Il primo DPCM Draghi

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«Il Presidente Mario Draghi ha firmato oggi il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) che detta le misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da COVID-19», così leggiamo sul sito ufficiale del Governo italiano. Mario Draghi ha ufficialmente firmato il suo primo DPCM, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021 e che «conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.»

Insomma, finché lo faceva Giuseppe Conte, non andava bene. Ma a Mario Draghi tutto è concesso. Chissà se super Mario riuscirà a farsi apprezzare per i suoi DPCM e per come il suo governo dei migliori affronterà quest’emergenza sanitaria, e non solo per il suo nome e per i suoi successi del passato che lo hanno portato, indubbiamente, ad avere una certa fama.

Ma, commenti a parte, vediamo cosa prevedere questo primo DPCM Draghi. Prima, scopriremo cos’è possibile fare e cosa no e, infine, la situazione dei congiunti fuori regione, gli eterni dimenticati, dal governo Conte come dal governo Draghi. Ovviamente la situazione sarà diversa per la zona bianca, sebbene ci saranno comunque delle restrizioni per evitare eventuali assembramenti.

DPCM Draghi: le regole da oggi al 6 aprile

Mascherina e distanza

Una cosa che non cambia con questo DPCM Draghi è l’«obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi». Per cui, ricordate, indossare la mascherina all’esterno e all’interno degli edifici è importante e obbligatorio.

Coprifuoco

Un’altra cosa che resta anche dal DPCM Conte al DPCM Draghi è il coprifuoco, in vigore sempre dalle 22 alle 5 del giorno successivo. Sono ovviamente sempre consentiti gli spostamenti, anche durante il coprifuoco, motivati da esigenze lavorative o di salute. Anche durante il giorno, però, si consiglia di non spostarsi e limitare gli spostamenti alle solite motivazioni.

Palestre, piscine e impianti sciistici

Parliamo ora dello sport. È sempre consentito allenarsi all’aperto in modo individuale, andare in bici, correre, ma non ci si può ancora allenare in palestre, piscine e ovviamente non sono consentiti gli sport di contatto o di squadra. Questo non vale per gli agonisti, a cui è consentito allenarsi. In ogni caso, se le condizioni dovessero migliorare non si esclude la possibilità di allenarsi tramite lezioni individuali o su prenotazioni.

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Fonte: pexels

Per quanto concerne gli impianti sciistici, la stagione è definitivamente saltata, poiché le piste non potranno riaprire fino al 6 aprile, quando ormai sarà conclusa. Gli impianti potranno essere usati solamente da atleti professionisti e non ma riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpionico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e ovviamente dalle federazioni per consentire agli atleti di allenarsi al meglio.

Luoghi di cultura

Parliamo ora di musei, mostre, cinema e teatri, i luoghi di cultura che ormai sono chiusi da secoli. Solamente in zona gialla, dal 27 marzo gli spettacoli saranno aperti al pubblico in sale teatrali, da concerto e cinematografiche, oltre che in altri spazi all’aperto con posti a sedere preassegnati e ovviamente distanziati. La capienza non potrà superare il 25% di quella massimo, con 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso.

Nelle zone gialle si apriranno anche i musei nei giorni infrasettimanali, ovviamente monitorando le entrate e anche assicurandosi che tutti rispettino le distanze e indossino le mascherine. Con questo DPCM si pensa anche all’apertura nei giorni festivi e il sabato, sempre prenotando telefonicamente o online con un giorno di anticipo.

«Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.

Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.»

Sito del governo

Negozi e ristoranti

In zona rossa i negozi saranno chiusi, mentre saranno aperti nelle altre zone. Ovviamente, in tutte le zone, in questo DPCM come nei precedenti, sono garantiti gli esercizi commerciali di prodotti alimentari o farmaceutici, oltre che anche ferramenta. Nei weekend i centri commerciali sono sempre chiusi e vanno sempre rispettate le distanze. Una cosa che cambia e che ci fa tornare a un anno fa, è che in zona rossa saranno chiusi anche i servizi per la persona, come i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici.

Fonte: pexels

Parliamo ora di bar e ristoranti: continuano a essere chiusi di sera anche in zona gialla e le cose non cambieranno minimamente. In zona arancione e rossa saranno chiusi anche a mezzogiorno. Tuttavia, «in tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.»

Scuola

In questo DPCM cambia qualcosa per quanto riguarda la scuola? Beh. In zona rossa tutti gli istituti saranno chiusi, nelle altre zone sarà la regione a decidere se chiudere oppure no, in base al raggiungimento della soglia di 250 casi ogni 100mila abitanti. Quindi potrebbe anche esserci la possibilità che le scuole siano chiusi in zona gialla e arancione, e chissà, anche in bianca.

«Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.»

Sito del governo

Spostamenti fra regioni

E ora parliamo dei portatori del Covid-19, di coloro che non hanno rispetto per le vite umane, di coloro che non capiscono che è importante rinunciare a fare visita ai propri genitori che si trovano al confine regionale per permettere a tutti i ragazzetti di uscire in gruppo senza mascherina e fare assembramenti in ogni dove (tratto da una storia vera).

Ancora una volta, i congiunti fuori regione sono dimenticati e, probabilmente, passeranno la loro seconda Pasqua in solitudine. Fino al 27 marzo 2021 gli spostamenti all’interno del territorio nazionale sono vietati (salvo le solite eccezioni che abbiamo ripetuto e stra-ripetuto). Però, nel confine regionale, potrai andare a fare visita ai tuoi parenti e amici, due alla volta (ovviamente non in zona rossa). Si sa, non appena sorpassi il confine regionale, il Covid-19 diviene più pericoloso.

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Fonte: pexels

Oh, non ho neanche detto che è possibile trasferirsi nelle seconde case, anche fuori regione. Non deve essere abitata e non si può stare con amici o parenti. Ma si può andare alla seconda casa. Ci hanno dato quel contentino dell’abitazione per permetterci di spostarci, ma ci siamo dimenticati che ci sono delle famiglie, madri e figli, che quest’abitazione non la possono utilizzare e non si vedono da mesi. Poi però vedi gli assembramenti in piazza e ti chiedi: perché?

Perché io non posso andare a trovare mia madre, il mio fidanzato, mia nonna, solo perché vive fuori da un confine immaginario, mentre poi ci sono piazze affollate, mentre c’è chi organizza delle vere e proprie feste, mentre tutti se ne fregano? Davvero un abbraccio, magari fatto anche dopo un tampone perché non vogliamo mettere in pericolo la vita di chi amiamo, è meno pericoloso di un assembramento di sconosciuti?

Questo è il nuovo DPCM. Un DPCM che potrebbe essere stato quello di Giuseppe Conte visto che non cambia praticamente nulla, ma che, in realtà, è firmato da super Mario.

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