzati e per essere qualcuno, e che è meglio essere morti piuttosto che fuoricorso. Che ci vogliono 3 anni...
IULM: studentessa trovata morta in un bagno
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IULM: studentessa trovata morta in un bagno

Una studentessa di 25 anni è stata trovata morta questa mattina in un bagno dell'università IULM di Milano. Ancora non si sa se si sia trattato di un suicidio o di un omicidio, ma non si starebbe escludendo un atto violento, sebbene il corpo della ragazza non presenterebbe evidenti segni di violenza. La studentessa ha scelto di suicidarsi all'interno dell'università per denunciare, come hanno fatto dei colleghi universitari in passato, l'inadeguatezza delle università italiane e la disumanizzazione degli studenti per mano dei docenti e dei dipartimenti? Oppure è stata uccisa? L’agenzia di stampa Agi scrive che potrebbe trattarsi di un suicidio. L’Ansa precisa che il cadavere della ragazza è stato trovato con una sciarpa attorno al collo e con l’altro capo ...
Uno studente si ammazza, e i giornali che fino a ieri parlavano di studenti prodigio, danno la notizia con la solita freddezza
Opinioni attuali, Università

Uno studente si ammazza, e i giornali che fino a ieri parlavano di studenti prodigio, danno la notizia con la solita freddezza

Il momento più triste del mese è quando uno studente si ammazza e io sono costretta dalla mia coscienza a scrivere ancora una volta di quanto la società sia tossica nei confronti degli universitari e degli studenti in generale, che piuttosto che fallire preferiscono morire. Ma devo scriverne, devo farlo per dare voce a tutti gli studenti che non sono considerati delle eccellenze dai soliti quotidiani che un giorno parlano della laurea record o di una laurea particolare, e poi quello dopo parlano di un ragazzo che si suicida perché non riesce più a reggere il peso del fallimento, il peso di non essere in tempo con il tempo stabilito da qualcun altro. Oggi i giornali piangono Riccardo Faggin, ma fra due giorni riprenderanno con la narrazione tossica. Bologna: ennesimo studente univer...
Vittima di bullismo a 13 anni: adolescente suicida a Monopoli
News dal mondo

Vittima di bullismo a 13 anni: adolescente suicida a Monopoli

I social possono essere un modo per unire le persone, ma anche un modo per isolarne altri. In quest'ultimo caso parliamo chiaramente di bullismo, ed è il caso di una 13enne di Monopoli, in provincia di Bari. Si chiamava Sofia, ed è stata esclusa dai propri compagni di classe in una sua chat social, tant'è che quando il suo corpo è stato trovato, aveva ancora lo smartphone in mano. I carabinieri hanno analizzato il cellulare e hanno aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, affidato alla pm Silvia Curione, con la supervisione del procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa. Solo pochi mesi fa, a settembre, abbiamo parlato di Alessandro, un ragazzino di 13 anni, coetaneo di Sofia, che si è suicidato a causa del bullismo. Aveva ricevuto diversi messaggi sul suo cellulare, uno di ques...
Sara Pedri: ripresa la ricerca del corpo della ginecologa vittima di mobbing
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Sara Pedri: ripresa la ricerca del corpo della ginecologa vittima di mobbing

Sono ripartite nel lago di Santa Giustina le ricerche per il corpo di Sara Pedri, la giovane ginecologa la cui auto è stata trovata in un parcheggio in Trentino più di un anno fa. Il suo caso fece molto scalpore in quanto vittima di mobbing a lavoro, tanto che è passata dall'essere dedita e appassionata al suo mestiere, a doverlo abbandonare e a sentire sulle proprie spalle il peso del fallimento. Il dottor Tateo, che ha negato le accuse sul mobbing, è stato prima trasferito e poi licenziato. Sara Pedri «Siamo convinti che Sara abbia compiuto un gesto estremo perché abbiamo visto come si era ridotta. Mia sorella era vittima di mobbing e si era ammalata. Parlava con un filo di voce, non dormiva, non mangiava. Voleva liberarsi da un malessere. E poi carabinieri e Procura, impegnati ...
Bologna: ennesimo studente universitario suicidato, il sistema universitario e il giornalismo sono colpevoli
Opinioni attuali, Università

Bologna: ennesimo studente universitario suicidato, il sistema universitario e il giornalismo sono colpevoli

Li avete visti, negli ultimi giorni, tutti quegli articoli sul "laureato più giovane d'Italia"? Beh, impossibile non averlo fatto, considerando che ne ha parlato la gran parte delle testate. Una notizia che, tra l'altro, era semplicemente un modo per far pubblicità a un'università privata che, soprattutto in questo periodo, in pochissimi possono permettersi, dato che addirittura c'è chi non può permettersi neanche un affitto. Ma i media italiani devono obbligatoriamente trasformarla in una notizia nazionale. E gli stessi media, nelle ultime ore, pubblicano la morte di uno studente dell'Università di Bologna, suicidato il giorno della "presunta laurea". Un'altra vittima di un sistema che pretende troppo, ma non ci prepara a nulla. La Repubblica, Il Corriere, Fanpage, RomaToday, La Gazze...
Rimini: adolescente si autolesiona a scuola
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Rimini: adolescente si autolesiona a scuola

