Buon compleanno Twitter: oggi compie 15 anni

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Oggi Twitter è utilizzato da più di 350 milioni di utenti, viene utilizzato come propaganda politica, per informazioni, come denuncia verso alcune ingiustizie, ma anche per altri scopi più futili, come fangirl, conoscere persone con gli stessi interessi e mandare il proprio sostegno a un personaggio famoso. All’inizio, però, non era così, quando il 21 marzo 2006 è stato fondato da Jack Dorsey, non poteva ancora permettersi di bannare il profilo degli Stati Uniti d’America.

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Photo by Brett Jordan on Pexels.com

Era il 21 marzo 2006, quando Jack Dorsey, lo sviluppatore di St. Louis scriveva il primo tweet sulla piattaforma social che, a quei tempi, si chiama twittr: «Just setting up my Twittr», scriveva. Inizialmente, nella sua idea di social, Twitter era una sorta di sms online. Dobbiamo ricordare che nel 2006 andavano ancora di moda gli sms, che hanno un limite di caratteri, e infatti, inizialmente, i caratteri di Twitter erano solo 140.

Non era come Facebook, MySpace, come tutti gli altri social, e non lo è ancora oggi: su Twitter devi essere essenziale, sebbene si trova sempre un modo per sviare questa regola (ricordo che quando ero adolescente c’erano i twitlonger, adesso si scrive qualcosa sulle note e poi si fa lo screen). Su Twitter puoi dire quello che vuoi, rispettando la policy, ma lo devi fare in 280 caratteri. Ma non solo!

Twitter: com’era e come ci ha cambiato

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Photo by freestocks.org on Pexels.com

Inizialmente su Twitter c’erano solo 140 caratteri. Oggi ci sembra assurdo ricordare come facessimo a sintetizzare tutto in 140 caratteri. Qualcuno di noi utilizzava le abbreviazioni, altri rinunciavano alla punteggiatura, tutto per non perdere alcun fondamentale carattere. Dal 2017, però, i caratteri sono divenuti 280 e questo ha consentito a tanti utenti di non dover rinunciare alle regole grammaticali.

Un’altra novità di Twitter era quella degli hashtag con il cancelletto. Il primo a utilizzare un hashtag è stato Chriss Messina, e sono stati pensati per dare molta più visibilità a degli eventi o a dei contenuti, raggruppando tutti i contenuti in una sola pagina, in modo che, chi volesse informarsi o leggere le opinioni, poteva farlo. Oggi gli hashtag fanno parte della nostra vita, sono passati su Instagram, su Facebook, ormai su qualsiasi social. Ma, all’inizio, esistevano su Twitter.

Ci sono state, nel corso degli anni, tante modifiche, non solo a livello di grafica, sia da cellulare che da web (ricordate quando non c’era il cuore ma la stella per mettere like?), ma anche di aggiornamenti e funzionalità, come la possibilità di fare dei thread, o di postare dei fleet, delle “storie” che durano per 24 ore. Qualcuna è più importante di altre, ma tutte hanno contribuito allo sviluppo del social che oggi tanto apprezziamo.

Ci sono comunque diversi problemi sul social dell’uccellino blu. C’è tanto odio, tante persone che insultano, ci sono i fissati, ci sono quelli che non accettano che esistano altre opinioni. Ma questo avviene ormai su tutti i social. Abbiamo visto come Twitter sia intervenuto contro le fake news di Donald Trump, e questo può solo fargli onore, perché ha avuto il coraggio di far rispettare le proprie policy.

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Photo by Solen Feyissa on Pexels.com

In occasione del decimo anniversario, Jack Dorsey scriveva che «Twitter è un servizio fondamentale, ci sarà nel 2020 e anche nel 2030». Ci sono stati altri social nel frattempo. Sono cresciuti Instagram, Tiktok, Snapchat, Facebook, ma nessuno è mai paragonabile a Twitter, sia perché è più serio, definiamolo così, sia perché cerca di lottare contro le fake news più di tutti gli altri.

A voi piace Twitter o preferite altri social network? Se siete iscritti, da quanto lo utilizzate? Preferivate quando era un social di nicchia o vi piace il fatto che sempre più persone creino un profilo per far sentire la propria voce, il proprio cinguettio, a un pubblico?

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