Tag: social network

Quando i social network possono fare del bene al mondo (sai com’è, ne ha urgente bisogno)
Opinioni attuali

Quando i social network possono fare del bene al mondo (sai com’è, ne ha urgente bisogno)

Lungi da me è l'intenzione di atteggiarmi da maestrina per spiegare quanti messaggi positivi i social network possano condividere, se non fosse per quei leoncini da tastiera convinti che "mostrarsi" sia un peccato capitale, volto al mero scopo di ricevere approvazione o di rendersi migliori agli occhi degli altri. Invece che fare la predica a chi li usa in modo consapevole e con nobili intenzioni, sarebbe forse meglio concentrarsi su chi li sfrutta arrivando a ledere alla libertà - e alla vita - degli altri. Questo è per te Giulia. Fonte: Getty Images Quando i social network possono fare del bene al mondo (sai com'è, ne ha urgente bisogno) Un peccato capitale, sì, pena l'Inferno (per chi ci crede). Le piattaforme social sono nate proprio con l'idea di permettere ai loro utenti d...
Kialo, il social network per chi li odia
Nerd stuff

Kialo, il social network per chi li odia

Tutti parlano dei social. Tutti hanno almeno un social. Facebook, Instagram, TikTok, Twitter, MeWe. Tuttavia tu sei uno di quelli anticonformisti. Sei uno di quelli che dice di odiare i social perché troppo superficiali. Tu sei uno di quelli che odia gli influencer. Ebbene, è arrivato il social anche per te, in realtà da qualche anno. Kialo è il social network per discutere con delle persone in modo civile, esponendo la tua idea senza dover avere la paura di venir giudicato da qualcun altro. Insomma, è il social perfetto per chi ama esprimere la propria opinione ma che non ci riesce per paura di venir giudicato. I social network hanno un'ottima base come idea: far conoscere persone che vivono dalle parti opposte del mondo, tenersi in contatto con gli amici, discutere con qualcuno di un...
Buon compleanno Twitter: oggi compie 15 anni
News dal mondo, Nerd stuff

Buon compleanno Twitter: oggi compie 15 anni

Oggi Twitter è utilizzato da più di 350 milioni di utenti, viene utilizzato come propaganda politica, per informazioni, come denuncia verso alcune ingiustizie, ma anche per altri scopi più futili, come fangirl, conoscere persone con gli stessi interessi e mandare il proprio sostegno a un personaggio famoso. All'inizio, però, non era così, quando il 21 marzo 2006 è stato fondato da Jack Dorsey, non poteva ancora permettersi di bannare il profilo degli Stati Uniti d'America. Photo by Brett Jordan on Pexels.com Era il 21 marzo 2006, quando Jack Dorsey, lo sviluppatore di St. Louis scriveva il primo tweet sulla piattaforma social che, a quei tempi, si chiama twittr: «Just setting up my Twittr», scriveva. Inizialmente, nella sua idea di social, Twitter era una sorta di sms online. Dobbia...
#30 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: MySpace
Riviviamo l'adolescenza

#30 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: MySpace

La scorsa settimana abbiamo iniziato il mese di marzo con una nuova categoria di Riviviamo i classici della nostra adolescenza. Questo mese, infatti, ci occuperemo dei social network che abbiamo utilizzato quando eravamo più giovani. Oggi parliamo di Myspace. Non tutti lo utilizzavano, ma tutti avevano un account e poi avevano smesso di utilizzarlo poiché non lo comprendevano. Ancora oggi risulta molto complesso per molti utenti. La scorsa settimana, invece, abbiamo parlato di MSN, una delle prime applicazioni di messaggistica istantanea che potevamo utilizzare sul nostro pc, mentre oggi ci occuperemo di MySpace. MySpace era inizialmente conosciuto come My_____ e prima ancora come My Space, adesso è invece tutto attaccato e, nonostante non sia tanto utilizzato come lo sono al momento ...
#29 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: MSN
Riviviamo l'adolescenza

#29 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: MSN

Con riviviamo i classici della nostra adolescenza del mese di marzo, oggi introduciamo i social della nostra adolescenza, in particolare MSN. Nelle prossime, invece, parleremo di MySpace, di ask.fm e, infine, di Netlog. Insomma, i classici. Oggi siamo in terribile ritardo ma, come forse sapete, sono in Erasmus e, che ci crediate o meno, ho avuto tantissimo da studiare. Ma passiamo subito a noi! Fonte: pinterest Lo scorso mese ci siamo occupati degli show di MTV, abbiamo visto Teen Mom, Ginnaste Vite Parallele, Riccanza e anche Catfish, e quelli prima ancora abbiamo visto gli anime, le serie tv di MTV, i libri, i film, insomma, ci siamo divertiti un bel po'! Ma, nel mese di marzo, cambiamo rotta e ci dedichiamo ai social network, che sono entrati nella nostra vita ormai da tantissimo...
Parler ritorna in pista dopo un mese di stop
Nerd stuff

