Salvini a Fedez: «Incontriamoci e parliamo»

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Non è la prima volta che Salvini e Fedez si scambiano dei messaggini. Che il cantante, insieme alla moglie, non abbia mai avuto peli sulla lingua per criticare l’operato della destra negli ultimi mesi non è una novità. Allo stesso modo, il leader della Lega non ha perso mai occasione per giudicare il cantante, che da poco ha lanciato la sua linea di smalti. Ricordiamo in particolare il botta e risposta a gennaio scorso fra l’influencer e il politico. Tuttavia Fedez non si è scontrato solo con il leader, ma anche contro il suo partito. Insomma, la loro non è proprio quel che possiamo chiamare amicizia. Eppure…

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Fonte: pinterest

Questo pomeriggio su Twitter c’è in tendenza #Fedez, ma non per qualcosa che ha detto o fatto lui, bensì per come il politico ha risposto a un quote su Twitter. Partiamo quindi dal tweet originale. Matteo Salvini si vantava delle sue quasi 100mila firme alla petizione #nocoprifuoco, sottolineando come la libertà vinca. A questo punto, qualsiasi persona avrebbe fatto un collegamento con il DDL Zan, la cui petizione, al momento, ha quasi mezzo milione di firme. Insomma, un paragone più che dovuto, visto che la Lega, insieme a Fratelli d’Italia, sono i due partiti che si oppongono apertamente all’approvazione del disegno di legge contro l’omofobia.

Fedez quindi risponde a Matteo Salvini, in un commento che ha fatto anche Tommaso Zorzi su Instagram (e anche in questo caso il politico ha sentito il bisogno di rispondere a un influencer) sebbene in modo un po’ più scurrile e su cui il leader della Lega ha saputo, ovviamente, lucrarci sopra. Fedez, invece, scrive: «La cosa interessante è questa: quando loro raccolgono 99mila firme è una grande vittoria, quando dall’altra parte ci sono quasi MEZZO MILIONE di firme pro DDL ZAN se ne fregano altamente. Tragicomico.»

Tuttavia, dopo il tweet di Fedez, non è mancata la risposta di Salvini, sia su Twitter che su Facebook, insomma, in modo che chiunque utilizzi i social la guardasse. Non ha risposto a tono, non si è indignato né ha provato a sminuire il cantante (e chi ci proverebbe, considerando quel che ha fatto nell’ultimo anno e che la sua popolarità è decisamente superiore rispetto alla sua, in calo?), ma gli ha chiesto di incontrarsi e discutere insieme. Insomma, come si suol dire, se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico.

Salvini: la risposta al tweet di Fedez

Gli ha scritto una vera e propria lettera (e non scherzo, ha iniziato proprio con Caro Fedez), che però non è piaciuta molto ai suoi fans né a chi non lo sostiene. Insomma, diciamo che, questa volta, non ha centrato proprio il colpo. Ma lascerò a voi la facoltà di scegliere se Salvini (o chiunque ci sia dietro il suo profilo) abbia usato le parole giuste per rivolgersi al cantante e influencer.

«Caro Fedez, non solo ti ammiro come artista, ma ti ringrazio come cittadino per i generosi contributi che hai dato per la costruzione dell’Ospedale anti-Covid in Fiera a Milano e per aiutare i lavoratori dello spettacolo in difficoltà», inizia con un chiaro obiettivo. D’altronde, sotto il punto di vista di umanità, non puoi minimamente attaccare né Chiara Ferragni né Fedez, perché nell’ultimo anno hanno donato più soldi di chiunque. Noi che conosciamo Fedez, comunque, sappiamo già che si sarà fatto due risate leggendo

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Fonte: pinterest

«Non è tempo di polemiche ma di ricostruzione, per cui sarei ben contento di incontrarti per parlare di diritti, lavoro e libertà», continua il re delle polemiche che addirittura ne uscì una contro le noccioline della Nutella. Però, sono altri tempi. Non si va più al Papeete, né si paragonano le donne a bambole gonfiabili.

Continua, poi, mettendo in mezzo il DDL Zan, uno dei punti che non potranno mai portare Fedez e Salvini dalla stessa parte: «Chi discrimina, insulta o aggredisce in base al colore della pelle, all’aspetto fisico o alle scelte in amore è un cretino e va punito. Senza togliere a nessuno la libertà di pensare che un bimbo abbia diritto ad avere una mamma e un papà e che l’utero in affitto sia una barbarie sulla pelle delle donne». Aveva iniziato quasi bene, ma poi ha parlato di libertà. Bene, ripetiamo ancora una volta e tutti insieme: il DDL Zan non è liberticida.

Non ci credete? Bene, basta leggere lo stesso disegno di legge. L’articolo 4 dello stesso (ancora una volta, prima di criticare sarebbe utile informarsi, anche per evitare di fare figuracce): «Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime ri­conducibili al pluralismo delle idee o alla li­bertà delle scelte, purché non idonee a de­terminare il concreto pericolo del compi­ mento di atti discriminatori o violenti».

Infine, conclude allegando la sua petizione contro il #nocoprifuoco, cercando di portare Fedez dalla sua parte, anche perché, se così fosse, otterrebbe molte più firme: «sperando che tu possa firmare a sostegno della nostra battaglia di libertà #nocoprifuoco, come altri 119.556 cittadini hanno già fatto in soli 3 giorni, ti saluto in attesa di conoscerti». Il cantante, comunque, non ha ancora risposto, e non sappiamo neanche se lo farà.

La lettera di Salvini: reazione sui social

Partiamo dai commenti sotto al suo post. Ovviamente ci sono i soliti fidati. Un utente scrive: «Matteo lascialo stare che è impegnato con la nuova moda di mettersi lo smalto sulle unghie, ecco perché prima ha fatto un video dove diceva che se suo figlio si metteva lo smalto nn era un problema, si stava preparando il terreno così come il vaccino per sua nonna...». Ma non tutti la pensano come lui.

Un altro commento recita: «E dopo aver espresso le tue lusinghe a Tommaso Zorzi, ora tocca a Fedez. Quanto comodo ti fa avere l’appoggio dei social. Guarda che ti manca la Ferragni. Purtroppo ti stai svendendo», mentre un altro ancora non accetta questo post: «ieri oggi è domani sempre lega ma fedez no! Capitano ti hanno mal consigliato di proporre questo post !!!!!!!!». Diciamo che, oltre i soliti affezionati che andrebbero dalla parte del capitano sempre e comunque, la gran parte non è della stessa opinione.

Passiamo ora a Twitter, dove le persone si sono, come sempre, scatenate, con #Fedez, ricordando gli errori del capitano e del perché, il suo post, è completamente incoerente.

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