È vergognoso anche solo raccontare questa notizia, tuttavia è necessario per far comprendere a chi ancora avesse qualche dubbio su Erdogan: il presidente della Turchia ha ricevuto nella giornata di ieri il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, tuttavia c’erano solo due sedie. Per i due uomini. E la Presidente? La presidente sul divano, di lato. La situazione si sarebbe potuta risolvere in così tanti modi ma probabilmente i due uomini non si sono neanche resi conto del gravissimo problema.
Non avevamo molti dubbi sul rispetto che Erdogan, presidente della Turchia, nutra nei confronti delle donne, in fin dei conti proprio di recente ha deciso di ritirare la propria nazione dalla convenzione di Istanbul, quella che protegge le donne dalla violenza domestica, perché in Turchia, come ha affermato il vice Presidente Fuat Oktay «vogliamo portare avanti la nostra lotta per portare la dignità e il rispetto verso le donne turche al livello che meritano nella società, preservando il nostro tessuto sociale e tradizionale. Per questo scopo sublime, non è necessario cercare il rimedio all’esterno, imitando gli altri. La soluzione è nelle nostre tradizione e nei nostri costumi, nella nostra essenza».
Per chi non sappia cosa sia la Convenzione di Istanbul, ecco un breve riassunto: «Questo nuovo trattato del Consiglio d’Europa è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza, e di prevenire, perseguire ed eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica. La Convenzione istituisce anche un meccanismo di controllo specifico (“GREVIO”) al fine di garantire l’effettiva attuazione delle sue disposizioni dalle Parti». Insomma, mira a difendere le donne dai femminicidi e, in Turchia, con più di 300 femminicidi all’anno, ce n’è bisogno.
Ma non spostiamoci dall’argomento principale, abbiamo già parlato del problema dei femminicidi in Turchia e, sebbene se ne dovrebbe parlare ancora e ancora, oggi dobbiamo soffermarci sulla gravissima mancanza di rispetto ad opera di Erdogan (e anche di Michel) nei confronti della Presidente della commissione europea Ursula von der Leyen.
Ursula von der Leyen lasciata senza sedia
Nella foto postata accanto potete vedere l’esatto momento in cui Ursula von der Leyen ha compreso di non avere una sedia e di essere costretta a sedersi su un divano, di lato, mentre i due uomini, vicini, non l’hanno degnata neanche di un “scusami”. La donna è restata per alcuni secondi in piedi, cercando di comprendere dove sedersi, di fronte a una situazione che forse aveva mai affrontato. Poi ha allargato le braccia e ha detto “emh“, un emh che ha espresso il suo e il nostro imbarazzo a guardare una scena del genere. Infine si è seduta sul divano.
Di fronte a Ursula von der Leyen si trovava il ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu che, per protocollo diplomatico, non può sedersi sulla sedia dato il suo ruolo inferiore rispetto al Presidente Erdogan. Quindi, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, è alla pari di Erdogan, ma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, non lo è? E perché non lo è? Perché non ha l’organo genitale maschile fra le gambe? O perché, per tornare al secolo scorso, o forse a due secoli fa, «non indossa i pantaloni»?
Il web comunque non ha lasciato passare inosservata questa mancanza di rispetto e questa misoginia nei confronti di Ursula von der Leyen, infatti sia #vonderLeyen, che #Erdogan, che Michel, sono in tendenza su Twitter, dove gli utenti stanno ragionando sul fatto che non solo Erdogan si sia comportato in modo sessista nei confronti di Ursula von der Leyen, ma che il suo collega Michel avrebbe dovuto alzarsi e sedersi accanto a lei o chiedere un’altra sedia o, persino, andarsene.
La Presidente @vonderleyen lasciata senza sedia da #Erdogan se ne sarebbe dovuta andare, vendicando così anche le donne turche, i cui diritti sono oggi sotto attacco.
— Brando Benifei (@brandobenifei) April 7, 2021
Vergognoso l’atteggiamento di @CharlesMichel che non sembra aver mosso un dito. #vonderLeyen #michel #turchia
#vonderLeyen su un divano. I due uomini al centro della scena.
— laura boldrini (@lauraboldrini) April 7, 2021
Non è il caso, non è maleducazione. È un tema politico: il machismo al potere sminuisce le donne e comprime i loro diritti. #Erdogan ha fatto uscire la #Turchia dalla Convenzione di #Istanbul.
L’Ue alzi la voce! pic.twitter.com/5dqZvdtTZQ
Erdogan accoglie così l’UE: il Presidente del Consiglio Europeo Michel seduto accanto, e la Presidente della Commissione #VonderLeyen lasciata senza sedia e costretta a stare più distante sul divano.
— Fabio 🏳️🌈 (@Iperbole_) April 7, 2021
Un evidente gesto da troglodita. Michel avrebbe dovuto cedere la sua sedia pic.twitter.com/D0t0nsksG0
Cosa sia Erdogan lo sappiamo, ma perché Charles Michel non ha lasciato la sedia a Ursula Von der Leyen?#vonderLeyen #Erdogan #CharlesMichel pic.twitter.com/Cvso9TLYbO
— saraferrara (@saraferrara19) April 7, 2021
Invecchio sempre peggio.
— Marianna Aprile (@mariannaaprile) April 7, 2021
Sta cosa della sedia negata a #vonderLeyen (una che peraltro sedie e poltrone se l’è sempre conquistate benissimo da sola) mi fa grattare la faccia dai nervi. Grattare-la-faccia (Rende? Rende)
Non so se fa più Schifo #Erdogan o #Michel;avrebbe dovuto far posto a Ursula #vonderLeyen o sedersi al suo fianco.
— Alessandro Fenice®© (@alexfenice) April 7, 2021
Mi vergogno come Uomo per una scena tanto meschina e misogina.
Amiche non siam tutti così:
ché il mondo non è alla vs.altezza
Scusi Presidentessa #UrsulavonderLeyen pic.twitter.com/4q3E41183x
Le aspettative erano molto basse nei confronti di Erdogan, ma Michel avrebbe potuto dargli un grandissimo schiaffo morale alzandosi, rifiutandosi di sedere o semplicemente sedendosi accanto a Ursula von der Leyen. Ma forse è anche lui un fan dei rinascimento turco.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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