Carmelo Abbate difende Anna Corona e figlia, e su Twitter gli utenti si indignano

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Da qualche giorno ormai Carmelo Abbate, insieme a Quarto Grado, sta dando spazio ad Anna Corona, difendendo lei e la figlia che sul web spesso e volentieri sono ritenute colpevoli della scomparsa della piccola Denise Pipitone, ma questa volta ha anche voluto scrivere un tweet che in pochi minuti è stato notato dalle persone interessante al caso della bambina e che lo hanno ritenuto molto irrispettoso, oltre che anche minaccioso. Vediamo cosa ha scritto e qual è stata la reazione del web.

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Fonte: web

Di Carmelo Abbate e del suo programma Quarto Grado abbiamo parlato la scorsa settimana, quando hanno deciso di ospitare e far parlare Anna Corona, madre di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone, indagata e poi assolta per la scomparsa della sorellina di soli 4 anni, figlia di un’altra relazione del padre. Già da quella puntata, il web aveva cominciato a indignarsi e ad andare contro la trasmissione, non tanto per aver dato voce ad Anna Corona (che, comunque, ha comunque il diritto di parola), ma quanto per le accuse di show mediatico o di aizzare le persone contro madre e figlia che sono state rivolte ad altri programmi.

Il caso di Denise Pipitone è tornato sulla bocca di tutti, dai social, ai programmi televisivi, da quando Olesya, una ventenne russa alla ricerca della sua mamma, ha contattato un programma russo. E subito la ragazza ci è sembrata la nostra Denise, scomparsa da 17 anni. Tuttavia, il gruppo sanguigno non coincideva con quello della bambina, per cui la storia si è chiusa in quel momento. O così si pensava. Perché qualche settimana dopo siamo stati avvisati della riapertura delle indagini sulla scomparsa della bambina, anche in seguito a tutti gli errori che sono stati fatti nel primo periodo.

Nelle ultime ore, però, c’è stata una svolta quando una parrucchiera di Scalea ha segnalato una ragazza di nome Denisa molto simile alla figlia di Piera Maggio e con una storia che non convinceva molto. Non sapeva dove fosse nata, aveva viaggiato molto, si chiamava nello stesso modo… tuttavia lei stessa ha negato di essere Denise Pipitone. Ci auguriamo comunque che venga effettuato un test del DNA, giusto per assicurarci che non sia davvero lei. Stasera, poi, ci sarà la settimanale puntata di Chi l’ha visto?, in cui lo staff entrerà nella casa di Anna Corona. Intanto, però, vediamo cos’è successo con Carmelo Abbate.

Carmelo Abbate, Quarto Grado, difende Anna Corona e Jessica Pulizzi

Mentre il mondo si rivolta contro le due donne o almeno cerca di dare conforto alla vera vittima di questa storia, Piera Maggio, Carmelo Abbate ha deciso di schierarsi dalla parte di Anna Corona. Tutti i programmi televisivi, da Chi l’ha visto? a La vita in Diretta a, persino, lo show di Barbara d’Urso, in questi giorni stanno raccontando la storia della scomparsa di Denise Pipitone, con tutti gli errori che sono stati fatti nel corso degli anni, ma anche con tutte le intercettazioni, inclusa quella fra Jessica e la sorella, in cui si sente che la madre ha ucciso Denise.

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Fonte: web

I programmi, quindi, stanno solo esponendo i fatti sulla scomparsa di Denise Pipitone, riportando a galla storie e testimonianze di anni fa, ma che restano tali. Secondo Carmelo Abbate, però, questo rende Anna Corona e Jessica Pulizzi «vittime di tortura mediatica, alimentata ad arte e consumata per ragioni di share e like». Nello stesso tweet ha anche attaccato il vescovo: «Ci mancava solo il vescovo, il quale non ha niente di meglio da fare», ma la parte che sconvolge di più è quella finale, che sembra quasi una minaccia (ma, ovviamente, ci auguriamo che non fosse quello che intendesse e che sia solo un fraintendimento): «Fermatevi fino a quando siete in tempo, o qualcuno si farà del male».

Come vi avevamo riportato in uno scorso articolo, Anna Corona aveva deciso di farsi intervistare, o meglio, di fare un monologo a Quarto Grado, lanciando una sorta di appello a chi l’accusa di aver rapito Denise Pipitone: «Il mio cuore  vuole la verità. Non mi tiro indietro, per la verità. Sarei andata pure io alla fiaccolata: non temo di essere solidale con chi chiede la verità, perché anche io chiedo la verità. E anche la mia famiglia la chiede», raccontando anche che sua figlia è divenuta madre e ricordando alla città che «la famiglia Corona è corretta ed educata».

In più, fa anche presente che «è da troppo tempo che siamo schiacciate da tutto questo. Siamo in televisione 24 ore su 24. Questo non è il modo di fare informazione, non è il modo di far vivere le persone. Ci vuole molta correttezza e rispetto: per Denise, per mia nipote e anche per persone ritenute innocenti dopo tre gradi di giudizio». Tuttavia la signora Corona dovrebbe anche comprendere per bene che una bambina è scomparsa da 17 anni e le indagini sono state svolte in una maniera scandalosa, con tante cose che non tornano, soprattutto sulle intercettazioni.

