Perché Nikita Mazepin non è tra i piloti più stimati della F1?

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Nikita Mazepin ha esordito in Formula 1 nel 2021 come pilota della scuderia Haas, guadagnandosi il non così rispettabile soprannome di “Mazespin” dopo solo 15 Gran Premi disputati in questa categoria. Infatti, gli appassionati di F1 hanno imparato a conoscerlo attraverso incidenti e duelli in pista con altri piloti, tra cui lo stesso compagno Mick Schumacher. Purtroppo i comportamenti ritenuti scorretti non finiscono solo sull’asfalto, ma spuntano anche nella sua vita privata.

Nikita Mazepin, figlio del miliardario Dmitry Mazepin

Mazepin non è un cognome noto ormai solo nel mondo del motorsport, ma risponde innanzitutto alla figura di Dmitry Mazepin, fondatore e proprietario miliardario della Uralchem Integrated Chemicals Company, produttrice di fertilizzanti che nel 2018 ha registrato un fatturato annuale di oltre un miliardo e mezzo di dollari.

L’approdo di Mazepin in F1 con la Haas non è insolito se si pensa che le scuderie minori siano costrette a fare affidamento a grandi sponsor per provare ad eliminare il divario con le grandi scuderie. Questo comporta la concessione di un sedile a piloti in grado di garantire questo genere di sponsorizzazione, come ha riferito lo stesso Günther Steiner, team principal della scuderia, in un’intervista per Ekstra Bladet: “Ho dovuto trovare nuove opportunità per permettere alla squadra di sopravvivere. Il primo obiettivo non è il singolo, ma la squadra. Il futuro di molte famiglie dipende da ciò. Quindi devi prendere decisioni difficili, anche se non ti piacciono“.

Non c’era rabbia o insoddisfazione ma si è trattato di una scelta esclusivamente legata a ragioni economiche. L’alternativa era quella di fallire. Se avessimo tenuto Kevin la nostra squadra non sarebbe sopravvissuto e quindi Magnussen non avrebbe avuto comunque una vettura con cui correre. E con lui avrebbero perso il lavoro altre 300 persone. L’unica soluzione possibile era prendere i due giovani piloti“, ha continuato, riferendosi a Kevin Magnussen, attualmente attivo nella IMSA.

Infatti, in questa stagione la scuderia Haas è stata rappresentata attraverso i colori della bandiera della Russia, patria di Mazepin, in particolare contenuti anche nel marchio della Uralkali, sponsor ufficiale del team e consociata con l’industria del padre di Nikita.

Era stata aperta addirittura un’investigazione per la presenza della bandiera russa sulla livrea della vettura.

Questo a causa del divieto agli atleti russi di competere agli eventi mondiali per il 2021 e il 2022, in seguito ai casi di doping riscontrati alle Olimpiadi invernali del 2014 (medesimo motivo spiega perché a Tokyo 2020 gli atleti di nazionalità russa, in realtà, gareggiavano per il ROC, Comitato Olimpico Russo).

Infatti, “gli atleti russi non devono esporre pubblicamente alcun emblema nazionale o altro simbolo nazionale della Federazione Russa sui loro vestiti, attrezzature o altri oggetti personali“, ma non é stato eseguito nessuno provvedimento.

La differenza, però, tra Mick Schumacher, figlio del sette volte campione del mondo Michael Schumacher, e Mazepin si può scovare nelle loro precedenti esperienze in gara. Schumacher ha conquistato due titoli di rilievo nel 2018, con la sua vittoria nella F3 europea, e nel 2020, come vincitore della Formula 2. Mazepin, invece, vanta come miglior risultato una P2 nel campionato GP3, dietro ad Anthoine Hubert.

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Fonte: Instagram @ haasf1team

Pare comunque che ci siano altri piani previsti per il futuro: “Per mio padre sarebbe un’opzione interessante quella di comprare una squadra. Qualsiasi cosa ha toccato è diventata oro. Io però sono molto fedele alla Haas, quindi se dovesse comprare un team, sarebbe curioso vedere come andranno e speriamo di batterli“.

