L’influencer Nikita Dragun è stata arrestata lunedì sera in un hotel di Miami e, secondo il dipartimento di polizia di Miami-Dade, è accusata di aggressione criminale a un agente di polizia. Dragun è una donna trans di 26 anni, famosa online per i contenuti sulla sua transizione, sul make up e sul suo stile, tant’è che ha 27 milioni di follower su YouTube, Instagram e TikTok. Per questo, il suo arresto e soprattutto il fatto che sia in una prigione per uomini, ha fatto subito scaldare tutto il web.
Non è la prima volta che una donna trans viene portata in una prigione maschile, e addirittura nella Gran Bretagna fu proposta una legge per obbligare le detenute trans a scontare la pene nelle carceri maschili, eppure è una situazione che continua a succede ancora e ancora. Le persone trans non se la passano per niente bene, neanche nel 2022: terapie di conversione, discriminazioni, vengono trattate come se fossero malate, e quando vengono arrestate (come può capitare anche a persone cisgender), vengono misgenderate e portate in prigioni sbagliate.
Se pensiamo al Regno Unito, qualche mese fa abbiamo denunciato come alle prigioniere che sono biologicamente maschi verrà impedito di scontare la pena nelle carceri femminili, a seguito di scandali sessuali di alto profilo che coinvolgono prigioniere trans. Fonti hanno affermato che il segretario alla Giustizia Dominic Raab ha adottato una posizione dura in seguito di un allarmante incidente all’inizio di quest’anno che ha coinvolto un prigioniero transgender che sconta una pena per omicidio all’HMP Bronzefield nel Surrey.
Ma una testimonianza vera e propria ci arriva dagli Stati Uniti d’America, con una detenuta presso l’Anson Correctional Institution, Kanautica Zayre-Brown, che ha denunciato come le sono state negate le cure per il cambio di genere. Inoltre, è stata trattenuta in una struttura maschile per due anni prima di essere trasferita ad Anson. In uncomunicato, l’ACLU ha affermato che il rifiuto di prendersi cura di Zayre-Brown da parte del DPS della Carolina del Nord costituiva una violazione delle costituzioni degli Stati Uniti e della Carolina del Nord, nonché dell’Americans with Disabilities Act (ADA) e del Rehabilitation Act del 1973. Eppure, siamo ancora punto a capo.
La storia di Nikita Dragun: donna trans incarcerata in una prigione maschile
Nell’ultima settimana, Nikita Dragun ha pubblicato diversi video e foto di se stessa a Miami, incluso al The Goodtime Hotel di Miami Beach. È stato lì che gli agenti di polizia hanno risposto a una chiamata su un cliente disordinato intorno alle 18:00 di lunedì, fa sapere una guardia giurata in una dichiarazione fornita a NBC News. Secondo la guardia, la sicurezza dell’hotel ha detto agli agenti di polizia che Nikita Dragun aveva «causato disturbo ed era estremamente disordinata», anche camminando «nell’area piscina senza vestiti».
Quando è stata richiamata all’ordine, il personale della sicurezza ha detto alla polizia che Nikita Dragun ha lanciato dell’acqua su un membro dello staff dell’hotel. Anche quando la polizia è andata nella sua stanza d’albergo, hanno sentito la musica a un volume fin troppo elevato e, dopo che la polizia ha bussato alla porta e si è identificata, la donna ha aperto loro la porta e la sicurezza dell’hotel ha detto che doveva essere scortata fuori dalla proprietà. Ma la Dragun si è opposta.
«Ne vuoi di più?», ha detto, chiudendo e riaprendo la porta con una bottiglia d’acqua aperta verso gli ufficiali e il personale, bagnando la guardia e uno degli agenti con l’acqua. È stata a questo punto arrestata con l’accusa di aggressione criminale, così come con l’accusa di reato minore e condotta disordinata. È stata trasportata al Turner Guilford Knight Correctional Center, con una cauzione di $2000.
Sembrerebbe che la donna abbia avuto alcuni problemi di salute mentale nell’ultimo anno: su Instagram fece sapere a dicembre di essere stata ricoverata involontariamente in un ospedale psichiatrico in Virginia per otto giorni a partire dal giorno del Ringraziamento. In un video di YouTube a maggio che è stato poi rimosso dal suo canale, ha detto che le era stato diagnosticato un disturbo bipolare. Qualsiasi sia la situazione, ci auguriamo che Nikita Dragun possa riprendersi al più presto, fare i conti con la giustizia ed eventualmente essere detenuta in un carcere femminile.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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