La scorsa settimana abbiamo iniziato il mese di marzo con una nuova categoria di Riviviamo i classici della nostra adolescenza. Questo mese, infatti, ci occuperemo dei social network che abbiamo utilizzato quando eravamo più giovani. Oggi parliamo di Myspace. Non tutti lo utilizzavano, ma tutti avevano un account e poi avevano smesso di utilizzarlo poiché non lo comprendevano. Ancora oggi risulta molto complesso per molti utenti. La scorsa settimana, invece, abbiamo parlato di MSN, una delle prime applicazioni di messaggistica istantanea che potevamo utilizzare sul nostro pc, mentre oggi ci occuperemo di MySpace.
MySpace era inizialmente conosciuto come My_____ e prima ancora come My Space, adesso è invece tutto attaccato e, nonostante non sia tanto utilizzato come lo sono al momento gli altri social, è ancora in pista. Gli utenti possono creare blog, profili personali, gruppi, condividere foto, musica e video, tutto quello che desiderano e che si sentono che li rappresenti. Inizialmente funzionava tanto, ma dopo Facebook e Twitter la popolarità della piattaforma è andata via via scendendo.
La funzionalità musicale è infatti quella che la distingue dalle altre piattaforme che non consentono di postare dei file MP3. Se apriamo MySpace, che sia con l’accesso o senza, infatti, la prima pagina ci fa vedere delle cover di band famose o degli inediti di altre band. Ma non è solo questo, c’è anche una sezione news (che mi fa venire tanta voglia di creare un profilo per questo blog) in cui gli utenti condividono notizie e post che gli interessano, scrivendolo sul proprio profilo.
Visto così, Myspace non è niente male, per cui cos’è che non ha funzionato? È un po’ come Tumblr o Twitter, che a primo impatto snobbi ma da cui poi ritorni instaurando una sorta di dipendenza, o semplicemente non è adatto a tutti? Vediamolo insieme.
MySpace: cosa non ha funzionato?
Non ho molti ricordi di MySpace, più che altro perché avevo creato un profilo e lo avevo usato per pochissimo tempo perché preferivo Tumblr, ma facendo una piccola ricerca sul web ho scoperto cosa non è andato sulla piattaforma che avrebbe potuto darci tanto. In primis, le menti dietro hanno subito cercato di lucrarci. Facebook è un grandissimo social, con tantissimi iscritti, tuttavia solo negli ultimi anni ha aggiunto le pubblicità e le sponsorizzazioni.
MySpace, invece, dopo aver guadagnato mezzo miliardo di dollari, ha subito scelto di investire sulla monetizzazione della piattaforma, riempiendola di annunci fastidiosi che hanno portato molti utenti ad allontanarsi, tra cui anche Tom Anderson, il creatore di MySpace che, dopo aver venduto il suo social a un’azienda, non si è più riconosciuto in ciò che aveva creato proprio a causa della tanta pubblicità.
Adesso, a distanza di tanti anni, Myspace è ancora utilizzato, non quanto i suoi colleghi social, tuttavia c’è ancora chi lo preferisce e lo sceglie per sponsorizzare la propria musica e la propria arte. È un bel modo per potersi far conoscere, iniziando da una piccola nicchia. E voi cosa ne pensate? Utilizzate questo social o preferivate altro?
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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