Si pensa, in genere, che in paesi sviluppati come l’Europa o gli Stati Uniti d’America, non ci siano problemi legati all’omofobia (ancora si paragona l’omosessualità alla sodomia) e al razzismo (le persone nere vengono costantemente discriminate), eppure nel 2020 ci siamo trovati a dover assistere a tantissime manifestazioni negli USA da parte di Black Lives Matter in seguito all’ennesimo omicidio di un uomo nero, la Polonia solo qualche mese fa ha istituito il super procuratore per separare le famiglie arcobaleno e per convincere le coppie a non separarsi e sempre negli USA nel 2022 ancora viene utilizzata la sodomia per perseguitare le persone LGBT.
Facciamo una premessa. Per sodomia si intende principalmente i rapporti sessuali fra persone dello stesso sesso, viene quindi criminalizzato il sesso orale e il sesso anale, anche se fatto fra due (o più) persone consenzienti. Nel 2003 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato in Lawrence v. Texas che «la sodomia tra adulti consenzienti è protetta dal quattordicesimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti», e questo ha invalidato tutte le leggi sulla sodomia nel paese, ma in alcuni stati sono ancora presenti.
Ad esempio, a livello nazionale queste leggi sulla sodomia sono ancora presenti sugli statuti di almeno 16 Stati: Alabama, Florida, Georgia, Idaho, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maryland, Massachusetts, Michigan, Minnesota, Mississippi, Carolina del Nord, Oklahoma, Carolina del Sud e Texas. Quelli del Kansas, Kentucky e Texas sono poi rivolti esplicitamente alle coppie omosessuali e vengono sfruttati dalla polizia per attaccare le persone dello stesso sesso che hanno dei rapporti all’aperto o in privato.
Anche in Italia, tra l’altro, abbiamo assistito alle diverse reazioni che suscita un semplice bacio fra due persone dello stesso sesso, che vengono insultate e odiate online e non solo perché «ci sono dei bambini», mentre un vero e proprio rapporto sessuale in pubblico fra due persone eterosessuali è considerato una «dimostrazione d’amore» e, in questo caso, a chi importa dei bambini che si trovano davanti una cosa del genere. Poi però se guardano qualcosa online, non va bene. Questa è la coerenza degli omofobi.
Il reato di sodomia negli USA: la denuncia di John Doe
John Doe è un nome fittizio utilizzato nel gergo giuridico statunitense per indicare un uomo di cui non si conosce l’identità o che va tenuta nascosta, ed è lui il protagonista di questa denuncia. L’uomo ha deciso di denunciare la Carolina del Sud perché nel 2001 è stato costretto a registrarsi come “molestatore sessuale” dopo essere stato arrestato per sodomia dopo aver avuto un rapporto sessuale consensuale con un altro uomo. Questo prima che la sodomia non fosse considerata “protetta” nel 2003.
Tuttavia, quando due anni dopo c’è stato l’emendamento che ha reso incostituzionali le leggi sulla sodomia grazie al caso sopra citato, gli Stati della Carolina del Sud, del Mississippi e dell’Idaho continuano a obbligare sia lui che gli altri uomini che come lui continuano a vivere questa situazione, come dei “molestatori sessuali“, sempre per quella condanna per sodomia precedente al 2003. Questo avviene anche se decide di trasferirsi in uno degli Stati.
La sua causa è stata presentata il 22 dicembre e ha voluto sottolineare che il fatto di registrarlo come “molestatore sessuale” violi i suoi diritti costituzionali del quattordicesimo emendamento sul giusto processo e sulla pari protezione ai sensi della legge, questo perché il registro è pubblico e richiedere che una persona «riferisca all’ufficio dello sceriffo due volte all’anno e fornisca informazioni dettagliate sulla sua residenza, il suo stato lavorativo e ogni account online, oltre a fornire copie delle sue impronte digitali e del palmo della mano».
Come John Doe, sono almeno 18 le persone che si trovano a vivere quest’assurda situazione e tutti insieme vorrebbero che i propri nomi venissero cancellati dal registro e anche che nessun altro sia costretto a registrarsi come tale dovuto a una condanna per “sodomia“. Noi speriamo che tutti gli uomini che sono stati accusati solo perché omosessuali possano avere giustizia, soprattutto considerando che, in America, persone che uccidono vengono tranquillamente lasciate in libertà.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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