Tag: fascismo

La pasta come simbolo dell’antifascismo!
Curiosità

La pasta come simbolo dell’antifascismo!

Avete letto bene, la pasta sembra non andare d'accordo con il fascismo, con chi lo sosteneva all'epoca e con chi oggi nutre delle obbrobriose simpatie per la carismatica figura del Duce. Scopriamo assieme qual è stata, allora, la ricetta per la pastasciutta "antifascista"! La pasta come simbolo dell'antifascismo! Per capire come questo piatto tipico della cucina italiana tradizionale sia diventato un simbolo dell'antifascismo, abbiamo bisogno di una bella infarinatura di storia. Correva l'anno 1943, per precisione in data 25 luglio, quando cadde il regime fascista, con il conseguente arresto di Benito Mussolini. Per il termine della Seconda Guerra Mondiale, e la completa liberazione del Bel Paese dal fascismo e dal nemico si dovrà ancora attendere, ma quel giorno l'Italia volle fest...
Quando c’era lui, ma Enzo Ferrari per poco non lo uccise – Una Tazza D’horror #33
Una tazza d'horror

Quando c’era lui, ma Enzo Ferrari per poco non lo uccise – Una Tazza D’horror #33

Per poco non scappò il morto, Enzo Ferrari lo sa, che sarebbe potuto essere il responsabile della morte del Duce. In questo episodio di "Una Tazza D'horror" vi racconteremo la storia che vide protagonista il fondatore della scuderia del Cavallino e Benito Mussolini. Quando c'era lui, ma Enzo Ferrari per poco non lo uccise Le strade di Ferrari e Mussolini si incrociarono solo una volta. Sarebbe stato insolito che questi due personaggi non si fossero mai incontrati, ma bisogna ricordare che nel Ventennio fascista il Drake non era ancora tale, era solo un giovane pilota che non avrebbe mai potuto immaginare quanto il suo nome sarebbe diventato celebre un giorno. E rischiò di diventare già famoso all'epoca, ma per un motivo ben diverso: marchiato come il responsabile della morte del Du...
Claudio Anastasio si dimette: non son tutti fascisti, ma quanti lo sono?
News dal mondo

Claudio Anastasio si dimette: non son tutti fascisti, ma quanti lo sono?

Ci dicono che non c'è apologia del fascismo, che non sono fascisti, e bla, bla, bla. Ma poi sempre di più finiscono in scandali. L'assessore all’Istruzione veneta che canta Faccetta Nera, le minacce per una lettera antifascista di una preside e adesso anche una chiarissima (non si è tentato neanche di nasconderla) citazione al discorso di Benito Mussolini per rivendicare l'omicidio Matteotti. Claudio Anastasio, presidente della società 3-I, società pubblica che gestisce i sistemi software di Inail, Inps e Istat, si è dimesso, e non poteva fare altrimenti. Dopo una mail con citazioni del genere, devi solo chiedere scusa e vergognarti. «Un manager, Claudio Anastasio, scelto dal governo Meloni scrive al Cda della sua azienda usando le stesse parole pronunciate da Mussolini per giustif...
Forza Nuova e il volantino omofobico a Lajatico
News dal mondo

Forza Nuova e il volantino omofobico a Lajatico

Sconvolgente il volantino promosso da Forza Nuova in cui si accusa l'omosessualità di essere la causa della carenza di bambini. Tuttavia, un partito politico di estrema destra neofascista omofobo, non è di certo una sorpresa, soprattutto perché già nel 2007 avevano condiviso e affisso nelle strade dei manifesti con scritto "Basta Gay". Ai tempi furono rimossi, e l'ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, disse che «i manifesti di Forza Nuova esprimono l'ignoranza e la stupidità della parte peggiore della nostra società». E adesso sembrano essere persino peggiorati. Di Forza Nuova si è parecchio parlato due anni fa circa, quando, dopo più di vent’anni, molte persone si sono rese conto che è un partito fascista (d’altronde non se ne vanno  giro a fare il saluto romano ...
Aggressione di Firenze: il silenzio di Salvini e Meloni ha detto tutto
Opinioni attuali

