Tag: unione europea

L’Unione Europea vuole dare priorità alla salute mentale
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L’Unione Europea vuole dare priorità alla salute mentale

Nella giornata di domani, dedicata alla Salute Mentale, l'Unione Europea si impegnerà con una conferenza a portare sempre più attenzione su quest'argomento che in Italia è, ahimè, molto sottovalutato. Basti pensare a come in campagna elettorale la oggi Presidente Giorgia Meloni ha ridotto molte malattie mentali a "devianze", e non parliamo di come in nessun programma elettorale della destra fosse presente anche semplicemente un piccolo paragrafo sulla salute mentale. D'altronde, si preferisce quella fisica, un po' come in un periodo non poi troppo lontano, ma non vi dirò quale, capitelo da soli. E quindi mentre in Unione Europea si cerca di dare rilevanza al tema, in Italia continuiamo a tornare sempre più indietro, e basti vedere quanti studenti si suicidano per delle università ...
Elezioni in Ungheria: l’opposizione cerca di avvicinarsi all’Unione Europea
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Elezioni in Ungheria: l’opposizione cerca di avvicinarsi all’Unione Europea

L'Ungheria è uno dei Paesi dell'Unione Europea che più si allontana dai valori europei, d'altronde l'abbiamo visto, prima che scoppiasse la guerra, con le diverse sanzioni che sono state stabilite per il Paese e per la Polonia in seguito a come hanno deciso di trattare, nonostante i vari ultimatum, le persone LGBT. Da quando, 12 anni fa, Viktor Orbán è stato eletto come Presidente, la situazione è nettamente peggiorata, ma adesso l'opposizione, con un'alleanza fra 6 partiti, ha deciso di provare a cambiare la situazione in meglio, in modo da potersi avvicinare nuovamente ai valori europei. Potrebbe anche interessarvi:Ungheria: a Budapest in migliaia contro le politiche omofobe di OrbanUngheria: referendum sulla legge anti-LGBTUngheria: la legge anti-LGBT è una tragica realtà «La...
Famiglie arcobaleno: l’UE dimostra di essere dalla loro parte con una storica sentenza
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Famiglie arcobaleno: l’UE dimostra di essere dalla loro parte con una storica sentenza

Una bellissima notizia arriva dalla Corte di giustizia europea, che va contro corrente rispetto al pensiero comune delle ultime settimane. Mentre Simone PIllon continua a parlare di teorie gender e di emendamenti contro la maternità surrogata e la Polonia istituisce la figura del superprocuratore per perseguitare tutti i cittadini accedendo ai dati personali, criminalizzando le donne che abortiscono punendole con 25 anni di carcere e per disgregare le famiglie arcobaleno, l'Unione Europea va incontro a quest'ultime, con una presa di posizione nei confronti di una bambina che ha due mamme. Fonte: Freepik La destra conservatrice dice sempre di pensare al meglio dei bambini, finché quei bambini non sono figli di famiglie arcobaleno, o finché quei bambini non sono utili ai loro subdoli ...
Polonia: istituito il superprocuratore antiaborto, divorzio e LGBT
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Polonia: istituito il superprocuratore antiaborto, divorzio e LGBT

Quando abbiamo scritto che in Polonia non poteva andare peggio, evidentemente è stata presa come una sfida, perché il paese più omofobo dell'Europa ha deciso di introdurre la figura del superprocuratore, per perseguitare tutti i cittadini accedendo ai dati personali, criminalizzando le donne che abortiscono punendole con 25 anni di carcere (e persino chi ha un aborto spontaneo sarà incarcerata per 5 anni). Ma non solo. Il Parlamento sta approvando l'Istituto per la famiglia e la demografia, per scoraggiare divorzi e disgregare le famiglie arcobaleno. È davvero angosciante dare questa notizia, soprattutto perché nessuno sta cercando di fare nulla di concreto per mettere in salvo quelle persone. E con "nessuno" non intendo le associazioni umanitarie che, per quel che possono, stanno ...
Polonia: il Parlamento Europeo condanna il divieto d’aborto
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Polonia: il Parlamento Europeo condanna il divieto d’aborto

Finalmente l'Unione Europea ha deciso di intervenire contro la Polonia e soprattutto contro il suo divieto all'aborto che negli ultimi mesi ha portato alla morte di una giovanissima donna. In realtà, non è la prima volta che la Polonia viene minacciata dall'UE, infatti negli ultimi mesi ha anche ricevuto un ultimatum in seguito alle LGBT Free Zones e, dopo ciò, la situazione è divenuta abbastanza tragica, tanto da parlare di Polexit. In realtà, però, il PiS (primo partito polacco) e il governo hanno negato quest'eventualità, sebbene sembra che facciano di tutto per far sì che vengano cacciati dall'Unione che dovrebbe essere basata sui diritti umani e sull'uguaglianza. Vi abbiamo parlato numerose volte della Polonia e di tutti i suoi problemi, dall'omofobia alla misoginia, con tutte le ...
Polonia: dovrà pagare 1 milione al giorno alla Commissione
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Polonia: dovrà pagare 1 milione al giorno alla Commissione

