Tag: ungheria

UE: Polonia e Ungheria si oppongono al patto sui migranti
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UE: Polonia e Ungheria si oppongono al patto sui migranti

Davanti alla Polonia e l'Ungheria persino l'Italia sembra essere meno pecora nera. Nelle ultime ore si è discusso riguardo la migrazione, ma i paesi governati da Mateusz Morawiecki e Viktor Orban hanno bloccato qualsiasi possibile progresso. A favore tutti gli altri paesi, inclusa l'Italia di Giorgia Meloni, che quindi è stata abbandonata dai suoi due più grandi alleati. La rima giornata di discussione quindi si è conclusa senza ottenere un accorto, e quindi oggi dalle 9.30 si riprenderà. Se l'Italia di Giorgia Meloni è piuttosto vicina alla Polonia e all'Ungheria, e se Giorgia Meloni e i leader di destra considerano come grandi alleati Mateusz Morawiecki e Viktor Orban da ormai anni, sicuramente il Bel Paese risulta essere un terzo incomodo rispetto alla coppia. Tant'è che più volte ...
L’Italia che non va contro l’omotransfobia dell’Ungheria
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L’Italia che non va contro l’omotransfobia dell’Ungheria

L'Italia non è fra i paesi che si sono uniti alla causa della Commissione europea contro la legge ungherese che «vieta la promozione dell'omosessualità» fra i minori. Non ci sorprende, ovviamente, considerando i rapporti che sia la premier Giorgia Meloni che il vice premier Matteo Salvini hanno con l'omofobo Viktor Orbán. Poi, ovviamente, non dobbiamo dimenticare che i partiti di cui sono leader hanno la stessa mentalità dell'Ungheria, in quanto ritenevano che anche solo parlare di omosessualità nelle scuole, rendesse i bambini omosessuali. Durante la discussione del DDL Zan, ne abbiamo sentite davvero di tutti i colori. Torniamo indietro nel tempo, quando Matteo Salvini ha incontrato sia Viktor Orbán, primo ministro dell’Ungheria, che Mateusz Moraviecki, primo ministro della Polo...
La petizione di tre ONG contro l’Ungheria: no omofobia nell’Unione Europea
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La petizione di tre ONG contro l’Ungheria: no omofobia nell’Unione Europea

Le ONG per i diritti umani chiedono ai paesi dell'Unione Europea di unirsi alla causa giudiziaria della Commissione contro l'Ungheria per una controversa legge che secondo loro è "propaganda anti-LGBTIQ+". Già da luglio 2021 Bruxelles ha avviato la procedura di infrazione contro Budapest, poco dopo che il governo ultraconservatore del primo ministro Viktor Orban ha adottato la legge che, secondo lui, aiuterà a prevenire, individuare e punire i reati sessuali contro i minori, ma che di fatti è solo omotransfobica e accomuna le persone LGBT ai pedofili. L'Ungheria è un paese omofobo. Lo sanno loro, lo sappiamo noi, lo sa l'Unione Europea e lo sa anche Matteo Salvini che definì l'Ungheria come il Paese con «la legge più avanzata per la famiglia». Eppure, fino a prova contraria, il pri...
Il Parlamento Ue condanna l’Ungheria, Lega e FDI votano contro
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Il Parlamento Ue condanna l’Ungheria, Lega e FDI votano contro

Il Parlamento Europeo ha ufficialmente condannato l'Ungheria, in quanto definita una «minaccia sistemica» ai valori europei e un'«autocrazia elettorale», chiedendo quindi l'intervento della Commissione e del Consiglio perché attivino tutte le misure previste dall'articolo 7 dei trattati europei. Tuttavia, Lega e Fratelli d'Italia, partiti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, si oppongono schierandosi dalla parte di chi considera l'omosessualità alla pari della pedofilia e che pretende di far ascoltare il battito del feto prima di un aborto. Siamo stupiti del fatto che Lega e Fratelli d'Italia si siano schierati dalla parte di omofobi e sessisti? Beh, ovviamente no. Intervistato a 24 Mattina Estate su Radio 24, Matteo Salvini ha detto qualche settimana fa che «la legge più avanzata p...
L’Ungheria ascolterà il “battito del feto” prima di abortire
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L’Ungheria ascolterà il “battito del feto” prima di abortire