Aggressione di Firenze: il silenzio di Salvini e Meloni ha detto tutto

Ci ostiniamo a pretendere che Salvini e Meloni dicano qualcosa sull'aggressione fascista di Firenze, dove dei ragazzini sono stati picchiati da uomini adulti, ma in realtà il silenzio dice più di quanto potrebbero dir loro. La chiamerebbero semplice "aggressione", condannerebbero il gesto senza commentarlo, con un post in poche righe e probabilmente attaccando l'opposizione che negli ultimi giorni ha preteso delle loro parole sui fatti terribili avvenuti. Quindi, in fin dei conti, meglio così. Sarebbero state un ammasso di parole messe lì giusto perché dovevano. Perché i protagonisti non sono neri, non sono stranieri, sono italiani e bianchi, per cui non possono proprio marciarci sopra. Una giovanissima Giorgia Meloni con la bandiera di Azione Giovani (P.s. Il logo vi ricorda qualcosa?...
Caso P38: il silenzio mediatico, le perquisizioni e i processi verso una band musicale
Opinioni attuali

Caso P38: il silenzio mediatico, le perquisizioni e i processi verso una band musicale

Forse ancora non ci rendiamo conto della gravità della situazione. Forse i giornali più mainstream non sono riusciti a trasmettere cosa significhi indagare una band musicale per le loro canzoni, per i loro testi. La musica, i testi, possono piacere come non piacere. Da anni e anni, forse ancor prima che i membri della P38 (perché, ovviamente, parliamo di loro) nascessero o prima che potessero ancora leggere, esistono band neofasciste, ma nessuna di loro è stata mai indagata per apologia del fascismo. Perché sono delle band musicali. Non sono terroristi, non sono dei politici che cantano alla radio Faccetta Nera o hanno busti di Mussolini in casa. Da un paio d'anni si parla della band trap P38, principalmente per condannare i loro testi musicali molto controversi in quanto parlano di un...
Storia del giornalismo sportivo italiano: dal fascismo alle grandi penne della F1
Sport, Curiosità

Storia del giornalismo sportivo italiano: dal fascismo alle grandi penne della F1

Oggi parliamo di giornalismo sportivo. Lungi da me è l’intenzione di sfruttare con così tanta indecenza il programma d’esame di storia contemporanea. Ma no, in verità è proprio quello che andrò a fare. Se i primi fogli sportivi iniziarono ad avere un discreto successo già negli anni ’80 dell’Ottocento, bisogna aspettare il Novecento per riscontrare da parte dei lettori uno spiccato interesse per il mondo dello sport. Non solo, lo sport divenne un veicolo di propaganda facilmente sfruttabile nelle mani di Mussolini, in quanto capace di trasmettere e fomentare il desiderio di vittoria, il gusto per l’azione, e persino il sentimento di antisemitismo che sposava perfettamente le leggi razziali del 1938. Poi, i primi grandi nomi che hanno scritto – meglio, di cui è stato scritto – la st...
Giorgia Meloni ha vinto le elezioni in un’Italia anziana che non mette i giovani nella condizione di votare
Opinioni attuali

Giorgia Meloni ha vinto le elezioni in un’Italia anziana che non mette i giovani nella condizione di votare

Questa mattina ci siamo svegliati con la notizia che non avremmo mai voluto leggere, con quella che i giovani temevano: Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni ha vinto le elezioni politiche del 2022. Le ha vinte perché la sinistra ha scelto di basare una campagna elettorale non sui fatti ma sugli attacchi, c'è riuscita perché l'Italia è uno dei tre stati europei a non permettere ai fuorisede di votare, perché in molti hanno deciso di non esprimere una minima preferenza perché "tanto vince la Meloni", "mi fanno tutti schifo" e "non mi interessa". Giorgia Meloni premier l'avete votata voi. "L'Italia ha fatto la sua scelta", dicono oggi Giorgia Meloni e i suoi, senza però tenere in conto che l'affluenza è in calo di circa dieci punti e questo può significare solamente che non tutta l'I...
Laura Pausini non canta “Bella Ciao”: la reazione online e la risposta di Pif
Vip news