La Corte di giustizia dell'Unione Europea ha ufficialmente condannato la Polonia a pagare alla Commissione europea un milione di euro al giorno in seguito all'ultimatum non rispettato dallo Stato più omofobo dell'intera Europa. A rendere pubblica questa notizia è stata la stessa Corte, in una nota in cui sottolineano che le misure ordinate il 14 luglio 2021 al fine di debellare le zone LGBT Free nello Stato non sono state minimamente rispettate, per cui hanno violato ancora una volta i valori su cui l'Unione è fondata, in particolare quello sullo Stato di diritto. Ursula von der Leyen Facciamo un passo indietro. Cosa sono le zone LGBT Free? Sono delle città o addirittura comuni conservatori che hanno firmato delle dichiarazioni negli ultimi tre anni affermando di essere «liberi dall...
Polonia si avvicina alla Polexit: la Corte costituzionale contro il primato del diritti Ue
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Polonia si avvicina alla Polexit: la Corte costituzionale contro il primato del diritti Ue

Vi abbiamo più volte parlato della situazione dei diritti umani e civili in Polonia. Abbiamo seguito la tragica situazione delle zone LGBT Free, con alcune regioni che hanno deciso di fare un passo indietro e altre invece che stanno tenendo duro. Abbiamo gioito quando l'UE, dopo diversi tweet (inutili) ha finalmente deciso di intervenire e ha dato una sorta di ultimatum al paese più omofobo d'Europa: o rispettate i diritti di tutte le persone a prescindere dall'orientamento sessuale, o non avrete il Recovery Fund. Eppure, nonostante tutto, la Polonia continua con l'omofobia e siamo quasi arrivati alla Polexit. Partiamo dal principio. Il problema omofobo in Polonia non è da sottovalutare e non lo è ormai da mesi, da più di un anno da quando è stata introdotta la Carta della Famiglia pol...
L’Unione Europea non ha ancora sbloccato il Recovery Fund per la Polonia
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L’Unione Europea non ha ancora sbloccato il Recovery Fund per la Polonia

La Polonia rischia ancora di non ottenere il Recovery Fund se non decide di rispettare i diritti umani e civili di tutte le persone, incluse le persone omosessuali che nel paese sono le più discriminate e considerate addirittura un'ideologia. Proprio per questo l'Unione Europea ha dato un ultimatum allo Stato di Duda come anche all'Ungheria, minacciandola con i soldi. Tuttavia, fino ad oggi, non è servito a molto, abbiamo già visto come la regione di Małopolska preferisca perdere i soldi piuttosto che rispettare le persone omosessuali, ma riusciranno davvero a rinunciare a così tanti soldi? Fonte: Eurobull.it Siamo stati tanto felici quando l’Unione Europa ha finalmente deciso di alzare la voce e intervenire davvero in difesa di quelle persone che vengono discriminate per il proprio...
Commissione europea avvia procedure contro Polonia e Ungheria per le politiche anti-LGBT
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Commissione europea avvia procedure contro Polonia e Ungheria per le politiche anti-LGBT

L'Unione Europea, dopo diversi solleciti avvenuti anche tramite la piattaforma social Twitter, ha deciso di intervenire ufficialmente contro l'Ungheria e la Polonia e, soprattutto, contro le loro politiche anti-LGBT che non tutelano tutti i cittadini allo stesso modo, privando alcuni dell'uguaglianza e dei diritti fondamentali. Sono diverse le procedure che l'esecutivo europeo ha avviato ieri, 15 luglio, per le violazioni dei diritti fondamentali delle persone LGBT, lasciando due mesi di tempo a Budapest e Varsavia per rispondere e intervenire. Matteo Salvini con Mateusz Moraviecki e Viktor Orbán, che hanno siglato la Carta dei Valori europei Abbiamo parlato più volte dei problemi che le persone LGBT vivono in Polonia e Ungheria, proprio la Polonia e l'Ungheria con cui Matteo Salvin...
Zona rosso scuro: cos’è? Quali sono le regioni coinvolte?
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Zona rosso scuro: cos’è? Quali sono le regioni coinvolte?

Sì, avete capito bene: dopo la zona bianca, abbiamo una zona rosso scuro. Cos'è? Come funziona? Quali sono le limitazioni? Non possiamo neanche uscire fuori dal balcone? No, no, nulla di troppo eclatante, state tranquilla. La zona rosso scuro funziona più a livello europeo che a livello italiano, infatti le regioni italiane coinvolte non subiranno alcun cambiamento di rango nazionale, bensì lo subiranno di rango europeo. Vediamo in cosa consiste. La decisione sull'introduzione della zona rosso scuro è stata presa dalla commissione Ue, a presentarla infatti è stato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders durante la conferenza stampa sulle nuove misure europee per gli spostamenti all'interno e all'esterno dell'Unione Europea. Questo a causa dell'aumento dei casi e della situaz...
Che qualcuno ascolti la Presidente Ursula von der Leyen: l’amore non è turismo
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Che qualcuno ascolti la Presidente Ursula von der Leyen: l’amore non è turismo

Da quando è uscita la bozza del DPCM Natale la tristezza è calata sui congiunti fuori regione che, principalmente, sono gli unici, come al solito, che dovranno subire la sofferenza dei danni altrui. Ovviamente anche le limitazioni fra comuni il 25, 26 dicembre e 1 gennaio sono molto discutibili, ma almeno ci si potrà vedere degli altri giorni. Tuttavia, lo sapete che la Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha parlato di congiunti fuori regione? Tuttavia, sembra che il nostro governo sia deciso a ignorarla. Nel DPCM che sarà in vigore da domani non si prendono minimamente in considerazione i congiunti fuori regione, o meglio, lo fanno però in un modo che non può coinvolgere tutti, in particolare le persone che lavorano o che non possono spostarsi prima del 20. Perché...