Qualche mese fa vi abbiamo parlato di quel che era successo a Melendugno, quando una coppia di bagnanti, un uomo e una donna, consumano un rapporto sullo scoglio più alto di una spiaggia e viene ripresa. Una storia simile è avvenuta a Jesolo e, ancora, a Moncalieri: una coppia eterosessuale decide che non riesce proprio a trattenersi dagli istinti animaleschi e comincia a fare l’amore in un luogo pubblico, con la possibilità che anche dei bambini possano vederli. Ma tanto chi se ne frega, i bambini vanno protetti solo da due uomini che si tengono per mano o che si scambiano un bacio a stampo, giusto?
Sì, in questo articolo non voglio raccontarvi della vicenda che ha colpito Jesolo e Moncalieri perché, sinceramente, siamo anche un po’ stufi delle persone irrispettose che se ne fregano completamente di chi le circonda. In questo articolo voglio farvi vedere la reazione sui social solo per farvi comprendere quanto la fantomatica eterofobia di cui tanto si parla, non esista, e anche di cosa significhi essere dei privilegiati (e, sia chiaro, io sono fra questi, in quanto eterosessuale, che però riesce a non fare l’amore in un luogo pubblico, davanti agli occhi di tutti).
Ma prima vi faccio un attimo ragionare: sia la coppia di Jesolo che quella di Moncalieri ha deciso di fare uno spettacolino non richiesto davanti a tutte le persone, che poi hanno denunciato la vicenda e sui social sono stati addirittura additati come “gelosi”. Adesso immaginiamo che tu stai camminando per strada o sei a casa tua, poi all’improvviso una persona ti costringe a fare qualcosa che non vuoi, come ad esempio guardarli mentre urinano. Non vi infastidisce? È così che hanno fatto le due coppie indifendibili.
Hanno costretto chiunque, ovviamente metaforicamente perché non hanno puntato la pistola contro a nessuno ma comunque esiste una legge che lo vieta, un motivo ci sarà, a guardarli mentre facevano qualcosa che potevano benissimo fare a casa loro. E a proposito di farlo a casa propria, non voglio neanche immaginare se, a fare atti osceni in luogo pubblico, fossero state delle persone nere o degli omosessuali. Si sarebbe aperto il cielo, tweet di politici (non faccio nomi ma tanto già lo sapete) che avrebbero detto “facciano sesso a casa loro” et similia.
Diciamo che è un po’ la stessa storia di 365 giorni su Netflix: è un film soft porn che si apre con un deep throat per cui nessuno si è preoccupato, ma le lamentele e le minacce nei confronti della piattaforma per quella coppia LGBT che si bacia sulle labbra e si tiene per mano, non va bene perché un genitore non è capace di spiegare alla propria prole che l’amore non è solo quello fra un uomo e una donna.
Jesolo e Moncalieri: le reazioni sui social
«Soliti invidiosi! Non stavano facendo niente di male! Poi se uno spaccia ho caga in mezzo alla strada nessuno dice ho vede niente» scrive un utente su Facebook riguardo la vicenda di Jesolo con tanto di emoji angry. «Certo per un po’ di passione la multa poi però se davano fuoco a uno non si avvicinava nessuno…. ma andate va per piacere», scrive un altro. Tralasciando la grammatica e la finezza decisamente molto trascurate, parliamone: “non stavano facendo niente di male”. Ne siamo sicuri? Perché l’art. 527 del codice penale, dice che stavano violando la legge. Che c’è? Gli italiani possono violare la legge?
Invidia, “neanche l’amore si può fare”, ironia sulla tragica situazione che stiamo vivendo. Partiamo dall’inizio. L’amore lo puoi fare. A casa tua. Non in un parco di Jesolo o a Moncalieri. Non è difficile, vero? L’invidia… Invidia? Nel 2021 se vuoi che le persone rispettino la legge, è ancora invidia? Per la mascherina, inutile anche commentare, perché dopo un anno di pandemia sappiamo benissimo che non fanno le multe perché non la indossi e che, se la avessero fatte, probabilmente saremmo messi meglio a livello di morti e contagi.
«Povera Italia e poveri Italiani che ci vivete.siete ridotti malissimo.dora in poi vi multeranno anche quando andate a cacare», scrive un altro utente. Un altro invece scrive che con tutti i luoghi appartati, a Jesolo e non solo, è assurdo farlo in un prato, e una donna scrive: «Non mi dica che lei non ha mai fatto pazzie ? Se è così mi dispiace per lei che non ha vissuto la vita a pieno». Un’altra invece scrive: «Ma per favore una volta non era un dramma io ho concepito mio figlio in un prato».
Io non commento neanche, perché tanto è evidente che queste persone pro alla coppia di Jesolo non abbiano mai letto la legge e non siano neanche a conoscenza delle basi di una buona convivenza civica (e soprattutto se provi a spiegarlo sei: invidioso, bigotto o odiatore, automaticamente non denunci gli spacciatori et similia). Ma io vi pongo solo una domanda: e se fossero stati due omosessuali? Perché io ricordo benissimo i due ragazzi che sono stati picchiati perché si stavano tenendo la mano. In quel caso è atti osceni in luogo pubblico?
Deve essere proprio questa l’eterofobia di cui tanto si parla, quella per cui due etero possono tranquillamente fare sesso a Jesolo in un luogo pubblico ma due omosessuali non possono tenersi per mano senza aver paura di essere picchiati. Deve essere questo che ci testimonia che siamo tutti uguali e non ci sono persone privilegiate, perché le due coppie sono state comunque picchiate. Ah no? (E sia chiaro, non sto incitando alla violenza, quella è sbagliata a prescindere da tutto!). Vi richiedo la stessa domanda del precedente articolo: quando diventeremo umani?
A Jesolo un ragazzo e una ragazza ventenni fanno sesso in spiaggia: scatta anche l'applauso dei passanti.
— radio_zek (@radio_zek) May 13, 2021
A Roma una coppia gay si scambia un bacio alla stazione e viene presa a botte. A Pescara era successo in centro per una mano nella mano.
Dev’essere la nota ‘eterofobia’
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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