Putin: pronto il vaccino contro il Covid-19, già provato da sua figlia

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Putin
Fonte: pexels

L’annuncio è arrivato questa mattina: Vladimir Putin, presidente della Russia, ha comunicato che Mosca ha ufficialmente registrato il primo vaccino contro il Covid-19, sviluppato dall’istituto Gamaleya e che è già stato somministrato a una delle sue figlie. 

L’istituto Gamaleya di Mosca ha iniziato la fase 3 dei test clinici solo la scorsa settimana, fase che in genere dura mesi e per questo ha causato molti dubbi sulla veridicità di questa informazione all’interno della comunità scientifica, ma Mosca e Putin hanno voluto subito rendere pubblici i risultati della loro sperimentazione sin da subito.

L’agenzia Afb annuncia che il nome che prenderà il vaccino è “Sputnik“, proprio in onore del primo satellite artificiale mandato nello spazio nel 1957 dall’Unione Sovietica, probabilmente per ricordare, ancora una volta, la superiorità della Russia rispetto al resto del mondo.

L’annuncio di Putin

«Stamattina per la prima volta al mondo è stato registrato un vaccino contro la nuova infezione da coronavirus».

Putin

Come testimonianza Putin ha parlato di una delle sue figlie, come riferisce la Tass: inizialmente la ragazza avrebbe avuto la febbre a 38, il giorno dopo poco sopra 37 e, dopo la seconda dose, «ha avuto di nuovo una leggera febbre, e dopo tutto tutto era a posto, si sente bene e ha un alto numero di anticorpi».

Sua figlia sta quindi bene e sembra essere, apparentemente, immune al Covid-19. Il farmaco infatti è stato sottoposto, dice il presidente, ai test necessari per essere sicuri della sua efficacia e dell’immunità duratura contro il Covid-19.

Putin
Fonte: twitter

Putin ha anche annunciato che «la vaccinazione sarà volontaria», quindi si potrà scegliere se sottoporsi o no al farmaco, sfruttando le «conquiste degli scienziati russi». Prospetta poi una produzione di massa “nel prossimo futuro”.

In ogni caso, come afferma il vice primo ministro Tatyana Golikova, i primi a cui sarà iniettato il vaccino saranno i medici e gli operatori sanitari, gli insegnanti e le persone che rischiano di morire, e si potrebbe iniziare già nel mese di agosto, mentre su larga scala, come fanno sapere alcuni funzionari russi, si inizierà nel mese di settembre mentre per quella di massa si aspetterà ottobre.

«So che altre istituti stanno lavorando su vaccini simili in Russia. Auguro successo a tutti gli specialisti. Dovremmo essere grati a coloro che hanno fatto questo primo passo estremamente importante per il nostro Paese e per il mondo intero.»

Putin

Tuttavia, come comunica la Cnn, il sistema sanitario di Mosca non ha reso pubbliche le evidenze scientifiche del vaccino, per cui gli esperti di tutto il mondo non sono possono stabilire la veridicità e l’efficacia effettiva del farmaco e dell’annuncio di Putin.

L’infettivologo Galli contro questa scoperta

Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, si è subito espresso perplesso nei confronti di questo traguardo russo, in particolare a causa della fretta con cui è stata data la notizia, poiché in genere la fase 3 impiega mesi e non solo una settimana:

Putin
Fonte: dire.it

«Finché non avremo dati confermati si tratta solo di un annuncio giornalistico. Sarebbe bellissimo se fosse vero, ma devo esprimere delle riserve fino a quando non avremo evidenze.»

Galli all’Adnkronos Salute

Invita quindi gli italiani e chiunque a prendere questa notizia con le pinze, poiché le «modalità e le caratteristiche per l’approntamento di un vaccino sono diverse da queste, a meno che non siano stati resi noti tutti i dati necessari precedenti, sulla sicurezza e l’efficacia, di cui non ho notizia».

Spiega poi che «per arrivare a questo risultato si passa per una serie di fasi, almeno nei Paesi in cui si rispettano i trattati internazionali sulla sperimentazione, validazione e valutazione della tossicità potenziale di farmaci e vaccini.»

Per queste ragioni dette dall’infettivologo Galli, non si ha ancora la certezza sul vaccino, ma se fosse vero, sarebbe sicuramente un ottimo traguardo per combattere il Covid-19 e tornare alla normalità.

 

 

Fonte: ansa.it

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