Matteo Salvini è sempre dalla parte delle forze dell’ordine: anche quando picchiano una persona in sedia a rotelle (e non solo)

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Quello che è successo nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è l’ennesima testimonianza che fra le forze dell’ordine ci sono fin troppe mele marce che abusano del proprio potere e utilizzano la violenza con troppa facilità, tuttavia oggi non voglio parlare delle forze dell’ordine che, tra l’altro, tornano sotto i riflettori dopo l’abuso di potere razzista a Milano, ma voglio che ci concentriamo su Matteo Salvini e sul suo stare sempre dalla parte degli agenti, anche quando commettono degli evidenti errori gravissimi.

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Fonte: Twitter

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a tantissimi abusi di potere da parte delle forze dell’ordine: lo abbiamo visto in primis in America con il movimento Black Lives Matter, poi ci siamo spostati in Colombia, in cui i cittadini venivano privati della stabilità economica e anche presi a manganellate dalla polizia, e ancora a Myanmar, in cui delle persone, tante persone tra cui anche minorenni, sono state uccise dagli agenti che, per quanto sappiamo, dovrebbero limitarsi a rispettare le persone e soprattutto la loro vita.

Quando abbiamo visto quelle immagini siamo rimasti sconvolti, ma allo stesso tempo abbiamo pensato di essere fortunati, perché qui in Italia queste cose non succedono (beh, più o meno), perché qui in Italia abbiamo Matteo Salvini che ci fa credere che le forze dell’ordine sono tutte delle grandissime persone, anche quelli che hanno ucciso Stefano Cucchi, facendo cadere poi la colpa sulla droga. Certo, è stata la droga a uccidere Stefano Cucchi.

Tuttavia, quando ci siamo trovati davanti le immagini del carcere di Santa Maria Capua Vetere in cui degli agenti prendevano a mazzate dei detenuti solo perché il giorno prima avevano manifestato per avere migliori condizioni per combattere il Covid-19 (mascherine, ad esempio), ci siamo chiesti: ma allora perché Matteo Salvini continua a difendere a prescindere le forze dell’ordine, anche quando sbagliano? La risposta la sappiamo, in realtà, tutti: perché quelle persone che picchiano delle persone indifese, come un disabile, hanno il diritto di voto.

Matteo Salvini è sempre dalla parte delle forze dell’ordine, anche quando sbagliano

Calci, pugni, manganellate, schiaffi, ispezionati con un manganello nel deretano, in tanti contro uno, perché solo così si sentono forti, solo così si sentono di valere qualcosa, dimostrando però di valere meno di zero. Sono dei detenuti, hanno sbagliato e stanno pagando per il proprio errore, ma sono comunque delle persone e in quanto tali hanno dei diritti che vanno rispettati. Sono dei detenuti e si trovano in carcere per essere rieducati, non per essere picchiati o uccisi. E i poliziotti sono lì per sorvegliarsi, non per ergersi a divinità che puniscono chi sbaglia.

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Fonte: Twitter

E questo Matteo Salvini o Giorgia Meloni che sono dei cattolici convinti dovrebbero saperlo benissimo, poiché il cristianesimo non è vendetta, non è violenza, non è odio, bensì è amore e perdono. Tra l’altro quasi fa ridere la solita incoerenza di Matteo Salvini e della Lega che vogliono proteggere le persone disabili ma che davanti a un uomo sulla sedia a rotelle che viene picchiato da delle forze dell’ordine non dice nulla a riguardo. Ah, no. Qualcosa lo ha detto: si è schierato dalla parte del potente. Come sempre.

«Giovedì sarò a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per portare la solidarietà – mia e di milioni di italiani – a donne e uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano in condizioni difficili e troppo spesso inaccettabili. La Lega sarà sempre dalla parte delle Forze dell’Ordine», ha scritto Matteo Salvini su Twitter. Ora siamo tutti d’accordo sul fatto che le condizioni nelle carceri siano oscene, tuttavia questo non giustifica il fatto che la Polizia Penitenziaria sfoghi la propria frustrazione su degli esseri umani.

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Non so se ci rendiamo conto di quanto questo suo gesto sia osceno e vergognoso, degno solo di chi qualche anno fa odiava l’Italia, il tricolore e il Meridione e oggi invece si fa i migliori tour baciando la bandiera italiana. Matteo Salvini è stato un Ministro dell’Interno e, davanti a quei filmati che sono stati pubblicati da Domani avrebbe solo dovuto mandare il proprio sostegno ai detenuti e chiedere di indagare su quei poliziotti che hanno infangato la Costituzione italiana.

E, mi spiace, è inutile anche dire che è colpa dei detenuti perché hanno manifestato, perché possiamo fare lo stesso ragionamento che abbiamo fatto con gli agenti che chiamavano con epiteti razzisti i ragazzi di Milano: la violenza non è mai giustificata e, soprattutto, i detenuti avevano manifestato (un giorno prima, quindi quella delle forze dell’ordine è stata una vendetta) per ottenere delle mascherine durante una pandemia. Il fatto che bisogni spiegare a delle persone casa e chiesa che la vendetta e la violenza non dovrebbero neanche essere una scelta, è ancora più grave.

A quanto punto chiediamo solo a Matteo Salvini di prendere una scelta: o è un cattolico che sostiene tutte le persone, senza fare differenza di sesso, genere, orientamento sessuale, razza e mestiere, oppure continua a essere Matteo Salvini, uno dei politici più incoerenti che l’Italia abbia mai avuto, professandosi un cattolico, baciando i rosari in piazza, ma poi lasciando che le persone vengano picchiate o uccise.

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