Non escluderei neppure di lasciare la Haas per unirmi a un suo possibile nuovo team, ora corro in una scuderia decima su dieci posizioni nella classifica costruttori. Ma ribadisco, sono leale e voglio avere successo con la Haas“, ha sostenuto Mazepin.

Mazepin e l’accusa di molestie, “Prometto che imparerò

Lo scandalo che aveva visto Mazepin protagonista era stato definito pubblicamente “ripugnante” dalla Haas, la quale si era completamente dissociata dal comportamento del pilota. Infatti, sarebbe stato ripreso mentre palpava il seno nudo della modella e influencer Alma de Caribe, visibilmente alticcia.

Quando gli appassionati della F1 hanno deciso di portare avanti una petizione per rimuoverlo dalla lista piloti del mondiale attualmente in corso, Mazepin ha chiesto scusa e Alma de Caribe, rivelatasi essere sua amica, ne ha preso le difese, sostenendo che fosse soltanto “una maniera stupida di scherzare tra noi” e di aver pubblicato lei stessa il video con l’account Instagram del pilota.

Prometto che imparerò“, aveva esordito Mazepin, ma non sono mancate di certo le richieste di foto intime ad altre ragazze, in cambio di pass per accedere ai diversi circuiti, e commenti indelicati in seguito alla vicenda, non poi così chiarita.

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Fonte: Instagram @ haasf1team

Incidenti, battutine e pugni nel paddock

Dall’esordio in Bahrain finito contro le barriere, al testacoda ad Imola, per Mazepin non mancano all’appello numerosi incidenti di gara: l’epiteto “Mazespin” deriva proprio da tutti i testacoda e fuori pista che stanno caratterizzando la sua carriera.

A Sochi, nel 2019, Mazepin e Nobuharu Matsushita sono usciti senza nessun serio danno da un grave incidente in F2, mentre nel 2020, a Spa, Mazepin ha spinto fuori Yuki Tsunoda all’ultimo giro, il quale ha ottenuto comunque la vittoria dopo l’assegnazione di una penalità di 5 secondi per Mazepin.

Sempre il testacoda a Monza, questa volta di Schumacher, era stato causato da Mazepin, il quale si é assunto tutte le responsabilità.

La difesa giunge dallo stesso Steiner: “A volte esagera, ma fa parte del processo di apprendimento. Imparare è doloroso. Ma è altrettanto chiaro che ad un certo punto smetterà di fare degli incidenti. Non lo stiamo mettendo sotto pressione, non ci sono scadenze o numeri massimi di incidenti. Credo fermamente che la situazione si risolverà da sola”.

Ma ricorrono anche “battute” di cattivo gusto, indelicate e discriminatorie. “Ho un segreto su di te che alcuni potrebbero chiamare coming out“, ha commentato Mazepin nei confronti di George Russell, al termine di una diretta del futuro pilota della Mercedes.

Avrebbe anche risposto con uno sprezzante “é il mondo reale” ad un fan che aveva accusato proprio alcuni dei suoi sostenitori di razzismo.

La violenza fisica nel paddock, però, arriva nel 2016 nei confronti di Callum Ilott.

F3 europea. Durante la seconda sessione di prove che ha visto Ilott ostacolare un giro lanciato di Mazepin a causa di un’incomprensione. Giunto al garage di Ilott, i due piloti hanno intrapreso una discussione piuttosto accesa, degenerata quando Mazepin ha sferrato due pugni al volto di Ilott. Il pilota ha riportato ferite a collo e guancia, un occhio nero e una mascella gonfia, mentre Mazepin é stato squalificato dai commissari, da lui definiti come “ridicoli“.

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Fonte: Instagram @ nikita_mazepin

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