Il Gran Premio di Abu Dhabi 2022 ormai è vicino e porterà con sé la fine di questa entusiasmante stagione. Ma non solo, ahimè, e forse sarà proprio uno dei più dolorosi: il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel correrà il suo ultimo giro sul Yas Marina Circuit prima di salutare – si spera non per sempre – il mondo della Formula 1.
Sebastian si è rivelato essere sin dal suo esordio un pilota eccezionale, osannato dai sostenitori della Red Bull e amato da tutti i Tifosi, diventando presto un modello d’esempio e un uomo speciale per gli appassionati della categoria regina. Iridato per quattro volte consecutive campione del mondo, Seb aveva ancora un sogno nel cuore: correre con la Ferrari e vincere un titolo mondiale per il Cavallino rampante.
Purtroppo la realtà è stata più scortese di quello che ci si potesse aspettare, ma tanti sono i ricordi che coronano i suoi anni con la rossa, ad onorare la carriera del suo idolo e grande amico Michael Schumacher. É arrivato poi il tempo dell’Aston Martin, che gli ha permesso di indagare il suo lato da attivista, conquistando ancora qualche podio.
Le origini, però, risalgono alla scuderia austriaca – anzi, non proprio. Prima della tuta rossa, sì, Sebastian ha indossato quella che gli ha portato tutti i suoi titoli mondiali, con i due iconici tori a farne da padroni. Ma la F1 lo ha accolto al suo esordio (dopo essere stato terzo pilota e test driver per la BMW Sauber) niente meno che alla Toro Rosso, a cui ha regalato il gradino più alto del podio in quella Monza del 2008.
É proprio così che la massima categoria ha deciso di raccontare Sebastian Vettel: dieci (e più) foto per ricordare alcuni dei momenti più sentiti della carriera di uno dei piloti che ha aiutato a riscrivere la storia della Formula 1.
La F1 racconta Sebastian Vettel
14 Settembre 2008, GP d’Italia
La prima vittoria non si scorda mai, e così quella Monza del 2008 è passata alla storia. Non si è trattata solo della prima vittoria di Seb, ma anche della prima vittoria per la neonata Toro Rosso: nemmeno la Red Bull era ancora riuscita a raggiungere questo risultato, mentre quel pilota di Heppenheim era arrivato a tagliare per primo il traguardo del GP d’Italia 2008.
La pioggia ha battuto imperterrita al Tempio della Velocità per tutto il week-end: “Stavo scherzando con i miei ingegneri, dicevamo che se ci fosse stata pista bagnata avremmo dovuto puntare alla pole position“, ha raccontato Sebastian, dopo essere diventato il più giovane pilota di F1 a conquistare una pole position.
“È incredibile. Le condizioni erano veramente impraticabili oggi, c’era molta pioggia. Non puoi mai sapere quanta pioggia aspettarti. Non avrei mai immaginato di essere in pole. Incredibile. Questo è il nostro Gran Premio di casa. Ci sono due team italiani. Il più grande è la Scuderia Ferrari, ma ora penso che le persone hanno potuto conoscere anche il più piccolo: la Scuderia Toro Rosso. Per questo dico che sia incredibile“.
Sebastian Vettel, quel 14 Settembre 2008, era diventato anche il più giovane vincitore di un Gran Premio di F1, prima del record siglato da Max Verstappen a Barcellona nel 2016.
14 Novembre 2010, GP d’Abu Dhabi
Se la prima vittoria non si scorda mai, figuratevi un titolo mondiale come quello che Sebastian Vettel ha conquistato nel 2010. Il campionato costruttori era già nelle mani della Red Bull, mentre Fernando Alonso pregustava già la vittoria del suo terzo titolo, con la stessa Ferrari che ancora oggi attende un nuovo vincitore.
Infatti, rimarrà Kimi nelle veci di ultimo campione del mondo per il Cavallino rampante: a Fernando sarebbe bastato vincere il GP di Abu Dhabi o tagliare il traguardo come secondo classificato per aggiudicarsi i punti necessari a realizzare quel sogno. Per Seb la questione si rivelava già più complicata, in quanto avrebbe dovuto non solo vincere la gara, ma sperare anche che Fernando non arrivasse tra i primi quattro.
Sebastian alla partenza non commette errori, e si tiene stretto il suo ruolo di leader del Gran Premio, ma a non commettere errori è soprattutto Vitaly Petrov, all’epoca pilota per la Renault (arrivato nel team dopo l’arrivederci dello stesso Fernando), il quale si dimostra l’unico imprevisto che impedirà a Magic Alonso di riprendere la sua scalata verso il podio.
Dalla radio risuona la voce spezzata di Sebastian, mentre è il suo ingegnere a parlare in quel 14 Novembre 2010: “Ok Sebastian, buon lavoro. Devo aspettare che tutti taglino il traguardo, devo aspettare. Ma sta andando bene! Devi solo aspettare sunshine, devi solo aspettare. Hamilton secondo, Button terzo. Stanno per arrivare altre due auto. Rosberg quarto, Kubica quinto. DU BIST WELTMEISTER“. Sei il campione del mondo.
24 Novembre 2013, GP del Brasile
Sebastian si era già aggiudicato il suo quarto mondiale al GP d’India di quello stesso anno, ma la tappa al Circuito di Interlagos coronava la fine della stagione. Sul gradino più alto del podio c’era proprio Seb, per la nona volta consecutiva, eguagliando così il record di Alberto Ascari. A seguirlo il suo compagno di scuderia storico, Mark Webber: per lui il GP del Brasile 2013 sarebbe stata l’ultima gara corsa in F1.
