Denise Pipitone, ex PM Angioni: «Io ho la personale certezza che sia viva»

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Sconvolgenti le ultime dichiarazioni dell’ex PM Angioni a Storie Italiane su Rai 1, riguardo la scomparsa di Denise Pipitone. L’ex PM nelle ultime settimane si è impegnata a cercare la bambina, soprattutto da quando le indagini sul suo rapimento sono state riaperte. Durante il programma, infatti, ha affermato di avere la certezza che la bambina, oggi quasi 21enne, sia viva e, addirittura, che abbia una figlia. Vi ricordo che oggi alle 14 c’è l’appuntamento con Milo Infante su Rai 2, per cui magari potremo sapere qualcosa in più (altrimenti aspettiamo Chi l’ha visto mercoledì sera).

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Denise Pipitone

Due settimane fa vi abbiamo parlato di come, secondo un anonimo, Denise Pipitone fosse stata usata come un pegno: Secondo me il sequestro della bambina doveva essere utile a qualcosa. Poteva essere una merce di scambio. Quindi è probabile che sia viva e magari è in qualche parte del mondo dove magari non conoscono nemmeno la televisione italiana», aveva detto quest’anonimo a Mattino Cinque, con Agnese Virgilio.

L’ex PM, invece, disse: «La bambina va cercata nella famiglia allargata, probabilmente non è stato solo un gruppo di persone che l’ha presa: probabilmente due gruppi e il primo non a nemmeno più dove si trova la bambina. […] Il secondo gruppo l’ha sistemata da qualche parte. La mia idea è quella di un patto delinquenziale, una cosa grossa come ho detto più volte. […] Chi ha le carte dovrebbe umilmente rileggersi tutto, farsi venire delle idee e sospettare di tutti». Ma di questa storia vi avevamo già parlato, del gruppo buono e del gruppo cattivo, e ci riallacciamo proprio a quest’ipotesi, oggi.

Il caso di Denise Pipitone è tornato sulla bocca di tutti, dai social, ai programmi televisivi, da quando Olesya, una ventenne russa alla ricerca della sua mamma, ha contattato un programma russo. E subito la ragazza ci è sembrata la nostra Denise, scomparsa da 17 anni. Tuttavia, il gruppo sanguigno non coincideva con quello della bambina, per cui la storia si è chiusa in quel momento. O così si pensava. Perché qualche settimana dopo siamo stati avvisati della riapertura delle indagini sulla scomparsa della bambina, anche in seguito a tutti gli errori che sono stati fatti nel primo periodo.

Anche in base a questi errori, è stata aperta una commissione d’inchiesta sul caso di Denise Pipitone proprio negli ultimi giorni e Piera Maggio, finalmente, si dice fiera dello Stato italiano: «Oggi posso dire che lo Stato c’è. Lo Stato finalmente si sta occupando di questa vicenda in modo concreto e preciso», ha detto durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge per una commissione d’inchiesta sul caso Denise. Tuttavia, c’è ancora tanto da fare: in primis, riportare la bambina a casa, in secundis portare dietro le sbarre tutti i colpevoli.

Denise Pipitone: viva e con una figlia?

«Ho cercato e sto cercando fino a quando potrò, forse il mio compito è finito perché più di questo non credo di poter fare… sto cercando non di individuare i colpevoli, ma cerco di individuare dov’è Denise, a cui è stato impedito di avere la sua identità personale e familiare perché non è più vicino alla sua mamma», ha detto l’ex PM Angioni, che afferma di essere stata aiutata da due signore e hanno trovato «una famiglia, una persona, la figlia di Denise». La sua ipotesi è stata già mandata in procura per accertamenti, ma lei è sicura di aver trovato la piccola Denise Pipitone.

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L’ex PM Angioni a Storie Italiane

Denise è quindi viva e bisogna continuare a cercarla. L’Angioni spiega anche che non può far vedere foto, né fare nomi e cognomi perché sarebbe pericoloso per le indagini future «che non devono essere messe in rischio». Sottolinea anche che forse la pista di Mariana è corretta (secondo questa signora Denise Pipitone si trova a Parigi con una famiglia rom, non parla, si fa capire a gesti, è molto controllata e sembra traumatizzata), ma si saprà con le indagini.

Tuttavia, Maria Angioni è sicura (così, però, come Mariana): ha indivuato Denise Pipitone e sua figlia e ha già mandato tutto alla procura con tutti gli elementi possibili che serviranno alla procura per accettarsi delle sue ipotesi. Sottolinea anche che non ci sono elementi che facciano pensare che la bambina sia stata uccisa, ma più dati ci fanno pensare che oggi sia una giovane donna. Ma quindi la famiglia allargata? Jessica Pulizzi e Anna Corona c’entrano qualcosa? E Giuseppe Della Chiave? Maria Angioni non può rispondere, «ma quello che ho verificato adesso mi dà conferma di quello che ho sempre pensato».

L’ex PM però teme per la serenità del nucleo familiare in cui oggi vive Denise Pipitone, che «probabilmente non ha idea di tutto quello che è successo», per cui la persona che è oggi non saprebbe di essere la bambina scomparsa nel 2004, così come non lo saprebbe tutta la sua nuova famiglia, per cui questo potrebbe causarli tanti danni a livello emotivo, più che a quello fisico. «Io con l’aiuto di queste due signore l’abbiamo trovata in cui contesto familiare molto sereno» e questo contesto sarebbe «internazionale», ha detto Maria Angioni.