Ah, l'Ungheria. Non basta essere omofobi e considerare le persone LGBT alla pari dei pedofili, ma adesso anche maschilisti: Viktor Orbán ha deciso che se una donna decide di abortire, quindi decide di prendere una decisione sul suo corpo e sulla sua vita, dei medici dovranno sentire prima il battito del cuore del feto. Insomma, qualcosa che ci ricorda molto la heartbeat act, che è stata già criticata da molti medici. Ricordiamo, ancora una volta, che Viktor Orbán è stretto alleato sia di Matteo Salvini che di Giorgia Meloni. Proprio Salvini qualche settimana fa ha lodato la «legge più avanzata per la famiglia» che si trova in Ungheria. Perché? Perché «la donna dopo il terzo figlio è un soggetto fiscale molto ridotto, dal quarto figlio non lo è più, congedi parentali estesi anche ai...
Ungheria: indagine su una serie Netflix per un bacio fra due personaggi femminili
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Ungheria: indagine su una serie Netflix per un bacio fra due personaggi femminili

In Ungheria il cartone animato disponibile su Netflix Jurassic World Camp Cretaceous è in pericolo: sembra che abbia violato la legge anti-LGBT approvata lo scorso anno, secondo cui sono vietate tutte le rappresentazioni di persone omosessuali o transgender in contenuti destinati ai minori. La legge è stata ampiamente promossa da Viktor Orbán, alleato di Matteo Salvini e Giorgia Meloni che "non sono assolutamente omofobi". Adesso bisognerà vedere come reagirà l’NMHH, in quanto la legge ungherese è stata condannata dall'Unione Europea. A giugno 2021 il Parlamento ungherese ha ufficialmente approvato una legge anti-LGBT che, in poche parole, paragona l’omosessualità alla pedofilia, come se ogni omosessuale fosse un pedofilo. Tuttavia, non ci stupì più di tanto, in quanto lo stesso pr...
Orbán critica gli Stati Ue con “razze miste”: ecco cosa ha detto l’alleato di Salvini e Meloni
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Orbán critica gli Stati Ue con “razze miste”: ecco cosa ha detto l’alleato di Salvini e Meloni

Parliamo chiaro: Viktor Orbán è il primo ministro ungherese, ma è anche un fortissimo alleato di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e questo dovrebbe farci tanto capire che tipo di persone sono loro, perché quella delle "razze miste" è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Orbán nel corso della sua carriera si è sempre dimostrato omofobo, transfobico e razzista, per cui stupirsi adesso per quest'ultima dichiarazione è cadere dalle nuvole. Il premier ungherese non ha mai neanche cercato di non sembrare non razzista e non omofobo. Vediamo comunque la storia sin dall’inizio. L’Ungheria, tanto difesa dalla destra in Senato durante le discussioni sul DDL Zan, è colpevole di aver abolito qualsiasi film, serie tv o cartone in cui è presente un personaggio LGBT, come se eliminarli ...
Ungheria: riconfermato Viktor Orbán ma non passa il referendum omotransfobico
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Ungheria: riconfermato Viktor Orbán ma non passa il referendum omotransfobico

In molti oggi festeggiano per la vittoria di Viktor Orbán che ottiene il suo 4° mandato consecutivo da premier in Ungheria, il 5° se teniamo in considerazione la presidenza 1998/2002. Festeggiano, nonostante Orbán sia un grande amico di Vladimir Putin e nonostante si siano schierati contro la guerra. Fa ridere, ma fa anche pensare molto. In ogni caso, se si festeggia l'omofobo Orbán, dall'altra parte a festeggiare è l'opposizione, in quanto l'omotransfobico referendum indetto dal Presidente convinto che la popolazione sia omofoba quanto lui, non è passato. Forse un po' siamo delusi da questa schiacciante vittoria, perché in fin dei conti speravamo che la sua vicinanza a colui che sta uccidendo tantissime persone, oltre anche al pensiero omotransfobico, avesse fatto svegliare l'Ungh...
Elezioni in Ungheria: l’opposizione cerca di avvicinarsi all’Unione Europea
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Elezioni in Ungheria: l’opposizione cerca di avvicinarsi all’Unione Europea

