Vicenza: morto un 16enne, si valuta il suicidio

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La procura di Vicenza ha aperto un fascicolo riguardo la tragica morte di uno studente vicentino di 16 anni, avvenuta nella serata di martedì. L’ipotesi è quella che si sia tolto la vita, infatti sono stati sequestrati cellulare e pc del giovanissimo ragazzo, ma non si esclude anche che sia potuto cadere e che quindi si tratti di un incidente. A fare la macabra scoperta è stato il padre del ragazzo, e da quanto è stato ricostruito intorno alle 20 il minorenne sarebbe precipitato da una finestra del settimo piano di un appartamento, situato in una strada laterale di viale Verona, morendo sul colpo.

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Incidente o suicidio? Non sappiamo ancora molto, non sappiamo se qualcuno abbia portato alla tragica scelta di metter fine alla propria vita il sedicenne, così come non sappiamo se è caduto e non c’è nessuno da incolpare. Tuttavia, visto che siam sempre un po’ polemici, ricordiamo che l’Italia è il paese europeo nelle condizioni peggiori per quanto riguarda la salute mentale e, a essere colpiti, sono maggiormente i giovani, in quanto solo uno su dodici gode di un benessere mentale pieno. A denunciarlo è il report 2023 di AXA Mind Health.

«L’Italia è il Paese la cui popolazione è più colpita sul fronte della salute mentale»: spicca subito questa frase nel report, sottolineando come spesso i giovani soffrano di problemi psicologici a causa di incertezza sul futuro, di solitudine e immagine corporea, ma anche di una maggiore sensibilità alla tematica del cambiamento climatico. Il 38% di loro accusa tecnologia e social media. In più, «l’indagine indaga infatti anche il legame tra il benessere mentale generale e il benessere percepito sul luogo di lavoro inteso come capacità di sentirsi «in flow»: concentrati, produttivi e focalizzati sugli obiettivi professionali». Solo il 15% del campione dichiara uno stato mentale altamente produttivo.

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Altra indagine importante è quella di skuola.net che ha a che fare più che altro con studenti delle università. «Circa 1 universitario su 3, infatti, ammette di aver mentito almeno una volta alla famiglia sul reale andamento della sua carriera di studi», «si parla del 16% del totale, la bugia è sistematica» e «se venisse scoperto dalla famiglia sul reale stato delle cose, il 25% ritiene di poter essere preda di uno stato di disperazione e la stessa percentuale afferma di poter ipotizzare anche un gesto estremo». È evidente quindi che i ministri dell’Istruzione e dell’Università, invece di far sfilate o di parlare di umiliazione in modo positivo, dovrebbero cominciare a pensare a una soluzione.

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16enne di Vicenza precipita: suicidio o incidente?

A riportare la notizia è Il Giornale di Vicenza, che parla di una «morte inspiegabile», in quanto sembra che il ragazzo andasse bene a scuola, che avesse un buon rapporto con famiglia e amici, e non sembra ci sia stato alcun segnale dall’allarme. Sappiamo però che il suicidio può colpire anche la persona che ci sembra più allegra, che fino al giorno prima sorrideva e rideva insieme a chi gli voleva bene. E quindi il pubblico ministero Jacopo Augusto Corno, come atto dovuto, ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti ipotizzando il reato di istigazione al suicidio.

Il magistrato ha anche disposto l’autopsia e delegato i carabinieri di svolgere tutti gli approfondimenti richiesti dal caso, facendo analizzare il computer e il cellulare del ragazzino che sono stati sequestrati. Secondo quanto è stato possibile ricostruire fino a ora, il 16enne sarebbe precipitato dal settimo piano di un edificio in via Adenauer, dove abita sua nonna che martedì, il giorno della morte, festeggiava il compleanno, e infatti lui era lì insieme a tutta la sua famiglia. Il ragazzo poi è andato in bagno e sarebbe avvenuta la tragedia. Il padre, non vedendolo tornare, è andato a cercarlo e ha fatto la triste scoperta.

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Alcuni passanti hanno assistito alla scena, e qualcuno avrebbe anche cercato di aiutare il ragazzo, ma non c’è stato nulla da fare. Il 118 è stato chiamata intorno alle 21, e una volta arrivati in via Adenauer il medico e gli infermieri hanno solo potuto constatarne il decesso. La caserma dei carabinieri di via Muggia è stata avvisata e sono partite le indagini. Sono stati requisiti tutti i dispositivi elettronici del ragazzino, dove si spera di trovare delle risposte. Uno dei suoi familiari ha anche raccontato che passava tanto tempo davanti allo schermo, ma per un adolescente, di questo tempo, è molto normale.

Già lo scorso febbraio a Valle Aurina, a Bolzano, un ragazzino tedesco di 12 anni è morto dopo esser caduta da un balcone dell’hotel in cui si trovava in gita scolastica. In quel caso era uno scherzo finito male, dato che il ragazzino cercava di scavalcare la ringhiera per entrare nella stanza dei suoi compagni e, per farlo, è purtroppo precipitato. Per il ragazzo di Vicenza, però, quest’ipotesi non sembra plausibile. Potrebbe essere caduto: ma perché si trovava lì? Dove voleva andare?

Per tutti coloro che sono in difficoltà o che per qualsiasi motivo arrivano a pensare al suicidio, esistono riferimenti e servizi a cui rivolgersi. Per sentirsi meno soli, per trovare supporto psicologico, per imparare a superare le difficoltà.

  • Telefono Amico 02-23272327
  • Telefono Azzurro 19696
  • Progetto InOltre 800.334.343

I servizi possono essere contattati anche da amici o familiari di chi sta vivendo momenti difficili, per ottenere consigli e indicazioni su come comportarsi.

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