Laura Pausini non canta “Bella Ciao”: la reazione online e la risposta di Pif

Quando dici di non voler cantare "Bella Ciao" perché è una canzone politica e non vuoi essere utilizzata a scopi politici, ma poi viene postata sul profilo di Matteo Salvini e di tanti altri esponenti della destra che ti fanno i complimenti, mi spiace, Laura Pausini, ma una posizione l'hai presa e non è quella antifascista di Bella Ciao, che dovrebbe essere, oggi, una canzone sia di sinistra che di destra, in quanto utilizzata come simbolo antifascista, quindi contro il fascismo che dovrebbe essere combattuto da qualsiasi fazione politica, almeno in un'Italia basata su una Costituzione apertamente antifascista. Non si parlava di partiti politici, di Lega o di PD, bensì di fascismo o antifascismo. Potrebbe interessarvi: Perché Bella Ciao è un inno alla liberta contro i totalitarismi...
5 film storici sulla resistenza da vedere oggi
Nerd stuff, Resistenza

5 film storici sulla resistenza da vedere oggi

O partigiano, portami via, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao. Oggi ci saranno delle persone che cercheranno in tutti i modi di dimostrarsi delle fecce umane cercando di gettare fake news e cattiverie su coloro che più di 75 anni fa hanno liberato l'Italia donandoci quello che oggi diamo per scontato: la libertà. La libertà dai totalitarismi, dalle dittature, dal fascismo. Altre, invece, celebreranno con un sorriso questa giornata di liberazione, magari ascoltando le canzoni tipiche o anche guardando dei film storici sulla resistenza. Proprio di questi parleremo oggi. Il 25 aprile si celebra la Festa della Liberazione, ovvero la giornata in cui i partigiani, la resistenza, hanno avuto la meglio contro l'occupazione nazista, la giornata in cui nel 1945 l'Italia ha potuto tor...
Funerale militante Forza Nuova: bandiera nazista sulla bara
Opinioni attuali

Funerale militante Forza Nuova: bandiera nazista sulla bara

Un problema di fascismo in Italia? Oh santo cielo, no. Il problema a quanto pare è il nazismo. Durante i funerali di Alessia Augello, conosciuta come Tugsy, la sua bara è stata trasportata fuori dalla chiesa di Santa Lucia con una bandiera nazista sopra. Intorno a lei, un gruppo di persone che con il tipico saluto fascista a braccio teso, urlavano "Presente!". Al momento indaga la Digos e sembra che i presenti dell'estrema destra siano stati già individuati. Intanto sono in molti a prendere le distanze. Funerale di Alessia Augello Alessia Augello era una militante di Forza Nuova morta a solo 44 anni a causa di alcune complicazioni in seguito a un intervento chirurgico. Dopo che il parroco ha celebrato il funerale davanti a tutti gli amici e i familiari della donna, la bara è stata p...
Liliana Segre attaccata in piazza da No-Green Pass
News dal mondo

Liliana Segre attaccata in piazza da No-Green Pass

Quando sei convinto di vivere in una dittatura solo perché il governo decide di rendere obbligatorio il Green Pass, che serve a proteggere la tua salute e quella di chi ti circonda in modo da non finire come in Gran Bretagna con 50k casi giornalieri dopo quasi due anni dall'inizio della pandemia, e ti permetti di insultare e mancare di rispetto a Liliana Segre, a una donna che la dittatura l'ha vissuta per davvero, riuscendo a sopravvivere a un genocidio, sei davvero una persona non solo maleducata e irrispettosa, ma anche ignorante. Sia chiaro, noi accettiamo qualsiasi idea. Puoi ritenere che il Green Pass sia giusto. Puoi pensare che il Green Pass non sia giusto (ma non che sia una dittatura, perché sarebbe da incoerenti e ignoranti visto che durante una dittatura non puoi neanche pe...
Cara Giorgia Meloni, te lo diciamo noi qual era la “matrice” della manifestazione a Roma
Opinioni attuali

