Non è minimamente cambiata la situazione che stiamo seguendo con molta apprensione per quanto concerne il fronte Ucraina. Gli Stati Uniti continuano a essere convinti che la Russia attaccherà da un momento all’altro, mentre domani Vladimir Putin parlerà al telefono con il suo omologo francese, Emmanuel Macron. Intanto a est dell’Ucraina c’è il primo morto, un soldato dell’esercito ucraino ucciso durante uno scambio di fuoco con delle milizie filorusse del Donbass. Quest’ultima regione, dominata dai separatisti, insieme alla Repubblica popolare di Lugansk, hanno ordinato una «mobilitazione generale».
Il primo a parlare di terza guerra mondiale per riferirsi al conflitto fra la Russia e l’Ucraina di cui tanto stiamo parlando in questi giorni, è il Presidente Biden, ed è sempre lui, insieme agli Stati Uniti, che prova a prevedere quando ci sarà un attacco. Quando, perché per gli americani è sicuro che ci sarà. Inizialmente pensavano che l’attacco dei russi avrebbe avuto inizio mercoledì sedici, ma così non è stato. «La Russia sta cercando un pretesto per invadere l’Ucraina»,aveva detto Jake Sullivan, secondo cui un attacco della Russia inizierebbe probabilmente con dei bombardamenti aerei.
Tuttavia, sulle varie teorie americane e non solo, si fauna risatail Presidente Putin, che, come ha raccontato Dmitry Peskov, suo portavoce, «“scherza” sugli allarmi degli Usa e dei loro alleati occidentali riguardo a un’invasione russa in Ucraina e ci chiede di controllare se hanno pubblicato l’ora esatta in cui comincerà la guerra. Per noi è impossibile capire la follia di questa informazione maniacale da parte degli americani». La situazione, però, non è poi così divertente come pensano i russi.
Qualche giorno fa il ministero della Difesa russo aveva annunciato il ritiro di alcune forze che si trovavano nei pressi della frontiera ucraina, «che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviari e terrestri e oggi inizieranno a rientrare alle proprie basi», tuttavia fu la NATO stessa, tramite Jens Stoltenberg, affermò che «non ci sono segnali sul terreno che la Russia stia riducendo le truppe ai confini dell’Ucraina». Ieri, poi, la situazione si è capovolta, ed è stata la Russia a chiedere il ritiro delle forze USA.
Il nostro premier, al termine del Consiglio europeo informale convocato a Bruxelles, ha comunicato che «non sarà facile ma l’obiettivo è quello, far sì che Zelensky e Putin si siedano intorno a un tavolo», e questo va fatto «il prima possibile». Conclude Draghi: «Sostanzialmente la situazione è la stessa di qualche giorno fa, questi episodi che sembravano annunciare una de-escalation non sono al momento presi seriamente. Quindi dobbiamo rimanere pronti a ogni eventualità». Nei prossimi giorni, perciò, il premier volerà in Russia.
Ucraina: le ultime news
«Nonostante i tentativi della Russia di dividerci, siamo rimasti uniti, Usa e alleati europei sono in sintonia», ha detto il presidente Joe Biden dalla Casa Bianca. «La Russia cerca di provocare l’Ucraina e di creare false giustificazioni per una guerra contro Kiev», ha aggiunto. Il primo attacco dei russi, secondo gli Usa, sarà proprio a Kiev, nei prossimi giorni o nelle prossime settimane, ma Biden sembra essere «convinto che Vladimir Putin ha preso la decisione di invadere», sottolineando anche che «non è mai troppo tardi» per la diplomazia.
In un tweet, invece, fa sapere di aver «parlato oggi con gli alleati e i partner transatlantici per discutere il rafforzamento militare russo dentro e intorno all’Ucraina. Abbiamo concordato sul nostro supporto all’Ucraina, di continuare i nostri sforzi diplomatici, e affermato che siamo pronti a imporre costi massicci alla Russia se dovesse scegliere un ulteriore conflitto». Il 23 febbraio, invece, il segretario di stato Usa Antony Blinken incontrerà il collega russo Serghiel Lavrov, «a meno che i russi non invada l’Ucraina».
Il portavoce del Cremlino invece ha detto che «quello che sta accadendo” nell’Ucraina dell’est “è molto preoccupante e potenzialmente molto pericoloso». «La situazione si sta deteriorando», ha aggiunto il presidente Putin, convinto che gli occidentali troveranno «una scusa» per sanzionare Mosca senza risponde in alcun modo alle istanze sulla sicurezza europea, che Berlino ha liquidato come «richieste da guerra fredda». Domani, come abbiamo scritto nei paragrafi precedenti, Emmanuel Macron, presidente della Francia, incontrerà Vladimir Putin. Oggi, invece, Putin sarà impegnato con Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina.
Intanto in Donbass c’è mobilitazione generale. Ad annunciarlo è il leader Denis Pushilin in un videomessaggio: «Mi rivolgo ai miei concittadini che sono nella riserva perché si presentino ai rispettivi distretti militari. Oggi ho firmato un decreto per la mobilitazione generale». Secondo Pushilin, il presidente Zelensky ordinerà presto ai militari di lanciare un’offensiva nella sua regione, in modo di invadere il territorio delle due repubbliche separatiste.
Should it really surprise if Putin further invades Ukraine? He’s already invaded in 2014 and Georgia in 2008. He’s cracked down in Belarus and Kazakhstan. A broader strike on Ukraine is perfectly plausible, even predictable.
— Jim Sciutto (@jimsciutto) February 19, 2022
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty