F1: sotto accusa il budget cup, la FIA potrebbe rivederne il regolamento

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FIA e Formula 1 si sono dimostrate pronte a rivedere il regolamento sul budget cup, con la possibilità di discutere con le diverse scuderie della categoria regina quelle norme che tanto nelle ultime stagioni hanno portato a polemizzare un po’ chiunque.

Queste potenziali modifiche potrebbero già entrare in vigore con l’aprirsi della stagione 2024.

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Fonte: Mark Thompson – Getty Images

La FIA intende rivedere il regolamento sul budget cup

L’introduzione del budget cup è avvenuta alle porte della stagione 2021, che ha visto Max Verstappen laurearsi per la prima volta campione del mondo di F1, a discapito del sogno del già sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, affamato di quell’ottavo che ancora divide i tifosi della massima categoria.

Questa novità avrebbe dovuto mostrare una griglia alla pari con le spese economiche, portando ad eccellere chi si fosse rivelato in grado di sfruttare al meglio ogni singola monetina. In realtà così non è stato, e proprio sin dall’inizio: la Red Bull, casa dell’ormai due volte campione del mondo, avrebbe superato il tetto massimo di 145 milioni di dollari del 1,6%, ergo 1.8 milioni di dollari. Anche l’Aston Martin, sempre in quel 2021, si sarebbe macchiata dello stesso crimine, con una cifra molto più modesta.

Le scuderie sono state sanzionate – anche se neanche la testa di Christian Horner o un invito al loro catering avrebbe potuto sedare il desiderio di rovina di alcuni fans – e la faccenda voleva ritenersi chiusa, o almeno così si pensava.

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Fonte: Joe Portlock – Getty Images

Infatti, i risultati sperati non sono stati ottenuti: la differenza tra i diversi team di F1 si nota eccome, che si voglia considerare o meno chi ha approfittato di qualche milione in più. Ma il problema su cui si vuole porre l’attenzione non è nemmeno questo: se la presenza del cost cup può aver impedito alle scuderie di maggior prestigio di ottenere ingenti vantaggi (anche se pare che la Ferrari sia bravissima a crearsi disagi da sola), allo stesso modo quei team più piccoli non hanno ricevuto i guadagni sperati.

La Haas ironizza pure sul aver ridotto il proprio muretto box per risparmiare.

Ogni investimento volto alle migliorie dei progetti e delle infrastrutture già compiuti rientra in quella soglia massima da non poter superare. A cosa può servire l’esenzione concessa per le nuove gallerie del vento, quando chi è riuscito ad azzeccare il progetto vincente può godersi la propria rendita, e chi non ha avuto la medesima fortuna deve selezionare aggiornamenti limitati nella speranza che funzionino?

Se Toto Wolff potesse stracciare i bozzetti della W13 e della W14, partendo da zero e senza budget cup, forse la Formula 1 tornerebbe ad essere interessante, e non solo per i fans della Red Bull.

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Fonte: Eric Alonso – Getty Images

Secondo le penne di Motorsport.com le discussioni sulle regole che concernono il cost cup sono state avviate, proprio durante l’ultima riunione della Commissione Formula 1. Si ha ragione di credere che nelle prossime settimane il discorso verrà approfondito, ed è in preparazione un’analisi molto più specifica riguardo agli effetti che tali modifiche potrebbero avere nella categoria regina.

A parlare è stato anche Otmar Szafnauer, team principal dell’Alpine: “Quello che fa un budget cup è solidificare alcune iniquità intrinseche. Se sei un piccolo team e non hai una grande galleria del vento, per esempio, e non puoi costruirne una, sei fregato per sempre. Ecco perché c’è una deroga per le nuove gallerie“. 

E penso che ci siano altre infrastrutture e strumenti sotto la galleria che dovrebbero essere trattati allo stesso modo. Cose come i banchi di prova, che i grandi team hanno e i piccoli team no. Se non si consente questa spesa, l’iniquità rimane per sempre. Significa che sei fregato per sempre e penso che sia sbagliato“, ha concluso Szafnauer.

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