Cara Giorgia Meloni, te lo diciamo noi qual era la “matrice” della manifestazione a Roma

Non appena le manifestazioni a Roma si sono concluse, o proprio quando hanno iniziato ad arrivare le prime foto, per tutti noi era chiaro comprendere che la matrice era quella fascista. D'altronde in questi giorni non si fa che parlare di fascismo, soprattutto in relazione ai partiti di destra. Forse per tutti noi è stato chiaro, tranne che per Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia, forse uno dei partiti che prendere più voti dai fascisti insieme alla Lega, che ha voluto minimizzare e spiegare di non conoscere la "matrice". Leggendo il discorso, però, quello che più mi ha sconvolta non è stato il fatto che abbia fatto finta di non conoscere la matrice. Perché Giorgia Meloni non è sciocca, lei la matrice la sa benissimo e proprio perché la sa non può permettersi di andare contr...
Il neofascismo non è stato mai così vivo
News dal mondo

Il neofascismo non è stato mai così vivo

Che il fascismo non sia mai morto lo sappiamo noi come il governo che permette a Forza Nuova di esistere, ma in questi giorni lo sentiamo più vivo che mai e non solo per le manifestazioni a Roma dei No Green Pass, ma soprattutto per come l'inchiesta di FanPage abbia portato allo scoperto quello che in molti già sapevano: la destra di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini prende con molto piacere i voti dei "patrioti". Abbiamo visto persone fare il saluto romano e nessuno intervenire. Abbiamo visto violenza da parte di persone che si definiscono fasciste ma poi urlano contro la "dittatura sanitaria". Ma lo sanno che il fascismo è una dittatura? Fonte foto: Twitter «E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista», leggiamo nella nostra Costituzione ...
Fratelli d’Italia e l’inchiesta di Fanpage a Milano
News dal mondo

Fratelli d’Italia e l’inchiesta di Fanpage a Milano

L'inchiesta di FanPage su Fratelli d'Italia realizzata grazie a un video di un giornalista infiltrato nella campagna elettorale di una candidata alle comunali ha fatto in pochissimo tempo il giro di tutta Italia, dimostrando ancora una volta il marcio all'interno del partito di Giorgia Meloni, con sistemi di finanziamenti in nero e apologie di fascismo e nazismo. E la donna, madre e cristiana che fa? Chiede scusa? Prende le distanze? No, vuole vedere il video intero sebbene le parole che abbiamo ascoltato e visto, sembrino essere davvero chiare. Screen dell'inchiesta di Fanpage «Quasi tre anni fa, nel 2019, un nostro giornalista è entrato in un gruppo di nostalgici del fascismo, massoni ed ex militari, fingendo di essere un uomo d'affari. Il gruppo è coordinato da Roberto Jonghi Lav...
Aggressione omofoba nel Salento e non solo: ma il DDL Zan ancora non serve
News dal mondo

Aggressione omofoba nel Salento e non solo: ma il DDL Zan ancora non serve

Proprio una settimana fa Brindisi ospitava il Salento Pride e noi ve lo raccontavamo felici della grande partecipazione da parte di persone di tutte l'età. Oggi, invece, dobbiamo darvi la triste notizia di un'orribile aggressione omofoba a sud di Leverano. Il titolare del bar "Barattolo a sud" è un attivista dei diritti LGBT e si chiama Antonio Paladini, ha 42 anni e ha denunciato l'assurda vicenda sulla pagina Facebook del locale, ottenendo la solidarietà di tantissime persone. Gli aggressori sono tre e, uno di questi, è un poliziotto penitenziario. Fonte: Barattolo a Sud, locale del Salento, su Facebook Il DDL Zan è ancora chiuso in un cassetto perché per il partito di Matteo Renzi, che si è sempre detto pro al disegno di legge contro l'odio omofobico, a un certo punto è divenuto ...
Renzi è con Salvini su Durigon: «No alla sfiducia»
News dal mondo

Renzi è con Salvini su Durigon: «No alla sfiducia»

