Proprio qualche giorno fa abbiamo ricordato la triste ricorrenza in cui Denise Pipitone è stata rapita. Il primo settembre la bambina oggi ragazza giocava davanti casa della nonna, per poi sparire nel nulla. Da quel momento ci sono state tante ipotesi, tante intercettazioni, tante piste, ma le forze dell’ordine non sono riusciti ancora a fare giustizia su questo caso, dopo la bellezza di 17 anni. Tuttavia il legale di Piera Maggio, la madre di Denise, ha rilasciato un’intervisto molto interessante in cui si evince che ci sono dei dettagli in più, e che la verità potrebbe essere più vicina di quanto si crede.
Il caso di Denise Pipitone è tornato sulla bocca di tutti, dai social ai programmi televisivi, da quandoOlesya, una ventenne russa alla ricerca della sua mamma, ha contattato un programma russo. E subito la ragazza ci è sembrata la nostra Denise, scomparsa da 17 anni. Tuttavia, il gruppo sanguigno non coincideva con quello della bambina, per cui la storia si è chiusa in quel momento. O così si pensava. Perché qualche settimana dopo siamo stati avvisati dellariapertura delle indaginisulla scomparsa della bambina, anche in seguito atutti gli erroriche sono stati fatti nel primo periodo.
Le indagini sono state piene di depistaggi, di bugie, di cose che non tornano, di intercettazioni che non funzionano solo con le persone indagate e qualche mese fa durante una puntata di Chi l’ha visto ci abbiamo aggiunto anche lamafia. Ma la madre di Denise Pipitone, così come tantissime persone che da anni cercano giustizia, vorrebbero solo che la bambina tornasse finalmente fra le braccia della sua famiglia che, per tutti questi anni, non ha perso la speranza e continua ad aspettarla. Ogni giorno ci sembra di essere più vicini alla verità ma allo stesso tempo non ci vogliamo illudere, e quindi non ci resta che, ancora, inesorabilmente, aspettare.
Negli ultimi mesi abbiamo seguito con tanto interesse non solo le indagini riaperte di recente ma anche le vecchie intercettazioni che non sono minimamente state prese in considerazioni all’epoca dei fatti. Abbiamo visto come il signor Battista Della Chiave non è stato minimamente ascoltato, con un’interprete ancora troppo inesperta che non è riuscita a comprendere quello che l’uomo davvero volesse dire. Oggi Denise Pipitone non è ancora a casa, ma speriamo che questa sia solo una situazione temporanea. Intanto leggiamo le ultime dichiarazioni da chi non ha mai smesso di cercarla per un solo giorno.
Denise Pipitone: le ultime news
Denise Pipitone ha quasi 21 anni, il 26 ottobre sarà il suo compleanno e speriamo possa passarlo nelle braccia delle persone che la amano, o almeno che ci saranno stati degli sviluppi per farci avvicinare ancor di più alla verità sul suo rapimento. È importante anche mantenere alta l’attenzione mediatica, sempre nel rispetto delle indagini. In fin dei conti dobbiamo ricordare che le indagini stesse sono state riaperte grazie a Olesya che ha riacceso i riflettori, involontariamente, sul caso della bambina scomparsa a 4 anni. Non permettiamo che il mondo si dimentichi di lei ancora una volta.
In occasione del 17esimo anniversario dalla sua scomparsa, il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci che si è anche molto mobilitato negli ultimi mesi per sensibilizzare sul rapimento di Denise Pipitone, ha detto che «la nostra comunità torna a stringersi forte a Piera Maggio e Piero Pulizzi. Vista la situazione Covid abbiamo voluto organizzare questo incontro con i genitori di Denise, l’avvocato Frazzitta ed il vescovo Mogavero, con la sola presenza ristretta anche di operatori dell’informazione, per ribadire la nostra vicinanza con la speranza sempre viva di potere un giorno riabbracciare Denise, che è ormai considerata la figlia di tutti».