L'Ungheria è uno dei Paesi dell'Unione Europea che più si allontana dai valori europei, d'altronde l'abbiamo visto, prima che scoppiasse la guerra, con le diverse sanzioni che sono state stabilite per il Paese e per la Polonia in seguito a come hanno deciso di trattare, nonostante i vari ultimatum, le persone LGBT. Da quando, 12 anni fa, Viktor Orbán è stato eletto come Presidente, la situazione è nettamente peggiorata, ma adesso l'opposizione, con un'alleanza fra 6 partiti, ha deciso di provare a cambiare la situazione in meglio, in modo da potersi avvicinare nuovamente ai valori europei. Potrebbe anche interessarvi:Ungheria: a Budapest in migliaia contro le politiche omofobe di OrbanUngheria: referendum sulla legge anti-LGBTUngheria: la legge anti-LGBT è una tragica realtà «La...
Corte di Giustizia respinge il ricorso di Ungheria e Polonia sullo stato di diritto
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Corte di Giustizia respinge il ricorso di Ungheria e Polonia sullo stato di diritto

La Polonia e l'Ungheria vanno di pari passo, sono forse gli stati più alleati fra tutti quelli dell'Unione Europea. Entrambi ultra cattolici, entrambi anti LGBT, ed entrambi avevano presentato un ricorso contro il nuovo meccanismo riguardo l'erogazione dei fondi europei al rispetto dello stato di diritto, ricorso che, per loro sfortuna, è stato respinto, per cui adesso i soldi del Recovery Fund, come anche quelli di altri aiuti economici da parte dell'Europa, sono per la Polonia e l'Ungheria un semplice miraggio. Facciamo un passo indietro, torniamo a quando la commissione europea ha avviato delle procedure contro la Polonia e l'Ungheria per le politiche anti-LGBT, procedure contro cui nessuno dei due stati ha tentato di andare incontro, restando sempre della propria opinione omofoba. ...
Ungheria: Trump dà il suo sostegno al dittatore Viktor Orbán
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Ungheria: Trump dà il suo sostegno al dittatore Viktor Orbán

In vista delle elezioni che si terranno in Ungheria nel 2022, Donald Trump, ex Presidente degli Stati Uniti d'America, ha deciso di dare il proprio appoggio a Viktor Orbán, lo stesso che è lodato e ammirato dalla destra italiana, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni. Insomma, non importa che tu sia un dittatore omofobo e transfobico che ha avuto il coraggio di censurare qualsiasi serie tv o film che abbia dei contenuti LGBT, sarai comunque sostenuto da tutti quelli che hanno passato due anni a piagnucolare per la dittatura sanitaria e per la censura per il famoso discorso di Giuseppe Conte in cui ha fatto "nomi e cognomi". Fonte: Web Non siamo comunque qui per parlare dell'Italia che, per una volta, non c'entra nulla. Oggi ci concentriamo su Donald Trump e su Viktor Orbán, che in ques...
Gergely Homonnay, scrittore e attivista LGBT morto a Roma, l’amica: “Aveva paura per la sua vita”
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Gergely Homonnay, scrittore e attivista LGBT morto a Roma, l’amica: “Aveva paura per la sua vita”

È stato ufficialmente aperto un fascicolo per «morte come ipotesi di altro reato» per Gergely Homonnay, scrittore ungherese e attivista della comunità LGBT, nonché convinto oppositore del governo di Orbán. Il 46enne viveva a Roma e da lì si occupava dei diritti delle persone omosessuali, finché il primo gennaio è stato trovato in fin di vita in un bagno turco in un circolo di San Giovanni a Roma circa alle 12:30, sebbene la notizia sia stata diffusa solo ieri. Non è tuttavia riuscito a sopravvivere. A trovarlo sono stati i dipendenti della struttura dove ha passato Capodanno. I carabinieri della compagnia di piazza Dante stanno indagando sulla morte e, intanto, il corpo è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'autopsia presso il Policlinico di Tor Vegata. Al mom...
La Lega segue l’onda della Polonia e dell’Ungheria: dai libri anti-gender al carcere per la maternità surrogata
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La Lega segue l’onda della Polonia e dell’Ungheria: dai libri anti-gender al carcere per la maternità surrogata