Matteo Renzi continua a sostenere Matteo Salvini. Prima ha contribuito al suo ritorno al Governo facendo cadere il Governo Conte, poi lo ha sostenuto contro il DDL Zan cambiando idea proprio all'ultimo, e adesso ha deciso di difenderlo persino sul fronte Durigon. Perché, insomma, è normale affermare di voler rinominare un parco che ha i nomi di due giudici che hanno lottato e sono morti a causa della mafia con il nome di uno la cui unica onorificenza è stata quella di essere il fratello di un dittatore che ha portato alla morte centinaia di italiani. Tutto normale. Fonte: Twitter Se vi siete persi l'ultima della Lega, ve la riassumiamo in breve (oppure trovate tutta la storia qui). «Questa è la storia di Latina, la storia che qualcuno ha voluto anche cancellare con quel cambio di n...
La Lega e la mafia: a Latina si vuole sostituire Falcone e Borsellino con Mussolini, a Foggia il comune è sciolto per mafia
News dal mondo

La Lega e la mafia: a Latina si vuole sostituire Falcone e Borsellino con Mussolini, a Foggia il comune è sciolto per mafia

Quando pensi «non può andare peggio di così», «non può cadere più in basso», Matteo Salvini e la Lega le prendono come una sfida. Perché continuano a cadere sempre più in basso, a dimostrare che possono sempre essere delle persone peggiori di quel che son state ieri. Le notizie delle ultime ore riguardano il sottosegretario Durigon, leghista, che vuole che «il parco torni a chiamarsi Mussolini» e il comune di Foggia, leghista, che è stato sciolto per mafia. Sapete cosa hanno in comune queste due notizie? Entrambe riguardano la Lega e da nessuna delle due Salvini ha preso le distanze. Durigon e Matteo Salvini Si è dato alla cronaca sportiva in questi ultimi giorni Matteo Salvini, con persino un tweet fissato sul suo profilo in cui vediamo la staffetta d'oro 4x100. Tuttavia, sebbene ...
Striscioni contro Hysaj: «Verme, la Lazio è fascista», ma il web non è d’accordo
Sport, Vip news

Striscioni contro Hysaj: «Verme, la Lazio è fascista», ma il web non è d’accordo

Quante volte da parte dei tifosi del calcio e non solo abbiamo sentito dire che non c'è bisogno di inginocchiarsi perché lo sport e la politica (che poi si tratta di diritti umani, ma va bene) non vanno mischiato, allora come spiegate lo striscione in cui gli ultras laziali si autoproclamano fascisti (insultando Eised Hysaj) come se poi fosse un vanto e come se non fosse anche anticostituzionale? Ma cos'ha fatto Elseid Hysaj? Il giocatore è colpevole di aver cantato "Bella Ciao" duranti il ritiro della Lazio ad Auronzo di Cadore. Hysaj chose “Bella Ciao” as his Lazio initiation song Great choice 😁 pic.twitter.com/obLauOHgIc— Italian Football TV (@IFTVofficial) July 19, 2021 Proprio ieri la Lazio aveva pubblicato un comunicato stampa per spiegare che Bella Ciao non è solo la c...
Telegram sotto indagine in Germania: non blocca i gruppi neonazisti e antisemiti
News dal mondo

Telegram sotto indagine in Germania: non blocca i gruppi neonazisti e antisemiti

Che Telegram sia un porcaio lo abbiamo scritto fin troppe volte. Revenge porn, pedopornografia, fascismo, nazismo, razzismo, omofobia, ma anche solo i canali in cui le ragazze vengono inserite come se fossero merce da scambio. Tuttavia, in Italia non si riesce a fare nulla, anche se le vittime sono minorenni e vengono commentate da padri di famiglia, anche se la privacy delle ragazze viene violata allo sfinimento. Non esiste legge, su Telegram, ma non in Germania. Fonte: trizero I canali vengono segnalati, eliminati e poi ricreati in men che non si dica, in poco meno di un’ora si ripopolano come se le persone non abbiano altro da fare che entrare in questi gruppi o canali in cui ragazzine, spesso minorenni, spesso anche bambine, vengono sessualizzate, insultate e degradate nei modi ...