Kateryna Monzul: l’arbitra ucraina dirigerà la femminile di serie A Inter-Sampdoria

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Domani, domenica 20 marzo, l’arbitra Kateryna Monzul dirigerà la partita di serie A fra Inter e Sampdoria, alle 14:30 al centro sportivo Giacinto Facchetti di Milano. Sarà la prima esperienza in un campo italiano per l’arbitra che è scappata dalla guerra ed è stata accolta nel nostro Bel Paese con molto piacere da parte della FIGC. Kateryna Monzul è un’arbitra molto famosa e questa non sarà la sua prima partita importante. Ha infatti diretto diverse gare di Europa League sia a livello del calcio maschile, che femminile.

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JUANMA – UEFA / GETTY IMAGES

Molte volte, forse troppe, se si pensa a un ufficiale di campo, si pensa a un uomo, sia a livello di calcio, che di basket, che di tanti altri sport. Tuttavia, le donne con una passione non si fanno intimorire e continuano con la propria carriera e con il proprio sogno. Poiché, se già a un uomo che intraprende la strada arbitrale vengono dette tante parole dal pubblico, le donne non sono certo risparmiate e spesso solo gli stessi giocatori a mancare di rispetto, rispetto che però non sarebbe mancato davanti a un arbitro uomo.

Forse alcuni ricorderanno la storia della ragazza che stava semplicemente tagliando l’erba di un campo da calcio e si è dovuta subire dei cori sessisti sulla propria vulva. Come giustificare un’azione del genere? Non puoi, è semplice. Allo stesso modo, anche le arbitre devono subire dei commenti sessisti durante le partite (gli arbitri, al massimo, vengono insultati con commenti omofobici o semplicemente di cattivo gusto, che comunque non sono poco gravi), ma questo non le ferma. E sicuramente non ferma Kateryna Monzul.

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Fonte: Twitter

Nata a Kharkiv nel 1981, Kateryna Monzul ha esordito in un campo europeo arbitrando un match di qualificazioni al campionato mondiale di calcio femminile nel 2007, fra Finlandia e Polonia. Nel 2013 ha arbitrato poi la semifinale del Campionato europeo di calcio femminile tra Norvegia e Danimarca, mentre l’anno successivo è stata votata dall’International Federation of Footbail History & Statistics (IFFHS) come secondo miglior arbitro donna, dopo Bibiana Steinhaus. Nel 2014 ha diretto la finale di Champions League femminile tra Tyresö e Wolfsburg e l’anno dopo la la finale del mondiale di calcio femminile fra USA e Giappone. Quest’anno, poi, arriva il debutto in Italia.

Kateryna Monzul e l’esordio in Italia

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DEFODI IMAGES / GETTY IMAGES

È arrivata la scorsa settimana in Italia, fuggita insieme alle sorelle e ai nipoti da Kharkiv. Non appena è giunta sul territorio italiano, ha subito espresso il desiderio di continuare ad arbitrare, e la FIGC ha acconsentito a questa sua richiesta, designandola per una partita questa domenica. «La famiglia del calcio europeo ha un cuore grande e quello italiano è in prima fila nell’aiutare la popolazione ucraina. La FIGC si è mostrata subito responsabile mettendosi a disposizione della Federazione ucraina per qualsiasi necessità e facendosi carico dei costi del tesseramento e della copertura assicurativa per i giovani in fuga dalla guerra che desiderano giocare a calcio in Italia», ha detto Gabriele Gravina.

Continua poi: «Grazie alla UEFA, al presidente Čeferin e a Roberto Rosetti, che ha mostrato una sensibilità straordinaria, e all’AIA, che si è attivata immediatamente, ci siamo organizzati per inviare un altro messaggio importante in favore della pace accogliendo nella squadra degli arbitri italiani la collega Kateryna Monzul per consentirle di continuare a svolgere la sua professione ad alto livello». Alfredo Trentalange dell’AIA ha voluto aggiungere:

«Le porte dell’Associazione Italiana Arbitri sono sempre aperte per dare solidarietà e aiuto a chi vive momenti difficili. Siamo orgogliosi stavolta di dare ospitalità a Kateryna Monzul che viene da un territorio la cui popolazione sta vivendo una terribile guerra. Parliamo di una delle donne arbitro più famose del Mondo: un vero modello. Siamo felici di poterla avere a dirigere nei nostri campionati nella speranza che, nel più breve tempo possibile, lei possa ritornare insieme ai suoi cari nel suo Paese».

Il presidente della Federcalcio ucrain Andriy Pavelko, invece, si dice «commosso dal livello di assistenza che i nostri amici italiani della FIGC ci stanno dimostrando in tempi così difficili. Per l’Ucraina è estremamente importante che il suo calcio possa in qualche modo progredire anche in circostanze drammatiche. Kateryna è un arbitro eccezionale che merita appieno questa opportunità. Sono sicuro che offrirà un’ottima prestazione nel calcio italiano. Grazie al presidente UEFA Aleksander Čeferin e al presidente FIGC Gabriele Gravina per il loro prezioso supporto».

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