Parler ritorna in pista dopo un mese di stop

Dopo essere stata bannata dal Google e dall'Apple Store, dopo che Amazon ha smesso di concedere i server a causa dei tantissimi «post che chiaramente incoraggiano ed incitano alla violenza», Parler è di nuovo online, sebbene non disponibile sui vari store, con un nuovo logo e un nuovo CEO. Il nuovo server è di SkySilk, società con sede a Los Angeles che si occupa di cloud e hosting. Per chi non ricordasse la storia avvenuta poco più di un mese fa, Parler era stato il social in cui molti fan di Trump si erano riuniti per organizzare la rivolta di Capitol e su cui molti si erano trasferiti dopo i vari blocchi e censure di Facebook e Twitter. Lo consideravano il social della destra, in cui potevano essere razzisti e omofobi quando volevano e quanto potevano. Tuttavia, non appena Matteo Sal...
#25 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: Catfish
Riviviamo l'adolescenza

#25 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: Catfish

Bentornati in riviviamo i classici della nostra adolescenza, oggi, come vi avevo anticipato la scorsa settimana, inizieremo una nuova categoria, ovvero gli show di MTV che guardavamo durante la nostra adolescenza. Inizieremo con Catfish: False identità, che era anche il mio preferito, e continueremo con Riccanza, Teen Mom e Ginnaste vite parallele! Io, che da sempre ho amicizie online (persino la mia storia d'amore è iniziata online), ho sempre amato Catfish e seguivo sempre le indagini. Questo mi ha reso anche più semplice, nel presente, scovare un fake quando ne vedo uno, oltre che a fidarmi molto meno delle persone sul web. Ricordate che ci sono persone oneste come anche persone cattive che vorrebbero solo approfittarsi di voi. Tuttavia, oggi ci sembra quasi scontato ...
Clubhouse: come funziona il cosiddetto social del momento? Le opinioni di chi lo usa
Nerd stuff

Clubhouse: come funziona il cosiddetto social del momento? Le opinioni di chi lo usa

Ne stanno parlando tutti, quindi cercheremo di capirlo anche noi: cos'è Clubhouse? In primis, vi dico già che noi utenti di Android ancora non possiamo provarlo e, infatti, io mi baserò sulle recensioni degli utenti che hanno già avuto la fortuna di utilizzarla, oltre che alle informazioni che ci vengono fornite sul web. Insomma, sarà una sorta di articolo riassuntivo per far sì che, noi utenti di Android, ci prepariamo a quando sarà disponibile anche per noi, e anche per gli utenti iOS che vogliono un motivo per scaricarla (o per non farlo). Partiamo dal presupposto che, su questo nuovo social, non esistono né commenti né messaggi scritto: tutto avviene con la vostra voce e niente viene registrato. Quindi potremo definirlo una sorta di distributore di podcast, poiché sono contenuti...
La Polonia vuole limitare il potere dei social network (solo per continuare a essere omofobi)
News dal mondo

La Polonia vuole limitare il potere dei social network (solo per continuare a essere omofobi)

Il 2021 è iniziato con il concetto di libertà di espressione. Anche noi ne abbiamo parlato in più occasioni, domandandoci se quello successo sui social network a Donald Trump e a tutti gli altri omofobi complottisti, fosse censura o semplicemente rispetto delle regole. In Polonia, lo Stato più omofobo di tutta l'Europa, non se lo domandano, ma cercano solo di limitare il potere dei social network per evitare che le loro campagne omofobe e piene di odio possano essere in qualche modo censurate. Sarò onesta, non sono rimasta minimamente stupita. Insomma, davvero possiamo stupirci in un periodo del genere? Il Presidente degli Stati Uniti d'America ha visto il suo profilo oscurato su più social perché spargeva fake news e odio online, per cui cosa dovrebbe fare un semplice Andrzej Duda,...
Bambina morta a Palermo: garante della privacy dispone il blocco di Tiktok
News dal mondo

Bambina morta a Palermo: garante della privacy dispone il blocco di Tiktok

Abbiamo parlato ieri della tragedia che vede coinvolta una bambina di 10 anni di Palermo, morta, secondo i media, a causa di una challenge su Tiktok (che però non esiste). Con il dubbio, però, il Garante per la protezione dei dati personali «ha disposto nei confronti di Tik Tok il blocco immediato dell'uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l'età anagrafica». In fin dei conti, è Tiktok a dare in mano dei minori il cellulare. Non vogliamo fare alcuna polemica. Quella della bambina di 10 anni è stata una tragedia, una tragedia che si sarebbe potuta evitare con più controlli o semplicemente non dando in mano a una bambina uno smartphone con un social network utilizzato persino dai politici, ma il social non ha alcuna colpa. Quando avviene una traged...
Censura e poteri forti nel 2021: parliamone
Opinioni attuali

Censura e poteri forti nel 2021: parliamone

Le cronache degli ultimi giorni in realtà già parlano da sole. Dopo i ban dai social di diverse personalità del mondo politico si fa presto a chiedersi – legittimamente – quanto e fino a che punto la libertà di espressione sia compromessa. Diverso è gridare alla censura. Censura? O forse regole? Senza impelagarsi in una nozione sincronica o diacronica di censura, è di più immediata comprensione cominciare invece con un esempio. Poniamo che ci sia una festa al quale tutti siamo invitati: oltre ai soliti riferimenti come orario e luogo dell’evento l’organizzatore richiede uno specifico dressing code perché la festa è a tema hawaiano. Tutti siamo quindi tenuti a rispettare tale prescrizione al fine della più generale riuscita della festa. Il signor X, invece, vuoi per inconsapevolezza vu...
OnlyFans: come funziona? Quanto si guadagna?
Curiosità

OnlyFans: come funziona? Quanto si guadagna?