Il vescovo monsignore Domenico Mogavero, anche lui molto presente in questo caso o meglio nella sensibilizzazione delle persone, ha chiesto a chi sa di parlare. All’evento ovviamente c’era anche Piera Maggio, che ha ringraziato tutti i mazaresi come anche tutte le persone nell’Italia e nel mondo che le hanno donato affetto in questi difficili anni, ha ringraziato tutte le persone che condividono giornalmente le locandine, augurandosi anche che «questo possa essere l’ultimo anniversario del rapimento di Denise che ricordiamo! Siamo convinti che Denise sia viva e lotteremo fino alla fine per poterla riabbracciare».
Anche l’avvocato Giacomo Frazzitta si è espresso sulla questione, ancora una volta. Con il cuore in mano ha detto di aver «incontrato la cugina e compagna di giochi di Denise. Ha la stessa età di Denise e si appresta a partire per il progetto Erasmus. Questa opportunità di crescere e studiare in serenità è stata negata a Denise. E qualcuno dovrebbe venire a spiegarci perché ciò sia avvenuto. Non possiamo escludere anche la peggiore delle ipotesi, ma in questi 17 anni nessun elemento è emerso in questo senso e pertanto noi siamo convinti che Denise sia viva e non lasceremo nulla di intentato per poterla ritrovare».
In più ha lasciato trapelare una notizia piuttosto importante su un testimone che avrebbe raccontato «l’esistenza di almeno quattro elementi che non aveva mai raccontato prima. Questa persona ha contattato lei lo studio, non l’abbiamo contattata noi, seppur i motivi erano differenti, una volta in studio l’abbiamo sentita e ha raccontato delle cose che prima non aveva raccontato e mi chiedo il perché. Si tratta di elementi meramente indiziari, ma che sicuramente avrebbero fatto bene nel processo principale. Attendevamo ancora che questa persona ritornasse e definitivamente si liberasse e invece non ci ha più contattato». La dichiarazione è stata ovviamente registrata e sarà depositata alla Procura di Marsala.
La storia di Denise Pipitone
Vi invito a visitare ilsito ufficialecreato dalla famiglia di Denise Pipitone per informarvi meglio su questa storia. Noi cercheremo di riassumere, toccando però tutti i punti fondamentali. Era il primo settembre 2004, una bella giornata inSiciliae la piccola Denise di quattro anni giocava nel giardino con la sua cuginetta. In quella strada abita anche una zia, che la vede correre verso casa alle 11.45 circa. Ma Denise Pipitone a casa non è mai tornata. Da quel momento, iniziano le ricerche.
Un mese e mezzo dopo la sua scomparsa, Denise Pipitone è avvistata a Milano con un gruppo di nomadi, un uomo, due donne e tre bambine. La donna parla una lingua straniera, mentre la bambina italiano, come si vede da un video registrato da una guardia giurata che intanto avverte le autorità che purtroppo arrivano troppo tardi. I carabinieri sono convinti che quella fosse proprio Denise Pipitone.
Da quell’ottobre 2004, nonostante i tanti appelli della madre, i presunti avvistamenti (insieme anche a molte persone che pensano di essere la piccola siciliana, tra cuiOlesya) che non hanno mai portato a nulla, la mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, non ha mai perso le speranze, e noi ci auguriamo che prima o poi potrà abbracciare nuovamente sua figlia, e soprattutto avere la giustizia che merita.
A maggio 2021 la Procura di Marsala ha deciso di riaprire il caso di Denise Pipitone, scomparsa all’età di 4 anni proprio a causa degliipoteticierrori che ci sono stati nel corso degli anni, insieme a tutti gliipoteticidepistaggi. Al momento le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone sono ancora in corso e, dopo 17 anni, è stata perquisita la casa in cui un tempo abitava Anna Corona. Mercoledì 12 maggio l’avvocato Frazzitta, che si occupa del caso, riceve unalettera anonimain cui vengono svelati degli importanti dettagli per l’indagine.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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