Non ci diciamo fin troppo stupiti dalle ultime notizie che arrivano dal fronte Lega e soprattutto da Simone Pillon. Ancora una volta, non impariamo dal passato, ancora una volta gli errori degli altri non ci insegnano nulla. Nelle ultime settimane abbiamo visto la triste e tragica situazione che sta vivendo la Polonia, ma anche l'Ungheria non è messa molto meglio a livello di diritti umani. Sono ufficialmente gli stati più omofobi dell'Unione Europea, e speriamo che al più presto la commissione possa intervenire concretamente per salvare quelle persone. Intanto, però, la Lega cerca di seguire la scia dei colleghi ungheresi e polacchi in Italia. Facciamo un passo indietro. Cosa succede in Polonia? Lo scorso anno, quando la Polonia ha deciso di rendere ancora più restrittiva la legge gi...
Péter Márki-Zay è il candidato che sfiderà Orbán nel 2022
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Péter Márki-Zay è il candidato che sfiderà Orbán nel 2022

Viktor Orbán potrebbe avere un vero e proprio rivale: Péter Márki-Zay è il primo cittadino di Hodmezovasarhely e anche unico candidato dell'opposizione per le elezioni parlamentari dell'Ungheria del prossimo anno, in cui sfiderà niente poco di meno che Orbán, amico e idolo di alcuni politici italiani di destra. Péter Márki-Zay potrebbe divenire il Primo Ministro e, chissà, magari riuscirà a essere la luce alla fine del tunnel di un periodo buio dell'Ungheria, in cui ha preso persino un richiamo da parte dell'Unione Europea (insieme alla Polonia). Fonte: Twitter Prima di parlare di Péter Márki-Zay, facciamo un breve riassunto di quel che sta vivendo l'Ungheria, perché parliamo tanto di Polonia come stato più omofobo dell’Europa, ma l’Ungheria non è poi così diversa. Voglio parlare so...
Polonia si avvicina alla Polexit: la Corte costituzionale contro il primato del diritti Ue
News dal mondo

Polonia si avvicina alla Polexit: la Corte costituzionale contro il primato del diritti Ue

Vi abbiamo più volte parlato della situazione dei diritti umani e civili in Polonia. Abbiamo seguito la tragica situazione delle zone LGBT Free, con alcune regioni che hanno deciso di fare un passo indietro e altre invece che stanno tenendo duro. Abbiamo gioito quando l'UE, dopo diversi tweet (inutili) ha finalmente deciso di intervenire e ha dato una sorta di ultimatum al paese più omofobo d'Europa: o rispettate i diritti di tutte le persone a prescindere dall'orientamento sessuale, o non avrete il Recovery Fund. Eppure, nonostante tutto, la Polonia continua con l'omofobia e siamo quasi arrivati alla Polexit. Partiamo dal principio. Il problema omofobo in Polonia non è da sottovalutare e non lo è ormai da mesi, da più di un anno da quando è stata introdotta la Carta della Famiglia pol...
F1: Sebastian Vettel si schiera con la comunità LGBTQ+, ma poi scatta la squalifica
Vip news

F1: Sebastian Vettel si schiera con la comunità LGBTQ+, ma poi scatta la squalifica

Non serviva anche la squalifica di Sebastian Vettel per decretare che il GP d'Ungheria sembrava condannato già dalla prima curva: la frenata scellerata di Bottas e la manovra spericolata di Stroll hanno causato l'uscita di scena non solo dei colpevoli, ma anche di Leclerc, Norris e Perez, oltre ai danni riportati dalla vettura di Verstappen, secondo sfortunato incidente per la Red Bull, costretta a singhiozzare per i costi di riparazione che potrebbero portare a sforare il limite di spese consentito dalla FIA. Ma ancora prima dell'inizio gara i commissari della FIA avevano avviato un'indagine che ha dell'incredibile. Il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel si è ritrovato sotto inchiesta con la pretesa di aver violato il regolamento che impone il divieto di mostrare sim...
F1: bowling al GP d’Ungheria, squalifica per Vettel e caso Hamilton-Verstappen
Sport