Leggere una notizia del genere mentre ci prepariamo ad avere un governo con dei ministri che nel proprio programma elettorale non hanno neanche un minimo punto riguardante la salute mentale, ci terrorizza. A Rimini una ragazza si è autolesionata i polsi mentre si trovava a scuola, e solo grazie all'intervento delle compagne che si sono accorte della sua situazione è stata portata in ospedale e per fortuna non è in pericolo di vita. Ma l'autolesionismo come i tentativi di suicidio e i suicidi effettivi in Italia sono un gravissimo problema. Proprio di recente Giorgia Meloni, probabile futura premier d'Italia, ha detto di voler curare le "devianze" con lo sport. Cosa sarebbero queste devianze? Lo spiegano in un post: «droga, alcolismo, tabagismo, ludopatia, autolesionismo, obesità, anore...
Un 13enne si è suicidato a causa del bullismo
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Un 13enne si è suicidato a causa del bullismo

Siamo nel 2022, siamo stati un anno in lockdown, mesi interi attaccati ai cellulari perché era l'unico modo in cui potevano avere dei rapporti con il mondo esterno, e nonostante ciò, non siamo ancora riusciti a debellare il cyberbullismo. Un bambino di 13 anni a Gregnano, si è suicidato a causa del bullismo, a causa di alcune minacce rivoltegli online da coetanei adolescenti. Perché non riusciamo a educare i figli o gli studenti? Perché questa generazione passa dall'essere una di quelle che più si preoccupa per il futuro, a una di quelle più ignoranti e cattive? In Giappone il cyberbullismo è punito con un anno di carcere, in Italia invece qualche politico dà delle condoglianze e condanna l'accaduto, senza però fare davvero niente di concreto, eppure di ragazzi suicidatasi a causa ...
30enne si suicida e accusa l’università: in quanti dovranno morire ancora?
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30enne si suicida e accusa l’università: in quanti dovranno morire ancora?

Qual è il limite che va superato per far sì che il sistema universitario in Italia vada incontro agli studenti? Quanti altri dovranno suicidarsi? Quante volte ancora dovremo scrivere articoli del genere, arrabbiati e feriti perché ci stanno lasciando morire? Perché sembra che a nessuno importi di quanti ragazzi si stanno togliendo la vita? Non è normale suicidarsi a causa dell'università. Non possono bastarci quelle parole e quelle promesse che vengono pronunciate ogni volta che accade una tragedia. Abbiamo bisogno di fatti. Fonte: Pexels In queste occasioni online leggiamo: “l’università non è per tutti” o ancora “l’università è una scelta” o ancora “solo i deboli si suicidano“, qualcuno si limita a qualche "RIP". Perché non proviamo a domandarci: perché gli studenti arrivano a que...
Sara Pedri: la perizia psichiatrica conferma il mobbing
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Sara Pedri: la perizia psichiatrica conferma il mobbing

La tragedia di Sara Pedri ha colpito tutta Italia e, ancora oggi, si spera che possa riuscire a ottenere la giustizia che merita. Aveva 32 anni quando il 4 marzo dello scorso anno è scomparsa da Cles (Trentino). Subito i genitori hanno denunciato la situazione di mobbing a cui loro figlia, e non solo, era sottoposta da quando lavorava nel reparto di ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Proprio in seguito a ciò, l'ex primario di Ginecologia dell’ospedale dove lavorava Sara, Saverio Tateo, è stato licenziato. Sara Pedri Il caso di Sara Pedri ha evidenziato un grave problema di mobbing che da anni veniva praticato nell'ospedale dove la giovane ginecologa lavorava. Il mobbing, per chi non lo sapesse, è una serie di comportamenti aggressivi subiti da un lavoratore da parte d...
Dazhariaa Quint Noyes, tiktoker suicida a 18 anni
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Dazhariaa Quint Noyes, tiktoker suicida a 18 anni

Nelle ultime ore si parla della tiktoker morta: si chiamava Dazhariaa Quin Noyes, aveva 18 anni, uno splendido sorriso, 1 milione di followers su Tiktok e 189k su Instagram. Dai suoi fan si faceva chiamare Dee e, sul social dove si postano le foto e gli aggiornamenti, il suo nomignolo è accompagnato da un emoji triste e un cuore nero. In tutte le foto sorride, o ha un'espressione serena, nessuno, neanche i genitori, sono riusciti a credere alla morte della giovanissima figlia. Purtroppo la depressione non lascia scampo, ti colpisce e non sempre permette a chi ti ama di salvarti. «Vi sto infastidendo, questo sarà il mio ultimo post», queste sono le ultime parole che la giovane tiktoker morta a 18 anni ha rivolto ai suoi followers prima di suicidarsi, impiccandosi. È morta l'8 febbrai...