Mario Draghi e il DDL Zan: completamente ignorata la legge contro l’omotransfobia

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Fonte: twitter

Riusciremo mai a fare approvare una legge che tuteli gli omosessuali e i transessuali dall’odio omotransfobico? Al momento le aspettative sono molto basse, sebbene sia la senatrice Monica Cirinnà che il deputato del PD Alessandro Zan si siano presentati in Parlamento con la mascherina arcobaleno come reminder, poiché nel discorso che Mario Draghi ha esposto e che tanto è stato acclamato non c’è minimamente stato spazio per spendere due minuti di discorso per il DDL Zan.

Sono ormai mesi, se non di più, che Alessandro Zan insieme a tutta (o quasi) la comunità LGBT cerca di far approvare il decreto di legge per proteggere le persone della comunità. Giorgia Meloni & company sono contro, lottano ogni giorno per non ledere alla loro libertà (di essere omofobi e transfobici), e forse questo nuovo governo non faciliterà in alcun modo la questione.

Secondo Alessandro Zan, il discorso del Presidente del Consiglio Mario Draghi «è stato di alto profilo e ambizioso, ma al contempo concreto e di visione. Valuto molto positivamente i numerosi riferimenti all’impegno per una piena parità di genere, ancora lontana, all’investimento sulla sanità e sul ruolo centrale della svolta ecologica nell’agenda di governo». Ma vediamo meglio cosa ne pensa.

Alessandro Zan su Mario Draghi

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Fonte: twitter

Alessandro Zan, colui che ha ideato il DDL Zan, quello per tutelare la comunità LGBT dall’odio transfobico, ha affermato di condividere «con il presidente Draghi la preoccupazione per la violazione continua di diritti in altri Paesi, ad esempio come in Polonia e in Ungheria dove donne e persone lgbt+ sono letteralmente oppresse. Proprio sui diritti chiedo più coraggio e decisione: infatti la collocazione all’interno dei confini dell’Alleanza atlantica e dell’Unione europea è anche definita dall’impegno che i Paesi profondono nella tutela e nell’uguaglianza di tutti i cittadini, come le politiche della presidente von der Leyen e del presidente Biden dimostrano».

Tuttavia, come fa notare il sito gay.it, Mario Draghi ha pronunciato 5508 parole, quasi un’ora di discorso, 37124 caratteri, con le parole “pandemia” e “Paese” pronunciate 20 volte, seguite da “programma”, “governo” e “lavoro”, tuttavia, non ha speso neanche una misera parola sulla legge contro l’omotransfobia. E a questo punto vi riportiamo le parole che ha pronunciato Alessandro Zan, che spera che:

«nonostante l’assenza di un riferimento specifico su questi temi, il governo lavori in modo serio ed efficace per far uscire l’Italia dalle ultime posizioni in Europa per inclusione della comunità lgbt+, riconoscendone la piena cittadinanza. Lavoro che deve continuare dal sostegno all’approvazione definitiva al Senato della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, già approvata alla Camera lo scorso 4 novembre. È tempo di fare questo ulteriore passo verso l’Europa».

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Sul sito sopra citato leggiamo che questo di Mario Draghi che non ha minimamente citato la legge contro l’omotransfobia è un grande passo indietro, soprattutto considerando come il precedente governo, quello di Mario Draghi, abbia più volte ribadito l’urgenza di una legge che combatta l’odio transfobico. Ovviamente siamo solo all’inizio, per cui non è detto che quella del nuovo Presidente non sia stata solo una svista e che non si occuperà del DDL proposto da Alessandro Zan seriamente. Dobbiamo solo sperare che il suo governo, considerati i tanti soggetti, possa essere d’accordo.

Monica Cirinnà, intanto, ha affermato: «Mi auguro che in questa nuova fase che si apre non vengano dimenticati i diritti – civili e sociali insieme – che sono la vita delle persone. Farò di tutto perchè sia così.» E noi ci auguriamo lo stesso. Ecco quello che le altre persone pensano a riguardo:

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