In questo caso la vittima è una bambina di 4 anni che è stata portata via da sua madre, che in tutti questi anni ha continuato ad aspettarla e a cercarla, raccontare i fatti per come sono andati, ricordare tutte le intercettazioni, gli alibi scadenti, il giro di amicizie, è un dovere della stampa, perché proprio a causa di questo caos mediatico, il caso di Denise Pipitone è stato riaperto e, forse, se anche nei primi anni avesse ottenuto tutta quest’attenzione (che sicuramente è anche stata alimentata dai social che ai tempi non erano utilizzati), non sarebbe finito nel dimenticatoio per tutti questi anni, e magari saremmo già giunti a una verità.

La reazione al tweet di Carmelo Abbate

Inutile dirvi che le reazioni ai tweet di Carmelo Abbate, sono tutte (o quasi) contrarie. «Ma per favore anzi quello che stanno subendo è pochissimo dato che dovevamo andare in carcere 17 anni fa e buttare le chiavi», scrive un utente, sostenuto da un altro: «Non sono assolutamente d’accordo, una è stata assolta, l’altra archiviata, perché le indagini non state fatte come di DOVERE. #DenisePipitone questa bambina non è scomparsa nel nulla».

E un altro ancora: «Qualcuno si è già fatto del male sig. Abbate, ed è una bambina di 17 anni fa rapita e 2 genitori che la stanno cercando da 17 anni.Di Anna Corona e Jessica Pulizzi, le maggiori indiziati a cui tutti gli indizi portano a loro,sinceramente NON FREGA a nessuno,pagheranno prima o poi». Insomma, l’idea comune sulle due donne è che siano colpevoli del rapimento di Denise Pipitone. Ovviamente questo potranno stabilirlo solo delle indagini, ma delle indagini fatte bene, non come quelle di 17 anni fa.

«La stimavo immensamente per il lavoro che ha svolto a favore della famiglia Vannini. Fatico davvero a comprendere questa sua presa di posizione a favore della famiglia corona, nonostante sia sotto gli occhi di tutti il pressapochismo con cui si sono volutamente svolte le indagini», risponde un altro utente, un po’ deluso dalla presa di posizione di Carmelo Abbate. Un’altra invece ricorda: «Volevo solo precisare che Carmelo Abbate era la stessa persona che nella puntata di quarto grado precedente alla messa in onda della pagliacciata di Anna Corona e family, sbraitava contro di loro chiedendo verità per Denise».

Tuttavia, qualcuno ha esagerato, e noi non abbiamo in alcun modo intenzione di riportare le minacce o gli insulti nei confronti di una persona, che sia Carmelo Abbate o Anna Corona. Chiedere la verità è corretto e soprattutto doveroso, tuttavia lo si deve fare sempre nel rispetto, altrimenti non si è tanto diversi da chi ha fatto scomparire Denise Pipitone nel nulla 17 anni fa e che ha deciso di non parlare anche dopo tutti questi anni. Vediamo, comunque, alcuni tweet:

La storia di Denise Pipitone

Vi invito a visitare il sito ufficiale creato dalla famiglia di Denise Pipitone per informarvi meglio su questa storia. Noi cercheremo di riassumere, toccando però tutti i punti fondamentali. Era il primo settembre 2004, una bella giornata in Sicilia e la piccola Denise di quattro anni giocava nel giardino con la sua cuginetta. In quella strada abita anche una zia, che la vede correre verso casa alle 11.45 circa. Ma Denise Pipitone a casa non è mai tornata. Da quel momento, iniziano le ricerche.

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Fonte: web

Un mese e mezzo dopo la sua scomparsa, Denise Pipitone è avvistata a Milano con un gruppo di nomadi, un uomo, due donne e tre bambine. La donna parla una lingua straniera, mentre la bambina italiano, come si vede da un video registrato da una guardia giurata che intanto avverte le autorità che purtroppo arrivano troppo tardi. I carabinieri sono convinti che quella fosse proprio Denise Pipitone.

Da quell’ottobre 2004, nonostante i tanti appelli della madre, i presunti avvistamenti (insieme anche a molte persone che pensano di essere la piccola siciliana, tra cui Olesya) che non hanno mai portato a nulla, la mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, non ha mai perso le speranze, e noi ci auguriamo che prima o poi potrà abbracciare nuovamente sua figlia, e soprattutto avere la giustizia che merita.

A maggio 2021 la Procura di Marsala ha deciso di riaprire il caso di Denise Pipitone, scomparsa all’età di 4 anni proprio a causa degli ipotetici errori che ci sono stati nel corso degli anni, insieme a tutti gli ipotetici depistaggi. Al momento le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone sono ancora in corso e, dopo 17 anni, è stata perquisita la casa in cui un tempo abitava Anna Corona.

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