Perché nessuno parla se la bambina sta bene?

Non è da escludere la Danas di Milano, perché secondo l’ex PM potrebbe essere stato uno dei primi movimenti della piccola, che sarebbe passata da Mazara a Milano e poi chissà dove, fino ad arrivare alla casa benestante in cui ha vissuto. «Le persone responsabili di questo sequestro hanno un coinvincimento interiore: non solo che era giusto farlo, ma che non hanno fatto nulla di male perché la ragazza sta bene, peccato che hanno tolto l’identità personale e familiare a una ragazza e peccato che ci sia una madre che la cerca».

«Queste persone dicono: “perché devo rischiare 30 anni per un sequestro di persona, o meno, perché io in realtà non ho fatto nulla di male? Siamo tutti felici. Questo è il problema fondamentale. Dovrebbero andare tutti da un bravo avvocato e capire che è opportuno tirare fuori la verità», ha detto Maria Angioni, dicendo che è importante raccontare le cose per come sono. «Non ho più la preoccupazione per le condizioni di vita della ragazza, di Denise, però questa naturalmente è la mia opinione personale, ma sapete molti come opinione personale dicevano che era caduta in un pezzo, ma la mia opinione è ben diversa e rimane consolidata. Dobbiamo soltanto aspettare e ascoltare tutti quelli che hanno qualcosa da dire».

La convinzione dell’Angioni è legata al fatto dell’intervento di molte persone, parlando nuovamente dei buoni e dei cattivi, per cui la sua idea è stata sempre in linea con quella di cui oggi è certa. «Bisogna essere sempre umili, si fa un’ipotesi di modalità di un reato e poi ogni giorni escono elementi che sono a riscontro o che suggeriscono di lasciare perdere. In questo momento il mio intelletto, per quel che può valere, è molto soddisfatto».

Aggiungiamo anche che l’avvocato Frazzitta è già a conoscenza di questa nuova pista, ma «i cittadini non devono smettere di dare le indicazioni», ma devono continuare a segnalare se vedono persone simili a Denise Pipitone, senza aver paura del processo mediatico come è successo con Olesya o con Denisa. Adesso non ci resta che attendere e sperare che questa ragazza, questa mamma, sia davvero la nostra Denise Pipitone, sperando che possa tornare a casa, o comunque riabbracciare la sua mamma biologica che, dopo 17 anni, non ha mai smesso di cercarla.

Le dichiarazioni dell’avvocato Frazzitta

L’avvocato Frazzitta, legale di Piera Maggio, si è espresso ai microfoni di Lelio Castaldo sulle ultimissime dichiarazioni dell’ex PM Angioni di cui, a quanto pare, non era informato. «Io continuo ad invitare tutti ad avere massima cautela ad esprimere ogni singola sillaba che riguardi il caso di Denise Pipitone perché questo fa certamente male all’indagine in corso. Io non riesco veramente a comprendere il motivo di poter dare questi dettagli», sottolinea poi di non aver ricevuto nulla dalla dottoressa, ma potrebbe essersi persa fra i tanti messaggi che riceve su Whatsapp.

La storia di Denise Pipitone

Vi invito a visitare il sito ufficiale creato dalla famiglia di Denise Pipitone per informarvi meglio su questa storia. Noi cercheremo di riassumere, toccando però tutti i punti fondamentali. Era il primo settembre 2004, una bella giornata in Sicilia e la piccola Denise di quattro anni giocava nel giardino con la sua cuginetta. In quella strada abita anche una zia, che la vede correre verso casa alle 11.45 circa. Ma Denise Pipitone a casa non è mai tornata. Da quel momento, iniziano le ricerche.

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Denise Pipitone

Un mese e mezzo dopo la sua scomparsa, Denise Pipitone è avvistata a Milano con un gruppo di nomadi, un uomo, due donne e tre bambine. La donna parla una lingua straniera, mentre la bambina italiano, come si vede da un video registrato da una guardia giurata che intanto avverte le autorità che purtroppo arrivano troppo tardi. I carabinieri sono convinti che quella fosse proprio Denise Pipitone.

Da quell’ottobre 2004, nonostante i tanti appelli della madre, i presunti avvistamenti (insieme anche a molte persone che pensano di essere la piccola siciliana, tra cui Olesya) che non hanno mai portato a nulla, la mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, non ha mai perso le speranze, e noi ci auguriamo che prima o poi potrà abbracciare nuovamente sua figlia, e soprattutto avere la giustizia che merita.

A maggio 2021 la Procura di Marsala ha deciso di riaprire il caso di Denise Pipitone, scomparsa all’età di 4 anni proprio a causa degli ipotetici errori che ci sono stati nel corso degli anni, insieme a tutti gli ipotetici depistaggi. Al momento le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone sono ancora in corso e, dopo 17 anni, è stata perquisita la casa in cui un tempo abitava Anna Corona. Mercoledì 12 maggio l’avvocato Frazzitta, che si occupa del caso, riceve una lettera anonima in cui vengono svelati degli importanti dettagli per l’indagine.

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