Un altro record è stato però raggiunto quel giorno: si trattava della tredicesima vittoria stagionale, risultato sostenuto in precedenza soltanto dallo stesso Michael Schumacher (oggi nelle mani di Max Verstappen).
26 Marzo 2017, GP d’Australia
La Ferrari non vinceva dal Gran Premio di Singapore 2015, ma alla partenza Sebastian si trovava dietro solo a Lewis Hamilton. Il Cavallino rampante ci sperava davvero: quel 26 Marzo 2017 si apriva la stagione di F1 al Circuito Albert Park. E infatti Seb tagliò il traguardo davanti ad entrambe le due Mercedes, godendosi il boato della folla tra i Tifosi e l’intero team della rossa. Il fastest lap, come ormai di consuetudine, era di Kimi Raikkonen, ancora suo compagno di scuderia.
“Questa è per noi, per tutti noi“, aveva esultato in un team radio. Salito sul podio aveva cantato l’inno di Mameli a squarciagola.
“È incredibile, voglio ringraziare tutti. È stato un GP fantastico, il team ha lavorato molto, la macchina è divertente da guidare ed è folle vedere tutte queste bandiere rosse“.
28 Aprile 2019, GP d’Azerbaijan
Sul podio di quel 28 Aprile 2019 sono saliti Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Per la Mercedes era la quarta doppietta consecutiva, ma il gradino più alto è toccato questa volta a Valtteri Bottas.
Il Gran Premio dell’Azerbaijan aveva già messo a dura prova il forte legame che unisce questi due campioni del mondo: nel 2017, in regime di safety car, Lewis frena improvvisamente, cogliendo allo sprovvista Sebastian (erano in una zona favorevole all’accelerazione) che non riesce ad evitare il tamponamento.
L’episodio peggiore, però, è quello che segue: Sebastian lo affianca, colpendo volontariamente con una ruotata la Mercedes di Lewis. L’evento gli costerà una penalità di 10 secondi, ma fortunatamente non l’amicizia con il pilota inglese.
“Mi ha dato un po’ fastidio in passato, ma poi la nostra amicizia si è rafforzata“, ha rivelato negli ultimi giorni lo stesso Lewis Hamilton. “Baku per me non fu un gran momento, perché quello che feci era sbagliato. Ma da allora la nostra amicizia è migliorata molto. Quindi, se capisci cosa intendo, sono contento che ci sia stato quell’episodio“, ha ribattuto Seb.
Lewis saluta così il suo amico e rivale: “Seb, è stato un onore poterti chiamare avversario e ancor di più poterti chiamare mio amico. Lasciare questo sport migliore di quello che si è trovato è sempre stato l’obiettivo. Non ho dubbi che ogni tua strada sarà esaltante, significativa e appagante, Ti voglio bene, amico“.
“Tanti piloti sono tornati negli anni dopo aver annunciato il ritiro, e secondo me lo farà anche Vettel“, ha continuato però in un’intervista.
23 Settembre 2019, GP di Singapore
Correva il 23 Settembre del 2019 quando, in occasione del Gran Premio di Singapore, Sebastian Vettel regalò alla Ferrari la sua ultima vittoria in carriera. Per Seb era anche la quinta vittoria ottenuta a Singapore, condivisa con Charles Leclerc, suo compagno di scuderia, giunto al secondo posto in quella stessa giornata. La gloria era tutta per il Cavallino, dopo i due successi di Charles a Monza e a Spa-Francorchamps: questa era la terza vittoria consecutiva della stagione per la rossa.
“Sei il Leone di Singapore. Quante vittorie hai fatto qui? Tante!“, si era sentito dal muretto box.
6 Giugno 2021, GP d’Azerbaijan
In quel 6 giugno 2021 Seb regala alla storia dell’Aston Martin – così rinominata – il suo primo podio, tornandovi lui stesso per la prima volta dal GP di Turchia del 2020. Sempre sullo sfondo del Circuito di Baku continua a tessere successi nella sua carriera, prima degli ultimi saluti.
6 Ottobre 2022, GP di Suzuka
Suzuka ha avuto sempre un posto speciale nel cuore di Sebastian: “Suzuka è un posto fantastico, il circuito è il mio circuito preferito. Ho tanti ricordi speciali davanti a questi tifosi unici“.
Nel 2011 era stata proprio Suzuka a coronare il suo secondo titolo mondiale consecutivo, offrendogli la certezza matematica necessaria per laurearsi ancora una volta campione del mondo, mentre in occasione del GP del Giappone 2012 aveva conquistato il suo secondo Grand Chelem, ottenendo vittoria, pole position, fastest lap e conducendo la gara dall’inizio alla fine.
In quel circuito “progettato dagli dei” – come ha sostenuto Seb – anche il week-end di questa stagione ha regalato un pochino di magia tipica degli anni migliori della sua carriera, ottenendo anche il titolo di Driver of the day alla fine del Gran Premio.
“Arigato gozaimazu Suzuka, grazie, mi macherà questo posto“. A noi mancherai tu Sebastian.
E ancora…
Giulia, Giu per chiunque. 20 anni. Studentessa di lettere e fonte di stress a tempo pieno. Mi diletto nello scrivere di ogni (ma soprattutto di F1) e amo imparare. Instagram: @ xoxgiu