Dopo poco più di una settimana dal lancio del prototipo Starship SN10, SpaceX ha già iniziato i preparativi per il lancio del suo successore, il prototipo Starship SN11.
Per chi si fosse perso l’evento, la settimana scorsa il prototipo SN10 è partito dalla base di Boca Chica, accompagnato dal razzo Super Heavy. Dopo aver raggiunto la quota di dieci chilometri, SN10 è tornato a terra riuscendo ad effettuare il tanto agognato cigar, vale a dire l’atterraggio in verticale cosiddetto “a sigaro”.
L’atterraggio è si avvenuto con successo, peccato che dopo circa 8 minuti il prototipo sia letteralmente saltato in aria, avvolto dalle fiamme. Secondo quanto riportato da Elon Musk, il problema sarebbe stato probabilmente causato da una parziale immissione di elio ad uno dei tre motori Raptor, responsabili dell’atterraggio, che ha portato ad una spinta non sufficiente e quindi ad un atterraggio non abbastanza morbido, causando la rottura di alcune parti della navicella e la fuoriuscita di gas, provocando l’esplosione.
Starship e Starlink: un anno pieno di lanci per SpaceX
Quando, all’inizio dell’anno, Elon Musk aveva annunciato che questo sarebbe stato un anno pieno di lanci per SpaceX, di certo non lo diceva giusto per fare figura.
Dopo il lancio di SN10, avvenuto il 3 Marzo, è toccato al nuovo lancio della missione Starlink, che l’11 Marzo ha portato in orbita 60 nuovi satelliti grazie al razzo Falcon 9, che ha compiuto così il suo sesto viaggio, ritornando indenne.
E nello stesso giorno c’è stato il primo test di accensione statico di SN11, che, a giudicare dalla velocità dei lavori, potrebbe partire già settimana prossima. I preparativi infatti volgono ormai al termine: in questi giorni i tecnici di SpaceX stanno controllando i tre motori Raptor, per essere certi di non andare di nuovo incontro allo stesso problema avuto con SN10, cercando di assicurare così questa volta un vero soft landing. Diciamo che, dopo quanto successo agli ultimi prototipi, veder saltare in aria un’altra astronave non è una delle cose più belle che possano capitare: sia per l’enorme costo richiesto da questi lanci, sia per l’avvicinarsi delle future missioni che vedranno protagonista proprio la nostra Starship.
Il progetto Dear Moon
La velocità con cui SpaceX porta avanti i test dei vari prototipi Starship è giustificata dal traguardo che l’agenzia si è posta ormai quasi tre anni fa.
I lanci dei prototipi dovrebbero raggiungere buoni risultati entro la fine del 2021, poichè nel 2023 è previsto il primo viaggio con equipaggio umano a bordo della navicella.
La Starship è infatti nata con uno scopo: permettere di avere un mezzo con cui portare gli esseri umani prima sulla Luna, e poi verso il pianeta rosso, Marte.
Nel 2023 dovrebbe avverarsi il sogno del primo viaggio spaziale “turistico”: il miliardario giapponese Maezawa sarà il primo turista ed effettuare un fly-by della Luna, accompagnato da una crew di 8 astronauti selezionati grazie a un concorso per il progetto “Dear Moon”, volto ad offrire la possibilità di vedere la luna da vicino anche ai “normali” esseri umani.
Il progetto di SpaceX di creare una base sulla Luna in cui andare in vacanza è sicuramente un obiettivo tanto affascinante quanto ambizioso, ma lo è ancora di più quello di colonizzare Marte. Secondo Musk, nei prossimi 50 anni per l’umanità diventerà normale fare avanti e indietro dal pianeta rosso, più di quanto non lo sia adesso fare su e giù dalla nostra amata Stazione Spaziale Internazionale.
Per il momento, l’unica cosa che possiamo fare è goderci i lanci di prova mentre speriamo nel più roseo dei futuri per l’esplorazione spaziale, e sognare ad occhi aperti la nostra casa al di fuori della Terra.