#4 – Impariamo il polacco: aggettivi

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Eccoci tornati al quarto appuntamento con “Impariamo il polacco“, questa settimana tratteremo degli aggettivi qualificativi, che, per una volta, sono relativamente simili all’italiano. Nel senso che anche in polacco sono distinti per genere e per persona.

Come anche i pronomi e i sostantivi, anche gli aggettivi sono declinabili nei sette diversi casi della lingua polacca (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, strumentale, locativo e vocativo) che abbiamo visto nella prima lezione.

Per scrivere questa rubrica adopererò il libro “Impariamo il polacco, manuale per principianti” di Bartnicka Barbara della casa editrice Wiedza Powszechna.

E adesso passiamo subito a imparare qualche informazione basilare sugli aggettivi polacchi.

L’aggettivo qualificativo in polacco

Nella lingua polacca, l’aggettivo ha tre distinte desinenze per i tre diversi generi (maschile, femminile e neutro). Un esempio è il termine dobry, che vuol dire “buono”:

  • maschile: dobry
  • femminile: dobra
  • neutro: dobre

Ma anche l’aggettivo “ultimo” è un buon esempio per capire le tre desinenze dell’aggettivo in polacco:

  • maschile: ostatni
  • femminile: ostatnia
  • neutro: ostatnie

Quindi possiamo notare che il maschile può essere sia con la y (che ricordiamo in polacco è come la nostra h) che con la i, mentre il femminile e il neutro finiscono sempre con la a e con la e. Questo ovviamente per quanto concerne il primo caso, ovvero il nominativo.

L’aggettivo qualificativo singolare

Adesso vediamo la declinazione singolare del termine maschile młody chłopiec, che tradotto in italiano significa “giovane ragazzo”, del termine femminile młoda dziewczyna che vuol dire “giovane ragazza” e del termine neutro “młode drzewo“, che significa “giovane albero”.

Come in latino, ma anche in italiano, vi è una concordanza tra aggettivo e sostantivo, per cui si declinerà sia l’aggettivo che il sostantivo.

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L’aggettivo qualificativo plurale

Per quanto riguarda invece il plurale, le desinenze diventano due: una per la forma maschile di persona (dobrzy, ostatni) e una più generale per parlare di sostantivi maschili che non riguardano una persona, sostantivi femminili e neutri (dobre, ostatnie). 

Vediamo adesso la declinazione degli stessi termini scelti per il singolare.

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I gradi dell’aggettivo

Come in italiano, anche in polacco esistono i gradi dell’aggettivo, ovvero il comparativo di maggioranza, di minoranza e di uguaglianza e il superlativo assoluto. Adesso vediamo come si formano, e i rispettivi esempi.

Comparativo di maggioranza

Il comparativo di maggioranza si forma aggiungendo il suffisso -szy, -sza, -sze al tema del grado positivo. Quindi, per dire “il più interessante”, partendo dal tema del grado positivo ciekawy (interessante), avremo:

  • Maschile: ciekawszy
  • Femminile: ciekawsza
  • Neutro: ciekawsze

Se invece il tema finisce con due o più consonanti, il suffisso cambia e diventa -ejszy, -ejsza, -ejsze. Un esempio è łatwy, che vuol dire facile:

  • Maschile: łatwiejszy
  • Femminile: łatwiejsza
  • Neutro: łatwiejsze

Per formare il comparativo di maggioranza bisogna seguire il seguente schema:

  1. comparativo + od + GENITIVO (Olek est wyższy od Piotra)
  2. comparativo + niż + NOMINATIVO (Olek jest wyższy niż Piotr)
  3. anteporre all’aggettivo positivo gli avverbi bardziej, więcej che significano “più” (bardziej świeży, più fresco)

Comparativo di minoranza

Per quanto riguarda il comparativo di minoranza, il procedimento non è molto differente, infatti dovremo aggiungere mniej all’inizio, seguito dall’aggettivo positivo e poi da niż. Vediamo per bene lo schema:

  • mniej + aggettivo positivo + niż + NOMINATIVO (Olek jest mniej wysoki niż Piotrż)

Comparitivo di uguaglianza 

Il comparativo di uguaglianza si forma così come in inglese o in italiano, con “tanto… quanto…” e l’aggettivo positivo, che in polacco diventano “tak… jak…“. Un esempio è

  • Olek jest tak wysoki jak Piotr

Superlativo 

Il superlativo assoluto si forma aggiungendo al comparativo di maggioranza il prefisso -naj. Quindi avremo:

  1. ciekawszy: najciekawszy, -a, -e
  2. łatwiejszy: najłatwiejszy, -a, -e

Per quanto riguarda il superlativo relativo si possono anteporre all’aggettivo positivo avverbi come naibardziej, naiwięcej (il più). Un esempio è świeży (fresco), che diventerà naibardziej świeży ovvero “il più fresco”.

Forme irregolari

Ovviamente, come in ogni lingua, anche il polacco ha le sue forme irregolari. Tra queste, troviamo:

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La settimana prossima vedremo insieme alcuni termini del glossario che potrebbero servirvi se andate in Polonia, per visitarla e per avere una conversazione.

Do następnego spotkania! (Alla prossima!)

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