Dopo mesi di polemiche, di discussioni, di fake news, siamo felici di scrivere che il DDL Zan è stato ufficialmente calendarizzato con 13 voti a favore e 11 contrari. A dare la notizia è stato lo stesso Alessandro Zan su Twitter: «La legge contro #omotransfobia, misoginia e abilismo è stata calendarizzata in Commissione Giustizia al #Senato. Finalmente ora può iniziare la discussione anche in questo ramo del Parlamento, per l’approvazione definitiva», e speriamo che avvenga al più presto, soprattutto considerando che una data ancora non c’è e abbiamo visto per quanto tempo il leghista Ostellari ha tenuto in ostaggio il disegno di legge.
Noi abbiamo più volte parlato del DDL Zan, abbiamo visto perché non è liberticida, abbiamo visto anche perché non è una discriminazione contro gli eterosessuali, abbiamo visto come sarà comunque possibile esprimere la propria opinione e anche perché non è discriminatorio nei confronti delle donne. Ma, per chi si fosse perso i nostri vecchi articoli, facciamo un piccolo riassunto sul perché tutte le news contro il DDL Zan dimostrano solo che il testo non è stato letto:
È liberticida: no. Il DDL Zan non èliberticida. L’articolo 4 dello stesso (ancora una volta, prima di criticare sarebbe utileinformarsi, anche per evitare di fare figuracce):«Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compi mento di atti discriminatori o violenti».
Esiste già una legge: no,non esiste già una legge. L’articolo 61 del codice penale che in genere viene citato comelegge già esistenteprevede che un giudicepossaapplicare le aggravanti presenti nell’art. 61 del codice penale se una persona viene picchiata per il proprio orientamento sessuale o per la sua identità di genere o per la sua disabilità, tuttavia nonè obbligato a farlo. Quindi una personapotrebbeessere più tutelata. Non penso questo sia normale.
Insomma, non c’era davvero nessun motivo per non calendarizzare il DDL Zan, più che altro perché sarà comunque possible andare contro i matrimoni o le adozioni fra persone dello stesso sesso. Semplicemente, se un giorno ti svegli e attraversi dei binari per andare a picchiare due ragazzi che si stanno tenendo per mano, avrai obbligatoriamente un’aggravante alla tua pena. Non è tanto male, vero? In fondo tutti dovremmo essere contro la violenza. Nonostante ciò, c’è ancora chi non riesce ad accettarla.
DDL Zan è stato calendarizzato: le varie reazioni
Non possiamo non citare l’opinione del senatore leghista Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia a Palazzo Madama che, tra l’altro, sarà anche il relatore del provvedimento che sarà incardinato entro maggio. Dopo che questo sarà fatto, la commissione definirà un calendario dettagliato per l’esame di ogni provvedimento, stabilendo l’inizio dell’esame e l’eventuale calendario di audizioni. Ma sentiamo cosa ha da dire Andrea Ostellari, soprattutto dopo le varie polemiche sul suo nome:
«Il voto sul calendario dei lavori ha certificato che, in commissione giustizia, la maggioranza è spaccata. Al successivo incardinamento del disegno di legge Zan, seguiranno le audizioni e il dibattito sulle proposte emendative. Il regolamento prevede che il relatore di ciascun disegno di legge sia il presidente della commissione, che ha la facoltà di delegare questa funzione ad altri commissari. Poiché sono stato confermato presidente, grazie al voto della maggioranza dei componenti della Commissione, per garantire chi è favorevole al ddl e chi non lo è, tratterrò questa delega».
Andrea Ostellari su Facebook
E Simone Pillon? Lo sappiamo tutti che appena il DDL Zan è stato calendarizzato Simone Pillon ha cominciato a sgretolarsi stile Infinity War. Ovviamente anche Simone Pillon ha espresso la sua opinione su Facebook, parlando di una battaglia. Ecco quel che ha scritto: «DDL Zan incardinato a forza, 11 a 13, dividendo la maggioranza e la commissione.Comincia la battaglia! PS. il relatore sarà il sen. Ostellari. Abbiamo massima fiducia che saprà garantire tutti.»
Sono tornati a parlare del DDL Zan anche i vescovi italiani, tramite una nota della CEI, esprimendo «troppi dubbi». «Serve un dialogo aperto e non pregiudiziale», hanno scritto nel titolo, in cui ribadiscono «il sostegno a ogni sforzo teso al riconoscimento dell’originalità di ogni essere umano e del primato della sua coscienza. Tuttavia, una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna.»
Hanno poi sottolineato «serenamente la singolarità e l’unicità della famiglia, costituita dall’unione dell’uomo e della donna, e riconosciamo anche di doverci lasciar guidare ancora dalla Sacra Scrittura, dalle Scienze umane e dalla vita concreta di ogni persona per discernere sempre meglio la volontà di Dio». Beh, fortunatamente l’Italia è uno stato laico e la gran parte delle persone sa che la famiglia è dove c’è amore, che sia fra due uomini, due donne, un uomo o una donna e anche fra persone no-binary. Adesso rendiamo il DDL Zan una vera e propria legge e facciamo un passo avanti con la civiltà.
Finalmente è stato calendarizzato in Senato il #DDLZan #DDLZanLeggeControOmofobia un passo in più verso una legge di civiltà e anche verso il rispetto della democrazia, un iter bloccato pretestuosamente da chi ha fatto prevalere l’ostilità a questa legge sul rispetto delle regole
— vladimir luxuria (@vladiluxuria) April 28, 2021
Finalmente calendarizzato il #ddlZan. Un primo passo verso l'approvazione definitiva che, però, vedrà nuovi ostacoli sul suo percorso da parte di chi vuol essere ancora legittimato a discriminare e odiare senza subirne le conseguenze.
— Cathy La Torre 🏳️🌈 (@catlatorre) April 28, 2021
Siamo pronti a batterci ancora! 🌈
Calendarizzato in Senato il #DDLZan. Era ora!
— laura boldrini (@lauraboldrini) April 28, 2021
Ma il fatto che il leghista #Ostellari nomini se stesso come relatore è un atto di prepotenza per perdere altro tempo.#omotransfobia e #misoginia feriscono le vite delle persone. Per questo va approvata subito la legge.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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