L’UE punta a semplificare la burocrazia per le startup: un nuovo piano per rilanciare l’innovazione

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La Commissione Europea ha presentato un ambizioso piano per ridurre la burocrazia che ostacola le startup e le imprese innovative nell’Unione Europea. Questo piano, parte della più ampia “Bussola per la Competitività” lanciata nel gennaio 2025, mira a creare un ambiente imprenditoriale più favorevole, semplificando le normative e riducendo gli oneri amministrativi che spesso frenano la crescita delle nuove imprese.

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[EPA-EFE/OLIVIER HOSLET]

Obiettivo Unione Europea: ridurre gli oneri amministrativi e armonizzare le regole per favorire la crescita delle imprese innovative

Lo scorso febbraio, la Commissione Europeaha adottato nuove proposte per ridurre la burocrazia e semplificare le norme dell’UE per i cittadini e le imprese“:

  • Riduzione degli oneri amministrativi: la Commissione si propone di diminuire del 25% gli oneri per tutte le imprese e del 35% per le piccole e medie imprese (PMI) entro il 2029, traducendosi in un risparmio stimato di 37,5 miliardi di euro.
  • Semplificazione delle procedure di rendicontazione: attraverso i pacchetti “Omnibus”, si intende rendere più accessibili ed efficienti le informative sulla sostenibilità, concentrando gli obblighi sulle grandi imprese e alleggerendo quelli per le PMI.
  • Creazione di un Gruppo Consultivo per la Semplificazione: un organismo che aiuterà a identificare le aree prioritarie per la semplificazione delle normative esistenti, garantendo che gli obiettivi politici siano raggiunti nel modo più efficace e meno oneroso possibile.
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Secondo documenti interni consultati da Euractiv, la Commissione sta preparando una strategia articolata per agevolare la nascita e lo sviluppo delle startup, con l’intento di rendere l’Europa “il posto migliore” per l’innovazione tecnologica. Il focus è duplice: da un lato attrarre nuovi talenti, dall’altro trattenere quelli già presenti nel territorio dell’Unione.

Tra le misure principali rientra la “Blue Carpet Initiative”, un’iniziativa volta a semplificare l’accesso alle competenze imprenditoriali e rendere più agevoli alcuni aspetti fiscali e normativi per chi lavora da remoto. Il progetto prevede:

  • l’integrazione della formazione all’imprenditorialità nei programmi finanziati da Erasmus+,
  • l’introduzione di norme fiscali più flessibili per i lavoratori a distanza attivi in paesi diversi da quello della sede della loro azienda,
  • una campagna di sensibilizzazione legata alla Carta Blu dell’UE, il permesso di soggiorno e lavoro per cittadini extra-UE altamente qualificati.

Un’altra proposta di rilievo è la “Lab to Unicorn Initiative”, pensata per accompagnare le startup nel passaggio dalla fase di ricerca a quella di mercato. L’iniziativa finanzierà la creazione di un hub di cooperazione europea per facilitare l’accesso delle giovani imprese a strutture di ricerca avanzate e ad ambienti di innovazione condivisa.

La strategia comprende inoltre una nuova Carta d’Accesso per l’industria, pensata per migliorare l’utilizzo delle infrastrutture tecnologiche ad alta specializzazione, come i centri di ricerca su intelligenza artificiale e data center. L’obiettivo è fornire alle imprese informazioni più chiare e strumenti per accedere a questi servizi ad alta intensità tecnologica.

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Queste misure arrivano in un momento in cui l’UE cerca di rafforzare la sua competitività a livello globale, in particolare nei confronti di Stati Uniti e Cina. La frammentazione normativa tra i 27 Stati membri è stata identificata come uno dei principali ostacoli per le startup europee, che spesso si trovano a dover navigare attraverso una miriade di regolamenti nazionali diversi. L’introduzione di un quadro normativo unificato mira a superare queste barriere, facilitando l’accesso al mercato unico europeo per le imprese innovative.

Il piano della Commissione Europea rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente più favorevole per le startup e le imprese innovative nell’UE. Riducendo la burocrazia e armonizzando le normative, si mira a stimolare l’innovazione, attrarre investimenti e trattenere talenti, contribuendo così alla crescita economica e alla competitività dell’Europa su scala globale.

Per le startup e le PMI, queste riforme potrebbero tradursi in un accesso più semplice ai mercati, una riduzione dei costi operativi e una maggiore facilità nel navigare il panorama normativo europeo. Resta ora da vedere come queste proposte saranno implementate e accolte dagli Stati membri e dagli altri attori coinvolti.

Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty

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