Giorgia Meloni ha vinto le elezioni in un’Italia anziana che non mette i giovani nella condizione di votare

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Questa mattina ci siamo svegliati con la notizia che non avremmo mai voluto leggere, con quella che i giovani temevano: Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni ha vinto le elezioni politiche del 2022. Le ha vinte perché la sinistra ha scelto di basare una campagna elettorale non sui fatti ma sugli attacchi, c’è riuscita perché l’Italia è uno dei tre stati europei a non permettere ai fuorisede di votare, perché in molti hanno deciso di non esprimere una minima preferenza perché “tanto vince la Meloni“, “mi fanno tutti schifo” e “non mi interessa“. Giorgia Meloni premier l’avete votata voi.

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L’Italia ha fatto la sua scelta“, dicono oggi Giorgia Meloni e i suoi, senza però tenere in conto che l’affluenza è in calo di circa dieci punti e questo può significare solamente che non tutta l’Italia ha fatto la sua scelta, e la colpa è solo di una politica che non ha messo gli italiani nelle condizioni di votare. C’è chi non si sentiva rappresentato ha scelto di non votare e c’è chi avrebbe voluto votare ma non ha potuto perché un biglietto andata e ritorno per tornare alla propria sede costava più di €100 e al momento siamo in crisi economica.

L’Italia non ha fatto la sua scelta. Degli anziani hanno deciso per i giovani che non hanno voluto o non hanno potuto votare, e non c’è niente da festeggiare in questo. Il primo commento che si sarebbe dovuto leggere da parte dei partiti sarebbe dovuto essere un grande scusa nei confronti di tutte le persone che non hanno votato. Non che si vuole giustificare chi avrebbe potuto votare e non l’ha fatto, perché Giorgia Meloni ha vinto anche per colpa loro, tuttavia è lecito chiedersi: perché non hanno votato?

E mentre in Italia alcuni giornali festeggiano, altri riportano le testimonianze degli altri politici, solo dall’estero si ha il coraggio di dire quello che tutti pensano: il fascismo in Italia non se n’è mai andato, gli italiani hanno la memoria corta e nelle elezioni del 2022 in uno Stato con una costituzione fondata sull’antifascismo, abbiamo votato una donna leader di un partito colmo di fascisti e che non ha neanche il coraggio di definirsi antifascista. Ma non demordete, come hanno scacciato il fascismo il secolo scorso, resisteremo e sopravvivremo anche questa volta, e l’Italia risorgerà più a sinistra di prima, speriamo però con una sinistra diversa.

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Fonte foto: Twitter

Dimostreremo ai nostri antenati che hanno lottato e sono morti per concedere a noi la libertà di essere, quella stessa libertà e quei stessi diritti che ieri qualcuno ha deciso di privarci, che anche noi possiamo resistere. Perché davanti a una donna che in campagna elettorale pubblica il video di una donna stuprata e che basa la propria ideologia su esperienze personali non dando la giusta attenzione ai problemi di salute ma ritenendo che possano essere curati solo con lo sport, puoi solo resistere.

Giorgia Meloni premier: non andatevene, ma resistete

«Giorgia Meloni si avvia a essere la prima ministra italiana più di destra dai tempi di Mussolini», ha scritto la Cnn. «Con Giorgia Meloni che guida le elezioni di domenica, l’Italia potrebbe avere il suo primo leader il cui partito affonda le sue radici nel fascismo», ha scritto invece il New York Times. In Francia sono della stessa opinione, parlando di Fratelli d’Italia come “partito post-fascista”, mentre in Germania e Spagna si parla di “estrema destra”. APNews rimarca sulle radici neofasciste e sul “Dio, patria e famiglia”.

Insomma, solo in Italia non ci si rende conto di come Fratelli d’Italia sia un partito neofascista. Quando FanPage ha fatto quell’inchiesta dimostrando l’esistenza dei rapporti di Fratelli d’Italia con il fascismo e la presenza di stessi fascisti nel partito, Giorgia Meloni disse che  «in Fratelli d’Italia non c’è spazio per razzisti, antisemiti e per paranazisti. Lo sapete benissimo, tant’è che le persone ritratte in quel video sono state allontanate da Fratelli d’Italia», tuttavia non sembra proprio così. Tra l’altro, se ciò non bastasse, il partito di Giorgia Meloni è anche quello con il record di condannati per ‘ndrangheta.

Altrimenti… perché non legalizzare la cannabis? Rendere legale una droga leggera la toglierebbe dalle strade, rendendole più sicure, evitando quindi diverse multe e anche che gli “immigrati” tanto odiati a destra si mettano a spacciare. Ma soprattutto, eviterebbe che la mafia richiamasse quegli stessi immigrati per spacciare. Ci sarebbe letteralmente solo da guadagnarci. Ma allora perché Fratelli d’Italia e tutti i partiti di destra hanno deciso di schierarsi contro? Forse non sanno tutte queste cose…

Ma di questo non se ne parla. Le tv non ne parlano, e come si informano gli anziani se non in televisione? Perché basta fare un giro sul web per rendersi conto di come i giovani non abbiano votato Fratelli d’Italia, se non qualche eccezione. I giovani hanno deciso per il voto di convenienza al PD, perché, sia chiaro, il PD ormai non lo voti perché credi in loro, ma solo per contrastare la destra, anche se, come commenta Giuseppe Conte, al sud in molti hanno scelto il suo partito.

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Intanto Giorgia Meloni festeggia, e in un post Facebook scrive: «Questa vittoria è dedicata a tutti i militanti, i dirigenti, i simpatizzanti e ad ogni singola persona che – in questi anni – ha contribuito alla realizzazione del nostro sogno, offrendo anima e cuore in modo spontaneo e disinteressato. A coloro che, nonostante le difficoltà e i momenti più complessi, sono rimasti al loro posto, con convinzione e generosità. Ma, soprattutto, è dedicata a chi crede e ha sempre creduto in noi. Non tradiremo la vostra fiducia. Siamo pronti a risollevare l’Italia. Grazie». Ma vedremo come la risolleveranno.

Lo faranno togliendo soldi ai poveri per darli ai ricchi? Lo faranno togliendo ancora più diritti alle persone LGBT? Lo faranno non concedendo il salario minimo? Lo faranno non tenendo in considerazione la salute mentale delle persone? Lo faranno investendo in armi e in nucleare, togliendo soldi all’istruzione e alla cultura? Come ha intenzione Giorgia Meloni di risollevare l’Italia? Poi, per carità, se ci riuscisse a noi può solo far piacere. Ma i diritti delle persone non si toccano.

Calenda, leader di Azione e del Terzo Polo, commenta: «L’obiettivo di fermare la destra e andare avanti con Draghi non è stato raggiunto. Sentiamo in primo luogo il dovere di ringraziare il Presidente Del Consiglio per il lavoro svolto a servizio del paese. Così come ringraziamo i quasi due milioni di cittadini che hanno deciso di votare una lista nata a ridosso delle elezioni. Gli italiani hanno scelto di dare una solida maggioranza alla destra sovranista. Consideriamo questa prospettiva pericolosa e incerta. Vedremo se la Meloni sarà capace di governare; noi faremo un’opposizione dura ma costruttiva».

Adesso non ci resta che vedere come Giorgia Meloni formerà il suo governo, chi ci sarà all’opposizione e se saranno davvero in grado di cambiare l’Italia, in meglio o in peggio. Tuttavia, non espatriate, non per il governo, almeno. Adesso è il nostro momento di far sentire ancora la nostra voce, di scendere in piazza e resistere.

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