F1: bowling al GP d’Ungheria, squalifica per Vettel e caso Hamilton-Verstappen

Il GP d'Ungheria segna l'avvento della pausa estiva per la Formula 1, ma potrebbe non rivelarsi così serena come si prospettava in seguito agli eventi che hanno sconvolto questo Gran Premio. I dissapori tra Hamilton e Verstappen sembrano essersi inaspriti come conseguenza dell'incidente che gli ha visti protagonisti a Silverstone. Bottas e la sua scellerata frenata in prima curva hanno causato danni non solo alla classifica, ma anche al budget delle scuderie coinvolte. L'arroganza di Stroll senza precedenti segna la rovina per la corsa di Leclerc. Vettel ha festeggiato il suo secondo podio con casco, maglietta e mascherina a favore della comunità LGBTQ+ in segno di protesta contro l'operato disumano di Orbàn, ma il verdetto finale della FIA decide per la sua squalifica. Fonte: F1 ...
Ungheria: a Budapest in migliaia contro le politiche omofobe di Orban
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Ungheria: a Budapest in migliaia contro le politiche omofobe di Orban

Orban è alle strette. Credeva che il popolo sarebbe stato dalla sua parte nella lotta contro l'Europa che ha richiesto che lo Stato rispettasse maggiormente i diritti delle persone LGBT, soprattutto in seguito alla legge dell'ultimo mese in cui la comunità LGBT veniva vista come un'ideologia e gli omosessuali veniva paragonati a dei pedofili. Tuttavia, in migliaia sono scesi nelle strade di Budapest per far celebrare il Pride ma anche per far comprendere a Orban che la comunità LGBT non starà zitta davanti alla sua omofobia. Vediamo comunque la storia sin dall'inizio. L'Ungheria, tanto difesa dalla destra in Senato durante le discussioni sul DDL Zan, è colpevole di aver abolito qualsiasi film, serie tv o cartone in cui è presente un personaggio LGBT, come se eliminarli dai cartoni li e...
Ungheria: referendum sulla legge anti-LGBT
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Ungheria: referendum sulla legge anti-LGBT

Abbiamo parlato a lungo della legge ungherese contro la comunità LGBT, proprio quella legge che ha costretto l'Unione Europea a intervenire per cercare di ristabilire i diritti e l'uguaglianza fra tutti i cittadini a prescindere dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere. Tuttavia, l'Ungheria governata da Orbán sembra non voler cedere e infatti ha deciso di creare un referendum per far decidere ai cittadini ungheresi cosa farne della legge anti-LGBT. Tuttavia, ha invitato il suo popolo a votare no. Fonte: Facebook Dopo mesi di attesa, finalmente l’Unione Europea ha alzato la voce contro gli stati più omofobi del nostro territorio: l'Ungheria e la Polonia. 14 paesi dell'UE hanno firmato un documento di condanna verso i popoli, per cui non c'era altro da fare. L’avviso pubbl...
Commissione europea avvia procedure contro Polonia e Ungheria per le politiche anti-LGBT
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Commissione europea avvia procedure contro Polonia e Ungheria per le politiche anti-LGBT

L'Unione Europea, dopo diversi solleciti avvenuti anche tramite la piattaforma social Twitter, ha deciso di intervenire ufficialmente contro l'Ungheria e la Polonia e, soprattutto, contro le loro politiche anti-LGBT che non tutelano tutti i cittadini allo stesso modo, privando alcuni dell'uguaglianza e dei diritti fondamentali. Sono diverse le procedure che l'esecutivo europeo ha avviato ieri, 15 luglio, per le violazioni dei diritti fondamentali delle persone LGBT, lasciando due mesi di tempo a Budapest e Varsavia per rispondere e intervenire. Matteo Salvini con Mateusz Moraviecki e Viktor Orbán, che hanno siglato la Carta dei Valori europei Abbiamo parlato più volte dei problemi che le persone LGBT vivono in Polonia e Ungheria, proprio la Polonia e l'Ungheria con cui Matteo Salvin...