Un tempo esisteva Patreon, adesso esiste OnlyFans: ma non pensate che sia solo una cosa per vendere nudes, perché è più di questo. Come al solito, non dovete fermarvi alla copertina o al sentito dire, e proprio per questo scriviamo un articolo per provare a rispondere ai vari dubbi e quesiti, smentendo i rumors su questa piattaforma relativamente nuova ma divenuta popolare in Italia solo nell'ultimo periodo. Oggi, se pensiamo a OnlyFans, pensiamo a quel social network simile a Instagram dove però le ragazze si mettono in vendita. Beh, è parzialmente vero. Sì, OnlyFans è un social network simile a Instagram, ma no, le ragazze non si mettono in vendita né si postano solo i nudes. Dietro questo sito ci sono tante critiche, poiché da una parte si pensa che si oggettivizza la donna, dall'alt...
Yubo: il social network senza like, influencer e pubblicità
Nerd stuff

Yubo: il social network senza like, influencer e pubblicità

Avete mai sentito parlare di Yubo? È un social network che secondo molti potrebbe divenire il nuovo Tiktok, sebbene i due social non abbiano molte cose in comune, in primis il fatto che sulla prima non ci sono minimamente like o followers, per cui nessuno può divenire superiore agli altri. Yubo è un'applicazione fatta solamente per la condivisione, per quello che, all'inizio dei tempi, i social erano stati creati. Potremmo quindi descriverla come un social vecchio stampo, senza like, senza influencer e anche senza pubblicità. Abbiamo recentemente parlato anche di Mewe, il social totalmente gratuito e senza pubblicità, ma Yubo è diverso anche da questo proprio per il suo non poter proprio inserire i like, ma ha il solo obiettivo di condividere e soprattutto far fare nuove amicizie. ...
Phubbing: cos’è lo snob da cellulare
Curiosità

Phubbing: cos’è lo snob da cellulare

Forse non ne avrete mai sentito parlare ma ci sono grandi possibilità che lo abbiate fatto oppure subito: il phubbing consiste nello snobbare un eventuale interlocutore tramite il proprio smartphone. In poche parole, è lo stare costantemente con il capo piegato sul proprio cellulare ignorando il resto del mondo che ci circonda, a prescindere che siano persone che conosciamo e con cui magari siamo usciti che persone che cercano di avere una conversazione con noi. Da dove deriva il termine? È l'unione di due parole inglesi, ovvero phone, che vuol dire telefono, e snubbing, che significa, per l'appunto, snobbare. Potremmo quindi tradurlo letteralmente con snobbare tramite il cellulare. Il termine è stato utilizzato sia in studi ufficiali che è stato inserito nel Merriam-Webster Dictionary ...
MeWe: conoscete questo social?
Consigli, Curiosità

MeWe: conoscete questo social?

Da MySpace o Netlog i social network hanno fatto tanta strada, ne esce uno nuovo ogni anno o anche più volte all'anno. Alcuni riescono a sopravvivere, altri vengono sopraffatti dalla potenza dei grandi colossi. MeWe si trova nel mezzo, nel senso che è un social piuttosto utilizzato ma che non è poi così popolare, in particolare fra gli adolescenti o i giovani. Io ho comunque deciso di provarlo, per cui ora ve ne parlo. In primis, MeWe, come Facebook, Twitter o Tumblr, ha sia una versione desktop, disponibile su tutti i pc, che una versione mobile, tramite o sito web o applicazione scaricabile sui diversi store. Entrambe le versioni sono molto intuibili e per nulla complesse, adatte alle persone di qualsiasi età. Che voi abbiate 16 anni o che ne abbiate 67, quindi che siate Generazio...
10 anni di Instagram: quanto è cambiato il social
Curiosità

10 anni di Instagram: quanto è cambiato il social

Domani sarà il compleanno di Instagram, uno dei social più utilizzati del momento e da anni e anche patria di tanti influencer. Oggi è utilizzato anche per informare, per far sentire la propria voce, per dare dei consigli, ma un tempo era usato solo per condividere i momenti della propria quotidianità con quei pochi contatti che ci seguivano. Instagram ha completamente rivoluzionato la nostra vita, in meglio e anche in peggio. Insieme a Facebook, è stato uno dei primi social network dove le persone entravano in contatto, grazie a cui era possibile parlare sul momento anche con persone che vivevano dall'altra parte del mondo e questo non può che essere un fattore positivo. Tuttavia, ha anche creato una sorta di dipendenza e soprattutto diverso odio online e fake news. Ma ogni cosa bella ha...